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mercoledì 15 aprile 2009

PASQUA: CRISTO CI LIBERA DAL VECCHIO FERMENTO DEL PECCATO

CITTA' DEL VATICANO, 12 APR. 2009 (VIS). Alle 10:15 di oggi, Domenica di Pasqua nella Risurrezione del Signore, il Santo Padre Benedetto XVI ha presieduto sul sagrato della Basilica Vaticana la solenne celebrazione della Messa del giorno, con la partecipazione di fedeli romani e pellegrini provenienti da ogni parte del mondo.

  "'Cristo, nostra Pasqua, è stato immolato!' (1 Cor 5,7)" - ha detto il Papa nell'omelia citando l'esclamazione di San Paolo - "Il simbolo centrale della storia della salvezza - l'agnello pasquale - viene qui identificato in Gesù, chiamato appunto 'nostra Pasqua'. (...) Nella sua passione e morte, Gesù si rivela come l'Agnello di Dio 'immolato' sulla croce per togliere i peccati del mondo".

  "A partire da questo nuovo significato della festa pasquale si capisce anche l'interpretazione degli 'azzimi' data da san Paolo. L'Apostolo si riferisce a un'antica usanza ebraica: quella secondo la quale, in occasione della Pasqua, bisognava eliminare dalla casa ogni più piccolo avanzo di pane lievitato. Ciò costituiva, da una parte, un ricordo di quanto accaduto agli antenati al momento della fuga dall'Egitto: uscendo in fretta dal paese, avevano portato con sé soltanto focacce non lievitate. Al tempo stesso, però, 'gli azzimi' erano simbolo di purificazione: eliminare ciò che è vecchio per fare spazio al nuovo. Ora, spiega san Paolo, anche questa antica tradizione acquista un senso nuovo, a partire dal nuovo 'esodo' appunto, che è il passaggio di Gesù dalla morte alla vita eterna. E poiché Cristo, come vero Agnello, ha sacrificato se stesso per noi, anche noi, suoi discepoli - grazie a Lui e per mezzo di Lui - possiamo e dobbiamo essere 'pasta nuova', 'azzimi', liberati da ogni residuo del vecchio fermento del peccato: niente più malizia e perversità nel nostro cuore".

  "'Celebriamo dunque la festa… con azzimi di sincerità e di verità'. Quest'esortazione di san Paolo, che chiude la breve lettura che poco fa è stata proclamata, risuona ancor più forte nel contesto dell'Anno Paolino" - ha affermato il Papa - "Cari fratelli e sorelle, accogliamo l'invito dell'Apostolo; apriamo l'animo a Cristo morto e risuscitato perché ci rinnovi, perché elimini dal nostro cuore il veleno del peccato e della morte e vi infonda la linfa vitale dello Spirito Santo: la vita divina ed eterna".

  "E se Gesù è risorto, e dunque è vivo, chi mai potrà separarci da Lui?" - ha detto infine il Santo Padre - "Chi mai potrà privarci del suo amore che ha vinto l'odio e ha sconfitto la morte? L'annuncio della Pasqua si espanda nel mondo con il gioioso canto dell'Alleluia. (...) Il Risorto ci precede e ci accompagna per le strade del mondo. È Lui la nostra speranza, è Lui la pace vera del mondo".
BXVI-SETTIMANA SANTA/DOMENICA PASQUA/...               VIS 20090415 (460)


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