Inizio - VIS Vaticano - Ricevere VIS - Contattaci - Calendario VIS

Il Vatican Information Service (VIS), istituito nell'ambito della Sala Stampa della Santa Sede, è un bollettino telematico che diffonde notizie relative all'attività magistrale e pastorale del Santo Padre e della Curia Romana...

ultime 5 notizie

VISnews anche in Twitter Anche in YouTube

lunedì 17 ottobre 2011

DOTTRINA SOCIALE DELLA CHIESA VALIDA CRISI ATTUALE

CITTA' DEL VATICANO, 15 OTT. 2011 (VIS). “In questi 120 anni di sviluppo della dottrina sociale della Chiesa sono avvenuti nel mondo grandi mutamenti, che non erano neppure immaginabili all’epoca della storica Enciclica del Papa Leone XIII. Tuttavia, al mutare delle condizioni esterne non è cambiato il patrimonio interno del Magistero sociale, che promuove sempre la persona umana e la famiglia, nel loro contesto di vita, anche dell’impresa”.

Queste le parole che il Papa ha rivolto ai partecipanti al Convegno annuale della Fondazione “Centesimus Annus-Pro Pontifice”, dedicato, quest’anno, al rapporto tra famiglia e impresa, in coincidenza con il 20° anniversario dell’Enciclica “Centesimus Annus” del Beato Giovanni Paolo II, pubblicata a cento anni dalla “Rerum Novarum” di Leone XIII e nella ricorrenza del 30° anniversario dell’Esortazione Apostolica “Familiaris consortio”.

“Il Concilio Vaticano II ha parlato della famiglia in termini di ‘Chiesa domestica’, di ‘santuario intoccabile’ (...). Anche l’economia con le sue leggi deve sempre considerare l’interesse e la salvaguardia di tale cellula primaria della società (...)”, ha affermato il Pontefice, ricordando che il Beato Giovanni Paolo II, nella “Familiaris consortio’ indicò quattro compiti per l’istituzione familiare: la formazione di una comunità di persone; il servizio alla vita; la partecipazione sociale e la partecipazione ecclesiale. “Sono tutte funzioni alla cui base è l’amore, ed è a questo che educa e forma la famiglia. (...) Ed è primariamente nella famiglia che si apprende come il giusto atteggiamento da vivere nell’ambito della società, anche nel mondo del lavoro, dell’economia, dell’impresa, deve essere guidato dalla ‘caritas’, nella logica della gratuità, della solidarietà e della responsabilità gli uni per gli altri”, ha affermato il Pontefice.

“Nella difficile situazione che stiamo vivendo, assistiamo, purtroppo, ad una crisi del lavoro e dell’economia che si accompagna ad una crisi della famiglia (...) Occorre perciò una nuova sintesi armonica tra famiglia e lavoro, a cui la dottrina sociale della Chiesa può offrire il suo prezioso contributo”. In proposito Benedetto XVI ha citato l’Enciclica “Caritas in veritate” nella quale sottolinea che: “La giustizia commutativa – ‘dare per avere’ - e quella distributiva – ‘dare per dovere’ - non sono sufficienti nel vivere sociale. Perché vi sia vera giustizia è necessario aggiungere la gratuità e la solidarietà. ‘La solidarietà è anzitutto sentirsi tutti responsabili di tutti, quindi non può essere delegata solo allo Stato’”.

“Carità nella verità” – ha affermato Benedetto XVI – “in questo caso, significa che bisogna dare forma e organizzazione a quelle iniziative economiche che, pur senza negare il profitto, intendono andare oltre la logica dello scambio degli equivalenti e del profitto fine a se stesso’”.

“Non è compito della Chiesa definire le vie per affrontare la crisi in atto. Tuttavia i cristiani hanno il dovere di denunciare i mali, di testimoniare e tenere vivi i valori su cui si fonda la dignità della persona, e di promuovere quelle forme di solidarietà che favoriscono il bene comune, affinché l’umanità diventi sempre più famiglia di Dio”.
AC/ VIS 20111017 (490)

BENEDETTO XVI FARÀ USO DOMANI PEDANA MOBILE

CITTA' DEL VATICANO, 15 OTT. 2011 (VIS). Domani mattina, domenica 16 ottobre, in occasione della celebrazione della Messa nella Basilica di San Pietro, il Santo Padre, nel corso della processione d’ingresso dalla sagrestia all’altare centrale, farà uso della pedana mobile, già usata da Giovanni Paolo II.

“Lo scopo è esclusivamente di alleviare l’impegno del Santo Padre, analogamente a quanto già avviene con l’uso del Papamobile nelle processioni introitali in ambienti esterni e in Piazza San Pietro”, ha spiegato nella tarda mattinata, il Direttore della Sala Stampa della Santa Sede, Padre Federico Lombardi, S.I.
OP/ VIS 20111017 (100)

IL PAPA INDICE “ANNO DELLA FEDE”

CITTA' DEL VATICANO, 16 OTT. 2011 (VIS). Il Santo Padre Benedetto XVI ha annunciato l’indizione di un “Anno della Fede”, nel corso della Celebrazione Eucaristica a conclusione del primo Incontro Internazionale dei Nuovi Evangelizzatori promosso dal Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione.

L’”Anno della Fede” inizierà l’11 ottobre 2012, nel 50° anniversario dell’apertura del Concilio Vaticano II, e terminerà il 24 novembre 2013, Solennità di Cristo Re dell’Universo, con la finalità di “rafforzare la nostra fede in Lui e per annunciarLo con gioia all’uomo del nostro tempo”.

Nel commentare le letture della liturgia domenicale, il Papa ha ricordato che bisogna comprendere la missione della Chiesa alla luce del “senso teologico della storia: i rivolgimenti epocali, il succedersi delle grandi potenze stanno sotto il supremo dominio di Dio; nessun potere terreno può mettersi al suo posto. La teologia della storia è un aspetto importante, essenziale della nuova evangelizzazione, perché gli uomini del nostro tempo, dopo la nefasta stagione degli imperi totalitari del XX secolo, hanno bisogno di ritrovare uno sguardo complessivo sul mondo e sul tempo, uno sguardo veramente libero, pacifico, quello sguardo che il Concilio Vaticano II ha trasmesso nei suoi Documenti, e che i miei Predecessori, il Servo di Dio Paolo VI e il Beato Giovanni Paolo II, hanno illustrato con il loro Magistero”.

“L’evangelizzazione, per essere efficace – ha proseguito il Pontefice – ha bisogno della forza dello Spirito, che animi l’annuncio e infonda in chi lo porta quella ‘piena certezza’ di cui parla San Paolo. (...) I nuovi evangelizzatori sono chiamati a camminare per primi in questa Via che è Cristo, per far conoscere agli altri la bellezza del Vangelo che dona la vita. E su questa Via non si cammina mai soli, ma in compagnia: un’esperienza di comunione e di fraternità che viene offerta a quanti incontriamo, per partecipare loro la nostra esperienza di Cristo e della sua Chiesa. Così, la testimonianza unita all’annuncio può aprire il cuore di quanti sono in ricerca della verità, affinché possano approdare al senso della propria vita”.

Infine il Santo Padre ha presentato una breve riflessione sul brano evangelico che tratta della questione centrale del tributo a Cesare ed ha sottolineato che la parola di Gesù “Date a Cesare quel che è di Cesare e date a Dio quel che è di Dio”, “è ricca di contenuto antropologico, e non la si può ridurre al solo ambito politico. La Chiesa, pertanto, non si limita a ricordare agli uomini la giusta distinzione tra la sfera di autorità di Cesare e quella di Dio, tra l’ambito politico e quello religioso. La missione della Chiesa, come quella di Cristo, è essenzialmente parlare di Dio, fare memoria della sua sovranità, richiamare a tutti, specialmente ai cristiani che hanno smarrito la propria identità, il diritto di Dio su ciò che gli appartiene, cioè la nostra vita”.
HML/ VIS 20111017 (480)

SFIDE CHIESA: MISSIONE AD GENTES E NUOVA EVANGELIZZAZIONE

CITTA' DEL VATICANO, 17 OTT. 2011 (VIS). All’Angelus, che il Santo Padre ha recitato con i fedeli convenuti in Piazza San Pietro, al termine della Santa Messa celebrata a conclusione del primo Incontro Internazionale dei Nuovi Evangelizzatori, Benedetto XVI ha ricordato che il Beato Giovanni Paolo II è stato “uno strenuo sostenitore della missione ‘ad gentes’, cioè ai popoli e ai territori dove il Vangelo non ha ancora posto radici, sia un araldo della nuova evangelizzazione. Sono, questi, aspetti dell’unica missione della Chiesa, ed è pertanto significativo considerarli insieme in questo mese di ottobre, caratterizzato dalla celebrazione della Giornata Missionaria Mondiale, proprio domenica prossima”.

Successivamente il Papa si è riferito alla convocazione, già annunciata nell’omelia, dell’”Anno della Fede”, le cui motivazioni, finalità e linee direttrici saranno esposte nella Lettera Apostolica che verrà pubblicata nei prossimi giorni.

“Il Servo di Dio Paolo VI indisse un analogo ‘Anno della fede’ nel 1967” – ha ricordato Benedetto XVI – “in occasione del diciannovesimo centenario del martirio degli Apostoli Pietro e Paolo, e in un periodo di grandi rivolgimenti culturali. Ritengo che, trascorso mezzo secolo dall’apertura del Concilio, legata alla felice memoria del Beato Papa Giovanni XXIII, sia opportuno richiamare la bellezza e la centralità della fede, l’esigenza di rafforzarla e approfondirla a livello personale e comunitario, e farlo in prospettiva non tanto celebrativa, ma piuttosto missionaria, nella prospettiva, appunto, della missione ‘ad gentes’ e della nuova evangelizzazione”.
ANG/ VIS 20111017 (240)

LETTERA APOSTLICA IN FORMA DI MOTU PROPRIO “PORTA FIDEI”

CITTA' DEL VATICANO, 17 OTT. 2011 (VIS). Oggi è stata resa pubblica una Lettera Apostolica in forma di Motu proprio con la quale Papa Benedetto XVI indice un “Anno della Fede”, che avrà inizio l’11 ottobre 2011 – nel 59° anniversario dell’apertura del Concilio Vaticano II – e si concluderà nella Solennità di Nostro Signore Gesù Cristo, Re dell’Universo, il 24 novembre 2013. Di seguito riportiamo alcuni estratti della Lettera Apostolica “Porta fidei”.

“La ‘porta della fede’ che introduce alla vita di comunione con Dio e permette l’ingresso nella sua Chiesa è sempre aperta per noi. È possibile oltrepassare quella soglia quando la Parola di Dio viene annunciata e il cuore si lascia plasmare dalla grazia che trasforma”. (...)

“Fin dall’inizio del mio ministero come Successore di Pietro ho ricordato l’esigenza di riscoprire il cammino della fede per mettere in luce con sempre maggiore evidenza la gioia ed il rinnovato entusiasmo dell’incontro con Cristo. (...)
Mentre nel passato era possibile riconoscere un tessuto culturale unitario, largamente accolto nel suo richiamo ai contenuti della fede e ai valori da essa ispirati, oggi non sembra più essere così in grandi settori della società, a motivo di una profonda crisi di fede che ha toccato molte persone”.

“Alla luce di tutto questo ho deciso di indire un Anno della fede. Esso avrà inizio l’11 ottobre 2012, nel cinquantesimo anniversario dell’apertura del Concilio Vaticano II, e terminerà nella solennità di Nostro Signore Gesù Cristo Re dell’Universo, il 24 novembre 2013. Nella data dell’11 ottobre 2012, ricorreranno anche i vent’anni dalla pubblicazione del Catechismo della Chiesa Cattolica, testo promulgato dal mio Predecessore, il Beato Papa Giovanni Paolo II , allo scopo di illustrare a tutti i fedeli la forza e la bellezza della fede”. (...)

“Proprio l’Assemblea Generale del Sinodo dei Vescovi è stata da me convocata, nel mese di ottobre del 2012, sul tema de La nuova evangelizzazione per la trasmissione della fede cristiana. Sarà quella un’occasione propizia per introdurre l’intera compagine ecclesiale ad un tempo di particolare riflessione e riscoperta della fede. Non è la prima volta che la Chiesa è chiamata a celebrare un Anno della fede. Il mio venerato Predecessore il Servo di Dio Paolo VI ne indisse uno simile nel 1967. (...) Essa si concluse con la Professione di fede del Popolo di Dio, per attestare quanto i contenuti essenziali che da secoli costituiscono il patrimonio di tutti i credenti hanno bisogno di essere confermati, compresi e approfonditi in maniera sempre nuova al fine di dare testimonianza coerente in condizioni storiche diverse dal passato”.

“Ho ritenuto che far iniziare l’Anno della fede in coincidenza con il cinquantesimo anniversario dell’apertura del Concilio Vaticano II possa essere un’occasione propizia per comprendere che i testi lasciati in eredità dai Padri conciliari (...). Io pure intendo ribadire con forza quanto ebbi ad affermare a proposito del Concilio pochi mesi dopo la mia elezione a Successore di Pietro: “se lo leggiamo e recepiamo guidati da una giusta ermeneutica, esso può essere e diventare sempre di più una grande forza per il sempre necessario rinnovamento della Chiesa”.

“Il rinnovamento della Chiesa passa anche attraverso la testimonianza offerta dalla vita dei credenti: con la loro stessa esistenza nel mondo i cristiani sono infatti chiamati a far risplendere la Parola di verità che il Signore Gesù ci ha lasciato. Proprio il Concilio, nella Costituzione dogmatica Lumen gentium, affermava: (...) la Chiesa, che comprende nel suo seno peccatori ed è perciò santa e insieme sempre bisognosa di purificazione, avanza continuamente per il cammino della penitenza e del rinnovamento”. (...)

“L’Anno della fede, in questa prospettiva, è un invito ad un’autentica e rinnovata conversione al Signore, unico Salvatore del mondo. Nel mistero della sua morte e risurrezione, Dio ha rivelato in pienezza l’Amore che salva e chiama gli uomini alla conversione di vita mediante la remissione dei peccati. Per l’apostolo Paolo, questo Amore introduce l’uomo ad una nuova vita (...). Grazie alla fede, questa vita nuova plasma tutta l’esistenza umana sulla radicale novità della risurrezione. (...) La ‘fede che si rende operosa per mezzo della carità’ diventa un nuovo criterio di intelligenza e di azione che cambia tutta la vita dell’uomo”. (...)

“Con il suo amore, Gesù Cristo attira a sé gli uomini di ogni generazione: in ogni tempo Egli convoca la Chiesa affidandole l’annuncio del Vangelo, con un mandato che è sempre nuovo. Per questo anche oggi è necessario un più convinto impegno ecclesiale a favore di una nuova evangelizzazione per riscoprire la gioia nel credere e ritrovare l’entusiasmo nel comunicare la fede. Nella quotidiana riscoperta del suo amore attinge forza e vigore l’impegno missionario dei credenti che non può mai venire meno. La fede, infatti, cresce quando è vissuta come esperienza di un amore ricevuto e quando viene comunicata come esperienza di grazia e di gioia”. (...)

“Solo credendo, quindi, la fede cresce e si rafforza; non c’è altra possibilità per possedere certezza sulla propria vita se non abbandonarsi, in un crescendo continuo, nelle mani di un amore che si sperimenta sempre più grande perché ha la sua origine in Dio”.

“Vorremmo celebrare questo Anno in maniera degna e feconda. Dovrà intensificarsi la riflessione sulla fede per aiutare tutti i credenti in Cristo a rendere più consapevole ed a rinvigorire la loro adesione al Vangelo, soprattutto in un momento di profondo cambiamento come quello che l’umanità sta vivendo. Avremo l’opportunità di confessare la fede nel Signore Risorto nelle nostre Cattedrali e nelle chiese di tutto il mondo; nelle nostre case e presso le nostre famiglie, perché ognuno senta forte l’esigenza di conoscere meglio e di trasmettere alle generazioni future la fede di sempre. Le comunità religiose come quelle parrocchiali, e tutte le realtà ecclesiali antiche e nuove, troveranno il modo, in questo Anno, per rendere pubblica professione del Credo”.

“Desideriamo che questo Anno susciti in ogni credente l’aspirazione a confessare la fede in pienezza e con rinnovata convinzione, con fiducia e speranza. Sarà un'occasione propizia anche per intensificare la celebrazione della fede nella liturgia, e in particolare nell’Eucaristia, che è “il culmine verso cui tende l’azione della Chiesa e insieme la fonte da cui promana tutta la sua energia”. Nel contempo, auspichiamo che la testimonianza di vita dei credenti cresca nella sua credibilità. Riscoprire i contenuti della fede professata, celebrata, vissuta e pregata, e riflettere sullo stesso atto con cui si crede, è un impegno che ogni credente deve fare proprio, soprattutto in questo Anno”.

“Il cristiano non può mai pensare che credere sia un fatto privato. La fede è decidere di stare con il Signore per vivere con Lui. E questo ‘stare con Lui’ introduce alla comprensione delle ragioni per cui si crede. La fede, proprio perché è atto della libertà, esige anche la responsabilità sociale di ciò che si crede. (...) La stessa professione della fede è un atto personale ed insieme comunitario. È la Chiesa, infatti, il primo soggetto della fede. Nella fede della Comunità cristiana ognuno riceve il Battesimo, segno efficace dell’ingresso nel popolo dei credenti per ottenere la salvezza”.

“Come si può osservare, la conoscenza dei contenuti di fede è essenziale per dare il proprio assenso, cioè per aderire pienamente con l’intelligenza e la volontà a quanto viene proposto dalla Chiesa. La conoscenza della fede introduce alla totalità del mistero salvifico rivelato da Dio. L’assenso che viene prestato implica quindi che, quando si crede, si accetta liberamente tutto il mistero della fede, perché garante della sua verità è Dio stesso che si rivela e permette di conoscere il suo mistero di amore”.

“D’altra parte, non possiamo dimenticare che nel nostro contesto culturale tante persone, pur non riconoscendo in sé il dono della fede, sono comunque in una sincera ricerca del senso ultimo e della verità definitiva sulla loro esistenza e sul mondo. Questa ricerca è un autentico ‘preambolo’ alla fede, perché muove le persone sulla strada che conduce al mistero di Dio. La stessa ragione dell’uomo, infatti, porta insita l’esigenza di ‘ciò che vale e permane sempre’. Tale esigenza costituisce un invito permanente, inscritto indelebilmente nel cuore umano, a mettersi in cammino per trovare Colui che non cercheremmo se non ci fosse già venuto incontro. Proprio a questo incontro la fede ci invita e ci apre in pienezza”.

“Per accedere a una conoscenza sistematica dei contenuti della fede, tutti possono trovare nel Catechismo della Chiesa Cattolica un sussidio prezioso ed indispensabile. Esso costituisce uno dei frutti più importanti del Concilio Vaticano II. (...) È proprio in questo orizzonte che l’Anno della fede dovrà esprimere un corale impegno per la riscoperta e lo studio dei contenuti fondamentali della fede che trovano nel Catechismo della Chiesa Cattolica la loro sintesi sistematica e organica. (...) Il Catechismo offre una memoria permanente dei tanti modi in cui la Chiesa ha meditato sulla fede e prodotto progresso nella dottrina per dare certezza ai credenti nella loro vita di fede”.

“In questo Anno, pertanto, il Catechismo della Chiesa Cattolica potrà essere un vero strumento a sostegno della fede, soprattutto per quanti hanno a cuore la formazione dei cristiani, così determinante nel nostro contesto culturale. A tale scopo, ho invitato la Congregazione per la Dottrina della Fede, in accordo con i competenti Dicasteri della Santa Sede, a redigere una Nota, con cui offrire alla Chiesa ed ai credenti alcune indicazioni per vivere quest’Anno della fede nei modi più efficaci ed appropriati, al servizio del credere e dell’evangelizzare”.

“La fede, infatti, si trova ad essere sottoposta più che nel passato a una serie di interrogativi che provengono da una mutata mentalità che, particolarmente oggi, riduce l’ambito delle certezze razionali a quello delle conquiste scientifiche e tecnologiche. La Chiesa tuttavia non ha mai avuto timore di mostrare come tra fede e autentica scienza non vi possa essere alcun conflitto perché ambedue, anche se per vie diverse, tendono alla verità”.

“Sarà decisivo nel corso di questo Anno ripercorrere la storia della nostra fede, la quale vede il mistero insondabile dell’intreccio tra santità e peccato. Mentre la prima evidenzia il grande apporto che uomini e donne hanno offerto alla crescita ed allo sviluppo della comunità con la testimonianza della loro vita, il secondo deve provocare in ognuno una sincera e permanente opera di conversione per sperimentare la misericordia del Padre che a tutti va incontro”.

“L’Anno della fede sarà anche un’occasione propizia per intensificare la testimonianza della carità. (...) La fede senza la carità non porta frutto e la carità senza la fede sarebbe un sentimento in balia costante del dubbio. Fede e carità si esigono a vicenda, così che l’una permette all’altra di attuare il suo cammino. Non pochi cristiani, infatti, dedicano la loro vita con amore a chi è solo, emarginato o escluso come a colui che è il primo verso cui andare e il più importante da sostenere, perché proprio in lui si riflette il volto stesso di Cristo. Grazie alla fede possiamo riconoscere in quanti chiedono il nostro amore il volto del Signore risorto”.

“Giunto ormai al termine della sua vita, l’apostolo Paolo chiede al discepolo Timoteo di ‘cercare la fede’ con la stessa costanza di quando era ragazzo. Sentiamo questo invito rivolto a ciascuno di noi, perché nessuno diventi pigro nella fede. Essa è compagna di vita che permette di percepire con sguardo sempre nuovo le meraviglie che Dio compie per noi. Intenta a cogliere i segni dei tempi nell’oggi della storia, la fede impegna ognuno di noi a diventare segno vivo della presenza del Risorto nel mondo. Ciò di cui il mondo oggi ha particolarmente bisogno è la testimonianza credibile di quanti, illuminati nella mente e nel cuore dalla Parola del Signore, sono capaci di aprire il cuore e la mente di tanti al desiderio di Dio e della vita vera, quella che non ha fine”.
LIT/ VIS 20111017 (1960)

MONGOLIA: INTESA E COOPERAZIONE FRA CHIESA E STATO

CITTA' DEL VATICANO, 17 OTT. 2011 (VIS). Questa mattina il Santo Padre Benedetto XVI ha ricevuto in Udienza il Presidente della Repubblica di Mongolia, Signor Tsakhiagiin Elbegdorj, il quale ha successivamente incontrato il Segretario di Stato, Cardinale Tarcisio Bertone, accompagnato dall’Arcivescovo Dominique Mamberti, Segretario per i Rapporti con gli Stati.

“Nel corso dei cordiali colloqui sono stati evocati i buoni rapporti esistenti tra la Mongolia e la Santa Sede, nonché l’intesa e la cooperazione tra la Chiesa e lo Stato in campo educativo e sociale”, si legge in un Comunicato della Sala Stampa della Santa Sede.

“Inoltre, si è passata in rassegna la situazione politica nel Continente asiatico, con particolare riferimento all’importanza del dialogo interculturale e interreligioso per la promozione della pace e della giustizia”.
OP/ VIS 20111017 (140)

IN BREVE

IL SANTO PADRE ha fatto pervenire un Messaggio al Direttore Generale della F.A.O., Jacques Diouf, in occasione della Giornata Mondiale dell’Alimentazione 2011. Benedetto XVI ricorda la drammatica situazione in cui vivono i popoli del Corno d’Africa ed afferma che: “è essenziale l’aiuto immediato, ma occorre anche approntare interventi a medio e lungo termine perché l’attività internazionale non sia ridotta a dare risposte solo alle emergenze. (...) Il sentimento di compassione e di umanità verso gli altri, accompagnati al dovere di solidarietà e alla realizzazione della giustizia, debbono tornare ad essere la base di ogni attività, anche di quelle realizzate dalla Comunità internazionale”.

I MEMBRI DEL SINODO PERMANENTE DELLA CHIESA SIRO-MALABARESE dell’India, guidata dall’Arcivescovo Maggiore George Alencherry, di Ernakulam-Angamaly dei Siro-Malabaresi, sono stati ricevuti in udienza dal Santo Padre lunedì 17 ottobre. Il Pontefice ha affermato che la Chiesa Siro-Malabarese gode nel Paese del “rispetto della comunità locale per la sua opera in ambito educativo e per le istituzioni sociali e caritative al servizio di tutta la comunità. Sono consapevole che la vita per i cristiani è stata resa più difficile da sfiducia settaria e violenza, ma vorrei esortarvi a continuare la vostra opera con persone di buona volontà di tutte le religioni nell’area, per mantenere la pace e l’armonia della regione, per il bene della Chiesa e di tutti i cittadini”.

IL PONTIFICIO CONSIGLIO PER LA PROMOZIONE DELLA NUOVA EVANGELIZZAZIONE ha tenuto sabato e domenica scorso, un Incontro sul tema: “La Parola di Dio cresce e si diffonde”. Nel pomeriggio di sabato i partecipanti sono stati ricevuti in udienza da Papa Benedetto XVI il quale ha affermato: “Il mondo di oggi ha bisogno di persone che annuncino e testimonino che è Cristo ad insegnarci l’arte di vivere, la strada della vera felicità, perché è Lui stesso la strada della vita; persone che tengano prima di tutto esse stesse lo sguardo fisso su Gesù il Figlio di Dio: la parola dell’annuncio deve essere sempre immersa (...) in un’intensa vita di preghiera. Il mondo di oggi ha bisogno di persone che parlino a Dio, per poter parlare di Dio”.

BENEDETTO XVI ha indirizzato un Messaggio al Presidente dell’Azione Episcopale “Adveniat”, Vescovo Franz-Josef Overbeck, di Essen (Germania), in occasione della celebrazione del 50° anniversario di fondazione di tale iniziativa. “Con le loro donazioni generose e l’impegno disinteressato sul posto – scrive il Pontefice – i cattolici tedeschi hanno potuto attuare molti progetti ecclesiali di aiuto nei Paesi dell’America Latina. Questa espressione generosa di carità cristiana merita un riconoscimento sincero”. Il Papa invita “Adveniat” a rivolgersi “sempre all’uomo nel suo insieme, guardando alle sue necessità naturali e soprannaturali. Allora veramente il Regno di Dio crescerà tra di noi”.

I MUSEI VATICANI hanno partecipato alla Fiera del Libro di Francoforte che dal 12 al 16 ottobre ha ospitato 7.500 espositori provenienti da 111 paesi. Le Edizioni Musei Vaticani hanno esposto alla Fiera le ultime novità, fra le quali spicca in anteprima l’opera in quattro volumi “Cappella Sistina. La parola di Dio in immagini umane”, curata da Timothy Verdon, un progetto editoriale dall’alto profilo storico-artistico. Il ricco catalogo delle Edizioni Musei Vaticani comprende pubblicazioni scientifiche, pubblicazioni didattiche e divulgative, collane e monografie, tutte rilevanti per l’alta qualità dei testi ed il notevole apparato iconografico, molte disponibili in più lingue.
IN BREVE/ VIS 20111017 (430)

UDIENZE

CITTA' DEL VATICANO, 15 OTT. 2011 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto questa mattina in udienze separate:

- L’Arcivescovo Joseph Chennoth, Nunzio Apostolico in Giappone.

Sabato 15 ottobre il Santo Padre ha ricevuto in udienze separate:

- L’Arcivescovo Juliusz Janusz, Nunzio Apostolico in Slovenia, con incarico di Delegato Apostolico in Kosovo.

- Dieci Presuli della Conferenza Episcopale di Australia, in Visita “ad Limina Apostolorum”:

- Il Vescovo Brian Heenan, di Rockhampton.

- Il Vescovo Brian Vincent Finnigan, Amminiastratore Apostolico “ad nutum Sanctae Sedis” di Toowoomba.

- Il Vescovo Michael Ernest Putney, di Townsville.

- L’Arcivescovo Denis James Hart, di Melbourne con gli Ausiliari:
- Vescovo Leslie Rogers Tomlinson;
- Vescovo Timothy Costelloe, S.D.B.;
- Vescovo Peter John Elliott;
- Vescovo Christopher Charles Prowse;

- Il Vescovo ‘Ad Abikaram, di Saint Maron of Sydney dei Maroniti;

- Monsignor Francis Marriott, Amministratore Diocesano di Sandhurst.
AP:AL/ VIS 20111017 (150)

ALTRI ATTI PONTIFICI

CITTA' DEL VATICANO, 17 OTT. 2011 (VIS). Il Santo Padre ha nominato il Monsignore Drazen Kutlesa, Vescovo Coadiutore della Diocesi di Porec i Pula (superficie: 2.839; popolazione: 218.125; cattolici: 185.472; sacerdoti: 116; religiosi: 83; diaconi permanenti: 1), Croazia. Il Vescovo eletto è nato nel 1968 a Tomislavgrad (Bosnia ed Erzegovina) ed è stato ordinato sacerdote nel 1993. Dal 1993 al 1995 è stato Vicario parrocchiale della Cattedrale di Mostar; dal 1998 al 2006 è stato Amministratore Parrocchiale di Grude; Docente di Diritto canonico presso l’Istituto Teologico di Mostar; Vice-cancelliere della Curia diocesana; membro del collegio dei Consultori e del Consiglio presbiterale; membro del Consiglio di “Iustitia et Pax” della Conferenza Episcopale di Bosnia ed Erzegovina. Dal 2006 è stato officiale della Congregazione per i Vescovi; dal 2011 è Collaboratore della Congregazione e per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti.

Sabato 15 ottobre il Santo Padre ha nominato l’Arcivescovo James Patrick Green, Nunzio Apostolico in Perù, attualmente Nunzio Apostolico in Sud Africa, in Namibia, in Lesotho, in Swaziland e in Botswana.
NEC:NN/ VIS 20111017 (180)

sabato 15 ottobre 2011

BENEDETTO XVI FARÀ USO DOMANI PEDANA MOBILE


CITTA' DEL VATICANO, 15 OTT. 2011 (VIS). Domani mattina, domenica 16 ottobre, in occasione della celebrazione della Messa nella Basilica di San Pietro, il Santo Padre, nel corso della processione d’ingresso dalla sagrestia all’altare centrale, farà uso della pedana mobile, già usata da Giovanni Paolo II.

“Lo scopo è esclusivamente di alleviare l’impegno del Santo Padre, analogamente a quanto già avviene con l’uso del Papamobile nelle processioni introitali in ambienti esterni e in Piazza San Pietro”, ha spiegato nella tarda mattinata, il Direttore della Sala Stampa della Santa Sede, Padre Federico Lombardi, S.I.
OP/ VIS 20111015 (100)

venerdì 14 ottobre 2011

BENEDETTO XVI: FUNZIONE CIVILE DA ESERCITARSI CON DIGNITÀ E RESPONSABILITÀ

CITTA' DEL VATICANO, 14 OTT. 2011 (VIS). “La funzione civile è talmente eminente e insigne da rivestire un carattere quasi ‘sacro’; pertanto essa richiede di venire esercitata con grande dignità e con un vivo senso di responsabilità”, ha affermato il Santo Padre nel corso dell’udienza ai Prefetti d’Italia, accompagnati dal Ministro degli Interni, On. Roberto Maroni, in occasione delle celebrazioni dell’anniversario dei 150 anni dell’unità d’Italia.

In tutto il Paese, ha sottolineato il Papa nel suo discorso, “si possono osservare le tracce che la fede cristiana ha impresso nel costume del popolo italiano, dando vita a nobili e radicate tradizioni religiose e culturali e a un patrimonio artistico unico al mondo”. Anche oggi la Chiesa cattolica è “una presenza significativa, caratterizzata da prossimità alla gente, per coglierne i bisogni profondi nella logica della disponibilità al servizio”.

“Consapevole che ‘tutti dipendiamo da tutti’, come scriveva il beato Giovanni Paolo II, essa desidera costruire, insieme con gli altri soggetti istituzionali e le varie realtà territoriali, una salda piattaforma di virtù morali, su cui edificare una convivenza a misura d'uomo. In questa sua missione, la Chiesa sa di poter contare sulla collaborazione fattiva e cordiale dei Prefetti, che svolgono funzioni di impulso e di coesione sociale e di garanzia dei diritti civili”.

Citando la Dottrina Sociale della Chiesa, Benedetto XVI ha ricordato che: “Il ruolo di chi lavora nella pubblica amministrazione non va concepito come qualcosa di impersonale o burocratico, bensì come un aiuto premuroso per i cittadini, esercitato con spirito di servizio”. Nell’osservare che il ruolo istituzionale dei Prefetti “è reso ancora più complesso e gravoso dalle presenti circostanze di incertezza sociale ed economica”, il Papa ha avuto per loro parole di esortazione invitandoli ad essere “sempre pronti a trattare le questioni a voi affidate con grande senso del dovere e con prudenza, non venendo mai meno all’ossequio alla verità e al coraggio della difesa dei beni supremi. (...) Anche voi, quali alti rappresentanti dello Stato, nell’esercizio delle vostre responsabilità siete chiamati ad unire autorevolezza e professionalità, soprattutto nei momenti di tensione e di contrasti”.

Infine il Pontefice ha invitato i Prefetti a seguire la testimonianza del loro Patrono Sant’Ambrogio “affinché il vostro lavoro possa essere ogni giorno al servizio della giustizia, della pace, della libertà e del bene comune. Iddio non mancherà di assecondare i vostri sforzi, arricchendoli di frutti abbondanti, per una sempre più ampia e capillare diffusione della civiltà dell'amore”.
AC/ VIS 20111014 (420)

UDIENZE

CITTA' DEL VATICANO, 14 OTT. 2011 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto questa mattina in udienze separate:

- Don Julián Carrón, Presidente della Fraternità di Comunione e Liberazione

- Sette Presuli della Conferenza Episcopale di Australia, in Visita “ad Limina Apostolorum”:

- L’Arcivescovo Mark Benedict Coleridge, di Canberra e Goulburn.

- L’Arcivescovo Adrian Leo Doyle, di Hobart.

- L’Arcivescovo-Vescovo Djibrail Kassab, di Saint Thomas the Apostle of Sidney dei Caldei.

- Il Vescovo Daniel Eugene Hurley, di Darwin.

- Il Vescovo Gregory O’Kelly, S.I., di Port Pirie.

- L’Arcivescovo John Alexius Bathersby, di Brisbane.

- Il Vescovo James Foley, di Cairns.

Nel pomeriggio il Santo Padre riceverà in udienza il Cardinale Marc Ouellet, P.S.S., Prefetto della Congregazione per i Vescovi.
AP:AL/ VIS 20111014 (120)

giovedì 13 ottobre 2011

BENEDETTO XVI RICEVE PRESIDENTE REPUBBLICA HONDURAS

CITTA' DEL VATICANO, 13 OTT. 2011 (VIS). Questa mattina il Santo Padre Benedetto XVI ha ricevuto in Udienza il Signor Porfirio Lobo Sosa, Presidente della Repubblica di Honduras, il quale successivamente ha incontrato il Cardinale Tarcisio Bertone, Segretario di Stato, accompagnato dall’Arcivescovo Dominique Mamberti, Segretario per i Rapporti con gli Stati.

“Durante i cordiali colloqui è stato apprezzato il grande contributo che la Chiesa offre allo sviluppo del Paese, specialmente in campo educativo e sanitario ed è stata rilevata l’importanza di continuare a favorire nel Paese la riconciliazione e la comprensione reciproca, la solidarietà e la pace, nella tenace ricerca del bene comune”.

“Nel prosieguo della conversazione si è preso nota del rasserenamento delle relazioni internazionali dell’Honduras, come pure si sono trattati altri temi riguardanti la situazione mondiale”.
OP/ VIS 20111013 (140)

MESSA DEL PAPA PER I POPOLI LATINOAMERICANI

CITTA' DEL VATICANO, 13 OTT. 2011 (VIS). Un Comunicato della Pontificia Commissione per l’America Latina rende noto che il Santo Padre celebrerà una Santa Messa per i popoli del Continente latinoamericano nel Bicentenario dell’indipendenza. La celebrazione si terrà nella Basilica Vaticana, alle 17:30 del 12 dicembre prossimo, festa della Beata Maria Vergine di Guadalupe, Patrona dell’America Latina.

“Questa iniziativa” – si legge nel Comunicato – “rappresenta un gesto di squisita attenzione, affetto e solidarietà del Santo Padre per i popoli e le nazioni del ‘Continente della speranza’ – così denominato dai Pontefici, da Paolo VI a Benedetto XVI - La sollecitudine pastorale di Benedetto XVI abbraccia tutti i popoli che hanno accolto il seme del Vangelo di Gesù Cristo, maturando i suoi preziosi frutti in un Continente dove è presente il 40% dei battezzati della Chiesa Cattolica nel mondo, uniti in filiale devozione alla Santissima Vergine Maria ed in fedele comunione delle Chiese locali con la Sede di Pietro”.

“Infine tale iniziativa è segno del contributo originale che la Chiesa cattolica offre per commemorare, alla luce della verità storica, il presente Bicentenario, al fine di illuminare l’attuale situazione dell’America Latina e alimentare la speranza in un futuro di pace e giustizia”.

Alla Santa Messa assisteranno membri della Curia romana, il Corpo diplomatico accreditato presso la Santa Sede e presso lo Stato italiano, sacerdoti, religiosi, religiose e cittadini latinoamericani che studiano o risiedano a Roma, e personalità pubbliche giunte appositamente dall’America Latina.
COM-AL/ VIS 20111013 (250)

MUSEI VATICANI: CONVEGNO “RELIGIONE, NATURA E ARTE”

CITTA' DEL VATICANO, 13 OTT. 2011 (VIS). Il rapporto fra religione, natura e arte è il tema del Convegno inaugurato questa mattina nei Musei Vaticani, promosso dai Musei Vaticani e dalla la Società Internazionale per lo studio di religione, natura e cultura. Obiettivo del Convegno, che si concluderà domani, 14 ottobre, è quello di sottolineare l’attenzione che il mondo cattolico dedica alla natura, evidenziando come la coscienza ecologica sia presente, attraverso l’arte, anche in altre culture e religioni.

Il Convegno dal titolo “Religion, Nature and Art”, patrocinato dall’Arcivescovo Giuseppe Bertello, Presidente del Governatorato della Città del Vaticano, conta la partecipazione di esperti provenienti da tutto il mondo, dalla Finlandia al Giappone, ed è stato curato congiuntamente dalla Professoressa Laura Hobgood-Oster, cattedratica dalla Southwestern University (Stati Uniti d’America), per la “International Society for the Study of Religion, Nature and Culture”, e dal Padre Nicola Mapelli e dalla Dottoressa Catherine Aigner, per il Museo Missionario Etnologico dei Musei Vaticani.

Fra i temi esaminati figurano: “Il connubio di religione e arte: Joseph Beuys, Sciamanesimo, e Rituale”; “Rappresentazione e concezione della natura”; “Percezioni indigene globali e mondo sacro”; “Interpretare la religione e la resistenza nell’arte terrestre e nel Libro della Natura” e “Attivismo ambientale fondato su spiritualità, natura e arte”.

Nel corso del Convegno è in programma una visita alla Mostra “Rituali di vita: cultura e spiritualità degli Aborigeni australiani”, inaugurata lo scorso anno e ancora in corso presso il Museo Missionario Etnologico dei Musei Vaticani.
.../ VIS 20111013 (250)

UDIENZE

CITTA' DEL VATICANO, 13 OTT. 2011 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto questa mattina in udienze separate:

- Sua Beatitudine Fouad Twal, Patriarca di Gerusalemme dei Latini.

- Cinque Presuli della Conferenza Episcopale Australiana in Visita “ad Limina Apostolorum”:

- Il Cardinale George Pell, Arcivescovo di Sidney, con gli Ausiliari: Vescovo Julian Charles Porteous; Vescovo Terence John Gerard Brady, Vescovo Peter Andrew Comensoli.

- L’Arcivescovo Philip Edward Wilson, di Adelaide.
AP:AL/ VIS 20111013 (70)

ALTRI ATTI PONTIFICI

CITTA' DEL VATICANO, 13 OTT. 2011 (VIS). Il Santo Padre:

- Ha nominato il Vescovo Luis Antonio Tagle, Arcivescovo Metropolita di Manila (superficie: 117; popolazione: 3.296.000; cattolici: 2.884.000; sacerdoti: 652; religiosi: 1.481; diaconi permanenti: 3), Filippine. L’Arcivescovo eletto è nato a Manila (Filippine) nel 1957 ed è stato ordinato sacerdote nel 1982. Dal 1982-1983 è stato Vicario Parrocchiale della “St. Augustin Parish” e Direttore Spirituale nel seminario diocesano di Imus; dal 1983 al 1985 è stato Rettore del Seminario Diocesano di Imus; dal 1993 al 1995 è stato Vicario Episcopale per i Religiosi; dal 1998 al 2001 è stato Parroco della Cattedrale di Imus; è stato Consultore della Commissione per la Dottrina della Fede presso la Conferenza Episcopale locale; dal 1997 è stato Membro della Commissione Teologica Internazionale. Nel 2001 ha ricevuto la consacrazione episcopale. All’interno della Conferenza Episcopale delle Filippine è Presidente della Commissione per la Dottrina della Fede. Succede al Cardinale Gaudencio B. Rosales, del quale il Santo Padre ha accettato la rinuncia al governo pastorale della medesima Arcidiocesi, presentata per raggiunti limiti d’età
NER/ VIS 20111013 (160)

mercoledì 12 ottobre 2011

LA STORIA DELL’UMANITÀ È LA STORIA DELLA SALVEZZA

CITTÀ DEL VATICANO, 12 OTT 2011 (VIS). Benedetto XVI ha dedicato la catechesi dell’udienza generale del mercoledì al salmo 126, “che celebra le grandi cose che il Signore ha operato con il suo popolo e che continuamente opera con ogni credente”.

  Il Salmo, spiega il Papa, “parla di una ‘sorte ristabilita’, cioè restituita allo stato originario”. Ed è quanto esperimenta il Popolo di Israele tornando in patria dall’esilio di Babilonia, che fu “un’esperienza devastante non solo sul piano politico e sociale, ma anche e soprattutto sul piano religioso e spirituale”.

  “Gli interventi divini hanno spesso forme inaspettate, che vanno al di là di quanto l’uomo possa immaginare. (...) Dio fa meraviglie nella storia degli uomini. (...) Si rivela a tutti come Signore potente e misericordioso, rifugio dell’oppresso, che non dimentica il grido dei poveri. (...) Perciò, davanti alla liberazione del popolo di Israele, tutte le genti riconoscono le cose grandi e stupende che Dio compie per il suo popolo e celebrano il Signore nella sua realtà di Salvatore”.

  Il Salmo, tuttavia, va oltre il dato puramente storico per aprirsi, soprattutto nella seconda parte, a una dimensione di tipo teologico più ampia, utilizzando immagini suggestive che evocano “la realtà misteriosa della redenzione, in cui si intrecciano dono ricevuto e ancora da attendere, vita e morte”.

  I torrenti secchi del Neghev simbolizzano l’operare divino che, come l’acqua, è “capace di trasformare il deserto in una immensa distesa di erba verde e di fiori”, mentre, nella seconda immagine in cui i contadini coltivano i campi, “per parlare di salvezza, si richiama qui l’esperienza che ogni anno si rinnova nel mondo agricolo: il momento difficile e faticoso della semina e poi la gioia prorompente del raccolto. (...) Il seme germoglia e cresce”.

  “È il mistero nascosto della vita”, ha detto il Pontefice, “sono le meravigliose ‘grandi cose’ della salvezza che il Signore opera nella storia degli uomini e di cui gli uomini ignorano il segreto. L’intervento divino, quando si manifesta in pienezza, mostra una dimensione prorompente, come i torrenti del Neghev e come il grano nei campi, evocatore quest’ultimo anche di una sproporzione tipica delle cose di Dio: sproporzione tra la fatica della semina e l’immensa gioia del raccolto”.

  “A tutto questo fa riferimento il Salmista per parlare della salvezza (...), del ristabilimento della sorte. (...) La deportazione a Babilonia, come ogni altra situazione di sofferenza e di crisi, (...) con i suoi dubbi e l’apparente lontananza di Dio, in realtà, (...) è come una semina. Nel Mistero di Cristo, alla luce del Nuovo Testamento, il messaggio si fa ancora più esplicito e chiaro: il credente che attraversa quel buio è come il chicco di grano caduto in terra che muore, ma per dare molto frutto”.

  “Questo Salmo ci insegna che (...) dobbiamo rimanere sempre aperti alla speranza e saldi nella fede in Dio. La nostra storia, anche se segnata spesso da dolore, da incertezze, da momenti di crisi, è una storia di salvezza e di ‘ristabilimento delle sorti’. In Gesù, ogni nostro esilio finisce, e ogni lacrima è asciugata, nel mistero della sua Croce, della morte trasformata in vita, come il chicco di grano che si spezza nella terra e diventa spiga”.
AG/                              VIS 20111012 (530)

IL PAPA CHIEDE RISPETTO PER LE MINORANZE IN EGITTO

CITTÀ DEL VATICANO, 12 OTT 2011 (VIS). “Sono profondamente rattristato dagli episodi di violenza, che sono stati commessi a Il Cairo domenica scorsa”, ha detto Benedetto XVI al termine dei saluti nelle diverse lingue con i quali conclude abitualmente l’udienza del mercoledì.

  “Mi unisco al dolore delle famiglie delle vittime e dell’intero popolo egiziano, lacerato dai tentativi di minare la coesistenza pacifica fra le sue comunità, che è invece essenziale salvaguardare, soprattutto in questo momento di transizione”, ha continuato il Pontefice. “Esorto i fedeli a pregare affinché quella società goda di una vera pace, basata sulla giustizia, sul rispetto della libertà e della dignità di ogni cittadino”.

  “Inoltre, sostengo gli sforzi delle autorità egiziane, civili e religiose, in favore di una società nella quale siano rispettati i diritti umani di tutti e, in particolare, delle minoranze, a beneficio dell’unità nazionale”.

  Durante i saluti ai vari gruppi di pellegrini che hanno assistito all’udienza, il Santo Padre ha anche ricordato che ottobre è il mese dedicato al Rosario, e ha invitato i fedeli a “scoprire la bellezza di questa preghiera semplice ma efficace”.
AC/                                             VIS 20111012 (181)

ALTRI ATTI PONTIFICI

CITTÀ DEL VATICANO, 12 OTT 2011 (VIS). Il Santo Padre:

-Ha nominato il vescovo Paul-André Durocher, Arcivescovo Metropolita di Gatineau (superficie: 6.445; popolazione: 313.243; cattolici: 250.594; sacerdoti: 71; religiosi: 209; diaconi permanenti: 1), in Canada. Finora è stato vescovo di Alexandria-Cornwall (Canada). Sostituisce Mons. Roger Ébacher, la cui rinuncia al governo pastorale della stessa diocesi è stata accettata dal Santo Padre per raggiunti limiti d’età.

-Ha nominato il vescovo José de la Trinidad Valera Angulo, Vescovo di Guanare (superficie: 7.600; popolazione: 436.000; cattolici: 384.000; sacerdoti: 26; religiosi: 46), in Venezuela. È stato finora Vescovo di La Guaira (Venezuela). Sostituisce il Vescovo José Sórero Valero Ruz, la cui rinuncia al governo pastorale della diocesi è stata accettata per raggiunti limiti d’età.

-Ha nominato il vescovo Carlos José Tissera, Vescovo di Quilmes (superficie: 503; popolazione: 1.198.000; cattolici: 1.028.000; sacerdoti: 100; religiosi: 275; diaconi permanenti: 84), in Argentina. È stato finora vescovo di San Francesco. Sostituisce il vescovo Luis Teodorico Stockler, la cui rinuncia al governo pastorale della diocesi è stata accettata per raggiunti limiti d’età.

-Ha nominato il rev.do Gabriel Zurbriggen, vescovo prelato coadiutore della prelatura territoriale di Deán Funes (superficie: 28.700; popolazione: 61.995; cattolici: 55.930; sacerdoti: 16; religiosi: 1; diaconi permanenti: 1), in Argentina. Il vescovo eletto è nato nel 1963 a Curupaity (Argentina), ed è stato ordinato sacerdote nel 1990. Si è laureato in Teologia presso la Pontificia Università Gregoriana di Roma. Ritornato in Argentina, è stato vicario parrocchiale nelle parrocchie di Santa Caterina de Siena, Nuestra Señora de Fátima e nella Cattedrale di Rafaela. Dal 2006 ad oggi, è stato parroco della cattedrale appena menzionata e professore di Teologia nei seminari di Paraná e Córdoba; membro del Consiglio Presbiteriale e dell’Équipe di Formazione Permanente del Clero; e coordinatore del Consiglio Diocesano di Pastorale.
NER:NEC/                          VIS 20111012 (250)

martedì 11 ottobre 2011

CARITAS DI ROMA VOLTO SOLIDALE DELLA CAPITALE

CITTA' DEL VATICANO, 11 OTT. 2011 (VIS). Questa settimana, la Caritas diocesana di Roma presenta la Rassegna “Capitale solidale” comprendente una serie di iniziative volte ad “approfondire le difficoltà, discernere i cambiamenti, mettere in comune le esperienze, ‘fare rete’ e intessere le relazioni di ognuno verso il bene comune”, nella Diocesi il cui Vescovo è il Papa.

Per una settimana, i luoghi simbolo della solidarietà quali le mense ed i centri di accoglienza della Caritas, ospiteranno convegni, tavole rotonde, presentazioni di libri, concerti, spettacoli teatrali, mostre e altre manifestazioni. “Una serie di eventi che si rivolgono a diversi pubblici con l’intento di diffondere la cultura della solidarietà”, spiega il Direttore Monsignor Enrico Feroci.

“Il tema scelto quest’anno, ‘Volti e racconti di una città solidale’, vedrà protagonisti gli ospiti dei centri Caritas, i volontari, gli operatori sociali ed il mondo del terzo settore, per far conoscere la quotidiana opera di solidarietà di migliaia di persone, che spesso passa inosservata, proprio perché ‘ordinaria’ nella sua straordinarietà”, aggiunge Monsignor Feroci.

Questa mattina presso la Casa Famiglia Villa Glori si affronterà il tema: “Diritti dei rifugiati e titolari di protezione internazionale”. Domani, mercoledì 12 ottobre, verrà inaugurata in Campidoglio la Mostra fotografica: “I volti e gli occhi dei poveri”, in ricordo di Don Luigi Di Liegro, fondatore della Caritas di Roma, in memoria del quale, alle 18:00 di domani pomeriggio, sarà celebrata una Santa Messa nella Basilica dei Santi Apostoli. Giovedì 13 ottobre, il Cardinale Agostino Vallini, Vicario Generale del Santo Padre per la Diocesi di Roma, presiederà una Veglia missionaria nella Basilica di San Giovanni in Laterano.

Venerdì 14, nella Sala “Di Liegro” presso la Provincia di Roma, si terrà una Tavola rotonda sul tema: “Dai problemi alle persone. Incontrare l’uomo per ri-animare la politica. Percorsi possibili per una socialità partecipata”, alla quale interverranno, fra gli altri, l’Arcivescovo Claudio Maria Celli, Presidente del Pontificio Consiglio delle Comunicazioni Sociali e Claudio Cecchini, Assessore alle Politiche Sociali e per la Famiglia e ai Rapporti Istituzionali. Nel pomeriggio di sabato 15, in Piazza San Pietro, avrò luogo l’Incontro dei Giovani della Diocesi di Roma con il Santo Padre. La manifestazione si concluderà domenica 16 con l’incontro “Raccontare è resistere. Il territorio, questo sconosciuto. Voci e racconti di una città solidale”, presso la Cittadella della Carità, Santa Giacinta, a cui seguirà lo spettacolo “Voci e musica per una serata solidale”.
.../ VIS 20111011 (410)

PUBBLICATO LXXIV VOLUME “BIBLIOGRAFIA MISSIONARIA”

CITTA' DEL VATICANO, 11 OTT. 2011 (VIS). La Biblioteca della Pontificia Università Urbaniana ha pubblicato il LXXIV volume della “Bibliografia Missionaria”. L’opera, relativa al 2010, raccoglie ogni anno un panorama di articoli sulle missioni diffusi nelle 800 pubblicazioni missionarie in tutto il mondo. Il testo redatto in inglese, conserva le citazioni di articoli e libri in lingua originale.

L’ultimo volume pubblicato segnala 4.480 articoli e saggi su 23 temi, fra i quali: teologia e storia della missione; presente e futuro; istituzioni missionarie; dialogo ecumenico e missione; religioni; missione e ateismo; situazione della missione nei diversi continenti. Include inoltre una rassegna di 45 volumi di contenuto missionario.
CEP/... VIS 20111011 (120)

lunedì 10 ottobre 2011

NON CEDERE TENTAZIONE PESSIMISMO E RIPIEGAMENTO SU SE STESSI

CITTA' DEL VATICANO, 9 OTT. 2011 (VIS). Questa mattina Benedetto XVI ha compiuto una Visita Pastorale a Lamezia Terme e Serra San Bruno, in Calabria. Alle 8:30 il Papa è partito in aereo dall’aeroporto di Ciampino diretto a Lamezia Terme dove, alle 10:00, ha celebrato la Santa Messa nella zona Ex Sir, nella periferia industriale della città.

“La liturgia di questa domenica ci propone una parabola che parla di un banchetto di nozze a cui molti sono invitati.” – ha detto il Pontefice nell’omelia. – “È un’immagine - quella del banchetto - usata spesso nelle Scritture per indicare la gioia nella comunione e nell’abbondanza dei doni del Signore (...). Gli invitati sono molti, ma avviene qualcosa di inaspettato: si rifiutano di partecipare alla festa, hanno altro da fare (...). Ma ciò non frena la generosità del Signore. Egli non si scoraggia, e manda i suoi servi ad invitare molte altre persone. Il rifiuto dei primi invitati ha come effetto l’estensione dell’invito a tutti, anche ai più poveri, abbandonati e diseredati. (...) Ma c’è una condizione per restare a questo banchetto di nozze: indossare l’abito nuziale. Ed entrando nella sala, il re scorge qualcuno che non l’ha voluto indossare e, per questa ragione, viene escluso dalla festa”.

Benedetto XVI ha spiegato il significato dell’”abito nuziale” citando un commento di San Gregorio Magno che scrive che quel commensale che ha risposto all’invito di Dio a partecipare al suo banchetto, “ha, in un certo modo, la fede che gli ha aperto la porta della sala, ma gli manca qualcosa di essenziale: la veste nuziale, che è la carità, l’amore. (...) E questa veste è intessuta simbolicamente di due legni, uno in alto e l’altro in basso: l’amore di Dio e l’amore del prossimo. Tutti noi siamo invitati ad essere commensali del Signore, ad entrare con la fede al suo banchetto, ma dobbiamo indossare e custodire l’abito nuziale, la carità, vivere un profondo amore a Dio e al prossimo”.

“Sono venuto per condividere con voi gioie e speranze, fatiche e impegni, ideali e aspirazioni di questa comunità diocesana – ha aggiunto il Papa –. Se osserviamo questa bella regione, riconosciamo in essa una terra sismica non solo dal punto di vista geologico, ma anche da un punto di vista strutturale, comportamentale e sociale; una terra, cioè, dove i problemi si presentano in forme acute e destabilizzanti; una terra dove la disoccupazione è preoccupante, dove una criminalità spesso efferata, ferisce il tessuto sociale, una terra in cui si ha la continua sensazione di essere in emergenza. All’emergenza, voi calabresi avete saputo rispondere con una prontezza e una disponibilità sorprendenti, con una straordinaria capacità di adattamento al disagio. (...) Non cedete mai alla tentazione del pessimismo e del ripiegamento su voi stessi. Fate appello alle risorse della vostra fede e delle vostre capacità umane; sforzatevi di crescere nella capacità di collaborare, di prendersi cura dell’altro e di ogni bene pubblico, custodite l’abito nuziale dell’amore”.

Il Papa ha ricordato che la sua visita coincide con il termine del progetto pastorale quinquennale della Chiesa locale e lodando le iniziative intraprese, fra cui la Scuola di Dottrina Sociale della Chiesa, ha auspicato che da esse scaturisca “una nuova generazione di uomini e donne capaci di promuovere non tanto interessi di parte, ma il bene comune”. Infine ha esortato sacerdoti e laici che si dedicano alla formazione delle coppie cristiane al matrimonio e alla famiglia a dare “una risposta evangelica e competente alle tante sfide contemporanee nel campo della famiglia e della vita”.

Rivolgendosi ai sacerdoti, di cui ha elogiato la dedizione e lo zelo, il Papa li ha esortati “a radicare sempre più la vostra vita spirituale nel Vangelo, (...) e distaccandovi con decisione da una certa mentalità consumistica e mondana, che è una tentazione ricorrente nella realtà in cui viviamo. (...) Sappiate valorizzare, con discernimento, secondo i noti criteri di ecclesialità, i gruppi e movimenti”.

“A voi fedeli laici, giovani e famiglie, dico: non abbiate paura di vivere e testimoniare la fede nei vari ambiti della società, nelle molteplici situazioni dell’esistenza umana! – ha concluso il Pontefice - Avete tutti i motivi per mostrarvi forti, fiduciosi e coraggiosi, e questo grazie alla luce della fede e alla forza della carità”.

Al termine della Celebrazione Eucaristica, il Papa si è trasferito all’Episcopio di Lamezia Terme per il pranzo con i Vescovi della Chiesa locale. Benedetto XVI ha offerto il pranzo agli ospiti della mensa della Caritas diocesana di Lamezia Terme ed ha espressamente chiesto che il menu fosse lo stesso del pranzo che avrebbe consumato in Episcopio.
PV-LAMEZIA TERME:CERTOSA SAN BRUNO VIS 20111010 (770)

LAICI: CONTRIBUIRE RESPONSABILMENTE AL BENE COMUNE

CITTA' DEL VATICANO, 9 OTT. 2011 (VIS). “So che diversi sono i Santuari mariani presenti in questa vostra terra, e mi rallegro di sapere che qui in Calabria è viva la pietà popolare” –, ha detto il Papa introducendo la preghiera dell’Angelus ed invitando i fedeli a praticare costantemente la pietà “alla luce degli insegnamenti del Concilio Vaticano II, della Sede Apostolica e dei vostri Pastori”.

“Invochiamo l’intercessione di Maria” – ha detto ancora il Pontefice – “anche per i problemi sociali più gravi di questo territorio e dell’intera Calabria, specialmente quelli del lavoro, della gioventù e della tutela delle persone disabili, che richiedono crescente attenzione da parte di tutti, in particolare delle Istituzioni. In comunione con i vostri Vescovi, esorto in particolare voi, fedeli laici, a non far mancare il vostro contributo di competenza e di responsabilità per la costruzione del bene comune”.

Al termine della Celebrazione Eucaristica, il Papa ha raggiunto l’Episcopio di Lamezia Terme per il pranzo con i Vescovi della Chiesa locale ed alle 16:45 è partito in elicottero alla volta di Serra San Bruno.
PV-LAMEZIA TERMA:CERTOSA SAN BRUNO VIS 20111010 (190)

FUNZIONE INDISPENSABILE DEI MONASTERI NEL MONDO

CITTA' DEL VATICANO, 9 OTT. 2011 (VIS). Alle 17:15 di questo pomeriggio, il Santo Padre è giunto in elicottero a Serra San Bruno (Vibo Valentia), e in automobile ha raggiunto il Monastero di Serra San Bruno. Nel Piazzale Santo Stefano, antistante la Certosa, il Pontefice ha ricevuto il saluto del Sindaco Dottor Bruno Rosi e ha rivolto alcune parole alle migliaia di fedeli presenti.

Nel ricordare la visita di Giovanni Paolo II nel 1984, Benedetto XVI ha affermato: “Grande privilegio è quello di avere nel vostro territorio questa ‘cittadella’ dello spirito che è la Certosa. (...) I monasteri hanno nel mondo una funzione molto preziosa, direi indispensabile. Se nel medioevo essi sono stati centri di bonifica dei territori paludosi, oggi servono a ‘bonificare’ l’ambiente in un altro senso: a volte, infatti, il clima che si respira nelle nostre società non è salubre, è inquinato da una mentalità che non è cristiana, e nemmeno umana, perché dominata dagli interessi economici, preoccupata soltanto delle cose terrene e carente di una dimensione spirituale”.

“In questo clima non solo si emargina Dio, ma anche il prossimo, e non ci si impegna per il bene comune. Il monastero invece è modello di una società che pone al centro Dio e la relazione fraterna. Ne abbiamo tanto bisogno anche nel nostro tempo”.

Infine Benedetto XVI ha esortato i fedeli di Serra San Bruno con queste parole: “Fate tesoro della grande tradizione spirituale di questo luogo e cercate di metterla in pratica nella vita quotidiana”.
PV-LAMEZIA TERME:CERTOSA SAN BRUNO VIS 20111010 (260)

SILENZIO E SOLITUDINE PER SPERIMENTARE PRESENZA DIO

CITTA' DEL VATICANO, 9 OTT. 2011 (VIS). Dopo i saluti alla popolazione di Serra San Bruno (Vibo Valentia), il Santo Padre è entrato nella Certosa dei Santi Stefano e Bruno, accolto dal Priore Padre Jacques Dupont ed, alle 18:00, ha celebrato i Vespri con i religiosi nella Chiesa del complesso monastico.

“La visita del Successore di Pietro in questa storica Certosa intende confermare non solo voi, che qui vivete, ma l’intero ordine nella sua missione, quanto mai attuale e significative nel mondo di oggi” – ha sottolineato Benedetto XVI nell’omelia ed ha ricordato che il nucleo della spiritualità certosina, fondata da San Bruno, è: “Il forte desiderio di entrare in unione di vita con Dio, abbandonando tutto il resto, tutto ciò che impedisce questa comunione e lasciandosi afferrare dall’immenso amore di Dio per vivere solo di questo amore”, nella solitudine e nel silenzio.

“Il progresso tecnico” – ha segnalato il Papa – “ha reso la vita dell’uomo più confortevole, ma anche più concitata, a volte convulsa. (...) Lo sviluppo dei media ha diffuso e amplificato un fenomeno (...): la virtualità che rischia di dominare sulla realtà. Sempre più, anche senza accorgersene, le persone sono immerse in una dimensione virtuale, a causa di messaggi audiovisivi che accompagnano la loro vita da mattina a sera. I più giovani, che sono nati già in questa condizione, sembrano voler riempire di musica e di immagini ogni momento vuoto, quasi per paura di sentire, appunto, questo vuoto. (...) Alcune persone non sono più capaci di rimanere a lungo in silenzio e in solitudine”.

Tale condizione socioculturale “mette in risalto il carisma specifico della Certosa, come un dono prezioso per la Chiesa e per il mondo, un dono che contiene un messaggio profondo per la nostra vita e per l’umanità intera. Lo riassumerei così: ritirandosi nel silenzio e nella solitudine, l’uomo, per così dire, si ‘espone’ al reale nella sua nudità, si espone a quell’apparente ‘vuoto’ cui accennavo prima, per sperimentare invece la Pienezza, la presenza di Dio, della Realtà più reale che ci sia (...). Il monaco, lasciando tutto, (...) si espone alla solitudine e al silenzio per non vivere di altro che dell’essenziale, e proprio nel vivere dell’essenziale trova anche una profonda comunione con i fratelli, con ogni uomo”.

“Questa vocazione (...) trova risposta in un cammino, nella ricerca di tutta una vita. (...) Il diventare monaci richiede tempo, esercizio, pazienza (...). Proprio in questo consiste la bellezza di ogni vocazione nella Chiesa: dare tempo a Dio di operare con il suo Spirito e alla propria umanità di formarsi, di crescere secondo la misura della maturità di Cristo, in quel particolare stato di vita. In Cristo c’è il tutto, la pienezza; noi abbiamo bisogno di tempo per fare nostra una delle dimensioni del suo mistero. (...) A volte, agli occhi del mondo, sembra impossibile rimanere per tutta la vita in un monastero, ma in realtà tutta una vita è appena sufficiente per entrare in questa unione con Dio, in quella Realtà essenziale e profonda che è Gesù Cristo”.

“La Chiesa ha bisogno di voi, e (...) voi avete bisogno della Chiesa – ha detto il Pontefice. (...) Anche voi, che vivete in un volontario isolamento, siete in realtà nel cuore della Chiesa, e fate scorrere nelle sue vene il sangue puro della contemplazione e dell’amore di Dio”.

Conclusa la Celebrazione dei Vespri, il Santo Padre ha avuto un incontro con la Comunità dei Certosini in refettorio, ha firmato il Libro d‘Oro dei visitatori illustri, quindi ha visitato una cella e l’infermeria della Certosa. Infine alle 20:00, è ripartito dall’aeroporto di Lamezia Terme alla volta di Roma.
PV-LAMEZIA TERME:SERRA SAN BRUNO VIS 20111010 (620)

UDIENZE

CITTA' DEL VATICANO, 10 OTT. 2011 (VIS). Questa mattina il Santo Padre ha ricevuto in udienze separate:

- Il Vescovo Barthélemy Adoukonou, Segretario del Pontificio Consiglio della Cultura, con i Familiari.

- Il Vescovo Giuseppe Sciacca, Segretario Generale del Governatorato dello Stato della Città del Vaticano, con i Familiari.
AP/ VIS 20111010 (50)

ALTRI ATTI PONTIFICI

CITTA' DEL VATICANO, 10 OTT. 2011 (VIS). Il Santo Padre:

- Il Santo Padre ha nominato il Canonico Nuno Brás da Silva Martins, Vescovo Ausiliare del Patriarcato di Lisboa (superficie: 3.735; popolazione: 2.233.000; cattolici: 1.867.000; sacerdoti: 608; religiosi: 1.559; diaconi permanenti: 75), Portogallo. Il Vescovo eletto è nato nel 1963 a Vimeiro (Portogallo), ed è stato ordinato sacerdote nel 1987. Dal 1987-1990 è stato Vicario Parrocchiale della Parrocchia “Nossa Senhora dos Anjos”; dal 1999-2002 è stato Professore di Teologia Fondamentale e Dogmatica nella Facoltà di Teologia dell’Università Cattolica Portoghese e nella Pontificia Università Gregoriana; nel 2002-2005 è stato Rettore del Pontificio Collegio Portoghese a Roma. Dal 2005 è Rettore del Seminario Maggiore “Cristo Rei” dos Olivais e dal 2010 Direttore del Dipartimento dell’Informazione del Patriarcato.

Sabato 8 ottobre il Santo Padre:

- Ha accettato la rinuncia al governo pastorale della Diocesi di Sonsonate (El Salvador), presentata dal Vescovo José Adolfo Modica Morales, per raggiunti limiti d’età.

- Ha nominato il Vescovo Fabio Reynaldo Colindres Abarca, Ordinario Militare per El Salvador, Amministratore Apostolico “ad nutum Sanctae Sedis” della Diocesi di Sonsonate (El Salvador).

- Ha nominato il Canonico Marck Solarczyk, Vescovo Ausiliare della Diocesi di Warszawa-Praga (superficie: 3.300; popolazione: 1.138.000; cattolici: 1.098.000; sacerdoti: 643; religiosi: 1.542), Polonia. Il Vescovo eletto è nato a Wolomin (Polonia), nel 1967 ed è stato ordinato sacerdote nel 1992. Nel 1999 ha conseguito il Dottorato in Teologia e dal 2005 al 2009 è stato Vicerettore del Seminario diocesano. Attualmente è Parroco e Canonico della Cattedrale. Insegna storia della Chiesa e liturgia nel Seminario di Warszawa-Praga.

- Ha nominato il Cardinale Renato Raffaele Martino, Presidente emerito del Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace, Suo Inviato Speciale alla celebrazione per il centenario della Cattedrale di Yangon (Myanmar), in programma l’8 dicembre 2011.
RE:NEA:NA/ VIS 20111010 (300)

venerdì 7 ottobre 2011

VESCOVI INDONESIA: PROMUOVERE CON GIUSTIZIA E PAZIENZA LIBERTÀ RELIGIOSA

CITTA' DEL VATICANO, 7 OTT. 2011 (VIS). “Il messaggio di salvezza, di perdono e di amore di Cristo è stato per secoli predicato nel vostro Paese. L’impulso missionario rimane essenziale per la vita della Chiesa e si manifesta non soltanto nella predicazione del Vangelo, ma anche nella testimonianza della carità cristiana”, ha detto il Papa ai Presuli della Conferenza Episcopale dell’Indonesia al termine della Visita “ad Limina Apostolorum”.

Questa testimonianza, ha proseguito il Pontefice “è segno di ogni movimento, azione ed espressione della Chiesa, nel suo impegno sacramentale, caritativo, educativo e sociale, così che i suoi membri si adoperino per far conoscere il Dio Uno e Trino amato attraverso Gesù Cristo”.

Ciò contribuirà alla vitalità spirituale della Chiesa nel Paese e fortificherà la società indonesiana promuovendo quei valori cari ai cittadini indonesiani: la tolleranza, l’unità e la giustizia. “Appropriatamente la Costituzione dell’Indonesia garantisce il diritto umano fondamentale della libertà di praticare la propria religione – ha affermato Benedetto XVI -. La libertà di vivere e predicare il Vangelo non può mai essere ritenuta scontata e deve essere sempre giustamente e pazientemente promossa. Né la libertà di religione è un mero diritto di essere liberi da imposizioni esterne. È anche il diritto di essere autenticamente e pienamente cattolici, di praticare la fede, di edificare la Chiesa e contribuire al bene comune, proclamando il Vangelo quale Buona Novella per tutti, ed invitando tutti all’intimità con il Dio della misericordia e della compassione reso manifesto in Gesù Cristo”.

Il Santo Padre ha avuto parole di elogio per il costante impegno dei Vescovi nella promozione e nel sostegno del dialogo interreligioso in Indonesia, un Paese “così ricco nella sua diversità culturale e così densamente popolato e patria di un numero significativo di seguaci di diverse tradizioni religiose. Il popolo dell’Indonesia può perciò offrire un importante contributo alla ricerca della pace e della comprensione fra i popoli del mondo. La vostra partecipazione a tale grande impresa – ha detto il Papa ai Vescovi - è decisiva, e perciò vi esorto ad assicurarvi che i fedeli siano consapevoli che, in quanto cristiani, devono essere artefici di pace, di perseveranza e di carità”.

“Coloro che credono in Cristo – ha sottolineato il Pontefice – radicati nella carità, devono impegnarsi nel dialogo con le altre religioni, nel rispetto delle reciproche differenze. L’impegno comune per la costruzione della società è di grande valore quando rafforza l’amicizia e supera i malintesi o la sfiducia”.

“Confido che voi e i sacerdoti, i religiosi e i laici delle vostre Diocesi, continuino a testimoniare l’immagine e la somiglianza di Dio in ogni uomo, donna e bambino, a prescindere dalla fede, incoraggiando ciascuno ad essere aperto al dialogo al servizio della pace e dell’armonia. Facendo tutto il possibile per assicurare che siano rispettati nel vostro Paese i diritti delle minoranze, voi fate progredire la causa della tolleranza e dell’armonia reciproca nel vostro Paese e fuori di esso”, ha concluso il Papa.
AL/ VIS 20111007 (500)

EMERGENZA UMANITARIA IN AFRICA: AZIONE DELLA CHIESA

CITTA' DEL VATICANO, 7 OTT. 2011 (VIS). “La Chiesa cattolica continuerà a fare la sua parte e cercherà ancora la collaborazione con le altre comunità cristiane per svolgere una parte attiva nel risolvere il dramma umanitario che si sta consumando nel Corno d’Africa”, ha affermato in una Conferenza Stampa il Cardinale Robert Sarah, originario della Guinea e Presidente del Pontificio Consiglio “Cor Unum”. “La riunione di oggi (...) risponde al desiderio del Papa di testimoniare la carità di Cristo e di tutta la Chiesa vero l’uomo sofferente. Dove soffre l’uomo, Dio gli sta vicino”, ha affermato il Cardinale Sarah.

Nel corso della Conferenza Stampa, sono state presentate diverse iniziative della Chiesa Cattolica volte a porre rimedio alla catastrofe umanitaria derivante dalla siccità, la fame e i conflitti armati. Il Cardinale Sarah ha ricordato che questa emergenza è una delle principali preoccupazioni di Papa Benedetto XVI che ha lanciato numerosi appelli alla comunità internazionale – l’ultimo mercoledì scorso – affinché aiuti le popolazioni che soffrono. Il Santo Padre ha sostenuto lo sforzo delle chiese locali – in Somalia, Kenya, Etiopia e Gibuti – con US$400.000 dollari per i primi interventi di accoglienza e assistenza alle vittime. In paesi come l’Italia, la Germania, la Svizzera, la Francia e l’Irlanda sono state realizzate collette nelle parrocchie.

La Chiesa Cattolica ha avviato una collaborazione con la Chiesa Anglicana per far fronte all’emergenza. In proposito il Presidente di “Cor Unum” ha affermato che “si tratta di una significativa testimonianza di una carità che ci unisce e di cui ci facciamo portatori. Tutto questo sforzo ci dice peraltro la vitalità che la fede produce e che si manifesta in questi frutti di condivisione, di amore, di compassione, di attenzione all’altro, di aiuto e di promozione della persona umana, a qualunque razza o religione appartenga. Questa azione è una conseguenza derivante dalla nostra fede che diventa operante nell’amore”.

Il Cardinale Sarah ha ripreso l’appello del Papa alla comunità internazionale che ha invitato alla generosità: “Purtroppo spesso avvertiamo che i meccanismi che governano l’azione internazionale sono improntati alla ricerca dell’interesse di singole nazioni. Prevalgono gli aspetti dell’egoismo anche nella politica internazionale. Dobbiamo lasciarci ispirare a svolgere una politica che abbia a cuore veramente il bene comune. Solo la ricerca del bene comune permette che non siano vincitori e vinti, carnefice e vittime, sfruttatori e affamati. Deve prevalere una visione dell’uomo e della società dove al valore economico viene riconosciuta l’importanza che gli spetta, ma non la decisione ultima sul bene e sul male”.

Una scuola in ogni villaggio

Il Cardinale Sarah ha sottolineato che l’attuale crisi è caratterizzata dai “milioni di sfollati che stanno vagabondando alla ricerca di sopravvivenza” che “diventeranno domani profughi, clandestini, senza patria, gente che non ha una casa, un lavoro, una comunità. Una intera generazione rischia di essere perduta. (...) Superata questa emergenza, dobbiamo intervenire nella formazione”, giacché l’educazione è il motore dello sviluppo: “Dove c’è una scuola, dove c’è educazione, c’è’ un futuro possibile, ci sarà un lavoro domani, si formeranno delle famiglie. (....) Fin da ora faccio un appello: una scuola in ogni villaggio!”.

Alla Conferenza Stampa sono inoltre intervenuti: Monsignor Giorgio Bertin, O.F.M., Amministratore Apostolico “ad nutum Sanctae Sedis” di Mogadiscio (Somalia); il Signor Michel Roy, Segretario Generale di Caritas Internationalis; il Signor Kenneth Hackett, Direttore esecutivo di “Catholic Relief Services” ed il Signor David Pain, Direttore di “Christian Aid’s Africa Division” e rappresentanti di organismi caritativi cattolici che operano nella zona.

Il Signor David Pain, inviato dell’Arcivescovo di Canterbury Rowan Williams, ha letto un messaggio del Primate della Comunione Anglicana, nel quale è scritto: “Sul viso di coloro che soffrono fame e sete scopriamo il volto di Cristo. (...) Dobbiamo cercare con rinnovato ardore ed impegno risposte efficaci e durature per porre fine all’intollerabile scandalo delle ricorrenti carestie nel nostro mondo”. L’Arcivescovo di Canterbury esprime inoltre la speranza che la riunione possa offrire nuove opportunità di collaborazione ecumenica.
OP/ VIS 20111007 (650)

UDIENZE

CITTA' DEL VATICANO, 7 OTT. 2011 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto questa mattina in udienze separate:

- L’Arcivescovo Alberto Bottari de Castello, Nunzio Apostolico in Ungheria.

- L’Arcivescovo Carlos Aguiar Retes, di Tlalnepantla (Messico), Presidente del Consiglio Episcopale Latinoamericano (CELAM); con

- L’Arcivescovo Rubén Salazar Gómez, di Bogotá (Colombia), Primo Vice-Presidente;

- L’Arcivescovo Dimas Lara Barbosa, di Campo Grande (Brasile), Secondo Vice-Presidente;

- Il Vescovo Santiago Jaime Silva Retamales, Ausiliare di Valparaiso (Cile), Segretario Generale;

- Il Vescovo Carlos María Collazzi Irazábal, di Mercedes (Uruguay), Presidente del Comitato Economico;

- Padre Leonidas Ortiz Losada, Segretario Generale Aggiunto.

- Il Signor Walter Jürgen Schmid, Ambasciatore della Repubblica Federale di Germania, con la Consorte, in visita di congedo.

Nel pomeriggio il Santo Padre riceverà in udienza il Cardinale William Joseph Levada, Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede.
AP/ VIS 20111007 (145)

ALTRI ATTI PONTIFICI

CITTA' DEL VATICANO, 7 OTT. 2011 (VIS). Il Santo Padre ha accettato la rinuncia all’ufficio di Ausiliare della Diocesi di Porto (Portogallo), presentata dal Vescovo João Mirando Teixeira, per raggiunti limiti d’età.
RE/ VIS 20111007 (40)

giovedì 6 ottobre 2011

PREFETTO BIBLIOTECA APOSTOLICA VATICANA VISITA TURCHIA

CITTA' DEL VATICANO, 6 OTT. 2011 (VIS). Nei primi giorni di ottobre, Monsignor Cesare Pasini, Prefetto della Biblioteca Apostolica Vaticana, ha compiuto una visita ad Istanbul (Turchia), accompagnato dal Dottor Delio Vania Proverbio, “scriptor orientalis”.

Con l’intento di promuovere le relazioni culturali fra lo Stato Turco e la Santa Sede, Monsignor Pasini ha avuto un colloquio con il Sindaco della circoscrizione di Sisli, Signor Mustafà Sarygül, che il 10 ottobre prossimo presenterà il volume scritto da Rinaldo Marmara, portavoce e addetto culturale della Conferenza Episcopale Turca, in occasione del L anniversario dell’instaurazione di rapporti diplomatici fra la Santa Sede e la Turchia. Il Prefetto della Biblioteca Apostolica si è anche recato in visita all’Università di Bahçesehir ed ha avuto un colloquio con il Sindaco di Istanbul, Signor Kadir Topbas, al quale ha consegnato un facsimile della Geografia di Tolomeo.
BIBL/ VIS 20111006 (150)

UDIENZE

CITTA' DEL VATICANO, 6 OTT. 2011 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto questa mattina in udienze separate:

- L’Arcivescovo Claudio Gugerotti, Nunzio Apostolico in Bielorussia.

- Otto Presuli della Conferenza Episcopale dell’Indonesia, in Visita “ad Limina Apostolorum”:

- L’Arcivescovo Florentinus Sului Hajang Hau, M.S.F., di Samarinda.

- Il Vescovo Petrus Boddeng Timang, di Baniarmasin

- Il Vescovo Aloysius Maryadi Sutrisnaatmaka, M.S.F., di Palangkaraya.

- Il Vescovo Justinus Harjosusanto, M.S.F., di Tanjung Selor.

- L’Arcivescovo Johannes Maria Trilaksyanta Pujasumarta, di Semarang.

- Il Vescovo Herman Joseph Sahadat Pandoyoputro, O.Carm., di Malang.

- Il Vescovo Julianus Kemo Sunarko, S.I., di Purwokerto.

- Il Vescovo Vincentius Sutikno Wisaksono, di Surabaya.
AP:AL/ VIS 20111006 (110)

mercoledì 5 ottobre 2011

LA VICINANZA DI DIO TRASFORMA LA REALTÀ

CITTA' DEL VATICANO, 5 OTT. 2011 (VIS). Nella catechesi dell’Udienza Generale di oggi, il Santo Padre ha presentato alcune riflessioni sul Salmo 23 (22 nella tradizione greco-latina), che si apre con queste prole “Il Signore è il mio pastore: non manco di nulla”. Benedetto XVI ha affermato: “Rivolgersi al Signore nella preghiera implica un radicale atto di fiducia, nella consapevolezza di affidarsi a Dio che è buono”.

Nel Salmo 23 tutto pervaso di fiducia, “il Salmista esprime la sua serena certezza di essere guidato e protetto, messo la sicuro da ogni pericolo, perché il Signore è il suo Pastore. (...) L’immagine richiama un’atmosfera di confidenza, intimità, tenerezza: il pastore conosce le sue pecorelle una per una, le chiama per nome ed esse lo seguono perché lo riconoscono e si fidano di lui. Egli si prende cura di loro, le custodisce come beni preziosi, pronto a difenderle, a garantirne il benessere, a farle vivere in tranquillità. Nulla può mancare se il pastore è con loro”.

Il Salmo descrive l’oasi di pace verso cui il pastore accompagna il gregge, prati verdi e fonti di acqua limpida “simboli dei luoghi di vita verso cui il Signore conduce il Salmista”. Ricordando che la scena è ambientata in una terra in larga parte desertica, il Papa ha affermato: “Il pastore sa dove trovare erba e acqua, essenziali per la vita, sa portare all’oasi in cui l’anima ‘si rinfranca’ ed è possibile riprendere le forze e nuove energie per rimettersi in cammino. Come dice il Salmista, Dio lo guida verso ‘pascoli erbosi’ e ‘acque tranquille’, dove tutto è sovrabbondante, tutto è donato copiosamente. Se il Signore è il pastore, anche nel deserto, luogo di assenza e di morte, non viene meno la certezza di una radicale presenza di vita, tanto da poter dire: ‘non manco di nulla’”.

Il pastore adegua i propri ritmi e le proprie esigenze a quelli delle sue pecore. “Anche noi, come il Salmista” – ha detto il Pontefice – “se camminiamo dietro al ‘Pastore buono’, per quanto difficili, tortuosi o lunghi possano apparire i percorsi della nostra vita, dobbiamo essere certi che sono quelli ‘giusti’ per noi e che il Signore ci guida e ci è sempre vicino”.

Per questo il Salmista può dichiarare: “Anche se vado per una valle oscura, non temo alcun male, perché tu sei con me”. Benedetto XVI ha spiegato che il salmista usa una espressione ebraica che evoca le tenebre della morte. Tuttavia l’orante procede senza paura perché sa che il Signore è con lui. “Quel ‘tu sei con me’ è una proclamazione di fiducia incrollabile, e sintetizza un’esperienza di fede radicale; la vicinanza di Dio trasforma la realtà, la valle oscura perde ogni pericolosità, si svuota di ogni minaccia”.

“Questa immagine confortante chiude la prima parte del Salmo, e lascia il posto ad una scena diversa”, sotto la tenda del pastore. ’Davanti a me tu prepari una mensa sotto gli occhi dei miei nemici. Ungi di olio il mio capo; il mio calice trabocca’. Ora il Signore è presentato come Colui che accoglie l’orante, con i segni di una ospitalità generosa e piena di attenzioni. (...) Cibo, olio, vino: sono i doni che fanno vivere e danno gioia perché vanno al di là di ciò che è strettamente necessario ed esprimono la gratuità e l’abbondanza dell’amore”. I nemici devono fermarsi a guardare, senza poter intervenire, perché: “Quando Dio apre la sua tenda per accoglierci, nulla può farci del male. Quando poi il viandante riparte, la protezione divina si prolunga e lo accompagna nel suo viaggio. Nel Salmo si legge: ’Sì, bontà e fedeltà mi saranno compagne tutti i giorni della mia vita, abiterò ancora nella casa del Signore per lunghi giorni’. Abitare vicino a Dio, alla Sua bontà, è l’anelito di tutti i credenti.

Le immagini di questo Salmo hanno accompagnato tutta la storia e l’esperienza religiosa del popolo di Israele, ma “è nel Signore Gesù che tutta la forza evocativa del nostro Salmo giunge a completezza, trova la sua pienezza di significato: Gesù è il ‘Buon Pastore’ che va in cerca della pecora smarrita, che conosce le sue pecore e dà la vita per loro, Egli è la via, il giusto cammino che ci porta alla vita, la luce che illumina la valle oscura e vince ogni nostra paura. È Lui l’ospite generoso che ci accoglie e ci mette in salvo dai nemici preparandoci la mensa del suo corpo e del suo sangue e quella definitiva del banchetto messianico nel Cielo. È Lui il Pastore regale, re nella mitezza e nel perdono, intronizzato sul legno glorioso della croce”.

“Il Salmo 23 – ha sottolineato infine il Pontefice – “ci invita a rinnovare la nostra fiducia in Dio, abbandonandoci totalmente nelle sue mani. Chiediamo dunque con fede che il Signore ci conceda di camminare sempre sui suoi sentieri, anche nelle strade difficili dei nostri tempi, come gregge docile e obbediente, ci accolga nella sua casa, alla sua mensa, e ci conduca ad ‘acque tranquille’, perché, nell’accoglienza del dono del suo Spirito, possiamo abbeverarci alle sue sorgenti, fonti di quell’acqua viva ‘che zampilla per la vita eterna’”.
AG/ VIS 20111005 (860)

APPELLO PRO POPOLAZIONI COLPITE CARESTIA CORNO D’AFRICA

CITTA' DEL VATICANO, 5 OTT. 2011 (VIS). Al termine della catechesi il Santo Padre ha lanciato un appello alla Comunità internazionale affinché aiuti le popolazioni colpite dalla carestia nella Regione del Corno d’Africa.

“Non cessano di giungere drammatiche notizie circa la carestia che ha colpito la regione del Corno d’Africa – ha detto il Papa – Saluto il Cardinale Robert Sarah, Presidente del Pontificio Consiglio “Cor Unum” e Monsignor Giorgio Bertin, Amministratore Apostolico di Mogadiscio, presenti a quest’udienza insieme ad alcuni rappresentanti di organizzazioni caritative cattoliche, che si incontreranno per verificare e dare ulteriore impulso alle iniziative tese a fronteggiare tale emergenza umanitaria. Parteciperà all’incontro anche un rappresentante dell’Arcivescovo di Canterbury, il quale ha pure lanciato un appello in favore delle popolazioni colpite”.

“Rinnovo il mio accorato invito alla Comunità Internazionale perché continui il suo impegno verso quei popoli e invito tutti a offrire preghiere e aiuto concreto per tanti fratelli e sorelle così duramente provati, in particolare per i bambini che ogni giorno muoiono in quella regione per malattie e mancanza di acqua e di cibo”.

Precedentemente il Santo Padre ha salutato in particolare la Delegazione della Facoltà di teologia dell’Università di Tessalonica (Grecia), che ha conferito al Pontefice la Medaglia d’Oro dell’Apostolo Jason di Tessalonica. “Sono profondamente onorato di tale cortese gesto, segno eloquente di comprensione crescente e dialogo fra cattolici ed ortodossi. – ha detto Benedetto XVI – Prego che sia foriero di maggior progresso nel nostro impegno di rispondere in fedeltà, verità e carità alla chiamata del Signore all’unità”.
AG/ VIS 20111005 (260)

IN MEMORIAM

CITTA' DEL VATICANO, 5 OTT. 2011 (VIS). Di seguito riportiamo i dati relativi ai Presuli mancati nelle ultime settimane:

- L’Arcivescovo Hubert Constant, O.M.I., emerito di Cap-Haïtien (Haïti, W.I.), il 23 settembre, all’età di 80 anni.

- L’Arcivescovo Clemente Faccani, Nunzio Apostolico, il 15 settembre, all’età di 90 anni.

- L’Arcivescovo Philip Matthew Hannan, emerito di New Orleans (Stati Uniti d’America), il 29 settembre, all’età di 98 anni.

- Il Vescovo Marcelino Palentini, S.C.I., di Jujuy (Argentina), il 18 settembre, all’età di 68 anni.

- Il Vescovo Joseph Trinh Chinh Truc, emerito di Ban Mê Thuôt (Viêt Nam), il 23 settembre, all’età di 85 anni.
DEFUNTI.../ VIS 20111005 (110)

martedì 4 ottobre 2011

CONVEGNO MUSEI VATICANI TUTELA OPERE D’ARTE MATERIALI DIVERSI

CITTA' DEL VATICANO, 4 OTT. 2011 (VIS). Questa mattina, presso i Musei Vaticani, ha luogo il Convegno “Sharing conservation. Several approaches to the conservation of art made with different materials”, dedicato alla conservazione e restauro delle opere d’arte realizzate con materiali diversi. Il Convegno, al quale partecipano esperti in restauro e manutenzione delle opere artistiche, provenienti da tutto il mondo, è presieduto dal Professor Antonio Paolucci, Direttore dei Musei Vaticani.

Il Convegno si articola in tre sessioni: la prima “Uno sguardo a Oriente” è relativa ad argomenti quali: “Intervento di restauro conservativo su tredici kakemono giapponesi del Museo Missionario Etnologico – Musei Vaticani”; “Patrimonio culturale tangibile ed intangibile”; “Progetto di conservazione e restauro della statua del Bodhisattva Avalokitesvara presso le incisioni rupestri di Dazu (Cina)” e “Conservazione e restauro di dipinti murali in Birmania (Pagan) ed in Tibet (Dege County)”.

La seconda sessione, dedicata alla formazione, esamina i seguenti temi: “Ripristino delle collezioni di reperti preistorici”; “Conservazione di oggetti polimaterici: esperienze di tutela e restauro in Messico” ed “Interventi di restauro e formazione professionale nello Yemen”.

L’ultima sessione, dedicata alla comunicazione e alla ricerca, tratterà i seguenti argomenti: “Il complesso mondo del piumaggio aviario: sviluppo di una banca dati tecnica e condizionale per i manufatti di piume dei nativi americani della California”; “Conservazione dell’arte contemporanea e del patrimonio tecnico e etnografico: una nuova sfida pedagogica”; “Le collezioni di beni polimaterici: casi esemplari di teoria (ethic) della conservazione delle esperienze dell’ISCR (Istituto Superiore per la Conservazione e il Restauro), (Italia).
.../ VIS 20111004 (260)

SCUOLA LIBERA E PARITARIA ARRICCHISCE NAZIONI

CITTA' DEL VATICANO, 4 OTT. 2011 (VIS). Domenica 2 ottobre, nella Cattedrale di Ivrea (Italia), il Cardinale Tarcisio Bertone, S.D.B., Segretario di Stato, ha proceduto, a nome del Santo Padre, alla Beatificazione di Madre Antonia Maria Verna (1773-1838).

Il Segretario di Stato ha sottolineato nell’omelia l’attualità della proposta educativa della nuova Beata, che ci ricorda oggi l’urgenza di una scuola in cui la cura della dimensione religiosa possa manifestare finalmente “tutto il suo potenziale positivo per uno sviluppo umano pieno. Questo aspetto è molto importante anche per il nostro tempo (...). Troppe volte sembra che si abbia paura di lasciare spazio alla dimensione religiosa della vita, insita nel cuore umano, e si vorrebbe confinarla e nasconderla nel privato dell’individuo. Questo atteggiamento impoverisce enormemente il lavoro educativo”.

Il messaggio di Madre Verna “invita a non avere paura di educare alle scelte impegnative che Gesù non cessa di proporre, nella Chiesa, sulle strade delle diverse vocazioni”. La nuova Beata ha precorso i tempi preoccupandosi dell’educazione e della formazione delle giovani “per una vera promozione della donna nella società del suo tempo”.

La scuola costituì il punto centrale della missione della nuova Beata. “In collaborazione con le autorità civili del suo tempo Madre Atonia ha lavorato per (...) una scuola che potesse raggiungere il maggior numero di fanciulli e che li aiutasse a sviluppare tutte le dimensioni della loro personalità in modo completo e armonico”.

Per il Cardinale Bertone, l’esperienza della nuova Beata e della sua Congregazione religiosa (Suore della Carità dell’Immacolata Concezione di Ivrea), con la lunga tradizione di scuole per l’infanzia e di scuole superiori “ci interpella oggi più che mai sul ruolo di una scuola libera e paritaria, come presenza che arricchisce l’ambito educativo di una nazione”. Le scuole delle Suore di Ivrea hanno formato, in Europa, America, Medio Oriente e Africa, generazioni di insegnanti “che sono state e sono autentiche educatrici, il cui contributo per lo sviluppo culturale e sociale dei rispettivi Paesi è difficilmente valutabile e troppo spesso viene dimenticato”.

Domani mercoledì, una delegazione diocesana guidata dal Vescovo Arrigo Miglio, parteciperà all’Udienza Generale di Papa Benedetto XVI in segno di gratitudine.
SS/ VIS 20111004 (360)

ALTRI ATTI PONTIFICI

CITTA' DEL VATICANO, 4 OTT. 2011 (VIS). Il Santo Padre:

- Ha accettato la rinuncia all’ufficio di Vescovo Ausiliare della Diocesi di Augsburg (Germania), presentata dal Vescovo Josef Grünwald, per raggiunti limiti d’età.

- Ha nominato il Monsignor Vito Angelo Todisco, del Clero della Diocesi di Avellino (Italia), finora Difensore del Vincolo del medesimo Tribunale, Prelato Uditore del Tribunale della Rota Romana.

- Ha nominato il Monsignor Felipe Heredia Esteban, del Clero della Diocesi di Calahorra y La Calzada-Logroño (Spagna), finora Giudice del Tribunale della Rota della Nunziatura Apostolica di Madrid, Prelato Uditore della Rota Romana.

- Ha nominato Cerimoniere Pontificio il Sacerdote Kevin Gillespie, attualmente Addetto di Segreteria di seconda classe presso la Congregazione per il Clero.

- Ha nominato Cerimoniere Pontificio il Sacerdote Massimiliano Matteo Boiardi, F.S.C.B., attualmente Addetto di Segreteria di seconda classe presso la Sezione per i Rapporti con gli Stati della Segreteria di Stato.
RE:NA/ VIS 20111004 (160)

lunedì 3 ottobre 2011

PAPA AI VESCOVI: CERCATE STRADE NUOVE DI EVANGELIZZAZIONE

CITTA' DEL VATICANO, 1 OTT. 2011 (VIS). Papa Benedetto XVI esorta i Vescovi europei a “individuare con audacia missionaria strade nuove di evangelizzazione al servizio delle nuove generazioni”. Così si legge in un Messaggio, a firma del Cardinale Tarcisio Bertone, Segretario di Stato, indirizzato al Presidente del Consiglio delle Conferenze Episcopali d’Europa (CCEE), Cardinale Péter Erdö, in occasione dell’Assemblea Plenaria, riunita a Tirana (Albania), dal 29 settembre al 2 ottobre, nel XL anniversario della sua nascita.

Benedetto XVI definisce la CCEE una “preziosa struttura di collegamento tra episcopati europei che da quarant’anni promuove una proficua collaborazione in attività pastorali ed ecumeniche”.

L’Assemblea del Consiglio ha dedicato i suoi lavori alla nuova evangelizzazione in vista del Sinodo sullo stesso tema, convocato dal Santo Padre nell’ottobre 2012. Nella sessione di apertura, il Cardinale Erdö ha ricordato che la missione della CCEE è di “sostenere la Chiesa in tutto il continente e avere una speciale attenzione per le Chiese, che nell’ultimo secolo hanno sofferto molto sotto la dittatura dei regimi atei. (...) Oggi possiamo affermare con fiducia che la rinascita della Chiesa in questi Paesi è prova della Provvidenza divina e della fede in Cristo crocifisso e risorto”.
MESS/ VIS 20111003 (210)

RESPONSABILITÀ DI COLORO CHE HANNO AUTORITÀ NELLA CHIESA

CITTA' DEL VATICANO, 2 OTT. 2011 (VIS). Alle ore 12:00 di questa mattina, il Santo Padre Benedetto XVI, che ieri pomeriggio è rientrato in Vaticano dalla residenza estiva di Castel Gandolfo, si è affacciato alla finestra del suo studio per recitare l’Angelus con i fedeli convenuti in Piazza San Pietro.

Il Papa ha commentato il Vangelo di oggi che si chiude con un monito di Gesù particolarmente severo, rivolto ai capi dei sacerdoti e agli anziani del popolo. "A voi sarà tolto il Regno di Dio e sarà dato ad un popolo che ne produca i frutti".

“Sono parole” – ha detto il Pontefice – “che fanno pensare alla grande responsabilità di chi, in ogni epoca, è chiamato a lavorare nella vigna del Signore, specialmente con ruolo di autorità, e spingono a rinnovare la piena fedeltà a Cristo. Egli è ‘la pietra che i costruttori hanno scartato’, perché l’hanno giudicato nemico della legge e pericoloso per l’ordine pubblico; ma Lui stesso, rifiutato e crocifisso, è risorto, diventando la ‘pietra d’angolo’ su cui possono poggiare con assoluta sicurezza le fondamenta di ogni esistenza umana e del mondo intero”. (...)

“Saldamente ancorati nella fede alla pietra angolare che è Cristo, rimaniamo in Lui come il tralcio che non può portare frutto da se stesso se non rimane nella vite. Solamente in Lui, per Lui e con Lui si edifica la Chiesa, popolo della nuova Alleanza”.

“Il Signore è sempre vicino e operante nella storia dell’umanità, e ci accompagna anche con la singolare presenza dei suoi Angeli, che oggi la Chiesa venera quali ‘Custodi’, cioè ministri della divina premura per ogni uomo. Dall’inizio fino all’ora della morte, la vita umana è circondata dalla loro incessante protezione. E gli Angeli fanno corona all’Augusta Regina delle Vittorie, la Beata Vergine Maria del Rosario, che nella prima domenica di ottobre, proprio a quest’ora, dal Santuario di Pompei e dal mondo intero, accoglie la fervida Supplica, affinché sia sconfitto il male e si riveli, in pienezza, la bontà di Dio”.

Al termine della recita dell’Angelus, il Santo Padre ha ricordato che: “Nel pomeriggio di oggi, ad Ivrea, Suor Antonia Maria Verna, Fondatrice dell’Istituto delle Suore della Carità dell’Immacolata Concezione di Ivrea, verrà proclamata Beata. (...) Rendiamo grazie a Dio per la luminosa figura della nuova Beata, vissuta tra XVIII e XIX secolo, modello di donna consacrata e di educatrice”.

“Incoraggio – ha detto infine il Pontefice – l’impegno delle istituzioni e delle associazioni di volontariato per l’abbattimento delle barriere architettoniche”.
ANG/ VIS 20111003 (430)

UDIENZE


CITTA' DEL VATICANO, 3 OTT. 2011 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto questa mattina in udienze separate:
- Il Cardinale Marc Ouellet, P.S.S., Prefetto della Congregazione per i Vescovi.

- Sette Presuli della Conferenza Episcopale dell’Indonesia, in Visita “ad Limina Apostolorum”:

- L’Arcivescovo Aloysius Sudarso, S.C.I., di Palembang.

- Il Vescovo Hilarius Moa Nurak, S.V.D., di Pangkal-Pinang.

- Il Vescovo Andreas Henrisusanta, S.C.I., di Tanjungkarang.

- L’Arcivescovo Hieronymus Herculanus Bumbun, O.F.M.Cap., di Pontianak.

- Il Vescovo Blasius Pujaraharja, di Ketapang.

- Il Vescovo Giulio Mencuccini, C.P., di Sanggau.

- Il Vescovo Agustinus Agus, di Sintang.

Sabato 1° ottobre il Santo Padre ha ricevuto in udienze separate:

- Dieci Presuli della Conferenza Episcopale dell’Indonesia, in Visita “ad Limina Apostolorum”:

- L’Arcivescovo Johannes Liku Ada’, di Makassar.

- Il Vescovo Petrus Canisius Mandagi, M.S.C., di Amboina.

- Il Vescovo Joseph Theodorus Suwatan, M.S.C., di Manado.

- L’Arcivescovo Anicetus Bongsu Antonius Sinaga, O.F.M.Cap., di Medan.

- Il Vescovo Ludovikus Simanullang, O.F.M.Cap., di Sibolga.

- L’Arcivescovo Nicolaus Adi Seputra, M.S.C., di Merauke.

- Il Vescovo Aloysius Murwito, O.F.M., di Agats.

- Il Vescovo Leo Laba Ladjar, O.F.M., di Jayapura.

- Il Vescovo Datus Hilarion Lega, di Manokwari-Sorong.

- Il Vescovo John Philip Sakil, di Timika.
AL/ VIS 20111003 (210)

venerdì 30 settembre 2011

CARDINALE KASPER 950° ANNIVESARIO CATTEDRALE SPEYER

CITTA' DEL VATICANO, 30 SET. 2011 (VIS). Questa mattina è stata resa pubblica la Lettera Pontificia, redatta in lingua latina e datata 21 settembre, da Castel Gandolfo, con la quale il Santo Padre Benedetto XVI nomina il Cardinale Walter Kasper, Presidente emerito del Pontificio Consiglio per la Promozione dell’Unità dei Cristiani, Suo Inviato Speciale alle celebrazioni del 950° anniversario della dedicazione della Cattedrale di Speyer (Germania), in programma il 2 ottobre prossimo.

Il Papa ricorda l’importanza della Cattedrale, edificata fra il 1030 e il 1061, per la conferma della fede e l’unione al Successore di Pietro dei fedeli tedeschi, e la sua rilevanza nella storia del Paese. Nel salutare il Vescovo Speyer Karl-Heinz Wiesemann, il Santo Padre auspica che la commemorazione del 2 ottobre sia un tempo di grazia, ed invita quanti partecipano alle celebrazioni, a esercitare, come la Vergine Maria, alla quale è dedicata la Cattedrale, le grandi virtù cristiane della fede, della speranza e della carità.
BXVI-LETTERA/ VIS 20110930 (170)

FESTA DELLA RADIO VATICANA DI CUI RICORRE 80° ANNIVERSARIO

CITTA' DEL VATICANO, 30 SET. 2011 (VIS). Il Cardinale Tarcisio Bertone, Segretario di Stato, ha celebrato ieri la Santa Messa nella Grotta di Lourdes nei Giardini Vaticani, nella ricorrenza della festa patronale della Radio Vaticana, di cui ricorre l’80° anniversario. La Messa è stata concelebrata da Padre Federico Lombardi, S.I., Direttore Generale della Radio e da Padre Andrzej Koprowski, S.I., Direttore dei programmi.

Nell’omelia il Cardinale Bertone ha ripercorso brevemente la storia della Radio Vaticana ed ha auspicato che l’emittente “continui ad essere un mezzo di comunicazione tipicamente ecclesiale, legato cioè in modo vitale alla Chiesa, allo stesso modo in cui il tralcio è un tutt’uno con la vite che lo alimenta”.

Al termine della Messa il Cardinale Bertone ha conferito alcune onorificenze pontificie a sei dipendenti della Radio “per il servizio al Papa e alla Chiesa”. A sua volta, il Direttore Generale, Padre Lombardi, S.I., ha donato al Cardinale Bertone la prima copia dell’opera in due volumi: “Ottant’anni della Radio del Papa”, che sarà presentata il 4 ottobre.

Nell’introduzione all’opera, Padre Lombardi scrive che la sua finalità è quella di “aiutare a ricordare e a capire come la Radio Vaticana – come istituzione e come comunità di persone – ha accompagnato questi pontificati con la consapevolezza di avere una missione da compiere, cioè un messaggio da diffondere, e di dover cercare e trovare continuamente i nuovi strumenti più adatti per diffonderlo. Un intreccio continuo fra l’impegno di evangelizzazione e di inculturazione del messaggio per i più diversi popoli del mondo, e l’intelligenza tecnica per farlo arrivare efficacemente ‘fino agli estremi confini della terra’”.
RV/ VIS 20110930 (270)
Copyright © VIS - Vatican Information Service