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Il Vatican Information Service (VIS), istituito nell'ambito della Sala Stampa della Santa Sede, è un bollettino telematico che diffonde notizie relative all'attività magistrale e pastorale del Santo Padre e della Curia Romana...

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martedì 22 settembre 2009

ALTRI ATTI PONTIFICI

CITTA' DEL VATICANO, 22 SET. 2009 (VIS). Il Santo Padre ha nominato:

- L'Arcivescovo Luigi Ventura, Nunzio Apostolico in Francia, finora Nunzio Apostolico in Canada.

- Membri della Congregazione per la Dottrina della Fede: l'Arcivescovo Walmor Oliveira de Azevedo, di Belo Horizonte (Brasile) ed il Vescovo Mario del Valle Moronta Rodríguez, di San Cristóbal de Venezuela (Venezuela).
NN:NA/.../...                                         VIS 20090922 (60)

lunedì 21 settembre 2009

COMUNICATO COMMISSIONE BILATERALE SANTA SEDE ISRAELE


CITTA' DEL VATICANO, 19 SET. 2009 (VIS). Un Comunicato rilasciato nel tardo pomeriggio di venerdì 18 settembre, rende noto che: "La Commissione di lavoro bilaterale permanente fra la Santa Sede e lo Stato di Israele si è incontrata il 15 e 16 settembre, per continuare i negoziati sull'Accordo Economico".

  "Le Delegazioni hanno lavorato in modo costruttivo" - si legge ancora nel Comunicato - "per conseguire gli obiettivi comuni. Il prossimo incontro della Commissione si terrà il 28 e 29 ottobre 2009, invece che il 14 e 15, come precedentemente annunciato".
OP/COMMISSIONE BILATERALE/SANTA SEDE:ISRAELE   VIS 20090921 (100)


ANNUNCIO DEL PAPA SINODO CHIESA CATTOLICA MEDIO ORIENTE


CITTA' DEL VATICANO, 19 SET. 2009 (VIS). Il Santo Padre Benedetto XVI, accogliendo il desiderio espresso in diverse circostanze dai Patriarchi e Arcivescovi Maggiori cattolici, li ha convocati ad un incontro che si è tenuto oggi, sabato 19 settembre 2009, nella residenza estiva di Castel Gandolfo.

  Erano presenti, con il Santo Padre, il Cardinale Tarcisio Bertone, Segretario di Stato, il Cardinale Leonardo Sandri, Prefetto della Congregazione per le Chiese Orientali, con alcuni collaboratori e i "Capi e Padri" di tutte le Chiese Orientali cattoliche in comunione con il Vescovo di Roma:

  Sua Beatitudine Cardinale Pierre Sfeir, Patriarca di Antiochia dei Maroniti (Libano); Sua Beatitudine Cardinale Emmanuel III Delly, Patriarca di Babilonia dei Caldei (Iraq); Sua Beatitudine Cardinale Lubomyr Husar, Arcivescovo Maggiore di Kyiv-Hali? (Ucraina); Sua Beatitudine Cardinale Varkey Vithayathil, C.Ss.R., Arcivescovo Maggiore di Ernakulam-Angamaly dei Siro-Malabaresi (India); Sua Beatitudine Antonios Naguib, Patriarca di Alessandria dei Copti (Egitto); Sua Beatitudine Grégoire III Laham, Patriarca di Antiochia dei Greco-Melkiti (Siria); Sua Beatitudine Ignace Youssif III Younan, Patriarca di Antiochia dei Siri (Libano); Sua Beatitudine Nerses Bedros XIX Tarmouni, Patriarca di Cilicia degli Armeni (Libano); Sua Beatitudine Lucian Mure?an, Arcivescovo Maggiore di F?g?ra? e Alba Iulia dei Romeni (Romania);   Sua Beatitudine Baselios Moran Mor Cleemis Thottunkal, Arcivescovo Maggiore di Trivandrum dei Siro-Malankaresi (India); Sua Beatitudine Fouad Twal, Patriarca Latino di Gerusalemme.

  Un Comunicato rende noto che i Rappresentanti delle Chiese Orientali, hanno unanimamente ringraziato il Santo Padre per questa iniziativa e nei loro interventi hanno sottolineato "i due aspetti della fedeltà che li distingue: il legame col patrimonio dell'Oriente cristiano e il legame col Successore di Pietro, quale Pastore universale, col suo carisma di unità nella verità e nell'amore. I Presuli hanno presentato questioni particolari e alcuni problemi più generali, quali il fenomeno migratorio, mostrando attenzione per il contesto ecumenico e interreligioso in cui le loro Chiese si trovano a vivere".

  Nel suo discorso ai Presuli, Benedetto XVI ha ricordato che già all'inizio del suo Pontificato nel 2005 intraprese "un pellegrinaggio ideale al cuore dell'Oriente cristiano", di cui l'incontro odierno è una tappa di un cammino che intende proseguire.

  Successivamente il Santo Padre ha ricordato la richiesta dei Rappresentanti delle Chiese Orientali di tenere "incontri più frequenti con il Vescovo di Roma per rafforzare ulteriormente la comunione delle vostre Chiese con il Successore di Pietro ed esaminare insieme, in tale occasione, eventuali tematiche di particolare importanza".

 "Quanto a me" - ha detto ancora Papa Benedetto XVI - "avverto come precipuo dovere promuovere quella sinodalità tanto cara all'ecclesiologia orientale e salutata con apprezzamento dal Concilio Ecumenico Vaticano II". Ricordando l'Esortazione Apostolica "Orientale Lumen", di Giovanni Paolo II e la stima che l'Assise conciliare ha riservato alle Chiese Orientali, Benedetto XVI ha sottolineato che tale stima "è da me pienamente condivisa, insieme all'auspicio che le Chiese Orientali Cattoliche 'fioriscano' per assolvere 'con rinnovato vigore apostolico la missione loro affidata... di promuovere l'unità di tutti i cristiani, specialmente orientali, secondo il decreto sull'ecumenismo...' (Orientalium Ecclesiarum, 1)".

  "L'orizzonte ecumenico" - ha affermato il Papa - "è spesso connesso a quello interreligioso. In questi due ambiti è tutta la Chiesa ad avere bisogno dell'esperienza di convivenza che le vostre Chiese hanno maturato fin dal primo millennio cristiano".

  Ricordando che nel presente incontro emergeranno certamente quelle problematiche che preoccupano i Presuli, il Santo Padre ha detto: "Non dimentico, in particolare, l'appello di pace che avete posto nelle mie mani alla fine dell'Assemblea del Sinodo dei Vescovi dello scorso ottobre. E, parlando di pace, il pensiero va, in primo luogo, alle regioni del Medio Oriente".

  "Colgo pertanto l'occasione per dare l'annuncio dell'Assemblea Speciale del Sinodo dei Vescovi per il Medio Oriente, da me convocato e che si terrà dal 10 al 24 ottobre 2010, sul tema: 'La Chiesa cattolica in Medio Oriente: comunione e testimonianza: 'La moltitudine di coloro che erano diventati credenti aveva un cuore solo e un'anima sola' (At 4,32)", ha concluso il Santo Padre il quale al termine dell'incontro ha condiviso il pasto con i Rappresentanti delle Chiese Orientali Cattoliche".
AC/CHIESE ORIENTALI/...                               VIS 20090921 (670)


CARDINALE RODÉ INVIATO SPECIALE MILLENNIO ALBA IULIA


CITTA' DEL VATICANO, 19 SET. 2009 (VIS). Oggi è stata pubblicata la Lettera con la quale il Santo Padre nomina il Cardinale Franc Rodé, C.M., Prefetto della Congregazione per gli Istituti di vita consacrata e le Società di vita apostolica, Suo Inviato Speciale alla celebrazioni del millennio dell'Arcidiocesi di Alba Iulia (Romania), che avranno luogo il 29 settembre 2009. La Lettera redatta in latino, porta la data del 24 agosto.

  Il Cardinale Inviato Speciale sarà accompagnato da una Missione composta dal Monsignore Ferenc Potyó, Vicario Generale dell'Arcidiocesi di Alba Iulia e dal Monsignor Gergely Kovács, Capo Ufficio presso il Pontificio Consiglio della Cultura.
BXVI-LETTERA/INVIATO SPECIALE/RODÉ                   VIS 20090921 (120)


RIGETTARE VIOLENZA COLTIVANDO SENTIMENTI RISPETTO


CITTA' DEL VATICANO, 20 SET. 2009 (VIS). Questa mattina, prima della recita dell'Angelus con i fedeli e i pellegrini convenuti nel Cortile interno del Palazzo Apostolico di Castel Gandolfo, il Santo Padre ha commentato un passo della "Lettera di Giacomo" (3,16-4,3), seconda lettura della Messa di questa domenica, nella quale viene descritta la vera sapienza".

  "E come Dio dal quale proviene, la sapienza non ha bisogno di imporsi con la forza" - ha affermato il Papa - "perché detiene il vigore invincibile della verità e dell'amore, che si afferma da sé. Perciò è pacifica, mite e arrendevole; non usa parzialità, né tanto meno ricorre a bugie; è indulgente e generosa, si riconosce dai frutti di bene che suscita in abbondanza".

  "Perché non fermarsi a contemplare ogni tanto la bellezza di questa sapienza? Perché non attingere dalla fonte incontaminata dell'amore di Dio la sapienza del cuore, che ci disintossica dalle scorie della menzogna e dell'egoismo? Questo vale per tutti, ma, in primo luogo, per chi è chiamato ad essere promotore e 'tessitore' di pace nelle comunità religiose e civili, nei rapporti sociali e politici e nelle relazioni internazionali".

  "Ai nostri giorni" - ha constatato il Pontefice - forse anche per certe dinamiche proprie delle società di massa, si constata non di rado un carente rispetto della verità e della parola data, insieme ad una diffusa tendenza all'aggressività, all'odio e alla vendetta".

  "Per coloro che fanno opera di pace - scrive san Giacomo - viene seminato nella pace un frutto di giustizia" (Gc 3,18). Ma per fare opere di pace" - ha sottolineato il Santo Padre - "bisogna essere uomini di pace, mettendosi alla scuola della 'sapienza che viene dall'alto', per assimilarne le qualità e produrne gli effetti".

  "Se ciascuno, nel proprio ambiente" - ha detto infine il Papa - "riuscisse a rigettare la menzogna e la violenza nelle intenzioni, nelle parole e nelle azioni, coltivando con cura sentimenti di rispetto, di comprensione e di stima verso gli altri, forse non risolverebbe tutti i problemi della vita quotidiana, ma potrebbe affrontarli più serenamente ed efficacemente".
ANG/SAPIENZA/...                                           VIS 20090921 (340)


SOSTEGNO MILITARI IMPEGNATI MISSIONI INTERNAZIONALI PACE


CITTA' DEL VATICANO, 20 SET. 2009 (VIS). Dopo la recita dell'Angelus, il Santo Padre Benedetto XVI ha detto: "Per le numerose situazioni di conflitto che esistono nel mondo, ci giungono, quasi quotidianamente, tragiche notizie di vittime sia tra i militari che tra i civili".

  "Sono fatti a cui mai possiamo abituarci e che suscitano profonda riprovazione, nonché sconcerto nelle società che hanno a cuore il bene della pace e della civile convivenza".

  "In questi giorni, la notizia del gravissimo attentato in Afghanistan ad alcuni militari italiani mi ha provocato profondo dolore" - ha detto il Papa - "Mi unisco con la preghiera alla sofferenza dei familiari e delle comunità civili e militari e, al tempo stesso, penso con eguali sentimenti di partecipazione agli altri contingenti internazionali, che anche di recente hanno avuto vittime e che operano per promuovere la pace e lo sviluppo delle istituzioni, così necessarie alla coesistenza umana".

  "A tutti assicuro il mio ricordo davanti al Signore, con un particolare pensiero alle care popolazioni civili, e per tutti invito ad elevare a Dio la nostra preghiera".

  "Desidero qui anche rinnovare il mio incoraggiamento alla promozione della solidarietà tra le Nazioni per contrastare la logica della violenza e della morte, favorire la giustizia, la riconciliazione, la pace e sostenere lo sviluppo dei popoli partendo dall'amore e dalla comprensione reciproca, come ho scritto recentemente nella mia Enciclica 'Caritas in veritate' (n. 72)".

  "Da sabato prossimo, 26 settembre, a lunedì 28" - ha annunciato il Santo Padre - " a Dio piacendo, compirò un viaggio apostolico nella Repubblica Ceca. (...) La Repubblica Ceca si trova geograficamente e storicamente nel cuore dell'Europa, e dopo essere passata attraverso i drammi del secolo scorso, ha bisogno, come l'intero Continente, di ritrovare le ragioni della fede e della speranza".

  "Sulle orme del mio amato predecessore Giovanni Paolo II, che visitò quel Paese per ben tre volte, anch'io renderò omaggio agli eroici testimoni del Vangelo, antichi e recenti, e incoraggerò tutti ad andare avanti nella carità e nella verità".

  "Ringrazio fin d'ora" - ha concluso il Pontefice - "quanti mi accompagneranno con la preghiera in questo viaggio, perché il Signore lo benedica e lo renda fruttuoso".
ANG/CONFLITTI:VIAGGIO REPUBBLICA CECA               VIS 20090921 (370)


UNIONE SIGNORE SEGRETO FECONDITÀ MINISTERO PASTORALE


CITTA' DEL VATICANO, 21 SET. 2009 (VIS). Questa mattina, nel Palazzo Apostolico di Castel Gandolfo, il Papa ha ricevuto i partecipanti al Convegno promosso per i Vescovi che da poco hanno intrapreso il loro ministero pastorale.

  Nell'incontro di quest'anno, il Santo Padre ha ricordato l'importanza di "non dimenticare che uno dei compiti essenziali del Vescovo è proprio quello di aiutare, con l'esempio e con il fraterno sostegno, i sacerdoti a seguire fedelmente la loro vocazione, e a lavorare con entusiasmo e amore nella vigna del Signore".

  "Condizione indispensabile perché produca frutti di bene" - ha sottolineato il Pontefice - "è che il sacerdote resti unito al Signore; sta qui il segreto della fecondità del suo ministero. (...) L'attenzione ai problemi di ogni giorno e le iniziative tese a condurre gli uomini sulla vita di Dio non devono mai distrarci dall'unione intima e personale con Cristo. L'essere a disposizione della gente non deve diminuire o offuscare la nostra disponibilità verso il Signore".

  "Il tempo che il sacerdote e il Vescovo consacrano a Dio nella preghiera è sempre quello meglio impiegato, perché la preghiera è l'anima dell'attività pastorale, la 'linfa' che ad essa infonde forza, è il sostegno nei momenti di incertezza e di scoraggiamento e la sorgente inesauribile di fervore missionario e di amore fraterno verso tutti",

  "Al centro della vita sacerdotale c'è l'Eucaristia" - ha detto infine Benedetto XVI - "Un modo privilegiato di prolungare nella giornata la misteriosa azione santificante dell'Eucaristia è la devota recita della Liturgia delle Ore, come pure l'adorazione eucaristica, la 'lectio divina' e la preghiera contemplativa del Rosario. Il Santo Curato d'Ars ci insegna quanto siano preziose l'immedesimazione del sacerdote al Sacrificio eucaristico e l'educazione dei fedeli alla presenza eucaristica e alla comunione".
AC/.../VESCOVI NOVELLI                               VIS 20090921 (300)


UDIENZE

CITTA' DEL VATICANO, 19 SET. 2009 (VIS). Questa mattina, nel Palazzo Apostolico di Castelgandolfo, il Santo Padre ha ricevuto in udienze separate:

- Il Cardinale Giovanni Battista Re, Prefetto della Congregazione per i Vescovi.

- L'Arcivescovo Renato Boccardo, di Spoleto-Norcia (Italia).
AP/.../..                                       VIS 20090921 (50)

ALTRI ATTI PONTIFICI

CITTA' DEL VATICANO, 21 SET. 2009 (VIS). Il Santo Padre ha nominato Membro del Pontificio Consiglio "Cor Unum", la Signora María Inmaculada García  Abrisqueta, Presidente dell'Associazione spagnola "Manos Unidas".
NA/.../GARCÍA ABRISQUETA                                     VIS 20090921 (40)

venerdì 18 settembre 2009

DOLORE DEL PAPA MORTE PARACADUTISTI A KABUL


CITTA' DEL VATICANO, 18 SET. 2009 (VIS). Ieri sera, Benedetto XVI ha espresso il suo dolore per la morte di sei militari italiani del 186.o Reggimento Paracadutisti Folgore, caduti vittime a Kabul (Afghanistan), di una attentato terrorista che ha causato la morte di 15 persone.

  Il Santo Padre ha assicurato la "sua vicinanza nella preghiera per le vittime" ed ha manifestato "la sua vicinanza alle famiglie e a tutte le persone coinvolte", come ha riferito il Direttore della Sala Stampa della Santa Sede, Padre Federico Lombardi, S.I.

  "Quello che ferisce di più" - ha affermato Padre Lombardi - "è il fatto che continui questa violenza proprio nei confronti di persone che sono impegnate per la pace. (...) Ci si augura che tutto questo sangue alla fine possa essere sostituito dalla pace per cui tante persone sono impegnate e stanno donando la loro vita".
OP/ATTENTATO KABUL/LOMBARDI                       VIS 20090918 (150)


UDIENZE

CITTA' DEL VATICANO, 18 SET. 2009 (VIS). Questa mattina, nel Palazzo Apostolico di Castel Gandolfo, il Santo Padre ha ricevuto in udienze separate:

- Quattro Presuli della Conferenza Episcopale del Brasile (Nordeste 2), in Visita "ad Limina Apostolorum":

    - L'Arcivescovo Matias Patrício de Macêdo, di Natal, con l'Arcivescovo emerito Monsignor Heitor de Araújo Sales.

    - Il Vescovo Manoel Delson Pedreira da Cruz, O.F.M., di Caicó.

    - Il Vescovo Mariano Manzana, di Mossoró.

- L'Arcivescovo Hilarion di Volokolamsk, Presidente del Dipartimento per le Relazioni Ecclesiastiche Esterne del Patriarcato di Mosca.

  Nel pomeriggio il Santo Padre riceverà in udienza il Cardinale Angelo Bagnasco, Arcivescovo di Genova (Italia), Presidente della Conferenza Episcopale Italiana
AL:AP/.../...                                               VIS 20090918 (110)


IN MEMORIAM

CITTA' DEL VATICANO, 18 SET. 2009 (VIS). Di seguito riportiamo i dati relativi ai Presuli mancati nelle ultime settimane:

- Il Vescovo Paul Lé Dac Trong, già Ausiliare di Hà Noi (Vietnam), il 7 settembre, all'età di 91 anni.

- Il Vescovo Giovanni Melis Fois, emerito di Nuoro (Italia), il 3 settembre, all'età di 92 anni.

- Il Vescovo Andrzej Józef Sliwinski, emerito di Elblag (Polonia), il 9 settembre, all'età di 70 anni.
.../DEFUNTI/...                                                     VIS 20090918 (80)

giovedì 17 settembre 2009

MISSIONE INSOSTITUIBILE DEL SACERDOTE


CITTA' DEL VATICANO, 17 SET. 2009 (VIS). Questa mattina, nel Palazzo Apostolico di Castel Gandolfo, il Santo Padre ha ricevuto i Presuli della Conferenza Nazionale dei Vescovi del Brasile (Settore Nordeste 2), al termine della Visita "ad Limina Apostolorum".

  In merito alle prerogative dei membri della Chiesa, il Papa ha affermato che "l'identità specifica dei fedeli ordinati e dei laici è intesa nella diversità essenziale fra sacerdozio ministeriale e sacerdozio comune, per cui è necessario evitare la secolarizzazione dei sacerdoti e la clericalizzazione dei laici".

  "In tale prospettiva" - ha proseguito il Santo Padre - "i fedeli laici devono impegnarsi ad esprimere nella realtà, anche attraverso l'impegno politico, la visione antropologica cristiana e la dottrina sociale della Chiesa. I sacerdoti devono continuare ad essere lontani dalla politica, per favorire l'unità e la comunione di tutti i fedeli e per poter essere un punto di riferimento per tutti".

  Benedetto XVI ha segnalato che: "la scarsità nel numero di presbiteri non giustifica una partecipazione più attiva e numerosa dei laici. In realtà nella misura in cui i fedeli sono consapevoli delle loro responsabilità nella Chiesa, tanto più risalta la realtà specifica ed il ruolo insostituibile del sacerdote quale pastore di tutta la comunità, testimone di autenticità della fede e dispensatore in nome di Cristo dei misteri della salvezza".

  "La funzione del presbitero è essenziale e insostituibile per l'annuncio della Parola e la celebrazione dei sacramenti, soprattutto dell'Eucaristia. (...) Per cui è urgente chiedere al Signore di inviare operai per la sua messe; è necessario che i sacerdoti esprimano la gioia della fedeltà alla propria identità con l'entusiasmo per la missione".

  Il Papa ha sottolineato che "la mancanza di sacerdoti non deve considerarsi una situazione normale o tipica del futuro" ed ha esortato i Vescovi ad "unire gli sforzi per suscitare nuove vocazioni sacerdotali e trovare i pastori indispensabili per le vostre Diocesi, aiutandovi vicendevolmente perché tutti dispongano di presbiteri con una buona formazione e in buon numero, per sostenere la vita di fede e la missione apostolica dei fedeli".

  Ricordando il 150 anniversario della morte del Santo Curato d'Ars, che quest'anno la Chiesa commemora con l'Anno Sacerdotale, Benedetto XVI ha affermato che San Jean-Marie Vianney "continua ad essere un modello attuale per i presbiteri, soprattutto nel vivere il celibato quale esigenza del dono totale di se stessi, espresso da quella carità pastorale che il Concilio Vaticano II presenta come centro unificatore dell'essere e dell'operare del sacerdote".

  Il Santo Padre ha concluso il suo discorso assicurando i Presuli che "già si manifestano numerosi segni di speranza per il futuro delle Chiese particolari, un futuro che Dio sta preparando attraverso la dedizione e la fedeltà con la quale esercitate il vostro ministero episcopale".
AL/.../BRASILE                                   VIS 20090917 (450)


CARDINALE BERTONE E PRIMO MINISTRO DI ROMANIA


CITTA' DEL VATICANO, 17 SET. 2009 (VIS). La Sala Stampa della Santa Sede ha reso pubblico nella tarda mattinata il Comunicato che segue:

  "Questa mattina, Sua Eminenza il Cardinale Tarcisio Bertone, Segretario di Stato, accompagnato da Sua Eccellenza Monsignor Dominique Mamberti, Segretario per i Rapporti con gli Stati, ha ricevuto Sua Eccellenza il Signor Emil Boc, Primo Ministro di Romania. Egli aveva incontrato il Santo Padre Benedetto XVI al termine dell'Udienza Generale del 16 settembre".

  "I cordiali colloqui hanno permesso un fruttuoso scambio di opinione sui temi di attualità internazionale e di soffermarsi, in particolare, su alcuni aspetti della cooperazione bilaterale tra Santa Sede e Romania. Non si è mancato di toccare anche questioni di rilievo per i rapporti tra la Chiesa Cattolica e lo Stato romeno. Al riguardo, l'Eminentissimo Segretario di Stato si è interessato, fra altro, della situazione della Cattedrale di San Giuseppe di Bucarest, nonché delle comunità cattoliche in Romania".
OP/INCONTRO PRIMO MINISTRO ROMANIA/BERTONE     VIS 20090917 (170)


UDIENZE

CITTA' DEL VATICANO, 17 SET. 2009 (VIS). Questa mattina, nel Palazzo Apostolico di Castel Gandolfo, il Santo Padre ha ricevuto in udienze separate:

  - Quattro Presuli della Conferenza Episcopale del Brasile, in Visita "ad Limina Apostolorum":

    - L'Arcivescovo Antônio Muniz Fernandes, O.Carm., di Maceió, con l'Arcivescovo emerito Edvaldo Gonçalves Amaral, S.D.B.

    - Il Vescovo Dulcênio Fontes de Matos, di Palmeira dos Índios.

    - Il Vescovo Valério Breda, S.D.B., di Penedo.

  Sua Altezza Reale il Granduca Henri di Lussemburgo e Seguito in occasione della consegna del "Premio Van Thuân Solidarietà e Sviluppo".
AL:AP/.../...                                                         VIS 20090917 (90)

ALTRI ATTI PONTIFICI

CITTA' DEL VATICANO, 17 SET. 2009 (VIS). Il Santo Padre:

- In data 15 settembre, ha accettato la rinuncia al governo pastorale del Vicariato Apostolico di Mitu (Colombia), presentata dal Vescovo Gustavo Angel Ramírez, M.X.Y., per raggiunti limiti d'età.

- Ha accettato la rinuncia all'ufficio di Ausiliare dell'Arcidiocesi di Dublin (Irlanda), presentata dal Vescovo Fiachra O'Ceallaigh, per raggiunti limiti d'età.

- Ha nominato il Vescovo Vincenzo Manzella, Vescovo di Cefalù (superficie: 1.718; popolazione: 113.254; cattolici: 110.930; sacerdoti: 96; religiosi: 133; diaconi permanenti: 8), Italia. Finora Vescovo di Caltagirone (Italia), il Vescovo Manzella succede al Vescovo Francesco Sgalambro, del quale il Santo Padre ha accettato la rinuncia al governo pastorale della medesima Diocesi, presentata per raggiunti limiti d'età.
RE:NER/.../...                                       VIS 20090917 (120)

mercoledì 16 settembre 2009

SIMEONE IL NUOVO TEOLOGO: AMORE DIVINO CI APRE AGLI ALTRI


CITTA' DEL VATICANO, 16 SET. 2009 (VIS). Il Santo Padre ha dedicato la catechesi dell'Udienza Generale di questo Mercoledì, svoltasi nell'Aula Paolo VI, alla figura di Simeone il Nuovo Teologo, monaco orientale dell'Asia Minore "i cui scritti hanno esercitato un notevole influsso sulla teologia e sulla spiritualità dell'Oriente, in particolare per ciò che riguarda l'esperienza dell'unione mistica con Dio".

  "Simeone il Nuovo Teologo nacque nel 949 a Galatai, in Paflagonia (Asia Minore), da una nobile famiglia di provincia" - ha detto il Santo Padre - "Ancora giovane, si trasferì a Costantinopoli per intraprendere gli studi ed entrare al servizio dell'imperatore" e per progredire nel cammino dell'unione con Dio sotto la guida spirituale di Simeone il Pio "un semplice monaco del monastero di 'Studios', a Costantinopoli". Simeone il Nuovo Teologo morì nel 1022.

  "Simeone concentra la sua riflessione sulla presenza dello Spirito Santo nei battezzati e sulla consapevolezza che essi devono avere di tale realtà spirituale. La vita cristiana - egli sottolinea - è comunione intima e personale con Dio. (...) La vera conoscenza di Dio non viene dai libri, ma dall'esperienza spirituale. Nasce da un cammino di purificazione interiore, (...) passa attraverso un profondo pentimento e dolore sincero per i propri peccati, per giungere all'unione con Cristo, fonte di gioia e di pace".

  "Questo santo monaco orientale" - ha sottolineato il Papa - "ci richiama tutti ad un'attenzione alla vita spirituale, alla presenza nascosta di Dio in noi (...). Se infatti giustamente ci si preoccupa di curare la nostra crescita fisica, umana ed intellettuale, è ancor più importante non trascurare la crescita interiore, che consiste nella conoscenza di Dio, nella vera conoscenza (...) e nella comunione con Dio, per sperimentare il suo aiuto in ogni momento e in ogni circostanza".

  Simeone - ha proseguito il Papa - "ebbe la prova sicura che la fonte dell'amore in lui era la presenza di Cristo e che avere in sé un amore che va oltre le mie personali intenzioni indica che la fonte dell'amore sta in me. (...). L'amore di Dio cresce in noi se rimaniamo uniti a Lui con la preghiera e con l'ascolto della sua parola, con l'apertura del cuore. Solamente l'amore divino ci fa aprire il cuore agli altri e ci rende sensibili alle loro necessità, facendoci considerare tutti come fratelli e invitandoci a rispondere con l'amore all'odio e con il perdono all'offesa".

  "Lo stesso giovane Simeone" - ha detto ancora il Santo Padre - "aveva trovato un direttore spirituale, che ebbe ad aiutarlo molto e del quale conservò grandissima stima (...) Rimane valido per tutti - sacerdoti, persone consacrate e laici, e specialmente per i giovani - l'invito a ricorrere ai consigli di un buon padre spirituale, capace di accompagnare ciascuno nella conoscenza profonda di se stesso, e condurlo all'unione intima con il Signore, affinché la sua esistenza si conformi sempre più al Vangelo".

  "Per andare verso il Signore abbiamo sempre bisogno di una guida, di un dialogo. Non possiamo farlo solo con le nostre riflessioni. E questo è anche il senso della ecclesialità della nostra fede, di trovare questa guida".
AG/SIMEONE NUOVO TEOLOGO                       VIS 20090916 (490)


UDIENZE

CITTA' DEL VATICANO, 16 SET. 2009 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto questa mattina, al termine dell'Udienza Generale, il Signor Emil Boc, Primo Ministro di Romania e Seguito.
AP/.../...                                         VIS 20090916 (30)

ALTRI ATTI PONTIFICI


CITTA' DEL VATICANO, 16 SET. 2009 (VIS). Il Santo Padre:

- Ha nominato il Vescovo Sérgio Aparecido Colombo, Vescovo di Bragança Paulista (superficie: 4.400; popolazione: 1.054.000; cattolici: 789.000; sacerdoti: 96; religiosi: 196), Brasile. Finora Vescovo di Paranavaí (Brasile), il Vescovo Aparecido Colombo succede al Vescovo José Maria Pinheiro, del quale il Santo Padre ha accettato la rinuncia al governo pastorale della medesima Diocesi, presentata in conformità al canone 401, paragrafo 2, del Codice di Diritto Canonico.

- Ha nominato il Vescovo Jacinto Inácio Flach, Vescovo di Criciúma (superficie: 5.093; popolazione: 539.000; cattolici: 447.000; sacerdoti: 66; religiosi: 163; diaconi permanenti: 1), Brasile. E' stato finora Ausiliare di Porto Alegre (Brasile).
NER:RE/.../COLOMBO:PINHEIRO:FLACH                   VIS 20090916 (120)


martedì 15 settembre 2009

PROSSIMA VISITA MEMBRO DEL PATRIARCATO DI MOSCA


CITTA' DEL VATICANO, 15 SET. 2009 (VIS). "Su invito del Cardinale Walter Kasper, Presidente del Pontificio Consiglio per la Promozione dell'Unità dei Cristiani, dal 15 al 20 settembre 2009, sarà in visita a Roma l'Arcivescovo Hilarion di Volokolamsk, Presidente del Dipartimento per le Relazioni Ecclesiastiche Esterne del Patriarcato di Mosca".

  "Si tratta della prima visita dell'Arcivescovo Hilarion a Roma dopo la sua nomina a Presidente del Dipartimento per le Relazioni Ecclesiastiche Esterne del Patriarcato di Mosca, in sostituzione dell'allora Metropolita, ora Patriarca Kirill".

  "Durante la visita" - precisa un Comunicato del Pontificio Consiglio per la Promozione dell'Unità dei Cristiani - "l'Arcivescovo Hilarion avrà un colloquio personale con il Santo Padre. Sono anche programmati incontri con il Cardinale Kasper e Officiali del Pontificio Consiglio per la Promozione dell'Unità dei Cristiani, con il Cardinale Tarcisio Bertone, Segretario di Stato, con il Cardinale Leonardo Sandri, Prefetto della Congregazione per le Chiese Orientali e con l'Arcivescovo Gianfranco Ravasi, Presidente del Pontificio Consiglio della Cultura".

  "Sulla scia dei tanti incontri e conversazioni avuti in passato con il Patriarca, questa visita confermerà i rapporti d'amicizia tra la Chiesa cattolica e la Chiesa ortodossa russa, su solide basi di comprensione e rispetto reciproci, nella prospettiva di una più stretta collaborazione per la presenza delle Chiese nella vita dei popoli in Europa e nel mondo".
CON-UC/VISITA/HILARION:KASPER                       VIS 20090915 (210)


PREMI VAN THUÂN SOLIDARIETÀ E SVILUPPO


CITTA' DEL VATICANO, 15 SET. 2009 (VIS). Questa mattina, presso la Sala Stampa della Santa Sede, si è tenuto un briefing di presentazione della II edizione del Premio Van Thuân e dei Premi Van Thuân-Solidarietà e Sviluppo. Alla Conferenza stampa sono intervenuti: il Cardinale Renato Raffaele Martino, Presidente del Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace; Monsignor Maestro Marco Frisina, direttore del Coro della Diocesi di Roma e autore di una cantata in onore del Cardinale Van Thuân, dal titolo "Sentieri della speranza".

  Il Premio Van Thuân viene conferito a personalità che si sono distinte nella promozione e difesa dei diritti umani.

  La cerimonia di consegna del Premio Van Thuân e dei Premi Van Thuân-Solidarietà e Sviluppo, edizione 2009, si terrà presso Palazzo Colonna in Roma, mercoledì 16 settembre, nel 7° anniversario della morte del Cardinale vietnamita, la cui causa di beatificazione si è aperta nel 2007. Il Porporato vietnamita è stato il predecessore del Cardinale Martino al Pontificio Consiglio della Giustizia e Pace.

  Il Premio Van Thuân sarà conferito a S.A.R. il Granduca Henri di Lussemburgo, per le sua difesa del diritto alla vita e alla libertà religiosa.

  I Premi Van Thuân-Solidarietà e Sviluppo - per un valore di 15.000 euro -  andranno a 4 progetti umanitari:

- "Skills Development Centre for the Blind", guidato da don Carlo Velardo, SDB, con sede a Pakkred (Tailandia);

- "Progetto ALAS", della Fondazione Caminos de Libertad dell'Arcidiocesi di Bogotá in Colombia, per la costruzione di un Centro Nazionale di Pastorale Penitenziaria;

- "COMIS onlus" (COoperazione MIssionaria e Sviluppo) di Monsignor Andrea Vece, presso la parrocchia Madonna di Fatima a Salerno (Italia);

- "Le ROCHER", L'oasis des cités, un'associazione che ha l'obiettivo di realizzare azioni educative e sociali a servizio delle popolazioni dei quartieri "sensibili" delle città di Francia.
OP/PREMI VAN THUÂN/MARTINO                       VIS 20090915 (310)


RITIRO SPIRITUALE TAIWAN RESPONSABILI SETTORE CARITATIVO


CITTA' DEL VATICANO, 15 SET. 2009 (VIS). Un Comunicato del Pontificio Consiglio "Cor Unum" rende noto che dal 6 all'11 settembre, "Cor Unum" ha tenuto Esercizi Spirituali per i Presidenti e i Direttori del settore caritativo ecclesiale in Asia.

  Ai ritiro, sul tema: "Ogni volta che avrete fatto queste cose a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l'avrete fatto a me" (Mt 25,40), svoltosi presso l'Università Cattolica di Fu Jen di Taipei (Taiwan), hanno partecipato 450 persone di 29 nazioni e 260 Diocesi, 5 Cardinali e oltre 60 Vescovi.

  "I partecipanti - si legge in un Comunicato - "hanno pregato in particolare per le popolazioni colpite del tifone Morakot a Taiwan. Il 6 settembre il Cardinale Paul Josef Cordes, Presidente del Pontificio Consiglio "Cor Unum", "si è recato presso le zone più colpite di Kaohsiung per visitare personalmente e portare conforto alle vittime della tragedia".

  Il Santo Padre ha fatto pervenire un Messaggio ai partecipanti, trasmesso dal Cardinale Tarcisio Bertone, Segretario di Stato, nel quale ha espresso "apprezzamento e gratitudine per tutti coloro che si impegnano nella 'diakonia' della carità, attività essenziale della vita della Chiesa e responsabilità per l'intera comunità ecclesiale.  Il Papa ha assicurato i partecipanti a Taipei delle sue preghiere e ha auspicato che gli Esercizi Spirituali rafforzino in essi 'la virtù della compassione sentita per tutti coloro che soffrono".
CON-CU/RITIRO SPIRITUALE/VIETNAM:CORDES               VIS 20090915 (240)


lunedì 14 settembre 2009

IL PAPA AI NUOVI VESCOVI: FEDELTÀ, PRUDENZA, BONTÀ


CITTA' DEL VATICANO, 12 SET. 2009 (VIS). Questa mattina, nella Basilica Vaticana, il Santo Padre ha conferito l'ordinazione episcopale a cinque presbiteri che hanno prestato servizio in Segreteria di Stato, nella Congregazione per la Dottrina della Fede e nel Governatorato dello Stato della Città del Vaticano.

  I nomi dei nuovi Vescovi sono: Monsignor Gabriele Giordano Caccia, Nunzio Apostolico in Libano; Monsignor Franco Coppola, Nunzio Apostolico in Burundi; Monsignor Pietro Parolin, Nunzio Apostolico in Venezuela; Monsignor Raffaello Martinelli, Vescovo della Diocesi suburbicaria di Frascati e Monsignor Giorgio Corbellino, Presidente dell'Ufficio del Lavoro della Sede Apostolica (U.L.S.A.).

  "Servire e in ciò donare se stessi" - ha affermato Benedetto XVI nell'omelia - "essere non per se stessi, ma per gli altri, da parte di Dio e in vista di Dio: è questo il nucleo più profondo della missione di Gesù Cristo e, insieme, la vera essenza del suo Sacerdozio".

  "A Gerusalemme" - ha spiegato il Papa - "nell'ultima settimana della sua vita, Gesù stesso ha parlato in due parabole di quei servi ai quali il Signore affida i suoi beni nel tempo del mondo, e vi ha rilevato tre caratteristiche del servire nel modo giusto, nelle quali si concretizza l'immagine del ministero sacerdotale".

  "La prima caratteristica, che il Signore richiede dal servo, è la fedeltà" - ha ribadito il Santo Padre - "La Chiesa non è la Chiesa nostra, ma la sua Chiesa, la Chiesa di Dio. (...) Non leghiamo gli uomini a noi; non cerchiamo potere, prestigio, stima per noi stessi. Conduciamo gli uomini verso Gesù Cristo e così verso il Dio vivente. Con ciò li introduciamo nella verità e nella libertà, che deriva dalla verità".

  "Sappiamo come le cose nella società civile e, non di rado, anche nella Chiesa" - ha sottolineato il Pontefice - "soffrono per il fatto che molti di coloro, ai quali è stata conferita una responsabilità, lavorano per se stessi e non per la comunità. (...) La fedeltà del servo di Gesù Cristo consiste proprio anche nel fatto che egli non cerca di adeguare la fede alle mode del tempo".

  "La fede" - ha proseguito il Papa - "richiede di essere trasmessa: non ci è stata consegnata soltanto per noi stessi, per la personale salvezza della nostra anima, ma per gli altri, per questo mondo e per il nostro tempo".

  "La seconda caratteristica, che Gesù richiede dal servo, è la prudenza. Qui bisogna subito eliminare un malinteso. La prudenza è una cosa diversa dall'astuzia" - ha sottolineato il Papa - Prudenza, secondo la tradizione filosofica greca, è la prima delle virtù cardinali; indica il primato della verità, che mediante la 'prudenza' diventa criterio del nostro agire. La prudenza esige la ragione umile, disciplinata e vigilante, che non si lascia abbagliare da pregiudizi; non giudica secondo desideri e passioni, ma cerca la verità - anche la verità scomoda".

  "Dio, per mezzo di Gesù Cristo, ci ha spalancato la finestra della verità" e "ci mostra nella Sacra Scrittura e nella fede della Chiesa la verità essenziale sull'uomo, che imprime la direzione giusta al nostro agire. Così, la prima virtù cardinale del sacerdote ministro di Gesù Cristo consiste nel lasciarsi plasmare dalla verità che Cristo ci mostra. In questa maniera diventiamo uomini veramente ragionevoli, che giudicano in base all'insieme e non a partire da dettagli casuali".

  "La terza caratteristica di cui Gesù parla nelle parabole del servo è la bontà (...) Buono in senso pieno è solo Dio" - ha spiegato il Santo Padre - "Egli è il Bene, il Buono per eccellenza, la Bontà in persona. In una creatura - nell'uomo - l'essere buono si basa pertanto necessariamente su un profondo orientamento interiore verso Dio. (...) La bontà presuppone soprattutto una viva comunione con Dio, una crescente unione interiore con Lui".

  Infine Benedetto XVI ha ricordato che: "Nel calendario della Chiesa si ricorda oggi il Nome di Maria. (...) Nella tradizione occidentale il nome 'Maria' è stato tradotto con 'Stella del Mare'. In ciò si esprime proprio questa esperienza: quante volte la storia in cui viviamo appare come un mare buio che colpisce minacciosamente con le sue onde la navicella della nostra vita" - ha esclamato il Pontefice - "Talvolta la notte sembra impenetrabile. (...) Ma allora vediamo molto vicina la luce che si accese, quando Maria disse: 'Ecco, sono la serva del Signore'. Vediamo la chiara luce della bontà che emana da Lei. Nella bontà con cui Ella ha accolto e sempre di nuovo viene incontro alle grandi e alle piccole aspirazioni di molti uomini, riconosciamo in maniera molto umana la bontà di Dio stesso. Con la sua bontà porta sempre nuovamente Gesù Cristo, e così la grande Luce di Dio, nel mondo".

  "Preghiamo perché diventiate servi fedeli, prudenti e buoni e così possiate un giorno sentire dal Signore della storia la parola: Servo buono e fedele, prendi parte alla gioia del tuo padrone".
HML/ORDINAZIONI EPISCOPALI/...                       VIS 20090914 (800)


GESÙ NON È VENUTO INSEGNARCI FILOSOFIA, MA MOSTRARCI VIA


CITTA' DEL VATICANO, 13 SET. 2009 (VIS). Alle ore 12.00 di questa mattina il Santo Padre Benedetto XVI si è affacciato al balcone del Cortile interno del Palazzo Apostolico di Castel Gandolfo ed ha recitato l'Angelus insieme ai fedeli e ai pellegrini presenti.

  "La Parola di Dio" - ha commentato il Papa - "ci interpella con due questioni cruciali che riassumerei così: 'Chi è per te Gesù di Nazaret?'. E poi: 'La tua fede si traduce in opere oppure no?'. La prima domanda la troviamo nel Vangelo odierno, là dove Gesù chiede ai suoi discepoli: 'Voi, chi dite che io sia?' (Mc 8,29). La risposta di Pietro è netta e immediata: 'Tu sei il Cristo', cioè il Messia, il consacrato di Dio mandato a salvare il suo popolo. Pietro e gli altri apostoli, dunque, a differenza della maggior parte della gente, credono che Gesù non sia solo un grande maestro, o un profeta, ma molto di più. Hanno fede: credono che in Lui è presente e opera Dio".

  "Subito dopo questa professione di fede, però, quando Gesù per la prima volta annuncia apertamente che dovrà patire ed essere ucciso" - ha spiegato il Papa - "lo stesso Pietro si oppone alla prospettiva di sofferenza e di morte. Gesù allora deve rimproverarlo con forza, per fargli capire che non basta credere che Lui è Dio, ma spinti dalla carità bisogna seguirlo sulla sua stessa strada, quella della croce (cfr Mc 8,31-33). Gesù non è venuto a insegnarci una filosofia, ma a mostrarci una via, anzi, la via che conduce alla vita".

  "Questa via è l'amore, che è l'espressione della vera fede. Se uno ama il prossimo con cuore puro e generoso, vuol dire che conosce veramente Dio. Se invece uno dice di avere fede, ma non ama i fratelli, non è un vero credente. Dio non abita in lui".

  In proposito il Papa ha citato uno scritto di San Giovanni Crisostomo che commenta la Lettera di Giacomo, seconda lettura di questa domenica:  'Uno può anche avere una retta fede nel Padre e nel Figlio, così come nello Spirito Santo, ma se non ha una retta vita, la sua fede non gli servirà per la salvezza'".

  Ricordando che domani si celebrerà la festa dell'Esaltazione della Santa Croce, e il giorno seguente la Madonna Addolorata, il Papa ha affermato: "La Vergine Maria, che credette alla Parola del Signore, non perse la sua fede in Dio quando vide il suo Figlio respinto, oltraggiato e messo in croce. Rimase piuttosto accanto a Gesù, soffrendo e pregando, fino alla fine. E vide l'alba radiosa della sua Risurrezione. Impariamo da Lei a testimoniare la nostra fede con una vita di umile servizio, pronti a pagare di persona per rimanere fedeli al Vangelo della carità e della verità, certi che nulla va perso di quanto facciamo".
ANG/FEDE:CARITÀ/...                                       VIS 20090914 (480)


UDIENZE

CITTA' DEL VATICANO, 14 SET. 2009 (VIS). Questa mattina il Santo Padre ha ricevuto in udienze separate sei Presuli della Conferenza Episcopale del Brasile (Nordeste 2), in Visita "ad Limina Apostolorum":

    - L'Arcivescovo Aldo di Cillo Pagotto, S.S.S., di Paraíba.

    - Il Vescovo José González Alonso, di Cajazeiras.

    - Il Vescovo Jaime Vieira Rocha, di Campina Grande.

    - Il Vescovo Francisco de Assis Dantas de Lucena, di Guarabira.

    - Il Vescovo Manoel dos Reis de Farias, di Patos.

    - Il Reverendo João Acioly, Amministratore Diocesano di Afogados da Ingazeira.
AL/.../...                                         VIS 20090914 (90)

venerdì 11 settembre 2009

PRESIDENTE PANAMA RIVOLGE PAPA INVITO VISITARE IL PAESE


CITTA' DEL VATICANO, 11 SET. 2009 (VIS). Nella tarda mattinata di oggi, la Sala Stampa della Santa Sede ha reso pubblico il seguente Comunicato:

  "Oggi, venerdì 11 settembre 2009, nel Palazzo Apostolico di Castel Gandolfo, il Presidente della Repubblica del Panama, Sua Eccellenza il Signor Ricardo Alberto Martinello Berrocal, è stato ricevuto in Udienza da Sua Santità Benedetto XVI e, successivamente, si è incontrato con Sua Eminenza il Cardinale Tarcisio Bertone, Segretario di Stato, accompagnato da Sua Eccellenza Monsignor Dominique Mamberti, Segretario per i Rapporti con gli Stati".

  "I cordiali colloqui hanno permesso un fruttuoso scambio di opinioni su temi attinenti all'attuale congiuntura internazionale e regionale".

  "Ci si è poi soffermati su alcuni aspetti della situazione in Panama, in particolare sulle politiche sociali avviate dal Governo, sui progetti di sviluppo per il Paese, nonché sulla collaborazione tra la Chiesa e lo Stato in vista della promozione dei valori cristiani e del bene comune. Il Presidente ha infine rivolto al Santo Padre l'invito a visitare il Paese".
OP/UDIENZE/PANAMA:MARTINELLI                       VIS 20090911 (180)



CRISTIANI E MUSULMANI: INSIEME PER VINCERE LA POVERTÀ


CITTA' DEL VATICANO, 11 SET. 2009 (VIS). Questa mattina il Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso ha reso pubblico il Messaggio annuale per la fine del Ramadan ('Id al-Fitr 1430 H. / 2009 A.D.), sul tema: "Cristiani e Musulmani: insieme per vincere la povertà". Il Messaggio porta la firma del Cardinale Jean-Louis Tauran, Presidente del Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso e dell'Arcivescovo Pier Luigi Celata, Segretario del medesimo Dicastero.

  Di seguito riportiamo alcuni estratti del messaggio, pubblicato in 24 lingue:

  "Dobbiamo senza dubbio rallegrarci che, nel corso degli anni, questo Messaggio del Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso è divenuto non solo una consuetudine, ma un appuntamento atteso. In molti paesi, esso è un'occasione d'incontro amichevole tra numerosi Cristiani e Musulmani. Non è raro, anzi, che esso corrisponda ad una preoccupazione condivisa, propizia a scambi fiduciosi ed aperti. Tutti questi elementi non costituiscono già dei segni di amicizia tra noi per i quali rendere grazie a Dio?".

  "Sappiamo tutti che la povertà umilia e genera sofferenze intollerabili; esse sono spesso all'origine di isolamento, di ira, addirittura di odio e di desiderio di vendetta. Ciò potrebbe spingere ad azioni di ostilità con tutti i mezzi disponibili, cercando di giustificarli anche con considerazioni di ordine religioso: impossessarsi, in nome di una pretesa "giustizia divina", della ricchezza dell'altro, ivi compresa la sua pace e sicurezza. È per questo che respingere i fenomeni di estremismo e di violenza esige necessariamente la lotta contro la povertà attraverso la promozione di uno sviluppo umano integrale, che il Papa Paolo VI definì come "il nuovo nome della pace" (Lettera Enciclica 'Populorum Progressio', 1975, n. 76)".
 
  "Nella sua omelia del 1? gennaio scorso, in occasione della 'Giornata Mondiale della Pace 2009', il Papa Benedetto XVI, distingueva tra due tipi di povertà: una povertà da combattere ed una povertà da abbracciare".

  "La povertà da combattere è sotto gli occhi di tutti: la fame, la mancanza di acqua potabile, la scarsità di cure mediche e di alloggi adeguati, la carenza di sistemi educativi e culturali, l'analfabetismo, senza peraltro tacere dell'esistenza di nuove forme di povertà 'come ad esempio nelle società ricche e progredite, … fenomeni di emarginazione, di povertà relazionale, morale e spirituale'" (Messaggio per la Giornata Mondiale della Pace 2009, n. 2). La povertà da scegliere è quella che invita a condurre uno stile di vita semplice ed essenziale, che evita lo spreco, rispetta l'ambiente e tutti i beni della Creazione. Questa povertà è anche quella, almeno durante certi periodi dell'anno, della frugalità e del digiuno. La povertà scelta predispone ad uscire da noi stessi e dilata il cuore".

  "Come credenti, desiderare la concertazione per cercare insieme soluzioni giuste e durature al flagello della povertà significa anche riflettere sui gravi problemi del nostro tempo e, quando è possibile, impegnarsi insieme per trovare una risposta".

  "Uno sguardo attento sul complesso fenomeno della povertà ci conduce a vederne fondamentalmente l'origine nella mancanza di rispetto della dignità innata della persona umana e ci chiama ad una solidarietà globale, per esempio attraverso l'adozione di un 'codice etico comune' (Giovanni Paolo II, Discorso alla Pontifica Accademia delle Scienze Sociali, 27 aprile 2001, n. 4) - le cui norme non avrebbero solamente un carattere convenzionale, ma sarebbero radicate nella legge naturale iscritta dal Creatore nella coscienza di ogni essere umano (cf. Rm 2, 14-15)".

  "Sembra che in diversi luoghi del mondo siamo passati dalla tolleranza all'incontro, a partire da un vissuto comune e da preoccupazioni condivise. Questo è già un importante traguardo che è stato raggiunto".
OP/MESSAGGIO RAMADAN/TAURAN:CELATA               VIS 20090911 (590)


GIORNATE EUROPEE DEL PATRIMONIO 27 SETTEMBRE

CITTA' DEL VATICANO, 11 SET. 2009 (VIS). La Santa Sede parteciperà anche quest'anno alla celebrazione delle "Giornate Europee del Patrimonio", una manifestazione promossa dal Consiglio d'Europa, a cui attualmente aderiscono oltre 40 paesi europei. Tema della Giornata che si tiene domenica 27 settembre, è: "Il Patrimonio europeo per il dialogo interculturale".

  Un Comunicato reso pubblico oggi rende noto che all'elaborazione del programma hanno collaborato la Pontificia Commissione per i Beni Culturali della Chiesa, i Musei Vaticani e la Pontificia Commissione di Archeologia Sacra.

  Il 27 settembre l'accesso ai Musei Vaticani sarà gratuito per l'intera giornata, come pure l'accesso a tutte le Catacombe di Roma normalmente aperte al pubblico.

  Il 26 settembre, presso le Catacombe di San Callisto (Via Appia Antica, 110), verrà inaugurata la mostra fotografica sul tema: "Usi e testimonianze funerarie della Roma tardoantica: sepolture cristiane, pagane e giudaiche a confronto", che rimarrà aperta fino al 27 ottobre 2009.
.../GIORNATE EUROPEE PATRIMONIO/...                   VIS 20090911 (160)

UDIENZE

CITTA' DEL VATICANO, 11 SET. 2009 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto questa mattina in udienze separate:

- Il Signor Ricardo Martinelli Berrocal, Presidente di Panama con la Consorte e Seguito.

- Tre Presuli della Conferenza Episcopale del Brasile (Nordeste 2), in Visita "ad Limina Apostolorum":

    - Il Vescovo Genival Saraiva de França, di Palmares.

    - Il Vescovo Francesco Biasin, di Pesqueira.

    - Il Vescovo Paulo Cardoso da Silva, O.Carm., di Petrolina.
 
- Il Cardinale Karl Lehmann, Vescovo di Mainz (Repubblica Federale di Germania)
AP:AL/.../...                                         VIS 20090911 (80)

giovedì 10 settembre 2009

RISCOPRIRE DIMENSIONE SPIRITUALE E RELIGIOSA AMBIENTE


CITTA' DEL VATICANO, 10 SET. 2009 (VIS). Questa mattina, nel Palazzo Apostolico di Castel Gandolfo, il Santo Padre Benedetto XVI ha ricevuto un gruppo di promotori del padiglione della Santa Sede presso all'Expo Internazionale 2008 a Saragozza (Spagna), accompagnati dall'Ambasciatore di Spagna presso la Santa Sede, Signor Francisco Vásquez e dall'Arcivescovo Manuel Ureña  Pastor, di Zaragozza.

  Il Papa ha notato che il Padiglione della Santa Sede "è stato uno dei più visitati e apprezzati, ed ha ospitato una mostra sull'importante patrimonio artistico, culturale e religioso che la Chiesa custodisce. Con tale iniziativa, è stato offerta ai numerosi visitatori una opportuna riflessione sull'importanza ed il valore fondamentale dell'acqua per la vita dell'uomo".

  "Con la sua partecipazione all'Expo, la Santa Sede" - ha spiegato il Papa - "ha inteso sottolineare non solo l'imperiosa necessità di proteggere l'ambiente e la natura, ma anche di riscoprire la sua dimensione spirituale e religiosa più profonda (...). In effetti, quando Dio, con la creazione, ha consegnato all'uomo le chiavi della terra, si attendeva che egli sapesse servirsi di  un dono così grande facendolo fruttificare in modo responsabile e rispettoso. (...) Al riguardo è opportuno ricordare, una volta di più, l'intima relazione che esiste fra la salvaguardia dell'ambiente ed il rispetto delle esigenze etiche della natura umana, giacché "'quando si rispetta l'ecologia umana nella società, ne beneficia anche l'ecologia ambientale'".

  Benedetto XVI ha concluso il suo discorso raccomandando i promotori all'intercessione della Vergine del Pilar "il cui Santuario domina il fiume Ebro".
AC/AMBIENTE/EXPO 2008                    VIS 20090910 (260)


INCONTRO DEL PAPA CON GLI ARTISTI IL 21 NOVEMBRE

CITTA' DEL VATICANO, 10 SET. 2009 (VIS). Questa mattina, presso la Sala Stampa della Santa Sede, ha avuto luogo la Conferenza Stampa di presentazione dell'incontro di Benedetto XVI con gli artisti, in programma il 21 novembre prossimo, nella Cappella Sistina.

  Alla Conferenza Stampa hanno partecipato l'Arcivescovo Gianfranco Ravasi, Presidente del Pontificio Consiglio della Cultura e della Pontificia Commissione per i Beni Culturali della Chiesa ed il Professor Antonio Paolucci, Direttore dei Musei Vaticani.

  L'Arcivescovo Ravasi ha reso noto che il suo Dicastero promuove ed organizza questo incontro, nel decimo anniversario della Lettera di Giovanni Paolo agli Artisti (4 aprile 1999) e a 45 anni dallo storico incontro di Paolo VI con gli artisti (7 maggio 1964).

  "L'Incontro intende" - ha detto l'Arcivescovo Ravasi  - "rinnovare l'amicizia e il dialogo tra la Chiesa e gli Artisti e suscitare nuove occasioni di collaborazione"

  Il Professor Paolucci ha segnalato che gli Artisti invitati, il cui numero è limitato in funzione degli spazi ridotti offerti dalla Cappella Sistina, provengono dai diversi continenti, per il prestigio di cui godono e per l'alta qualità professione del loro impegno, rappresentano le diverse categorie di cui si compone il mondo delle arti, pittori, scultori, architetti, scrittori e poeti, musicisti e cantanti, registi e attori di cinema e teatro, ballerini.

  L'Incontro del Santo Padre sarà preceduto da un momento preliminare. Il pomeriggio del 20 novembre gli Artisti sono invitati a visitare la Collezione di Arte Moderna e Contemporanea dei Musei Vaticani, realizzata per volere di Paolo VI.
OP/INCONTRO PAPA:ARTISTI/RAVASI:PAOLUCCI               VIS 20090910 (260)

UDIENZE

CITTA' DEL VATICANO, 10 SET. 2009 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto questa mattina in udienze separate cinque Presuli della Conferenza Episcopale del Brasile (Nordeste 2), in Visita "ad Limina Apostolorum":

- L'Arcivescovo Fernando Antônio Saburido, O.S.B., di Olinda e Recife.

- Il Vescovo Bernardino  Marchió, di Caruaru.

- Il Vescovo Adriano Ciocca Vasino, di Floresta.

- Il Vescovo Fernando José Monteiro Guimarães, C.SS.R., di Garanhuns.

- Il Vescovo Severino Batista de França, O.F.M.Cap., di Nazaré.
AL/.../...                                                 VIS 20090910 (70)

ALTRI ATTI PONTIFICI

CITTA' DEL VATICANO, 10 SET. 2009 (VIS). Il Santo Padre ha nominato:

- Il Monsignore Juan Fernando Usma Gómez, Capo Ufficio nel Pontificio Consiglio per la Promozione dell'Unità dei Cristiani, finora Addetto di Segreteria di prima classe del medesimo Dicastero.

- Il Padre Boguslaw Turek, C.S.M.A., Capo Ufficio nella Congregazione delle Cause dei Santi.
NA/.../USMA GÓMEZ:TUREK                                     VIS 20090910 (60)

mercoledì 9 settembre 2009

SAN PIER DAMIANI: MONACO E RIFORMATORE DELLA CHIESA


CITTA' DEL VATICANO, 9 SET. 2009 (VIS). Il Santo Padre Benedetto XVI ha dedicato la catechesi dell'Udienza Generale di questa mattina a San Pier Damiani (Ravenna, 1007 - Faenza, 1072), "monaco, amante della solitudine e, insieme, intrepido uomo di Chiesa, impegnato in prima persona nell'opera di riforma avviata dai Papi del tempo".

  "Nacque a Ravenna nel 1007" - ha cominciato il Papa - "da famiglia nobile, ma disagiata. Rimasto orfano di ambedue i genitori, visse un'infanzia non priva di stenti e di sofferenze, anche se la sorella Roselinda si impegnò a fargli da mamma e il fratello maggiore Damiano lo adottò come figlio. (...) La formazione gli venne impartita prima a Faenza e poi a Parma, dove, già all'età di 25 anni, lo troviamo impegnato nell'insegnamento. Accanto ad una buona competenza nel campo del diritto, acquisì una raffinata perizia nell'arte del comporre - 'l'ars scribendi' - e, grazie alla sua conoscenza dei grandi classici latini, diventò 'uno dei migliori latinisti del suo tempo, uno dei più grandi scrittori del medioevo latino'"

  "Intorno all'anno 1034" - ha proseguito il Pontefice - "la contemplazione dell'assoluto di Dio lo spinse a staccarsi progressivamente dal mondo (...), per ritirarsi nel monastero di Fonte Avellana".

  "L'eremo di Fonte Avellana era dedicato alla Santa Croce, e la Croce sarà il mistero cristiano che più di tutti gli altri affascinerà Pier Damiani" - ha spiegato il Papa, che ha detto: "Cari fratelli e sorelle, l'esempio di San Pier Damiani spinga anche noi a guardare sempre alla Croce come al supremo atto di amore di Dio nei confronti dell'uomo, che ci ha donato la salvezza",

  "Per lo svolgimento della vita eremitica" - ha proseguito il Pontefice - "questo grande monaco redige una Regola in cui sottolinea fortemente il 'rigore dell'eremo' (...). La vita eremitica è per lui il vertice della vita cristiana, è 'al culmine degli stati di vita', perché il monaco, ormai libero dai legami del mondo e del proprio io, riceve 'la caparra dello Spirito Santo e la sua anima si unisce felice allo Sposo celeste'. Questo risulta importante anche oggi per noi, anche se non siamo monaci" - ha affermato il Papa - "saper fare silenzio in noi per ascoltare la voce di Dio, cercare, per così dire un 'parlatorio' dove Dio parla con noi. Apprendere la Parola di Dio nella preghiera e nella meditazione è la strada della vita".

  Per San Pier Damiani, fine teologo "La comunione con Cristo crea unità d'amore tra i cristiani. Nella lettera 28, che è un geniale trattato di ecclesiologia, Pier Damiani sviluppa una profonda teologia della Chiesa come comunione. (...) Così il servizio del singolo diventa 'espressione dell'universalità'".

  "Tuttavia l'immagine ideale della 'santa Chiesa' illustrata da Pier Damiani" - ha affermato il Papa - "non corrisponde - lo sapeva bene - alla realtà del suo tempo.  Per questo non teme di denunziare lo stato di corruzione esistente nei monasteri e tra il clero, a motivo, soprattutto, della prassi del conferimento, da parte delle Autorità laiche, dell'investitura degli uffici ecclesiastici".

  "Per questo, con grande dolore e tristezza, nel 1057 Pier Damiani lascia il monastero e accetta, pur con difficoltà, la nomina a Cardinale Vescovo di Ostia, entrando così pienamente in collaborazione con i Papi nella non facile impresa della riforma della Chiesa. (...) Ha rinunciato così alla bellezza dell'eremo e con coraggio ha intrapreso numerosi viaggi e missioni. Per il suo amore alla vita monastica, dieci anni dopo, nel 1067, ottiene il permesso di tornare a Fonte Avellana, rinunciando alla Diocesi di Ostia", ma continua il suo servizio ai Pontefici. Muore nel 1072 al rientro da una missione per ristabilire la pace con l'Arcivescovo di Ravenna.

  Pier Damiani, ha ripreso il Santo Padre: "Fu monaco fino in fondo, con forme di austerità, che oggi potrebbero sembrarci persino eccessive. In tal modo, però, egli ha fatto della vita monastica una testimonianza eloquente del primato di Dio e un richiamo per tutti a camminare verso la santità, liberi da ogni compromesso col male. Egli si consumò, con lucida coerenza e grande severità, per la riforma della Chiesa del suo tempo. Donò tutte le sue energie spirituali e fisiche a Cristo e alla Chiesa, restando però sempre, come amava definirsi, "'Petrus ultimus monachorum servus'".
AG/PIER DAMIANI/...                               VIS 20090909 (680)


RIAFFERMARE PRINCIPI ETICI NELL'ECONOMIA


CITTA' DEL VATICANO, 9 SET. 2009 (VIS). Nel rivolgere i saluti nella diverse lingue al termine dell'Udienza Generale di oggi, il Papa si è rivolto ai consiglieri ecclesiastici, dirigenti e rappresentanti tutti della Coldiretti, che partecipano al Convegno nazionale a Roma dal 9 all'11 settembre.

  Il Santo Padre ha incoraggiato tutti "a proseguire con impegno il vostro servizio sociale e spirituale nel mondo dell'agricoltura. Le tematiche del vostro convegno vi siano di stimolo a riaffermare i principi etici nell'economia per rianimare la speranza con la solidarietà".
AG/ETICA:ECONOMIA                                         VIS 20090909 (90)


UDIENZE

CITTA' DEL VATICANO, 9 SET. 2009 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto questa mattina la Signora Asha-Rosa Migiro, Vice-Segretario Generale dell'Organizzazione delle Nazioni Unite.
AP/.../...                                         VIS 20090909 (30)

martedì 8 settembre 2009

RITI DI BEATIFICAZIONE APPROVATI DAL SANTO PADRE


CITTA' DEL VATICANO, 8 SET. 2009 (VIS). L'Ufficio delle Celebrazioni Liturgiche del Sommo Pontefice comunica che nei prossimi mesi di ottobre e novembre, avranno luogo i seguenti riti di Beatificazione approvati dal Santo Padre:

- Eustachio (Joseph) Kugler, religioso dell'Ordine di San Giovanni di Dio ("Fate Bene Fratelli"), Domenica 4 ottobre, XXVII "per annum", alle ore 14:00, nella Cattedrale di Regensburg (Repubblica Federale di Germania).

- Ciriaco Maria Sancha y Hervás, Vescovo e Cardinale, Fondatore dell'Istituto delle Religiose di Carità del Cardinale Sancha: Domenica 18 ottobre, XXIX "per annum", alle ore 10:00, nella Cattedrale di Toledo (Spagna):

- Carlo Gnocchi, sacerdote, fondatore dell'Opera "Pro Iuventute": Domenica 25 ottobre, I dopo la Dedicazione (del Rito Ambrosiano), alle ore 10:00, nella Piazza del Duomo di Milano (Italia).

- Zoltán Lajos Meszlényi, Vescovo e martire: sabato 31 ottobre, alle ore 10:30, nella Cattedrale di Esztergom (Ungheria).

- Maria Alfonsina Danil Ghattas (Maria Soultaneh), Confondatrice della Congregazione delle Suore Domenicane del Santissimo Rosario di Gerusalemme: Domenica 22 novembre, Solennità di nostro Signore Gesù Cristo Re dell'Universo, alle ore 10:30, nella Basilica dell'Annunciazione di Nazareth (Israele).
OCL/BEATIFICAZIONI/...                               VIS 20090908 (190)


ALTRI ATTI PONTIFICI


CITTA' DEL VATICANO, 8 SET. 2009 (VIS). Il Santo Padre ha nominato:

- Il Vescovo Socrates B. Villegas, Arcivescovo di Lingayen-Dagupan (superficie: 1.565; popolazione: 1.313.000; cattolici: 1.084.000; sacerdoti: 76; religiosi: 57), Filippine. L'Arcivescovo eletto, finora Vescovo di Balanga (Filippine), è nato a Manila (Filippine), nel 1960, è stato ordinato sacerdote nel 1985 ed ha ricevuto la consacrazione episcopale nel 2001. Succede all'Arcivescovo Oscar V. Cruz, del quale il Santo Padre ha accettato la rinuncia al governo pastorale della medesima Arcidiocesi presentata per raggiunti limiti d'età.

- Membri Ordinari della Pontificia Insigne Accademia di Belle Arti e Lettere dei Virtuosi al Pantheon: il Professor Enzo Orti; il Signor Angelo Casciello ed il Signor Luca Pace per la Classe dei Pittori e Cineasti; il Signor Sergio Capellini per la Classe degli Scultori; il Professor Marco Guzzi; il Signor Roberto Mussapi ed il Professor Gerardo Bianco per la Classe dei Letterati d Poeti.
NER:RE:NA/.../                                          VIS 20090908 (160)


IN MEMORIAM

CITTA' DEL VATICANO, 8 SET. 2009 (VIS). Di seguito sono riportati i dati relativi ai Presuli mancati nelle ultime settimane:

- L'Arcivescovo John Choi Young-Soo, emerito di Daegu (Corea), il 31 agosto, all'età di 67 anni.

- Il Vescovo Nicolás D'Antonio Salza, O.F.M., già Prelato di Inmaculada Concepción de la Bienavenutrada Virgen Maria in Olancho (Honduras), il 2 agosto, all'età di 93 anni.

- Il Vescovo Frank Marcus Fernando, emerito di Chilaw (Sri Lanka), il 24 agosto, all'età di 77 anni.

- Il Vescovo Czeslaw Lewandowski, già Ausiliare di Wloclawek (Polonia), il 16 agosto, all'età di 87 anni.

- Arcivescovo Gustavo Martínez Frías, di Nueva Pamplona (Colombia), il 29 agosto, all'età di 74 anni.

- Arcivescovo Anthony Mayala, di Mwanza (Tanzania), il 19 agosto,  all'età di 69 anni.

- Vescovo John Baptist Minder, O.S.F.S., emerito di Keimoes-Upington (Sud Africa), il 13 agosto, all'età di 86 anni.

- Vescovo Carl K. Moeddel, già Ausiliare di Cincinnati (Stati Uniti d'America), il 25 agosto, all'età di 71 anni.

- Vescovo John Mulagada, di Eluru (India), il 16 agosto, all'età di 71 anni.

- Arcivescovo Gilles Ouellet, P.M.E., emerito di Rimouski (Canada), il 13 agosto, all'età di 86 anni.
.../DEFUNTI/...                                   VIS 20090908 (190)

lunedì 7 settembre 2009

CRISTIANO DEVE ESSERE SEGNO DIO VIVO DAVANTI AL MONDO


CITTA' DEL VATICANO, 6 SET. 2009 (VIS). Alle ore 8:30 di questa mattina, il Santo Padre Benedetto XVI è partito in elicottero dall'eliporto delle Ville Pontificie di Castel Gandolfo per la Visita Pastorale a Viterbo, la città dei Papi, e a Bagnoregio. Alle 10:15 Benedetto XVI ha presieduto la Concelebrazione Eucaristica sulla spianata di Valle Faul, con la partecipazione di 10.000 persone.

  Nel tragitto verso la spianata, il Papa ha raggiunto in auto Piazza San Lorenzo e davanti alla Cattedrale ha benedetto le nuove porte di bronzo, opera dell'artista Roberto Ioppolo. Successivamente Benedetto XVI ha visitato il Palazzo dei Papi, la Sala del Conclave, nella quale, nel 1271, venne eletto Papa Gregorio X.

  Commentando nell'omelia l'episodio evangelico narrato da San Marco, nel quale Gesù guarisce in terra pagana un sordomuto, il Santo Padre ha affermato:  "Possiamo vedere in questo 'segno' l'ardente desiderio di Gesù di vincere nell'uomo la solitudine e l'incomunicabilità create dall'egoismo, per dare volto ad una 'nuova umanità', l'umanità dell'ascolto e della parola, del dialogo, della comunicazione, della comunione con Dio. Una umanità 'buona', come buona è tutta la creazione di Dio; una umanità senza discriminazioni, senza esclusioni (...) così che il mondo sia veramente e per tutti 'campo di genuina fraternità'".

  "Cara Chiesa di Viterbo" - ha proseguito il Pontefice - "Una priorità che tanto sta a cuore al tuo Vescovo, è 'l'educazione alla fede', come ricerca, come iniziazione cristiana, come vita in Cristo. (...) In questa esperienza sono coinvolte le parrocchie, le famiglie e le varie realtà associative. Sono chiamati ad impegnarsi i catechisti e tutti gli educatori; (...) ed, in particolare, la scuola cattolica, con l'Istituto filosofico-teologico 'San Pietro'. Ci sono modelli sempre attuali, autentici pionieri dell'educazione alla fede a cui ispirarsi. Mi piace menzionare, tra gli altri, Santa Rosa Venerini (1656-1728) - che ho avuto la gioia di canonizzare tre anni or sono - vera antesignana delle scuole femminili in Italia, proprio 'nel secolo dei Lumi'; Santa Lucia Filippini (1672-1732) che, con l'aiuto del Venerabile Cardinale Marco Antonio Barbarigo (1640-1706), ha fondato le benemerite 'Maestre Pie'".

  "Insieme all'educazione" - ha detto ancor il Papa - "la 'testimonianza della fede'. "La fede - scrive San Paolo - si rende operosa per mezzo della carità" (Gal 5,6). È in questa prospettiva che prende volto l'azione caritativa della Chiesa: le sue iniziative, le sue opere sono segni della fede e dell'amore di Dio, che è Amore (...) Qui fiorisce e va sempre più incrementata la presenza del volontariato, sia sul piano personale, sia su quello associativo, che trova nella 'Caritas' il suo organismo propulsore ed educativo".

  "Vorrei infine accennare ad una terza linea del vostro piano pastorale: l'attenzione ai segni di Dio. Come ha fatto Gesù con il sordomuto, allo stesso modo Dio continua a rivelarci il suo progetto mediante 'eventi e parole'. Ascoltare la sua parola e discernere i suoi segni deve essere pertanto l'impegno di ogni cristiano e di ciascuna comunità. Il più immediato dei segni di Dio è certamente l'attenzione al prossimo".

  "Inoltre, come afferma il Concilio Vaticano II, il cristiano è chiamato ad essere 'davanti al mondo un testimone della risurrezione e della vita del Signore Gesù e un segno del Dio vivo'.  Deve esserlo in primo luogo il sacerdote che Cristo ha scelto tutto per sé. Durante questo Anno Sacerdotale, pregate con maggiore intensità per i sacerdoti, per i seminaristi e per le vocazioni, perché siano fedeli a questa loro vocazione! Segno del Dio vivo deve esserlo, altresì, ogni persona consacrata e ogni battezzato".

  "Fedeli laici, giovani e famiglie, non abbiate paura di vivere e testimoniare la fede nei vari ambiti della società, nelle molteplici situazioni dell'esistenza umana!".

  "Si succedono le stagioni della storia" - ha detto infine il Santo Padre - "cambiano i contesti sociali, ma non muta e non passa di moda la vocazione dei cristiani a vivere il Vangelo in solidarietà con la famiglia umana, al passo con i tempi. Ecco l'impegno sociale, ecco il servizio proprio dell'azione politica, ecco lo sviluppo umano integrale".
PV-ITALIA/MESSA/VITERBO                                   VIS 20090907 (710)


ANGELUS: RELIGIONI PROMUOVANO PERDONO E RICONCILIAZIONE


CITTA' DEL VATICANO, 6 SET. 2009 (VIS). Al termine della Santa Messa celebrata sulla spianata di Valle Faul a Viterbo, il Papa ha guidato la recita dell'Angelus, Ma, prima della recita della preghiera mariana Benedetto XVI ha ricordato che da molti secoli la Diocesi di Viterbo si contraddistingue per un "singolare vincolo di affetto e di comunione con il Successore di Pietro".

  "Nel vasto territorio dell'antica Tuscia" - ha affermato il Pontefice - "nacque San Leone Magno, che rese un grande servizio alla verità nella carità, attraverso un assiduo esercizio della parola, testimoniato dai suoi Sermoni e dalle sue Lettere. A Blera ebbe i natali il Papa Sabiniano, successore di San Gregorio Magno; a Canino nacque Paolo III. Viterbo fu scelta per tutta la seconda parte del XIII secolo quale residenza dei Pontefici Romani; qui furono eletti cinque miei predecessori, e quattro di essi vi sono sepolti".

  "Viterbo viene giustamente chiamata 'Città dei Papi'" - ha affermato il Pontefice - "e questo costituisce per voi uno stimolo ulteriore a vivere e testimoniare la fede cristiana, la stessa fede per la quale hanno dato la vita i santi martiri Valentino e Ilario, custoditi nella Chiesa Cattedrale, primi di una lunga scia di Santi, Martiri e Beati della vostra terra".

  Al termine della recita dell'Angelus, il Papa ha rivolto un saluto ai partecipanti al Congresso Internazionale 'Uomini e Religioni' in corso a Cracovia (Polonia), sul tema 'Fedi e culture in dialogo', al quale hanno partecipato numerose personalità e rappresentanti di varie Religioni, invitati dall'Arcidiocesi di Cracovia e dalla Comunità di Sant'Egidio.

  Obiettivo del Congresso è stato quello di riflettere e pregare in favore della pace, a 70 anni dallo scoppio della Seconda Guerra Mondiale. "Non possiamo non ricordare" - ha sottolineato il Pontefice - "i drammatici fatti che diedero inizio ad uno dei più terribili conflitti della storia, che ha causato decine di milioni di morti e ha provocato tante sofferenze all'amato popolo polacco; un conflitto che ha visto la tragedia dell'Olocausto e lo sterminio di altre schiere di innocenti".

  "La memoria di questi eventi ci spinga a pregare per le vittime e per coloro che ancora ne portano ferite nel corpo e nel cuore; sia inoltre monito per tutti a non ripetere tali barbarie e ad intensificare gli sforzi per costruire nel nostro tempo, segnato ancora da conflitti e contrapposizioni, una pace duratura, trasmettendo, soprattutto alle nuove generazioni, una cultura e uno stile di vita improntati all'amore, alla solidarietà e alla stima per l'altro".

  "In questa prospettiva" - ha concluso il Santo Padre - "è particolarmente importante l'apporto che le Religioni possono e devono dare nel promuovere il perdono e la riconciliazione contro la violenza, il razzismo, il totalitarismo e l'estremismo che deturpano l'immagine del Creatore nell'uomo, cancellano l'orizzonte di Dio e, di conseguenza, conducono al disprezzo dell'uomo stesso. Il Signore ci aiuti a costruire la pace, partendo dall'amore e dalla comprensione reciproca".
PV-ITALIA/ANGELUS/VITERBO                           VIS 20090907 (480)


IL PAPA INVOCA MATERNA PROTEZIONE MARIA UNITÀ FAMIGLIE


CITTA' DEL VATICANO, 6 SET. 2009 (VIS). Alle 16:30 il Papa si è recato in visita al Santuario della Madonna della Quercia, dove ha sostato in adorazione del Santissimo Sacramento e ha recitato una preghiera alla Vergine. Erano presenti monache di clausura di alcuni monasteri della Diocesi di Viterbo. 

  Rivolgendosi alle religiose, il Santo Padre ha detto: "A voi affido le mie intenzioni, le intenzioni del Pastore di questa Diocesi e le necessità di quanti vivono in questo terra. A voi affido, in quest'Anno Sacerdotale, soprattutto i sacerdoti, i seminaristi e le vocazioni. Siate con il vostro silenzio orante il loro sostegno ' a distanza' (...) offrendo al Signore il sacrificio della vostra vita per la loro santificazione e per il bene delle anime".

   Il Papa ha invocato la materna protezione di Maria "sul Successore di Pietro e sulla Chiesa affidata alla sue cure; (...) Regina della pace, ottieni il dono della concordia e della pace per i popoli e per l'intera umanità".

  "Mantieni salda l'unità delle nostre famiglie" - ha continuato il Papa - "oggi tanto minacciata da ogni parte, e rendile focolari di serenità e di concordia, dove il dialogo paziente dissipi le difficoltà e i contrasti. Veglia soprattutto su quelle divise e in crisi".

  "Rendi ferme" - ha invocato ancora la Vergine - "e decisa la volontà di quanti il Padrone della messe continua a chiamare come operai nella sua vigna, perché resistendo a ogni lusinga ed insidia mondana, perseverino generosamente nel seguire il cammino intrapreso, e, con il tuo materno soccorso, diventino testimoni di Cristo attratti dal fulgore del suo Amore, sorgente di gioia".

  "Consola chi piange, chi soffre, chi pena per l'umana ingiustizia, sostieni chi vacilla sotto il peso della fatica e guarda al futuro senza speranza; incoraggia chi lavora per costruire un mondo migliore dove trionfi la giustizia e regni la fraternità, dove cessino l'egoismo e l'odio, e la violenza. Ogni forma e manifestazione di violenza sia vinta dalla forza pacificatrice di Cristo!".
PV-ITALIA/PREGHIERA VERGINE/VITERBO                   VIS 20090907 (340)


OMAGGIO OPERA TEOLOGICA E MISTICA SAN BONAVENTURA


CITTA' DEL VATICANO, 6 SET. 2009 (VIS). Al termine della Visita al Santuario della Vergine della Quercia a Viterbo, il Santo Padre ha raggiunto in elicottero Bagnoregio, città natale di San Bonaventura (1218-1274), discepolo di San Francesco di Assisi, Vescovo e Dottore della Chiesa. All'arrivo alle 17:20, il Papa è stato accolto dal Sindaco, Dottor Francesco Bigotti e, successivamente, in auto, ha raggiunto la Cattedrale di San Nicola dove è stato accolto dai Parroci di Bagnoregio. Dopo aver sostato in adorazione del Santissimo Sacramento e nella venerazione della reliquia di San Bonaventura. Il Papa si è diretto poi verso Piazza Sant'Agostino dove ha salutato le Autorità civili e religiose e ha tenuto un discorso indirizzato ai fedeli presenti.

  "Non è facile sintetizzare l'ampia dottrina filosofica, teologica e mistica lasciataci da San Bonaventura" - ha detto il Papa - "In questo Anno Sacerdotale vorrei invitare specialmente i sacerdoti a mettersi alla scuola di questo grande Dottore della Chiesa per approfondirne l'insegnamento di sapienza radicata in Cristo".

  "Nel ricordo di questo profondo ricercatore ed amante della sapienza, vorrei inoltre esprimere incoraggiamento e stima per il servizio che, nella Comunità ecclesiale, i teologi sono chiamati a rendere a quella fede che cerca l'intelletto, quella fede che è 'amica dell'intelligenza' e che diventa via nuova secondo il progetto di Dio".

  San Bonaventura - ha proseguito il Pontefice - fu "un instancabile 'cercatore' di Dio sin da quando frequentava gli studi a Parigi, e continuò ad esserlo sino alla morte. Nei suoi scritti indica l'itinerario da percorrere" che "coinvolge tutta la persona per arrivare, attraverso Cristo, all'amore trasformante della Trinità".

  "La fede è pertanto perfezionamento delle nostre capacità conoscitive e partecipazione alla conoscenza che Dio ha di se stesso e del mondo, la speranza l'avvertiamo come preparazione alla conoscenza che Dio ha di se stesso e del mondo; la speranza l'avvertiamo come preparazione all'incontro con il Signore che seguirà il pieno compimento di quell'amicizia che fin d'ora ci lega a Lui. E la carità ci introduce nella vita divina, facendoci considerare fratelli tutti gli uomini, secondo la volontà del comune Padre celeste".

  "San Bonaventura fu serafico 'cantore del creato'" - ha detto ancora il Papa - "che, alla sequela di San Francesco, apprese a 'lodare Dio in tutte e per mezzo di tutte le creature (...). Quanto sarebbe utile che anche oggi si riscoprisse la bellezza e il valore del creato alla luce della bontà e della bellezza divina".

  "San Bonaventura fu 'messaggero di speranza'. 'Sperare è volare' dice San Bonaventura. Ma la speranza esige che tutte le nostre membra si facciano movimento e si proiettino verso la vera altezza del nostro essere, verso le promesse di Dio".

  "In verità tutti ci interroghiamo" - ha proseguito il Pontefice - "circa l'avvenire nostro e del mondo e quest'interrogativo ha molto a vedere con la speranza (...). E' indispensabile una 'speranza affidabile', che, dandoci la certezza di giungere ad una meta 'grande', giustifichi 'la fatica del cammino'. Solo questa 'grande speranza-certezza ci assicura che nonostante il fallimento della vita personale e le contraddizioni della storia nel suo insieme, ci custodisce sempre il 'potere indistruttibile dell'Amore".

  "Ci aiuti San Bonaventura a 'dispiegare le ali' della speranza che ci spinge ad essere, come lui, incessanti cercatori di Dio, cantori delle bellezze del creato e testimoni di quell'Amore e di quella Bellezza che 'tutto muove'!".

  Al termine del discorso, il Santo Padre è ritornato in auto al campo sportivo di Bagnoregio, da dove, alle 18:30, è ripartito in elicottero per Castel Gandolfo dove è giunto un'ora più tardi.
PV-ITALIA/CITTADINANZA/BAGNOREGIO                   VIS 20090907 (590)


"LE NAZIONI CAMMINERANNO ALLA SUA LUCE"


CITTA' DEL VATICANO, 5 SET. 2009 (VIS). Questa mattina è stato reso pubblico il Messaggio del Santo Padre per la LXXXIII Giornata Missionaria Mondiale, che quest'anno si celebra domenica 18 ottobre, sul tema "Le nazioni cammineranno alla sua luce" (Ap 21, 24). Il Messaggio di cui riportiamo alcuni estratti, porta la data del 29 giugno, Solennità dei Santi Pietro e Paolo, Apostoli.

  "Scopo della missione della Chiesa infatti è di illuminare con la luce del Vangelo tutti i popoli nel loro cammino storico verso Dio, perché in Lui abbiano la loro piena realizzazione ed il loro compimento. (...) È in questa prospettiva che i discepoli di Cristo sparsi in tutto il mondo operano, si affaticano, gemono sotto il peso delle sofferenze e donano la vita. Riaffermo con forza quanto più volte è stato detto dai miei venerati Predecessori: la Chiesa non agisce per estendere il suo potere o affermare il suo dominio, ma per portare a tutti Cristo, salvezza del mondo. Noi non chiediamo altro che di metterci al servizio dell'umanità, specialmente di quella più sofferente ed emarginata, perché crediamo che l'impegno di annunziare il Vangelo agli uomini del nostro tempo... è senza alcun dubbio un servizio reso non solo alla comunità cristiana, ma anche a tutta l'umanità".

"L'umanità intera, in verità, ha la vocazione radicale di ritornare alla sua sorgente, che è Dio, nel Quale solo troverà il suo compimento finale mediante la restaurazione di tutte le cose in Cristo. (...) L'inizio nuovo è già cominciato con la risurrezione e l'esaltazione di Cristo, che attrae tutte le cose a sé, le rinnova, le rende partecipi dell'eterna gioia di Dio. (...) La missione della Chiesa è quella di 'contagiare' di speranza tutti i popoli. Per questo Cristo chiama, giustifica, santifica e invia i suoi discepoli ad annunciare il Regno di Dio, perché tutte le nazioni diventino Popolo di Dio".

  "La Chiesa universale, senza confini e senza frontiere, si sente responsabile dell'annuncio del Vangelo di fronte a popoli interi. (...) La sua missione e il suo servizio non sono a misura dei bisogni materiali o anche spirituali che si esauriscono nel quadro dell'esistenza temporale, ma di una salvezza trascendente, che si attua nel Regno di Dio. Questo Regno, pur essendo nella sua completezza escatologico e non di questo mondo (cfr Gv 18,36), è anche in questo mondo e nella sua storia  forza di giustizia, di pace, di vera libertà e di rispetto della dignità di ogni uomo. La Chiesa mira a trasformare il mondo con la proclamazione del Vangelo dell'amore (...). È a questa missione e servizio che, anche con questo Messaggio, chiamo a partecipare tutti i membri e le istituzioni della Chiesa".

  "È necessario pertanto rinnovare l'impegno di annunciare il Vangelo, che è fermento di libertà e di progresso, di fraternità, di unità e di pace. Voglio "nuovamente confermare che il mandato d'evangelizzare tutti gli uomini costituisce la missione essenziale della Chiesa", compito e missione che i vasti e profondi mutamenti della società attuale rendono ancor più urgenti. È in questione la salvezza eterna delle persone, il fine e compimento stesso della storia umana e dell'universo".

  "In questa Giornata dedicata alle missioni, ricordo nella preghiera coloro che della loro vita hanno fatto un'esclusiva consacrazione al lavoro di evangelizzazione. Una menzione particolare è per quelle Chiese locali, e per quei missionari e missionarie che si trovano a testimoniare e diffondere il Regno di Dio in situazioni di persecuzione, con forme di oppressione che vanno dalla discriminazione sociale fino al carcere, alla tortura e alla morte. Non sono pochi quelli che attualmente sono messi a morte a causa del suo 'Nome'".

  "La Chiesa si pone sulla stessa via e subisce la stessa sorte di Cristo, perché non agisce in base ad una logica umana o contando sulle ragioni della forza, ma seguendo la via della Croce e facendosi, in obbedienza filiale al Padre, testimone e compagna di viaggio di questa umanità".

  "Alle Chiese antiche come a quelle di recente fondazione ricordo che sono poste dal Signore come sale della terra e luce del mondo, chiamate a diffondere Cristo, Luce delle genti, fino agli estremi confini della terra. La 'missio ad gentes' deve costituire la priorità dei loro piani pastorali".

  "Alle Pontificie Opere Missionarie va il mio ringraziamento e incoraggiamento per l'indispensabile lavoro che assicurano di animazione, formazione missionaria e aiuto economico alle giovani Chiese".

  "La spinta missionaria è sempre stata segno di vitalità delle nostre Chiese. (...) Chiedo perciò a tutti i cattolici di pregare lo Spirito Santo perché accresca nella Chiesa la passione per la missione di diffondere il Regno di Dio e di sostenere i missionari, le missionarie e le comunità cristiane impegnate in prima linea in questa missione, talvolta in ambienti ostili di persecuzione".

  "Invito, allo stesso tempo, tutti a dare un segno credibile di comunione tra le Chiese, con un aiuto economico, specialmente nella fase di crisi che sta attraversando l'umanità, per mettere le giovani Chiese locali in condizione di illuminare le genti con il Vangelo della carità".
MESS/GIORNATA MISSIONARIA MONDIALE/...               VIS 20090907 (840)


CALENDARIO CELEBRAZIONI PRESIEDUTE DAL SANTO PADRE

CITTA' DEL VATICANO, 5 SET. 2009 (VIS). Di seguito riportiamo il calendario delle celebrazioni presiedute dal Santo Padre nei mesi di settembre, ottobre e novembre.

SETTEMBRE

Sabato 12: alle ore 10:00, nella Basilica Vaticana, Ordinazione episcopale.

Sabato 26 - Lunedì 28: Viaggio Apostolico nella Repubblica Ceca.

OTTOBRE

Domenica 4: XXVII Domenica "per annum": alle ore 9:30, nella Basilica Vaticana: Apertura della II Assemblea Speciale per l'Africa del Sinodo dei Vescovi.

Sabato 10: alle ore 18:00, nell'Aula Paolo VI, Preghiera del Rosario con gli Universitari degli Atenei Romani.

Domenica 11: XXVIII Domenica "per annum", alle ore 10:00, in Piazza San Pietro, Canonizzazione dei Beati Zygmunt Szczesny Felinski; Francisco Coll y Guitart; Josef Damian de Veuster; Rafael Arnáiz Barón; Marie de la Croix (Jeanne) Jugan.

Domenica 25: XXX Domenica "per annum", alle ore 9:30, nella Basilica Vaticana, conclusione della II Assemblea Speciale per l'Africa del Sinodo dei Vescovi.

NOVEMBRE

Giovedì 5: alle ore 11:30, all'Altare della Cattedra della Basilica Vaticana, Santa Messa in suffragio dei Cardinali e Vescovi defunti nel corso dell'anno.

Domenica 8: XXXII Domenica "per annum", Visita Pastorale a Brescia.
OCL/CALENDARIO:SETTEMBRE-NOVEMBRE               VIS 20090907 (190)

VESCOVI DEL BRASILE: SOCIETÀ ANELA SPIRITUALITÀ


CITTA' DEL VATICANO, 7 SET. 2009 (VIS). Questa mattina il Santo Padre ha ricevuto un gruppo di Presuli della Conferenza Nazionale dei Vescovi del Brasile (Settore Occidentale 1 e 2), al termine della Visita "ad Limina Apostolorum".

  Il Papa ha subito rievocato la sua visita in Brasile, nel 2007, in occasione dell'apertura della V Conferenza Generale dell'Episcopato Latinoamericano e del Caribe, ad Aparecida, dove poté sperimentare "l'affettuosità del popolo brasiliano per il Successore di Pietro".

  Successivamente nel citare le sfide e le preoccupazioni che i Vescovi hanno descritto nei loro rapporti, Benedetto XVI ha  affermato che "sono impressionanti le distanze che con i vostri sacerdoti e con gli altri responsabili della missione dovete percorrere per servire i vostri rispettivi fedeli, molti dei quali devono affrontare problemi propri di una urbanizzazione relativamente recente dove lo Stato non sempre riesce ad essere strumento di promozione, di giustizia e del bene comune".

  Il Santo Padre ha esortato i Presuli a non scoraggiarsi e a ricordare che "l'annuncio del Vangelo e l'adesione ai valori cristiani (...) non sono solo un elemento utile, sono indispensabili per la costruzione di una buona società e di un autentico sviluppo umano integrale".

  Riferendosi poi alla scarsezza di sacerdoti in Brasile, dove "la messe è molta", il Papa ha ricordato ai Vescovi che parte della sollecitudine pastorale del loro ministero è la "generazione di nuovi pastori" perché "anche se Dio è l'unico capace di seminare nel cuore dell'uomo la chiamata al servizio pastorale del suo popolo, tutti i membri della Chiesa devono interrogarsi sull'urgenza di tale causa e sull'impegno personale con il quale la sentono e la vivono".

  Benedetto XVI ha detto ai Vescovi che nella società attuale dove "tante persone sembra che vivano tutto in un minuto, altri si abbandonano al tedio e all'inerzia o a violenze di tutti i tipi" ma, in realtà "queste vite disperate sono alla ricerca di una speranza come dimostra la diffusa e a volte confusa esigenza di spiritualità e la rinnovata ricerca di punti di riferimento per riprendere il cammino della vita".

  Nei decenni successivi al Concilio Vaticano II, ha detto ancora il Papa, "si cadde in una auto-secolarizzazione di molte comunità cristiane. (...) Attualmente esiste una nuova generazione già nata in questo ambiente ecclesiale secolarizzato che, invece di mostrare apertura e consenso, vede nella società un fossato di differenze e contrapposizioni al Magistero della Chiesa, soprattutto in campo etico, ogni volta sempre più profondo. In questo deserto di Dio, la nuova generazione sente una grande sete di trascendenza".

  I giovani di oggi "hanno bisogno" - ha ribadito il Pontefice - "di incontrare educatori che siano veri uomini di Dio, sacerdoti totalmente dediti alla formazione che diano testimonianza del dono di sé alla Chiesa, attraverso il celibato e la vita sobria, secondo il modello di Cristo Buon Pastore. I giovani apprenderanno così ad essere sensibili all'incontro con il Signore, con la partecipazione quotidiana all'Eucaristia, amando il silenzio e la preghiera, procurando in primo luogo la gloria di Dio e la salvezza delle anime".

  Benedetto XVI ha concluso il suo discorso esortando i Vescovi a sviluppare le riflessioni sul tema della formazione dei seminaristi e dei presbiteri "in fedeltà alle norme universali della Chiesa" oggetto dell'Assemblea Plenaria dell'aprile scorso.
AL/.../BRASILE                                           VIS 20090907 (540)


UDIENZE

CITTA' DEL VATICANO, 7 SET. 2009 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto questa mattina in udienze separate:

- L'Arcivescovo Nikola Eterovic, Segretario Generale del Sinodo dei Vescovi.

- Il Vescovo Leonardo Ulrich Steiner, O.F.M., Prelato di São Félix (Brasile), in Visita "ad Limina Apostolorum".

  Sabato 5 settembre, il Santo Padre ha ricevuto in udienze separate quattro Presuli della Conferenza Episcopale del Brasile (Ovest 1-2), in Visita "ad Limina Apostolorum":

    - Il Vescovo Neri José Tondello, di Juína.

    - Il Vescovo Antônio Emídio Vilar, S.D.B., di São Luis de Cáceres.

    - Il Vescovo Gentil Delázari, di Sinop.

     - Il Vescovo Vital Chitolina, S.C.I., Prelato di Paranatinga.
AL/.../...                                    VIS 20090907 (110)

venerdì 4 settembre 2009

SANT'AGOSTINO NELLA TRADIZIONE ORIENTALE E OCCIDENTALE


CITTA' DEL VATICANO, 4 SET. 2009 (VIS). Nel pomeriggio di ieri è stato reso pubblico un Messaggio del Santo Padre Benedetto XVI indirizzato al Cardinale Walter Kasper, Presidente del Pontificio Consiglio per la Promozione dell'Unità dei Cristiani ed ai partecipanti all'XI Simposio Intercristiano dedicato a Sant'Agostino, in corso a Roma dal 3 a l 5 settembre.

  Il Simposio è promosso dall'Istituto Francescano di Spiritualità della Pontificia Università 'Antonianum' e dalla Facoltà Teologica Ortodossa dell'Università 'Aristoteles' di Tessalonica (Grecia).

  Il tema del Simposio: "'Sant'Agostino nella tradizione occidentale e orientale'  - argomento che si intende sviluppare in collaborazione con l'Istituto Patristico 'Augustinanum'" - scrive il Santo Padre - "risulta quanto mai interessante per approfondire la teologia e la spiritualità cristiana in occidente e in oriente, e il loro sviluppo".

  "Il Santo di Ippona, un grande Padre della Chiesa Latina" - ha proseguito il Pontefice - "riveste in effetti una fondamentale importanza per la teologia e per la stessa cultura dell'occidente, mentre la ricezione del suo pensiero nella teologia ortodossa si è rivelata piuttosto problematica. Conoscere pertanto con oggettività storica e cordialità fraterna le ricchezze dottrinali e spirituali che formano il patrimonio dell'oriente e dell'occidente cristiano, diventa indispensabile non solo per valorizzarle, ma anche per promuovere un migliore reciproco apprezzamento fra tutti i cristiani".

  "Esprimo pertanto il cordiale auspicio" - conclude Papa Benedetto XVI - "che il vostro Simposio sia fruttuoso, quanto mai proficuo per scoprire convergenze dottrinali e spirituali utili a costruire insieme la Città di Dio, dove i suoi figli possano vivere nella pace e nella carità fraterna, fondate sulla verità della fede comune".
MESS/SIMPOSIO INTERCRISTIANO/KASPER                   VIS 20090904 (270)


UDIENZE

CITTA' DEL VATICANO, 4 SET. 2009 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto questa mattina in udienze separate:

    - Cinque Presuli della Conferenza Episcopale del Brasile (Ovest 1-2), in Visita "ad Limina Apostolorum":

    - Il Vescovo José Moreira Bastos Neto, di Três Lagoas.

    - L'Arcivescovo Mílton Antônio dos Santos, S.D.B., di Cuiabá.

    - Il Vescovo Protógenes José Luft, S.C., di Barra do Garças.

    - Il Vescovo Canísio Klaus, di Diamantino.

    - Il Vescovo Derek John Christopher Byrne, S.P.S., di Guiratinga.

  Il Signor Valentin Vassilev Bozhilov, Ambasciatore di Bulgaria, con la Consorte, in visita di congedo.
AL:AP/.../...                                                                VIS 20090904 (90

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