La Delegazione inviata da Sua Santità Bartolomeo I è composta da Sua Eminenza Gennadios (Limouris), Metropolita di Sassima, Co-Segretario delle Commissione Mista Internazionale per il dialogo teologico fra la Chiesa cattolica e la Chiesa ortodossa nel suo insieme e Vice-Moderatore del Comitato centrale del Consiglio Ecumenico delle Chiese (Ginevra); da Sua Eminenza Bartholomaios (Ioannis Kessidis), Vescovo di Arianzós, Assistente del Metropolita di Germania;dal Reverendo Diacono Theodoros Meimaris, della Sede patriarcale del “Fanar”.
All’inizio del suo discorso il Santo Padre ha reso grazie a Dio “perché le nostre relazioni sono caratterizzate da sentimenti di reciproca fiducia, stima e fraternità, come testimoniano i numerosi incontri che hanno avuto luogo nel corso di questo anno”.
“Tutto ciò” – ha proseguito il Pontefice – “è motivo per sperare che il dialogo cattolico-ortodosso continui con significativi progressi”.
Riferendosi alla Commissione mista internazionale per il dialogo teologico, il Papa ha affermato che esso si trova ad “un punto cruciale, essendo cominciato l’ottobre scorso in Paphos per esaminare il ‘Ruolo del Vescovo di Roma nella Comunione della Chiesa, nel primo Millennio’. Con tutto il nostro cuore preghiamo che, illuminati dallo Spirito Santo, i Membri della Commissione continuino su questa via nel corso dell’imminente Sessione Plenaria a Vienna, e dedichino ad esso il tempo necessario per l’attento esame di tale delicata ed importante questione. Per me è un segno incoraggiante che il Patriarca Ecumenico Bartolomeo I e il Santo Sinodo di Costantinopoli condividono la nostra ferma convinzione dell’importanza di tale dialogo”.
Benedetto XVI ha sottolineato che nella prossima Assemblea Speciale per il Medio Oriente del Sinodo dei Vescovi, in programma in ottobre, “il tema della cooperazione ecumenica fra cristiani di quella regione riceverà grande attenzione. (...) Le difficoltà che i cristiani del Medio Oriente sperimentano sono in larga misura comuni a tutti: vivere come una minoranza, e aspirare ad un’autentica libertà religiosa e alla pace. Il dialogo è necessario con le comunità islamiche ed ebraiche”.
“In merito sarà per me una grande gioia” – ha concluso il Pontefice – “accogliere la Delegazione Fraterna che il Patriarca Ecumenico invierà per partecipare ai lavori dell’Assemblea Sinodale”.
AC/ VIS 20100628 (390)
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