CITTA' DEL VATICANO, 9 NOV. 2009 (VIS). Questa mattina il Papa ha ricevuto i partecipanti al Congresso mondiale della pastorale per i migranti e i rifugiati, in corso in Vaticano, dal 9 al 12 novembre, sul tema: "Una risposta al fenomeno migratorio nell'era della globalizzazione".
Nel sottolineare che il fenomeno migratorio "non aveva mai assunto un rilievo così grande per consistenza e per complessità di problematiche, come al giorno d'oggi", il Santo Padre ha affermato: "Si va infatti allargando sempre più il divario economico fra Paesi poveri e quelli industrializzati".
"La crisi economica mondiale, con l'enorme crescita della disoccupazione, riduce le possibilità di impiego e aumenta il numero di coloro che non riescono a trovare neppure un lavoro del tutto precario. Tanti si vedono allora costretti ad abbandonare le proprie terre e le loro comunità di origine; sono disposti ad accettare lavori in condizioni per nulla consone alla dignità umana".
"Oggi, molti migranti abbandonano il loro Paese per sfuggire a condizioni di vita umanamente inaccettabili" - ha sottolineato il Papa - "senza però trovare altrove l'accoglienza che speravano. Di fronte a situazioni così complesse, come non fermarsi a riflettere sulle conseguenze di una società basata fondamentalmente sul mero sviluppo materiale?".
"Lo sviluppo autentico" - ha affermato il Santo Padre - "riveste sempre un carattere solidale. (...) Occorre dare risposte adeguate ai grandi cambiamenti sociali in atto, avendo chiaro che non ci può essere uno sviluppo effettivo se non si favorisce l'incontro tra i popoli, il dialogo tra le culture e il rispetto delle legittime differenze".
"In questa ottica, perché non considerare" - si è domandato il Papa - "l'attuale fenomeno mondiale migratorio come condizione favorevole per la comprensione tra i popoli e per la costruzione della pace e di uno sviluppo che interessi ogni Nazione?".
"Le migrazioni invitano a mettere in luce l'unità della famiglia umana, il valore dell'accoglienza, dell'ospitalità e dell'amore per il prossimo. (...) Ecco perché la Chiesa invita i fedeli ad aprire il cuore ai migranti e alle loro famiglie, sapendo che essi non sono solo un 'problema', ma costituiscono una 'risorsa' da saper valorizzare opportunamente per il cammino dell'umanità e per il suo autentico sviluppo".
AC/MIGRANTI:RIFUGIATI/... VIS 20091109 (360)
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