CITTA' DEL VATICANO, 8 NOV. 2009 (VIS). Terminata la cerimonia di inaugurazione, il Santo Padre ha lasciato l'Istituto Paolo VI e alle ore 18:15 ha raggiunto in auto la frazione di Concesio Pieve per visitare la chiesa parrocchiale di Sant'Antonino, in cui Giovanni Battista Montini fu battezzato il 30 settembre 1897.
Riferendosi all'importanza del Sacramento del Battesimo nella vita di ogni cristiano, Papa Benedetto XVI ha ricordato le parole dell'allora Arcivescovo di Milano, nel 1959: "Nel mondo in cui viviamo spesso c'è 'una nube che ci toglie la contentezza di vedere con serenità il cielo divino… c'è la tentazione di credere che la fede sia un vincolo, una catena da cui bisogna sciogliersi, che sia una cosa antica se non sorpassata, che non serve', per cui l'uomo pensa che basti 'la vita economica e sociale per dare una risposta a tutte le aspirazioni del cuore umano'".
"A questo riguardo, quanto mai eloquente è invece l'espressione di sant'Agostino, il quale scrive nelle 'Confessioni' che il nostro cuore non ha pace finché non riposa in Dio (cfr I,1). Solo se trova la luce che lo illumina e gli da pienezza di significato l'essere umano è veramente felice. Questa luce è la fede in Cristo, dono che si riceve nel Battesimo, e che va riscoperta costantemente per essere trasmessa agli altri".
"Cari fratelli e sorelle" - ha esortato Papa Benedetto - "non dimentichiamo il dono immenso ricevuto il giorno in cui siamo stati battezzati! In quel momento Cristo ci ha legati per sempre a sé, ma, da parte nostra, continuiamo a restare uniti a Lui attraverso scelte coerenti con il Vangelo? Non è facile essere cristiani! Ci vuole coraggio e tenacia per non conformarsi alla mentalità del mondo, per non lasciarsi sedurre dai richiami talvolta potenti dell'edonismo e del consumismo, per affrontare, se necessario, anche incomprensioni e talora persino vere persecuzioni. Vivere il Battesimo comporta restare saldamente uniti alla Chiesa, pure quando vediamo nel suo volto qualche ombra e qualche macchia".
"È lei che ci ha rigenerati alla vita divina e ci accompagna in tutto il nostro cammino: amiamola, amiamola come nostra vera madre! Amiamola e serviamola con un amore fedele, che si traduca in gesti concreti all'interno delle nostre comunità, non cedendo alla tentazione dell'individualismo e del pregiudizio, e superando ogni rivalità e divisione. Così saremo veri discepoli di Cristo!".
Al termine della visita, il Papa ha raggiunto in auto l'aeroporto militare di Ghedi e, preso congedo dalle Autorità che lo avevano accolto al mattino, alle ore 19:00 è ripartito in aereo per rientrare a Roma alle ore 20:15.
PV-ITALIA/VISITA PARROCCHIA/CONCESIO VIS 20091109 (440)
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