CITTA' DEL VATICANO, 20 SET. 2008 (VIS). Questa mattina il Santo Padre ha ricevuto i partecipanti al Congresso Internazionale della Confederazione Benedettina, che si tiene ogni quattro anni e riunisce gli Abati delle Confederazioni e i Superiori dei Priorati indipendenti, "per riflettere e discutere sulle modalità con le quali incarnare il carisma benedettino nel presente contesto sociale e culturale e rispondere alle sfide sempre nuove che esso pone alla testimonianza del Vangelo".
"In un mondo desacralizzato e in un'epoca segnata da una preoccupante cultura del vuoto e del 'non senso', voi siete chiamati ad annunciare senza compromessi il primato di Dio e ad avanzare proposte di eventuali nuovi percorsi di evangelizzazione".
Rivolgendosi agli Abati e alle Abadesse, il Papa ha detto: "Voi siete custodi del patrimonio di una spiritualità radicalmente ancorata al Vangelo. (...) Conosco ed apprezzo molto la generosa e competente opera culturale e formativa che tanti vostri monasteri svolgono, specialmente in favore delle giovani generazioni, creando un clima di accoglienza fraterna che favorisce una singolare esperienza di Chiesa".
"In effetti, è di primaria importanza preparare i giovani" - ha ribadito il Pontefice - "ad affrontare il loro avvenire e a misurarsi con le molteplici esigenze della società avendo un costante riferimento con il messaggio evangelico, che è sempre attuale, inesauribile e vivificante. Dedicatevi, pertanto, con rinnovato ardore apostolico ai giovani, che sono il futuro della Chiesa e dell'umanità. Per costruire un'Europa 'nuova' occorre infatti incominciare dalle nuove generazioni, offrendo loro la possibilità di accostare intimamente le ricchezze spirituali della liturgia, della meditazione, della 'lectio divina'".
Ricordando la "celebre ospitalità benedettina", il Papa ha segnalato che: "Una comunità capace di autentica vita fraterna, fervente nella preghiera liturgica, nello studio, nel lavoro, nella disponibilità cordiale al prossimo assetato di Dio, costituisce il migliore impulso per far sorgere nei cuori, specialmente dei giovani, la vocazione monastica e, in generale, un fecondo cammino di fede".
Rivolgendosi ai rappresentanti delle monache e suore benedettine ha detto: "Care sorelle, anche voi come altre famiglie religiose soffrite, soprattutto in alcuni Paesi, della scarsità di nuove vocazioni. Non lasciatevi scoraggiare (...) perseverando fedelmente" nella vostra vocazione e missione. "Perseverando fedelmente in essa si confessa invece, con grande efficacia anche di fronte al mondo, la propria ferma fiducia nel Signore della storia, nelle cui mani sono i tempi e i destini delle persone, delle istituzioni, dei popoli, e a Lui ci si affida anche per quanto attiene le attuazioni storiche dei suoi doni. Fate vostro l'atteggiamento spirituale della Vergine Maria, contenta di essere 'ancilla Domini', totalmente disponibile alla volontà del Padre celeste".
AC/.../ABATI BENEDETTINI VIS 20080922 (420)
"In un mondo desacralizzato e in un'epoca segnata da una preoccupante cultura del vuoto e del 'non senso', voi siete chiamati ad annunciare senza compromessi il primato di Dio e ad avanzare proposte di eventuali nuovi percorsi di evangelizzazione".
Rivolgendosi agli Abati e alle Abadesse, il Papa ha detto: "Voi siete custodi del patrimonio di una spiritualità radicalmente ancorata al Vangelo. (...) Conosco ed apprezzo molto la generosa e competente opera culturale e formativa che tanti vostri monasteri svolgono, specialmente in favore delle giovani generazioni, creando un clima di accoglienza fraterna che favorisce una singolare esperienza di Chiesa".
"In effetti, è di primaria importanza preparare i giovani" - ha ribadito il Pontefice - "ad affrontare il loro avvenire e a misurarsi con le molteplici esigenze della società avendo un costante riferimento con il messaggio evangelico, che è sempre attuale, inesauribile e vivificante. Dedicatevi, pertanto, con rinnovato ardore apostolico ai giovani, che sono il futuro della Chiesa e dell'umanità. Per costruire un'Europa 'nuova' occorre infatti incominciare dalle nuove generazioni, offrendo loro la possibilità di accostare intimamente le ricchezze spirituali della liturgia, della meditazione, della 'lectio divina'".
Ricordando la "celebre ospitalità benedettina", il Papa ha segnalato che: "Una comunità capace di autentica vita fraterna, fervente nella preghiera liturgica, nello studio, nel lavoro, nella disponibilità cordiale al prossimo assetato di Dio, costituisce il migliore impulso per far sorgere nei cuori, specialmente dei giovani, la vocazione monastica e, in generale, un fecondo cammino di fede".
Rivolgendosi ai rappresentanti delle monache e suore benedettine ha detto: "Care sorelle, anche voi come altre famiglie religiose soffrite, soprattutto in alcuni Paesi, della scarsità di nuove vocazioni. Non lasciatevi scoraggiare (...) perseverando fedelmente" nella vostra vocazione e missione. "Perseverando fedelmente in essa si confessa invece, con grande efficacia anche di fronte al mondo, la propria ferma fiducia nel Signore della storia, nelle cui mani sono i tempi e i destini delle persone, delle istituzioni, dei popoli, e a Lui ci si affida anche per quanto attiene le attuazioni storiche dei suoi doni. Fate vostro l'atteggiamento spirituale della Vergine Maria, contenta di essere 'ancilla Domini', totalmente disponibile alla volontà del Padre celeste".
AC/.../ABATI BENEDETTINI VIS 20080922 (420)
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