CITTA' DEL VATICANO, 22 OTT. 2005 (VIS). Questa mattina, alle 12:15, nella Sala Stampa della Santa Sede, si è tenuta la Conferenza di chiusura dei lavori della XI Assemblea Generale del Sinodo dei Vescovi, dedicata al tema: "L'Eucaristia: fonte e culmine della vita e della missione della Chiesa".
Sono intervenuti il Cardinale George Pell, Arcivescovo di Sydney (Australia), il Cardinale Marc Ouellet, P.S.S., Arcivescovo di Québec (Canada), l'Arcivescovo Roland Minnerath, di Dijon (Francia) ed il Vescovo Salvatore Fisichella, Rettore Magnifico della Pontificia Università Lateranense.
Il Cardinale Ouellet ha sottolineato il clima di fraternità e unità nella fede del Sinodo, nonostante le diversità di culture e, parlando del Messaggio finale, ha specificato come non si fonda sulle Proposizioni, né sui commenti, ma sull'Eucaristia, centro della vita e dell'attività della Chiesa. Successivamente, il Porporato ha ricordato che il Messaggio insiste sull'Eucaristia come missione del Popolo di Dio, riaffermando la responsabilità dei cristiani, che, come i Padri Sinodali hanno più volte ribadito, "devono farsi voce della sofferenza nel mondo e devono partecipare attivamente in settori importanti e decisivi quali l'economia, l'educazione ed i mezzi di comunicazione".
Inoltre, il Vescovo Fisichella ha affermato che l'Assemblea Sinodale si è aperta e si è conclusa con un Messaggio di pace e di speranza. "Questo messaggio" - ha detto il Vescovo - "si scontra con alcune ombre che non abbiamo nascosto, ma possiede anche un'enorme carica profetica. Infatti, accanto ai problemi, mette in evidenza una grande luce: l'aumento delle vocazioni sacerdotali e la consapevolezza, da parte delle famiglie, del loro ruolo sociale".
L'Arcivescovo Minnerath ha menzionato una delle novità del Sinodo: il Santo Padre ha disposto la pubblicazione delle Proposizioni dei Padri Sinodali, nella versione italiana. L'Arcivescovo ha evidenziato il clima di apertura e di comunicazione della presente Assemblea Sinodale "senza che, però, nulla sia stato perso del procedimento classico".
Una volta conclusi gli interventi dei Presuli, i giornalisti hanno fatto alcune domande su diversi temi, fra i quali la votazione del Messaggio.
"Il Messaggio non è stato votato" - ha spiegato l'Arcivescovo Minnerath - "perché il regolamento del Sinodo non stabilisce la votazione obbligatoria, ma la sua approvazione, che tanto nella Congregazione di ieri, che in quella di oggi, si è espressa con ampio consenso ".
Il Cardinale Ouellet, rispondendo ad una domanda sulla libertà data ai Vescovi locali, dall'Assemblea Sinodale, di amministrare la comunione ai politici ed ai legislatori che a volte promulgano leggi non conformi agli insegnamenti della Chiesa, ha affermato: "Il Sinodo non vuole isolare nessuna categoria di individui. È certo che tutti i cristiani sono responsabili della loro condotta, ma i legislatori hanno una responsabilità collettiva ed un maggiore obbligo di coerenza. Di conseguenza, il Vescovo locale analizzerà con competenza e fermezza ogni caso singolo".
Si è toccato anche il tema dei cattolici divorziati e risposati che, quindi, non possono ricevere la comunione. "Per loro esiste una pastorale molto sensibile e precisa" - hanno risposto i Presuli - "che se, da un lato, insiste sul fatto che non possono ricevere la comunione, dall'altro riafferma la loro non esclusione dalla Chiesa".
SE/CONFERENZA FINALE/... VIS 20051024 (510)
Nessun commento:
Posta un commento