CITTA' DEL VATICANO, 23 OTT. 2005 (VIS). Questa mattina, in Piazza San Pietro, il Santo Padre Benedetto XVI ha presieduto con i Padri Sinodali, la Concelebrazione Eucaristica che ha concluso il Sinodo dei Vescovi sull'Eucaristia e l'Anno dell'Eucaristia ed ha proceduto alla Canonizzazione di cinque nuovi Santi, i primi del Suo Pontificato.
Nell'omelia, parlando del Vescovo polacco Jozef Bilczewski (1860-1923), il Papa ha ricordato che fu "un uomo di preghiera" e che "la profonda conoscenza della teologia, la fede e la devozione eucaristica (...) hanno fatto di lui un esempio per i sacerdoti e un testimone per tutti i fedeli".
Anche il Santo Polacco Zygmunt Gorazdowski (1845-1920), Presbitero, Fondatore della Congregazione delle Sorelle di San Giuseppe "è diventato famoso per la devozione fondata sulla celebrazione e sull'adorazione dell'Eucaristia. Il vivere l'offerta di Cristo l'ha spinto verso i malati, i poveri e i bisognosi".
Del Sacerdote gesuita cileno Sant'Alberto Hurtado Cruchaga (1901-1952), il Santo Padre ha detto che: "volle identificarsi con il Signore e amare con lo stesso amore i poveri. (...) Nell'amore e sottomissione totale alla volontà di Dio trovava la forza per il suo apostolato. Fondò 'El Hogar de Cristo' per i più bisognosi e i senzatetto, offrendo un ambiente familiare pieno di calore umano. Nel suo ministero sacerdotale si distinse per la semplicità e la disponibilità".
Del sacerdote italiano San Gaetano Catanoso (1879-1963), Fondatore della Congregazione delle Suore Veroniche del Volto Santo, il Papa ha sottolineato che: "La messa quotidiana e la frequente adorazione del Sacramento dell'altare furono l'anima del suo sacerdozio: con ardente ed instancabile carità pastorale egli si dedicò alla predicazione, alla catechesi, al ministero delle Confessioni, ai poveri, ai malati, alla cura delle vocazioni sacerdotali".
Papa Benedetto ha ricordato infine San Felice da Nicosia (1715-1787), religioso, dell'Ordine Francescano dei Frati Minori Cappuccini, che fu "austero e penitente, fedele alle più genuine espressioni della tradizione francescana" e che "ci aiuta a scoprire il valore delle piccole cose che impreziosiscono la vita, e ci insegna a cogliere il senso della famiglia e del servizio ai fratelli, mostrandoci che la gioia vera e duratura, alla quale anela il cuore di ogni esser umano, è frutto dell'amore".
Il Santo Padre ha voluto infine, con i Padri Sinodali ed a nome di tutto l'Episcopato, "inviare un fraterno saluto ai Vescovi della Chiesa in Cina". "Con viva pena" - ha detto Papa Benedetto - "abbiamo sentito la mancanza dei loro quattro Rappresentanti. Voglio tuttavia assicurare a tutti i Presuli cinesi che siamo vicini con la preghiera a loro e ai loro sacerdoti e fedeli. Il sofferto cammino delle comunità (...) non rimarrà senza frutto".
"La contemplazione dell'Eucaristia" - ha proseguito il Pontefice - "deve spingere tutti i membri della Chiesa, in primo luogo i sacerdoti, ministri dell'Eucaristia, a ravvivare il loro impegno di fedeltà. Sul mistero eucaristico, celebrato e adorato, si fonda il celibato che i presbiteri hanno ricevuto quale dono prezioso e segno dell'amore indiviso verso Dio e il prossimo. Anche per i laici la spiritualità eucaristica deve essere l'interiore motore di ogni attività e nessuna dicotomia è ammissibile tra le fede e la vita nella loro missione di animazione cristiana del mondo".
Il Santo Padre ha concluso l'omelia sottolineando che: "In questa prospettiva eucaristica ben si colloca l'odierna Giornata Missionaria Mondiale, alla quale il venerato Servo di Dio Giovanni Paolo II aveva dato come tema di riflessione: 'Missione: Pane spezzato per la vita del mondo'".
"Ancor oggi, di fronte alle folle, Cristo continua ed esortare i suoi discepoli: 'Date loro voi stessi da mangiare' (Mt 14,16) e, in suo nome, i missionari annunciano e testimoniano il Vangelo, talvolta anche con il sacrificio della vita".
HML/CHIUSURA SINODO:ANNO EUCARISTIA/... VIS 20051024 (620)
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