CITTA' DEL VATICANO, 1 MAG. 2002 (VIS). "Quest'oggi, primo maggio, si celebra la Festa del Lavoro. Essa, per noi cristiani" - ha detto il Santo Padre Giovanni Paolo II nel corso dell'Udienza Generale di oggi, tenutasi in Piazza San Pietro - "è posta sotto la protezione di San Giuseppe lavoratore".
Frutto del lavoro, ha affermato Giovanni Paolo II, è "quel 'pane quotidiano', che invochiamo nella preghiera del Padre nostro. Si potrebbe dire, in un certo senso, che mediante il lavoro l'uomo diventa più uomo. Ecco perché la laboriosità è una virtù. Ma perché la laboriosità permetta effettivamente all'uomo di diventare più uomo, occorre che essa sia sempre congiunta con l'ordine sociale del lavoro. Solo a queste condizioni, vengono salvaguardati la dignità inalienabile della persona e il valore umano e sociale dell'attività lavorativa".
Il Santo Padre ha anche ricordato che oggi ha inizio "il mese dedicato alla Madonna" ed ha auspicato che esso sia "un mese di intensa preghiera con Maria! È questo l'augurio che di cuore formulo a ciascuno di voi, carissimi Fratelli e Sorelle, raccomandandovi ancora una volta la quotidiana recita del Santo Rosario".
"Vi invito tutti" - ha concluso il Pontefice - "ad unirvi a me nel pregare per i lavoratori, e specialmente per quanti si trovano in difficoltà occupazionali. Non possiamo, poi, non intensificare la nostra fiduciosa e incessante preghiera per la pace in Terra Santa, dove ci auguriamo tornino quanto prima a convivere nella sicurezza e nella serenità i popoli israeliano e palestinese, entrambi cari al mio cuore. Ce l'ottenga l'intercessione della Vergine Santa e del suo sposo San Giuseppe, custode del Redentore".
AG/SAN GIUSEPPE/… VIS 20020502 (280)
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