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Il Vatican Information Service (VIS), istituito nell'ambito della Sala Stampa della Santa Sede, è un bollettino telematico che diffonde notizie relative all'attività magistrale e pastorale del Santo Padre e della Curia Romana...

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giovedì 8 febbraio 2007

UDIENZE


CITTA' DEL VATICANO, 8 FEB. 2007 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto questa mattina in udienze separate:

- Il Cardinale Michele Giordano, Arcivescovo emerito di Napoli (Italia).

- Tre Presuli della Conferenza Episcopale Italiana (Regione Lombardia), in Visita "ad Limina Apostolorum":

    - Il Vescovo Egidio Caporello, di Mantova.

    - Il Vescovo Giovanni Giudici, di Pavia.

    - Il Vescovo Claudio Baggini, di Vigevano.

- Sua Altezza Reale il Principe Alberto di Sassonia, con la Principessa Elmira.
AP:AL/.../...                                 VIS 20070208 (80)


PRESENTAZIONE MESSAGGIO DEL PAPA QUARESIMA 2007


CITTA' DEL VATICANO, 8 FEB. 2007 (VIS). Martedì 13 febbraio prossimo alle ore 11:30, presso la Sala Stampa della Santa Sede, avrà luogo la presentazione del Messaggio del Santo Padre Benedetto XVI per la Quaresima 2007.

  Alla Conferenza Stampa interverranno l'Arcivescovo Paul Josef Cordes, Presidente del Pontificio Consiglio "Cor Unum", il Monsignor Karel Kasteel, Segretario e il Reverendo Giovanni Pietro Dal Toso, Sotto-Segretario del medesimo Pontificio Consiglio, e Don Oreste Benzi, Presidente della Fondazione "Giovanni XXIII".
OP/PRESENTAZIONE MESSAGGIO QUARESIMA/CORDES   VIS 20070208 (90)


DICHIARAZIONE DIRETTORE SALA STAMPA SANTA SEDE


CITTA' DEL VATICANO, 8 FEB. 2007 (VIS). Padre Federico Lombardi, S.J., Direttore della Sala Stampa della Santa Sede, ha rilasciato questa mattina la seguente dichiarazione:

  "A proposito di quanto pubblicato questa mattina su un importante quotidiano italiano, smentisco che abbia avuto luogo recentemente un incontro fra il Segretario di Stato, Cardinale Tarcisio Bertone, e il Presidente del Consiglio italiano, Onorevole Romano Prodi, e che sia giunta in Vaticano una lettera dei Vescovi del Piemonte concernente la Presidenza della CEI".
OP/.../LOMBARDI                                             VIS 20070208 (90)


MULTIFORMITÀ CARISMI INSEPARABILI VITA DELLA CHIESA


CITTA' DEL VATICANO, 8 FEB. 2007 (VIS). Questa mattina il Santo Padre Benedetto XVI ha ricevuto i partecipanti all'incontro annuale dei Vescovi Amici del Movimento dei Focolari, in corso sul tema: "Il Cristo crocifisso e abbandonato, luce nella notte culturale" ed i partecipanti al IX Convegno dei Vescovi Amici della Comunità di Sant'Egidio, in corso sul tema: "La globalizzazione dell'amore".

  "Cari Fratelli nell'Episcopato" - ha detto il Papa - "la vostra vicinanza ai due Movimenti, mentre sottolinea la vitalità di queste nuove aggregazioni di fedeli, manifesta altresì quella comunione tra i carismi che costituisce un tipico 'segno dei tempi'".

  Ponendo in rilievo che: "La multiformità e l'unità dei carismi e ministeri sono inseparabili nella vita della Chiesa", il Santo Padre ha ribadito che: "Lo Spirito Santo vuole la multiformità dei Movimenti al servizio dell'unico Corpo che è appunto la Chiesa. E questo lo realizza attraverso il ministero di coloro che Egli ha posto a reggere la Chiesa di Dio: i Vescovi in comunione col Successore di Pietro".

  "Nel ricco mondo occidentale" - ha proseguito il Pontefice - "dove, anche se è presente una cultura relativista, non manca però al tempo tesso un diffuso desiderio di spiritualità, i vostri Movimenti testimoniano la gioia della fede e la bellezza dell'essere cristiani. Nelle vaste aree depresse della terra essi comunicano il messaggio della solidarietà e si fanno prossimi ai poveri e ai deboli con quell'amore, umano e divino, che ho voluto riproporre all'attenzione di tutti nell'Enciclica 'Deus caritas est'".

  "Il Movimento dei Focolari, proprio a partire dal cuore della sua spiritualità e cioè da Gesù crocifisso e abbandonato" - ha detto ancora il Pontefice - "sottolinea il carisma e il servizio dell'unità, che si realizza nei vari ambiti sociali e culturali (...), e attraverso le vie dell'ecumenismo e del dialogo interreligioso. La Comunità di Sant'Egidio, mettendo al centro della propria esistenza la preghiera e la liturgia, vuole farsi prossima di coloro che sperimentano situazioni di disagio e di emarginazione sociale".

  "Insieme è possibile affrontare con più forte slancio le sfide che ci interpellano in maniera pressante in questo inizio del terzo millennio: penso in primo luogo alla ricerca della giustizia e della pace e all'urgenza di costruire un mondo più fraterno e solidale, a partire proprio dai Paesi dai quali alcuni di voi provengono, e che sono provati da sanguinosi conflitti".

  "Mi riferisco specialmente all'Africa, continente che porto nel cuore e che spero possa finalmente conoscere un tempo di stabile pace e di vero sviluppo. Il prossimo Sinodo dei Vescovi africani sarà sicuramente" - ha concluso Papa Benedetto XVI - "un momento propizio per mostrare il grande amore che Dio riserva alle amate popolazioni africane".
AC/FOCOLARI:SANT'EGIDIO/...                           VIS 20070208 (460)


mercoledì 7 febbraio 2007

ALTRI ATTI PONTIFICI


CITTA' DEL VATICANO, 7 FEB. 2007 (VIS). Il Santo Padre:

- Ha nominato il Vescovo Josè Alberto Moura, C.S.S., finora Vescovo di Uberlândia (Brasile), Arcivescovo Metropolita di Montes Claros (superficie: 45.520; popolazione: 732.679; cattolici: 549.509; sacerdoti: 62; religiosi: 122; diaconi permanenti: 9), Brasile. L'Arcivescovo eletto è nato a Ituiutaba (Brasile), nel 1943, ha emesso la professione religiosa nella Congregazione delle Santissime Stimmate nel 1964, è stato ordinato sacerdote nel 1971 ed ha ricevuto l'ordinazione episcopale nel 1990. Succede all'Arcivescovo Geraldo Majela de Castro, O.Praem., del quale il Santo Padre ha accettato la rinuncia al governo pastorale della medesima Arcidiocesi, presentata per raggiunti limiti d'età.

- Ha nominato il Padre Chacko Aerath, O.I.C., finora Maestro dei Novizi della Provincia di Navajyothy della Congregazione dell'Imitazione di Cristo (India), Visitatore Apostolico per i fedeli Siro-Malankaresi dell'India, fuori dal "territorium proprium", elevandolo in pari tempo alla dignità episcopale. Il Vescovo eletto è nato a Karikulam (India) nel 1960, è stato ordinato sacerdote nel 1986.
NER:RE:NA/.../MOURA:MAJELA:AERATH                              VIS 20070207 (170)


SOSTEGNO SANTA SEDE INIZIATIVE CONTRO LA PENA DI MORTE


CITTA' DEL VATICANO, 7 FEB. 2007 (VIS). Oggi è stata resa pubblica la dichiarazione della Santa Sede al Congresso Mondiale sulla pena di morte, che ha avuto luogo a Parigi (Francia), dall'1 al 3 febbraio scorso.

  "Il Congresso di Parigi" - si legge nel testo - "ha luogo  in un momento in cui la campagna per l'abolizione della pena di morte ha dovuto far fronte alle inquietanti sfide in ragione delle recenti esecuzioni. Le coscienze sono state risvegliate dalla preoccupazione di un maggiore riconoscimento della dignità inalienabile degli esseri umani e dell'universalità e integralità dei diritti umani, cominciando dal diritto alla vita".

  Come negli ultimi due congressi sul medesimo tema "la Santa Sede coglie questa occasione per accogliere e riaffermare il suo sostegno a tutte le iniziative volte a difendere il valore implicito e l'inviolabilità di ogni vita umana dal concepimento fino alla morte naturale. In tale prospettiva, la Santa Sede richiama l'attenzione sul fatto che l'uso della pena di  morte è non soltanto rifiuto del diritto alla vita ma anche un affronto alla dignità umana".

  "Mentre la Chiesa cattolica continua a sostenere che le autorità legittime dello Stato hanno il dovere di proteggere la società dagli aggressori, e che certi stati hanno tradizionalmente incluso la pena capitale fra i mezzi utilizzati per conseguire tale fine, difficilmente si può giustificare oggi la scelta di una tale opzione. Gli stati hanno a loro disposizione nuovi mezzi  'di prevenire efficacemente i crimini, rendendo colui che ha commesso un'offesa incapace di fare del male - senza togliere definitivamente al reo la possibilità di emendarsi'. 'Se i mezzi incruenti sono sufficienti per difendere le vite umane dall'aggressore e per proteggere l'ordine pubblico e la sicurezza delle persone, l'autorità si limiterà a questi mezzi, poiché essi sono meglio rispondenti alle condizioni concrete del bene comune e sono più conformi alla dignità della persona umana'".

  "Ogni decisione di pena capitale comporta numerosi rischi: il pericolo di punire persone innocenti; la tentazione di promuovere forme violente di vendetta più che un vero senso di giustizia sociale; un'offesa evidente contro l'inviolabilità della vita umana (...) e, per i cristiani, si tratta anche del disprezzo dell'insegnamento evangelico sul perdono".

  "La Santa Sede " - conclude il testo - "rinnova il suo apprezzamento per gli organizzatori del Convegno e per i governi, per i gruppi che lavorano (...) all'abolizione della pena capitale e per porre una moratoria universale alla sua applicazione".
DELSS/PENA DI MORTE/PARIGI                           VIS 20070207 (420)


DIFENDERE CULTURA DELLA VITA E DELLA LEGALITÀ


CITTA' DEL VATICANO, 7 FEB. 2007 (VIS). Questa mattina, nella Basilica Vaticana, il Santo Padre Benedetto XVI ha incontrato i Presuli della Conferenza Episcopale della Lombardia, in occasione della Visita "ad Limina Apostolorum" accompagnati dai fedeli in pellegrinaggio dalle diocesi lombarde.

  Papa Benedetto XVI ha affermato nel suo discorso, che la Chiesa di Lombardia "ha un ruolo importante da continuare a svolgere nella società lombarda: annunciare e testimoniare il Vangelo in ogni suo ambito, specialmente dove emergono i tratti negativi di una cultura consumistica ed edonistica, del secolarismo e dell'individualismo, dove si registrano antiche e nuove forme di povertà con segnali preoccupanti del disagio giovanile e fenomeni di violenza e di criminalità. Se le Istituzioni e le varie agenzie educative sembrano talora attraversare momenti di difficoltà, non mancano, però, grandi risorse ideali e morali nel vostro popolo, ricco di nobili tradizioni familiari e religiose".

  Il campo d'azione dei cattolici è vasto, ha proseguito il Pontefice, affermando: "Si tratta, da una parte, di difendere e promuovere la cultura della vita umana e della legalità, dall'altra è necessaria una sempre più coerente conversione a Cristo personale e comunitaria. Per crescere infatti nella fedeltà all'uomo, creato a immagine e somiglianza del Creatore, occorre con coerenza penetrare più intimamente nel mistero di Cristo e diffonderne il messaggio di salvezza. Dobbiamo fare di tutto per conoscere sempre meglio la figura di Gesù, per avere di Lui una conoscenza non soltanto 'di seconda mano', ma una conoscenza attraverso l'incontro nella preghiera, nella liturgia, nell'amore per il prossimo. È un impegno certamente difficile, ma sono di conforto le parole del Signore: 'Ecco, io sono con voi tutti i giorni fino alla fine del mondo'".

  "Si intensifichi, pertanto," - ha esortato il Papa - "la vostra testimonianza evangelica perché in ogni ambiente i cristiani, guidati dallo Spirito Santo che dimora nella Chiesa e nei cuori dei fedeli come in un tempio, siano segni vivi della speranza soprannaturale. Vi incoraggio, cari Vescovi, a guidare l'alacre popolo lombardo su tale cammino, contando in ogni situazione sull'indefettibile assistenza divina".
AG/CULTURA VITA:LEGALITÀ/VESCOVI LOMBARDIA     VIS 20070207 (350)


NASCITA DELLA REALTÀ DELLA CHIESA NELLE CASE DEI CREDENTI


CITTA' DEL VATICANO, 7 FEB. 2007 (VIS). Il Santo Padre Benedetto XVI ha dedicato la catechesi dell'Udienza Generale odierna ai primi testimoni della fede cristiana, i coniugi romani Priscilla e Aquila, collaboratori di San Paolo a Corinto. Espulsi da Roma a seguito della decisione dell'imperatore Claudio di cacciare i Giudei residenti nell'Urbe per i tumulti attribuiti ai seguaci di Cristo, giunsero a Corinto all'inizio degli anni '50, dove conobbero Paolo, che, come loro, esercitava lo stesso mestiere di fabbricatore di tende.

  Priscilla fu "una persona attiva e di molto valore nella storia del cristianesimo romano" e con il marito Aquila, ha spiegato il Papa, ebbe un ruolo importantissimo  "nell'ambito della Chiesa primitiva: quello cioè di accogliere nella propria casa il gruppo dei cristiani locali, quando essi si radunavano per ascoltare la Parola di Dio e per celebrare l'Eucaristia. È proprio quel tipo di adunanza che è detto in greco 'ekklesìa' - la parola latina è 'ecclesia', quella italiana 'chiesa' - che vuol dire convocazione, assemblea, adunanza. Nella casa di Aquila e Priscilla, quindi, si riunisce la Chiesa, la convocazione di Cristo, che celebra qui i sacri Misteri. E così possiamo vedere la nascita proprio della realtà della Chiesa nelle case dei credenti".

  "I cristiani, infatti, fin verso il secolo III° non avevano propri luoghi di culto" - ha ricordato il Pontefice, sottolineando che: "Nella prima metà del I secolo e nel II secolo, le case dei cristiani diventano vera e propria 'chiesa'. (...)  Una cosa è certa: insieme alla gratitudine di quelle prime Chiese, di cui parla San Paolo, ci deve essere anche la nostra, poiché grazie alla fede e all'impegno apostolico di fedeli laici, di famiglie, di sposi come Priscilla e Aquila il cristianesimo è giunto alla nostra generazione. Poteva crescere non solo grazie agli Apostoli che lo annunciavano. Per radicarsi nella terra del popolo, per svilupparsi vivamente, era necessario l'impegno di queste famiglie, di questi sposi, di queste comunità cristiane, di fedeli laici che hanno offerto l''humus' alla crescita della fede".

  "E sempre, solo così cresce la Chiesa" - ha esclamato il Pontefice - "In particolare, questa coppia dimostra quanto sia importante l'azione degli sposi cristiani. Quando essi sono sorretti dalla fede e da una forte spiritualità, diventa naturale un loro impegno coraggioso per la Chiesa e nella Chiesa. (...) Un'ulteriore lezione non trascurabile possiamo trarre dal loro esempio: ogni casa può trasformarsi in una piccola chiesa".

  "Non a caso" - ha proseguito il Pontefice - "nella 'Lettera agli Efesini' Paolo paragona il rapporto matrimoniale alla comunione sponsale che intercorre tra Cristo e la Chiesa. Anzi, potremmo ritenere che l'Apostolo indirettamente moduli la vita della Chiesa intera su quella della famiglia. E la Chiesa, in realtà, è la famiglia di Dio".

  "Onoriamo perciò Aquila e Priscilla come modelli di una vita coniugale responsabilmente impegnata a servizio di tutta la comunità cristiana" - ha concluso il Pontefice - "E troviamo in loro il modello della Chiesa, famiglia di Dio per tutti i tempi".
AG/PRISCILLA:AQUILA/...                           VIS 20070207 (520)


martedì 6 febbraio 2007

ALTRI ATTI PONTIFICI


CITTA' DEL VATICANO, 6 FEB. 2007 (VIS). Il Santo Padre ha nominato:

- Il Monsignore Reinhard Pappenberger, Vescovo Ausiliare di Regensburg (superficie: 14.665; popolazione: 1.627.958; cattolici: 1.329.393; sacerdoti: 1.064; religiosi: 1.868; diaconi permanenti: 88), Repubblica Federale di Germania. Il Vescovo eletto, nato a Grafenwöhr (Germania), nel 1958, ordinato sacerdote nel 1985, è stato finora Direttore dei dipartimento "Matrimonio e Famiglia", "Liturgia e Musica sacra" e "Pastorale dei giovani e delle associazioni" della Curia diocesana di Regensburg.

- Membri del Pontificio Comitato per i Congressi Eucaristici Internazionali l'Arcivescovo Robert Sarah, Segretario della Congregazione per l'Evangelizzazione dei Popoli; il Vescovo Brian Farrell, L.C., Segretario del Pontificio Consiglio per la Promozione dell'Unità dei Cristiani ed il Padre Réal Tremblay, C.SS.R., Consultore della Congregazione per la Dottrina della Fede.
NEA:NA/.../...                                       VIS 20070206 (130)


ATTIVITÀ PONTIFICIO CONSIGLIO PROMOZIONE UNITÀ CRISTIANI


CITTA' DEL VATICANO, 6 FEB. 2007 (VIS). In questi giorni il Cardinale Walter Kasper, Presidente del Pontificio Consiglio per la Promozione dell'Unità dei Cristiani, partecipa ad un Seminario dedicato ai Vescovi e ai teologi dell'Asia sul tema del Pentecostalismo, in corso a Manila (Filippine), dal 5 all'11 febbraio. Si tratta dell'ultimo raduno di questo tipo e su tale tema, dopo gli analoghi seminari organizzati nel 2005 e nel 2006 in Africa (a Nairobi e Dakar), in America Latina (São Paulo) e Seoul (Sud-Corea).

  Il 19 febbraio prossimo, il Presidente del Pontificio Consiglio per la Promozione dell'Unità dei Cristiani terrà una conferenza sull'ecumenismo spirituale nel contesto di un seminario ecumenico dedicato ai sacerdoti e agli operatori pastorali, organizzato dall'Arcidiocesi di Barcellona (Spagna). Il Cardinale Kasper presenterà per l'occasione il Manuale: "L'Ecumenismo Spirituale, Linee-Guida per la sua attuazione".

  Dal 28 febbraio al 3 marzo prossimo, si terrà a Roma l'incontro di un"drafting committee" della "Commissione Mista Internazionale per il Dialogo Teologico tra la Chiesa cattolica e la Chiesa ortodossa nel suo insieme", per elaborare gli emendamenti al testo allo studio, in preparazione della prossima Plenaria della Commissione, che si terrà nell'ottobre 2007, a Ravenna (Italia).
CON-UC/ATTIVITÀ/KASPER                                   VIS 20070206 (200)


INDULGENZE NELLA GIORNATA MONDIALE DEL MALATO


CITTA' DEL VATICANO, 6 FEB. 2007 (VIS). Nel tardo pomeriggio di ieri la Penitenzieria Apostolica ha reso pubblico un Decreto con il quale si concedono ai fedeli speciali indulgenze nella ricorrenza della XV Giornata Mondiale del Malato, che si celebra ogni anno l'11 febbraio, Memoria Liturgica della Beata Vergine Maria di Lourdes. La celebrazione della Giornata avrà luogo, quest'anno, a Seoul (Corea).

  "È necessario" - si legge nel testo - "dedicare un'attentissima riflessione al fatto che i rimedi umani hanno un limite e che, dunque, inevitabilmente verrà un tempo che porterà l'uomo al termine del suo cammino su questa terra: agli ammalati che versano in tale condizione, occorre riservare le cure più attente e la più grande carità, così che il loro transito da questo mondo al Padre sia confortato dalle divine consolazioni e perciò - come implora la preghiera della Chiesa per i moribondi - ad essi appaia il volto di Gesù Cristo mite e chiarissima risuoni la sua voce che li chiama all'eterna gloria e felicità".

  "La Santa Madre Chiesa, consapevole di ciò, vivamente desidera che l'annuale celebrazione della 'Giornata Mondiale del Malato', diventi efficace catechesi circa l'insegnamento, che qui si è ricordato, del tesoro della Rivelazione, intorno al valore e alla funzione del dolore".

  È concessa l'Indulgenza plenaria "ai fedeli che, alle solite condizioni (Confessione sacramentale, Comunione eucaristica e preghiera secondo le intenzioni del Santo Padre) e con l'animo distaccato da qualsiasi peccato, l'11 febbraio prossimo parteciperanno devotamente, nella città di Seul o in qualsiasi altro luogo stabilito dall'Autorità ecclesiastica, a qualche sacra cerimonia celebrata per impetrare da Dio le finalità della '15a Giornata Mondiale del Malato'".

  "I fedeli che negli ospedali pubblici o in casa privata assistono caritatevolmente come 'buoni Samaritani' gli ammalati, specialmente quelli incurabili o terminali, e, a motivo del loro servizio non possono partecipare alla cerimonia sopra indicata, otterranno il medesimo dono dell'Indulgenza plenaria, se in quel giorno presteranno generosamente almeno per qualche ora la loro caritatevole assistenza agli ammalati come se lo facessero allo stesso Cristo Signore (cf. Mt 25, 40), avendo l'animo distaccato da ogni peccato e il proposito di adempiere appena possibile alle condizioni richieste per l'ottenimento dell'Indulgenza plenaria".

  "I fedeli che per malattia, per età avanzata o per altra simile ragione, sono impediti dal prendere parte alla cerimonia sopra indicata, otterranno l'Indulgenza plenaria, purché, avendo l'animo distaccato da qualsiasi peccato e proponendosi di adempiere alle solite condizioni appena possibile, in quel giorno, unitamente al Santo Padre, partecipino spiritualmente con il desiderio alla suddetta celebrazione e offrano a Dio, attraverso la Vergine Maria, 'Salute degli Infermi', le loro sofferenze fisiche e spirituali".

  "Infine è concessa l'Indulgenza parziale a tutti i fedeli, dal 9 all'11 del prossimo febbraio, ogniqualvolta, con cuore contrito, rivolgeranno a Dio misericordioso devote preghiere per implorare le suddette finalità in aiuto degli infermi, particolarmente quelli incurabili o terminali".
PENT/INDULGENZE:MALATI/                           VIS 20070206 (480)


lunedì 5 febbraio 2007

ALTRI ATTI PONTIFICI


CITTA' DEL VATICANO, 3 FEB. 2007 (VIS). Il Santo Padre:

- Ha accettato la rinuncia al governo pastorale della Diocesi di Chur (Svizzera), presentata dal Vescovo Amédée Grab, O.S.B., per raggiunti limiti d'età.

- Ha accettato la rinuncia all'ufficio di Ausiliare della Diocesi di Chur (Svizzera), presentata dal Vescovo Peter Henrici, S.I., per raggiunti limiti d'età.

  Sabato 3 febbraio è stato reso noto che il Santo Padre ha nominato:

- Membri del Consiglio di Cardinali per lo studio dei problemi organizzativi ed economici della Santa Sede: il Cardinale Wilfrid Fox Napier, Arcivescovo di Durban (Sud Africa); il Cardinale Juan Luis Cipriani Thorne, Arcivescovo di Lima (Perù); il Cardinale Anthony Olubunmi Okogie, Arcivescovo di Lagos (Nigeria); il Cardinale Eusébio Oscar Scheid, Arcivescovo di São Sebastião do Rio de Janeiro (Brasile); il Cardinale George Pell, Arcivescovo di Sidney (Australia); il Cardinale Marc Ouellet, Arcivescovo di Québec (Canada); il Cardinale Gaudencio B. Rosales, Arcivescovo di Manila (Filippine); il Cardinale Nicholas Cheong Jinsuk, Arcivescovo di Seoul (Corea).

- Membro della Pontificia Commissione "Ecclesia Dei", il Cardinale Franc Rodé, Prefetto della Congregazione per gli Istituti di Vita Consacrata e le Società di Vita Apostolica.

- Sua Eccellenza Monsignor José María Serrano Ruiz, Presidente della Corte d'Appello dello Stato della Città del Vaticano.
RE:NA/.../...                                       VIS 20070205 (210)


UDIENZE


CITTA' DEL VATICANO, 5 FEB. 2007 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto questa mattina in udienze separate quindici Presuli della Conferenza Episcopale Italiana (Regione Lombardia), in Visita "ad Limina Apostolorum":

    - Il Cardinale Dionigi Tettamnzi, Arcivescovo di Milano, con gli Ausiliari Vescovo Carlo Roberto Maria Redaelli; Vescovo Francesco Coccopalmerio; Vescovo Marco Ferrari, Vescovo Erminio De Scalzi e Vescovo Luigi Stucchi ed il Vescovo Angelo Mascheroni, già Ausiliare.

    - Il Vescovo Roberto Amadei, di Bergamo, con l'Ausiliare Vescovo Lino Bortolo Belotti.

    - Il Vescovo Giulio Sanguineti, di Brescia, con l'Ausiliare Vescovo Francesco Beschi.

    - Il Vescovo Diego Coletti, di Como.

    - Il Vescovo Oscar Cantoni, di Crema.

    - Il Vescovo Dante Lanfranconi, di Cremona.

   - Il Vescovo Giuseppe Merisi, di Lodi.

  Sabato 3 febbraio il Santo Padre ha ricevuto in udienze separate:

- Le Loro Altezze Serenissime il Principe Hans-Adam II e la Principessa Maria del Liechtenstein, con la Famiglia.

- Il Cardinale Alfonso López Trujillo, Presidente del Pontificio Consiglio per la Famiglia.

- Il Cardinale Georges Marie Martin Cottier, Pro-Teologo emerito della Casa Pontificia.

- L'Arcivescovo Francesco Monterisi, Segretario della Congregazione per i Vescovi.
AP/.../...                                       VIS 20070205 (190)


FERMA CONDANNA DEL PAPA VIOLENZA NEL MONDO DEL CALCIO


CITTA' DEL VATICANO, 5 FEB. 2007 (VIS). Il Santo Padre Benedetto XVI ha fatto pervenire, tramite il Cardinale Tarcisio Bertone, Segretario di Stato, un telegramma di cordoglio all'Arcivescovo di Catania S.E. Monsignor Salvatore Gristina, per la morte dell'Ispettore Capo di Polizia Filippo Raciti, nel corso degli scontri fra forze di polizia e tifosi al termine della partita di calcio Catania-Palermo, il 2 febbraio scorso. L'Arcivescovo Gristina presiede oggi a Catania la Liturgia Esequiale del defunto Ispettore.

  "Informato della tragica uccisione dell'Ispettore Capo Filippo Raciti" - si legge nel telegramma - "il Sommo Pontefice esprime la sua spirituale vicinanza alla consorte ed ai figli della vittima, come anche ai feriti ed alla Polizia di Stato impegnata con altre Forze dell'Ordine nel mantenimento della sicurezza dei cittadini".

  "Nel ribadire la sua ferma condanna per ogni gesto di violenza che macchia il mondo del calcio, il Santo Padre ne esorta i protagonisti a promuovere con maggior determinazione il rispetto della legalità, favorendo la lealtà, la solidarietà e una sana competitività. Con tali voti Sua Santità eleva fervide preghiere di suffragio per il fedele servitore dello Stato e, mentre invoca la consolazione celeste sui familiari, i colleghi e su quanti sono colpiti da così drammatico lutto, invia la confortatrice Benedizione Apostolica estensibile ai presenti al rito esequiale".
TGR/INCIDENTI CALCIO/GRISTINA:RACITI                           VIS 20070205 (210)


MESSAGGIO DEL PAPA XXII GIORNATA MONDIALE GIOVENTÙ

CITTA' DEL VATICANO, 5 FEB. 2007 (VIS). Oggi è stato reso pubblico il Messaggio del Santo Padre Benedetto XVI per la XXII Giornata Mondiale della Gioventù, che sarà celebrata nelle Diocesi la prossima Domenica delle Palme, 1° aprile. Il Papa propone alla meditazione dei giovani le parole di Gesù: "Come io vi ho amato, così amatevi anche voi gli uni gli altri" (Gv 13,34). Di seguito riportiamo ampi estratti del Messaggio, datato 27 gennaio.

  "L'amore è possibile e scopo di questo mio messaggio è di contribuire a ravvivare in ciascuno di voi, che siete il futuro e la speranza dell'umanità, la fiducia nell'amore vero, fedele e forte; un amore che genera pace e gioia; un amore che lega le persone, facendole sentire libere nel reciproco rispetto".

  "Come si manifesta a noi Dio-Amore? (...) In Cristo, vero Dio e vero Uomo, abbiamo conosciuto l'amore in tutta la sua portata. (...) La manifestazione dell'amore divino è totale e perfetta nella Croce (...). Redenta dal suo sangue, nessuna vita umana è inutile o di poco valore, perché tutti siamo amati personalmente da Lui con un amore appassionato e fedele, un amore senza limiti".

  "Anzi, il Crocifisso, che dopo la risurrezione porta per sempre i segni della propria passione, mette in luce le 'contraffazioni' e le menzogne su Dio, che si ammantano di violenza, di vendetta e di esclusione. Cristo è l'Agnello di Dio, che prende su di sé il peccato del mondo e sradica l'odio dal cuore dell'uomo. Ecco la sua veritiera 'rivoluzione': l'amore".

  "Sulla croce Cristo grida: 'Ho sete' (Gv 19,28): rivela così un'ardente sete di amare e di essere amato da ognuno di noi. Solo se arriviamo a percepire la profondità e l'intensità di un tale mistero, ci rendiamo conto della necessità e dell'urgenza di amarlo a nostra volta 'come' Lui ci ha amati. (...) La novità di Cristo consiste nel fatto che amare come Lui ci ha amati significa amare tutti, senza distinzioni, anche i nemici, 'fino alla fine' (cfr Gv 13,1)".

  "Vorrei ora soffermarmi su tre ambiti della vita quotidiana dove voi, cari giovani, siete particolarmente chiamati a manifestare l'amore di Dio. Il primo ambito è la Chiesa che è la nostra famiglia spirituale, composta da tutti i discepoli di Cristo. Memori delle sue parole: 'Da questo tutti sapranno che siete miei discepoli, se avrete amore gli uni per gli altri' (Gv 13,35), alimentate, con il vostro entusiasmo e la vostra carità, le attività delle parrocchie, delle comunità, dei movimenti ecclesiali e dei gruppi giovanili ai quali appartenete. Siate solleciti nel cercare il bene dell'altro, fedeli agli impegni presi. Non esitate a rinunciare con gioia ad alcuni vostri svaghi, accettate di buon animo i sacrifici necessari, testimoniate il vostro amore fedele per Gesù annunciando il suo Vangelo specialmente fra i vostri coetanei".

  "Il secondo ambito, dove siete chiamati ad esprimere l'amore e a crescere in esso, è la vostra preparazione al futuro che vi attende. Se siete fidanzati, Dio ha un progetto di amore sul vostro futuro di coppia e di famiglia ed è quindi essenziale che voi lo scopriate con l'aiuto della Chiesa, liberi dal pregiudizio diffuso che il cristianesimo, con i suoi comandamenti e i suoi divieti, ponga ostacoli alla gioia dell'amore ed impedisca in particolare di gustare pienamente quella felicità che l'uomo e la donna cercano nel loro reciproco amore".

  "Il periodo del fidanzamento, fondamentale per costruire la coppia, è un tempo di attesa e di preparazione, che va vissuto nella castità dei gesti e delle parole. Ciò permette di maturare nell'amore, nella premura e nell'attenzione verso l'altro; aiuta ad esercitare il dominio di sé, a sviluppare il rispetto dell'altro, caratteristiche tutte del vero amore che non ricerca in primo luogo il proprio soddisfacimento né il proprio benessere. Nella preghiera comune chiedete al Signore che custodisca ed incrementi il vostro amore e lo purifichi da ogni egoismo".

  "Non esitate a rispondere generosamente alla chiamata del Signore, perché il matrimonio cristiano è una vera e propria vocazione nella Chiesa. Ugualmente, cari giovani e care ragazze, siate pronti a dire 'sì', se Iddio vi chiama a seguirlo sulla via del sacerdozio ministeriale o della vita consacrata. Il vostro esempio sarà di incoraggiamento per molti altri vostri coetanei, che sono alla ricerca della vera felicità".

  "Il terzo ambito dell'impegno che l'amore comporta è quello della vita quotidiana con le sue molteplici relazioni. Mi riferisco segnatamente alla famiglia, alla scuola, al lavoro e al tempo libero. Cari giovani, coltivate i vostri talenti non soltanto per conquistare una posizione sociale, ma anche per aiutare gli altri 'a crescere'. Sviluppate le vostre capacità, non solo per diventare più 'competitivi' e 'produttivi', ma per essere 'testimoni della carità'. Alla formazione professionale unite lo sforzo di acquisire conoscenze religiose utili per poter svolgere la vostra missione in maniera responsabile. In particolare, vi invito ad approfondire la dottrina sociale della Chiesa, perché dai suoi principi sia ispirata ed illuminata la vostra azione nel mondo".

  "Cari giovani, vorrei invitarvi a 'osare l'amore', a non desiderare cioè niente di meno per la vostra vita che un amore forte e bello, capace di rendere l'esistenza intera una gioiosa realizzazione del dono di voi stessi a Dio e ai fratelli, ad imitazione di Colui che mediante l'amore ha vinto per sempre l'odio e la morte (cfr Ap 5,13). L'amore è la sola forza in grado di cambiare il cuore dell'uomo e l'umanità intera, rendendo proficue le relazioni tra uomini e donne, tra ricchi e poveri, tra culture e civiltà. Questo testimonia la vita dei Santi che, veri amici di Dio, sono il canale e il riflesso di questo amore originario. Impegnatevi a conoscerli meglio, affidatevi alla loro intercessione, cercate di vivere come loro. Mi limito a citare Madre Teresa che, per affrettarsi a rispondere al grido di Cristo 'Ho sete', (...), iniziò a raccogliere i moribondi nelle strade di Calcutta, in India. Da allora l'unico desiderio della sua vita divenne quello di estinguere la sete d'amore di Gesù non a parole, ma con atti concreti, riconoscendone il volto sfigurato, assetato d'amore, nel viso dei più poveri tra i poveri".

  "Ad ognuno di noi, cari amici, è dato di raggiungere questo stesso grado di amore, ma solo ricorrendo all'indispensabile sostegno della Grazia divina. Soltanto l'aiuto del Signore ci consente, infatti, di sfuggire alla rassegnazione davanti all'enormità del compito da svolgere e ci infonde il coraggio di realizzare quanto è umanamente impensabile. Il contatto con il Signore nella preghiera ci mantiene nell'umiltà, ricordandoci che siamo 'servi inutili' (cfr Lc 17,10)".

  "Soprattutto l'Eucaristia è la grande scuola dell'amore. Quando si partecipa regolarmente e con devozione alla Santa Messa, quando si passano in compagnia di Gesù eucaristico prolungate pause di adorazione è più facile capire la lunghezza, la larghezza, l'altezza e la profondità del suo amore che sorpassa ogni conoscenza (cfr Ef 3,17-18). Condividendo il Pane eucaristico con i fratelli della comunità ecclesiale si è poi spinti a tradurre 'in fretta', come fece la Vergine con Elisabetta, l'amore di Cristo in generoso servizio ai fratelli".

  "Cari giovani, (...) la prossima Giornata Mondiale della Gioventù (...) rappresenterà una tappa importante verso l'incontro di Sydney, il cui tema sarà: 'Avrete forza dallo Spirito Santo che scenderà su di voi e mi sarete testimoni' (At 1,8). Maria, Madre di Cristo e della Chiesa, vi aiuti a far risuonare ovunque il grido che ha cambiato il mondo: 'Dio è amore!'. Vi accompagno con la preghiera e di cuore vi benedico".
MESS/GIORNATA MONDIALE GIOVENTÙ/...                 VIS 20070205 (1250)


SOSTENERE LA FAMIGLIA CON INIZIATIVE PASTORALI E POLITICHE


CITTA' DEL VATICANO, 4 FEB. 2007 (VIS). La "Giornata per la vita", promossa dalla Conferenza Episcopale Italiana sul tema: "Amare e desiderare la vita", e che si celebra oggi in Italia, è stato il tema delle riflessioni del Santo Padre Benedetto XVI prima della recita dell'Angelus con le migliaia di fedeli ed i pellegrini convenuti in Piazza San Pietro.

  "Mi unisco ai Vescovi italiani" - ha detto il Papa - "per rinnovare l'appello più volte lanciato anche dai miei venerati predecessori a tutti gli uomini e le donne di buona volontà, affinché si mostrino accoglienti verso il grande e misterioso dono della vita. La vita, che è opera di Dio, non va negata ad alcuno, neppure al più piccolo e indifeso nascituro, tanto meno quando presenta gravi disabilità".

  "Allo stesso tempo, facendo eco ai Pastori della Chiesa in Italia, invito a non cadere nell'inganno di pensare di poter disporre della vita fino a 'legittimarne l'interruzione con l'eutanasia, magari mascherandola con un velo di umana pietà".

  "Nella Diocesi di Roma inizia oggi la 'Settimana della vita e della famiglia'" - ha proseguito il Pontefice  - "occasione importante per pregare e riflettere sulla famiglia, che è 'culla' della vita e di ogni vocazione. Sappiamo bene come la famiglia fondata sul matrimonio costituisca l'ambiente naturale per la nascita e per l'educazione dei figli, e quindi per assicurare l'avvenire dell'intera umanità".

  "Sappiamo però pure come essa sia segnata da una profonda crisi e debba oggi affrontare molteplici sfide. Occorre pertanto difenderla, aiutarla, tutelarla e valorizzarla nella sua unicità irripetibile. Se questo impegno compete in primo luogo agli sposi, è anche prioritario dovere della Chiesa e di ogni pubblica istituzione sostenere la famiglia attraverso iniziative pastorali e politiche, che tengano conto dei reali bisogni dei coniugi, degli anziani e delle nuove generazioni".

  Il Papa ha concluso le sue riflessioni invocando il Signore, per intercessione di Maria Santissima, affinché "cresca il rispetto per la sacralità della vita, si prenda sempre più coscienza delle vere esigenze familiari, ed aumenti il numero di quanti contribuiscono a realizzare nel mondo la civiltà dell'amore".
ANG/GIORNATA VITA/...                               VIS 20070205 (360)


INVIATO SPECIALE XV GIORNATA MONDIALE DEL MALATO


CITTA' DEL VATICANO, 3 FEB. 2007 (VIS). Oggi è stata resa pubblica la Lettera, redatta in latino e datata 2 gennaio, con la quale il Santo Padre Benedetto XVI nomina il Cardinale Javier Lozano Barragán, Presidente del Pontificio Consiglio per la Pastorale della Salute, Suo Inviato Speciale  alla celebrazione della XV Giornata Mondiale del Malato, che avrà luogo a Seoul (Corea), l'11 febbraio prossimo.

  La Missione che accompagnerà il Porporato è composta dal Sacerdote Kyung Sang Paul Lee, Segretario Generale per l'Educazione Cattolica nell'Arcidiocesi di Seoul e dal Sacerdote Young Man Steven Han, Direttore amministrativo della Conferenza Episcopale di Corea.
BXVI-LETTERA/INVIATO SPECIALE/COREA:LOZANO       VIS 20070205 (110)


MEMBRI ISTITUTI SECOLARI: ANNUNCIATE LA BELLEZZA DI DIO


CITTA' DEL VATICANO, 3 FEB. 2007 (VIS). Il Santo Padre Benedetto XVI ha ricevuto questa mattina un numeroso gruppo di Membri di Istituti Secolari provenienti da diversi paesi, a Roma per partecipare al Simposio Internazionale organizzato in occasione del 60° anniversario della promulgazione della Costituzione Apostolica "Provida Mater Ecclesia".

  Ricordando che sono trascorsi sessanta anni da quel 2 febbraio 1947 quando Papa Pio XII promulgava tale Costituzione Apostolica, Papa Benedetto XVI ha detto: "Quell'atto giuridico non rappresentò il punto di arrivo, quanto piuttosto il punto di partenza di un cammino volto a delineare una nuova forma di consacrazione: quella di fedeli laici e presbiteri diocesani, chiamati a vivere con radicalità evangelica proprio quella secolarità in cui essi sono immersi in forza della condizione esistenziale o del ministero pastorale".

  Successivamente il Santo Padre ha enumerato i caratteri della missione secolare: "la testimonianza delle virtù umane, quali 'la giustizia, la pace, la gioia' (Rm 14,17), la 'bella condotta di vita', di cui parla Pietro nella sua Prima Lettera (cfr 2,12) (...). l'impegno per la costruzione di una società che riconosca nei vari ambiti la dignità della persona e i valori irrinunciabili per la sua piena realizzazione: dalla politica all'economia, dall'educazione all'impegno per la salute pubblica, dalla gestione dei servizi alla ricerca scientifica".

  "Ogni realtà propria e specifica vissuta dal cristiano, il proprio lavoro e i propri concreti interessi, pur conservando la loro relativa consistenza, trovano il loro fine ultimo nell'essere abbracciati dalla stesso scopo per cui il Figlio di Dio è entrato nel mondo. Sentitevi, pertanto, chiamati in causa da ogni dolore, da ogni ingiustizia, così come da ogni ricerca di verità, di bellezza e di bontà, non perché abbiate la soluzione di tutti i problemi, ma perché ogni circostanza in cui l'uomo vive e muore costituisce per voi l'occasione di testimoniare l'opera salvifica di Dio. È questa la vostra missione".

  "II carattere secolare della vostra consacrazione" - ha proseguito il Pontefice - "evidenzia da un lato i mezzi con cui vi adoperate per realizzarla, cioè quelli propri di ogni uomo e donna che vivono in condizioni ordinarie nel mondo, e dall'altro la forma del suo sviluppo, quella cioè di una relazione profonda con i segni del tempo che siete chiamati a discernere, personalmente e comunitariamente, alla luce del Vangelo".

  "Il luogo del vostro apostolato è perciò tutto l'umano" - ha detto ancora Papa Benedetto XVI - "non solo dentro la comunità cristiana - dove la relazione si sostanzia di ascolto della Parola e di vita sacramentale, da cui attingete per sostenere l'identità battesimale - dico il luogo del vostro apostolato è tutto l'umano, sia dentro la comunità cristiana, sia nella comunità civile dove la relazione si attua nella ricerca del bene comune, nel dialogo con tutti, chiamati a testimoniare quell'antropologia cristiana che costituisce proposta di senso in una società disorientata e confusa dal clima multiculturale e multireligioso che la connota".

  Benedetto XVI ha concluso il suo discorso esortando i Membri degli Istituti Secolari con queste parole: "Annunciate la bellezza di Dio e della sua creazione. Sull'esempio di Cristo, siate obbedienti all'amore, uomini e donne di mitezza e misericordia, capaci di percorrere le strade del mondo facendo solo del bene. (..) La Chiesa ha bisogno anche di voi per dare completezza alla sua missione. Siate seme di santità gettato a piene mani nei solchi della storia".
AC/.../ISTITUTI SECOLARI                           VIS 20070205 (580)


CONSACRATI PROCLAMANO CHE DIO È SIGNORE DELL'ESISTENZA


CITTA' DEL VATICANO, 3 FEB. 2007 (VIS). Nel pomeriggio di ieri, Festa della Presentazione del Signore e XI Giornata della Vita Consacrata, il Santo Padre Benedetto XVI ha incontrato, nella Basilica Vaticana, i Membri delle Congregazioni, Istituti, Società di Vita Apostolica e Nuove Forme di Vita Consacrata, in occasione della Giornata della Vita Consacrata, istituita da Giovanni Paolo II.

  Al termine della Celebrazione Eucaristica presieduta dal Cardinale Franc Rodé, C.M., Prefetto della Congregazione per gli Istituti di Vita Consacrata e le Società di Vita Apostolica, Papa Benedetto XVI ha rivolto parole di saluto a tutti i presenti ed ha affermato: "L'odierna ricorrenza è quanto mai opportuna per chiedere insieme al Signore il dono di una sempre più consistente ed incisiva presenza dei religiosi, delle religiose e delle persone consacrate nella Chiesa in cammino sulle strade del mondo".

  "Cari fratelli e sorelle" - ha proseguito il Pontefice - "la festa che oggi celebriamo ci ricorda che la vostra testimonianza evangelica, perché sia veramente efficace, deve scaturire da una risposta senza riserve all'iniziativa di Dio che vi ha consacrati a sé con uno speciale atto d'amore".

  "Come gli anziani Simeone e Anna erano desiderosi di vedere il Messia prima della loro morte (...), così anche in questo nostro tempo è diffuso, soprattutto tra i giovani, il bisogno di incontrare Dio. Coloro che sono scelti da Dio per la vita consacrata fanno proprio in modo definitivo questo anelito spirituale. (...) Con il loro esempio proclamano a un mondo spesso disorientato, ma in realtà sempre più alla ricerca di un senso, che Dio è il Signore dell'esistenza".

  Le persone consacrate "scegliendo l'obbedienza, la povertà e la castità per il Regno dei cieli, mostrano che ogni attaccamento ed amore alle cose e alle persone è incapace di saziare definitivamente il cuore: che l'esistenza terrena è un'attesa  più o meno lunga dell'incontro 'faccia a faccia' con lo Sposo divino".

  "Quando si rinuncia a tutto per seguire Cristo" - ha detto ancora il Pontefice - "quando gli si dà ciò che si ha di più caro affrontando ogni sacrificio, allora come è avvenuto per il divin Maestro, anche la persona consacrata che ne segue le orme diventa necessariamente 'segno di contraddizione', perché il suo modo di pensare e di vivere è spesso in contrasto con la logica del mondo. (...) Dinanzi a un simile coraggio, quanta gente assetata di verità resta colpita ed è attratta da chi non esita a dare la vita, la propria vita, per ciò in cui crede".

  Il Papa ha esortato i consacrati e le consacrate con queste parole: "Non dimenticate mai che la vita consacrata è dono divino, e che è in primo luogo il Signore a condurla a buon fine secondo i suoi progetti. Questa certezza che il Signore ci conduce a buon fine, nonostante le nostre debolezze; questa certezza deve esservi di conforto, preservandovi dalla tentazione dello scoraggiamento dinanzi alle inevitabili difficoltà della vita e alle molteplici sfide dell'epoca moderna".

  "L'odierna liturgia è particolarmente suggestiva" - ha concluso il Pontefice - "perché contrassegnata dal simbolo della luce. La solenne processione dei ceri, che avete compiuto all'inizio della celebrazione, sta a indicare Cristo, vera luce del mondo, che risplende nella notte della storia e che illumina ogni cercatore di verità. Cari consacrati e consacrate, ardete di questa fiamma e fatela risplendere con la vostra vita, perché dappertutto brilli un frammento del fulgore irradiato da Gesù, splendore di verità".
AC/VITA CONSACRATA/RODÉ                           VIS 20070205 (570)


ALTRI ATTI PONTIFICI


CITTA' DEL VATICANO, 2 FEB. 2007 (VIS). Il Santo Padre:

- Ha accettato la rinuncia al governo pastorale dell'Arcidiocesi di München und Freising (Germania), presentata dal Cardinale Friedrich Wetter, per raggiunti limiti d'età.

- Ha accettato la rinuncia al governo pastorale della Diocesi di Limburg (Germania), presentata dal Vescovo Franz Kamphaus, per raggiunti limiti d'età.

- Ha nominato il Vescovo Abraham Escudero Montoya, finora Vescovo di Espinal (Colombia), Vescovo di Palmira (superficie: 4.796; popolazione: 711.000; cattolici: 610.000; sacerdoti: 71; religiosi: 245), Colombia.
RE:NER/.../WETTER:KAMPHAUS:ESCUDERO                     VIS 20070202 (90)


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