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Il Vatican Information Service (VIS), istituito nell'ambito della Sala Stampa della Santa Sede, è un bollettino telematico che diffonde notizie relative all'attività magistrale e pastorale del Santo Padre e della Curia Romana...

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lunedì 6 maggio 2013

REGINA CAELI: DIFENDERE E TUTELARE SEMPRE I PIÙ VULNERABILI, SPECIALMENTE I BAMBINI

Città del Vaticano, 5 maggio 2013 (VIS). "Un saluto speciale va oggi all’Associazione 'Meter', nella Giornata dei bambini vittime della violenza. E questo mi offre l’occasione per rivolgere il mio pensiero a quanti hanno sofferto e soffrono a causa di abusi. Vorrei assicurare loro che sono presenti nella mia preghiera, ma vorrei anche dire con forza che tutti dobbiamo impegnarci con chiarezza e coraggio affinché ogni persona umana, specialmente i bambini, che sono tra le categorie più vulnerabili, sia sempre difesa e tutelata", ha detto il Papa prima della recita del Regina Caeli con i numerosi fedeli convenuti in Piazza San Pietro, molti dei quali membri delle Confraternite giunte in pellegrinaggio a Roma in occasione dell'Anno della Fede.

Il Santo Padre ha anche ricordato che nel contesto di tale pellegrinaggio l'amore per la Madonna "è una delle caratteristiche della pietà popolare, che chiede di essere valorizzata e ben orientata" ed ha invitato tutti a meditare l'ultimo capitolo della Costituzione del Concilio Vaticano II sulla Chiesa, la "Lumen gentium", che parla proprio di Maria nel mistero di Cristo e della Chiesa. "Lì si dice che Maria 'avanzò nella peregrinazione della fede'. Cari amici, nell’Anno della fede - ha detto il Papa - vi lascio questa icona di Maria pellegrina, che segue il Figlio Gesù e precede tutti noi nel cammino della fede".

"Oggi le Chiese d’Oriente che seguono il Calendario Giuliano - ha ricordato Papa Francesco - celebrano la festa di Pasqua. Desidero inviare a questi fratelli e sorelle uno speciale saluto, unendomi di tutto cuore a loro nel proclamare il lieto annuncio: Cristo è risorto! Raccolti in preghiera intorno a Maria, invochiamo da Dio il dono dello Spirito Santo, il Paraclito, perché consoli e conforti tutti i cristiani, specialmente quanti celebrano la Pasqua tra prove e sofferenze, e li guidi sulla via della riconciliazione e della pace".

Il Papa ha inoltre ricordato la Beatificazione, ieri in Brasile, di Francisca de Paula de Jesus, detta 'Nhá Chica'. "La sua vita semplice - ha detto il Santo Padre - fu tutta dedicata a Dio e alla carità, tanto che era chiamata 'madre dei poveri'. Mi unisco alla gioia della Chiesa in Brasile per questa luminosa discepola del Signore".

Infine Papa Francesco ha salutato con affetto tutte le Confraternite presenti, "venute da tanti Paesi. Grazie per la vostra testimonianza di fede! Saluto anche i gruppi parrocchiali e le famiglie, come pure la grande parata di varie bande musicali e associazioni degli Schützen provenienti dalla Germania".

"Incoraggio - ha concluso Papa Francesco - anche i malati di ipertensione polmonare e i loro familiari".

AUTENTICITÀ EVANGELICA, ECCLESIALITÀ, MISSIONARIETÀ: CARATTERISTICHE DELLE CONFRATERNITE

Città del Vaticano, 6 maggio 2013 (VIS). Migliaia di persone, membri delle Confraternite di Italia, Francia, Spagna, Irlanda, Malta, Polonia hanno sfilato ieri, sotto una pioggia battente, in Via della Conciliazione, diretti in Piazza San Pietro per assistere alla Santa Messa presieduta dal Santo Padre, in occasione del pellegrinaggio delle Confraternite a Roma, nell'ambito delle "Giornate delle Confraternite e della Pietà popolare" promosse dall'Anno della Fede.

"Sono rappresentanti qui - ha detto l'Arcivescovo Rino Fisichella, Presidente del Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione, nel suo indirizzo di saluto al Papa - dieci secoli di storia che pochi conoscono, perché fatta di semplici gesti quotidiani, scolpiti però nel cuore delle persone. Le Confraternite hanno espresso il frutto più genuino della fede: la carità verso i poveri, gli abbandonati, i sofferenti, gli emarginati".

"Cari fratelli e sorelle, siete stati coraggiosi di venire con questa pioggia - ha risposto il Papa - Il Signore vi benedica tanto! Nel cammino dell'Anno della fede, sono contento di celebrare questa Eucaristia dedicata in modo speciale alle Confraternite: una realtà tradizionale nella Chiesa, che ha conosciuto in tempi recenti un rinnovamento e una riscoperta".

"Chi ama il Signore Gesù - ha ricordato il Papa - accoglie in sé Lui e il Padre e grazie allo Spirito Santo accoglie nel proprio cuore e nella propria vita il Vangelo. Qui ci è indicato il centro da cui tutto deve partire e a cui tutto deve condurre: amare Dio, essere discepoli di Cristo vivendo il Vangelo. Benedetto XVI rivolgendosi a voi, ha usato questa parola: 'evangelicità'. Care Confraternite, la pietà popolare, di cui voi siete un’importante manifestazione è un tesoro che ha la Chiesa e che i Vescovi latinoamericani hanno definito, in modo significativo, come una spiritualità, una mistica, che è uno 'spazio di incontro con Gesù Cristo' (...). Nei secoli le Confraternite sono state fucine di santità di tanta gente che ha vissuto con semplicità un rapporto intenso con il Signore. Camminate con decisione verso la santità; non accontentatevi di una vita cristiana mediocre, ma la vostra appartenenza sia di stimolo, anzitutto per voi, ad amare di più Gesù Cristo".

Successivamente il Papa ha commentato il brano degli Atti degli Apostoli della liturgia di oggi che "ci parla di ciò che è essenziale. Nella Chiesa nascente ci fu subito bisogno di discernere ciò che era essenziale per essere cristiani, per seguire Cristo, e che cosa non lo era. (...) Ma notate come le difficoltà furono superate non al di fuori, ma nella Chiesa. E qui c’è un secondo elemento che vorrei richiamarvi, come fece Benedetto XVI, e cioè l’'ecclesialità'. La pietà popolare è una strada che porta all’essenziale se è vissuta nella Chiesa in profonda comunione con i vostri Pastori. Cari fratelli e sorelle, la Chiesa vi vuole bene! Siate una presenza attiva nella comunità come cellule vive, pietre viventi. I Vescovi latinomericani hanno scritto che la pietà popolare di cui siete espressione è 'una modalità legittima di vivere la fede, un modo di sentirsi parte della Chiesa'. È bello questo! (...) Amate la Chiesa! Lasciatevi guidare da essa! Nelle parrocchie, nelle diocesi, siate un vero polmone di fede e di vita cristiana, un’aria fresca! In questa Piazza vedo una grande varietà prima di ombrelli e adesso di colori e di segni. Così è la Chiesa: una grande ricchezza e varietà di espressioni in cui tutto è ricondotto all’unità; la varietà ricondotta all’unità e l’unità è l’incontro con Cristo".

Infine il Papa si è soffermato sul terzo aspetto che deve contraddistinguere le confraternite: la missionarietà. "Voi avete - ha spiegato il Santo Padre - una missione specifica e importante, che è quella di tenere vivo il rapporto tra la fede e le culture dei popoli a cui appartenete, e lo fate attraverso la pietà popolare. Quando, ad esempio, voi portate in processione il Crocifisso con tanta venerazione e tanto amore al Signore, non fate un semplice atto esteriore; voi indicate la centralità del Mistero Pasquale del Signore, della sua Passione, Morte e Risurrezione, che ci ha redenti, e indicate a voi stessi per primi e alla comunità che bisogna seguire Cristo nel cammino concreto della vita perché ci trasformi. Ugualmente quando manifestate la profonda devozione per la Vergine Maria, voi indicate la più alta realizzazione dell’esistenza cristiana (...). Questa fede, che nasce dall'ascolto della Parola di Dio, voi la manifestate in forme che coinvolgono i sensi, gli affetti, i simboli delle diverse culture... E così facendo aiutate a trasmetterla alla gente, e specialmente alle persone semplici, a coloro che nel Vangelo Gesù chiama 'i piccoli'. In effetti, 'il camminare insieme verso i santuari e la partecipazione ad altre manifestazioni della pietà popolare, portando con sé anche i figli e coinvolgendo altre persone, è in se stesso un'azione di evangelizzazione' (...) Le vostre iniziative siano dei 'ponti', delle vie per portare a Cristo, per camminare con Lui. E in questo spirito siate sempre attenti alla carità. Ogni cristiano e ogni comunità è missionaria nella misura in cui porta e vive il Vangelo e testimonia l’amore di Dio verso tutti, specialmente verso chi si trova in difficoltà. Siate missionari dell’amore e della tenerezza di Dio! Siate missionari della misericordia di Dio, che sempre ci perdona, sempre ci aspetta, ci ama tanto!"

"Evangelicità, ecclesialità, missionarietà. - ha ribadito il Pontefice - Tre parole! Non dimenticarle! (...) Chiediamo al Signore che orienti sempre la nostra mente e il nostro cuore verso di Lui, come pietre vive della Chiesa, perché ogni nostra attività, tutta la nostra vita cristiana sia una testimonianza luminosa della sua misericordia e del suo amore. E così cammineremo verso la meta del nostro pellegrinaggio terreno, verso quel santuario tanto bello, la Gerusalemme del Cielo".


IL PAPA NELLA BASILICA LIBERIANA: MARIA CI AIUTA AD AFFRONTARE LA VITA

Città del Vaticano, 4 maggio 2013 (VIS). Questo pomeriggio, alle ore 18;00, nella Basilica di Santa Maria Maggiore, il Santo Padre ha baciato il Crocifisso come atto di "presa di possesso" della Basilica. È la seconda volta, dall'inizio del suo Pontificato, che Papa Francesco si reca nel tempio mariano più antico d'Occidente che custodisce l'Icona della Madonna "Salus Populi Romani", molto venerata a Roma. Il 14 marzo, giorno successivo alla sua elezione, il Pontefice si è recato nella Basilica Liberiana per porre sotto la benedizione di Maria il suo ministero petrino. Nel corso della presente visita, che si svolge il primo sabato del mese di maggio, il Papa ha voluto recitare in questa Basilica, i misteri gaudiosi del Santo Rosario.

Al suo arrivo Papa Francesco è stato accolto dal Cardinale Arciprete Santos Abril y Castelló, il quale nel suo saluto al Santo Padre ha detto: "Desideriamo dare cordiale ascolto a una richiesta che ben sappiamo è frequente sulle labbra del nostro Papa: 'preghi, pregate per me'. Lo faremo anche in futuro perché è una linea pastorale che vogliamo privilegiare in questa Basilica: quella di cercare di risvegliare la fede nel popolo cristiano con un doppio accento: con un tocco mariano e uniti al Papa, facendoci eco frequente dell'insegnamento e delle parole del Santo Padre (...) Esse ci spingeranno a uscire verso le periferie religiose e umane, dove ci sono tanti spazi da riempire e da accompagnare".

Il Papa ha sottolineato nell'omelia tra aspetti della maternità di Maria: Ella ci aiuta a crescere, ad affrontare la vita, ad essere liberi.

"Gesù Cristo, con la sua Passione, Morte e Risurrezione - ha detto il Vescovo di Roma - ci porta la salvezza, ci dona la grazia e la gioia di essere figli di Dio, di chiamarlo in verità con il nome di Padre. Maria è madre, e una madre si preoccupa soprattutto della salute dei suoi figli (...) La Madonna custodisce la nostra salute. Che cosa vuol dire questo, che la Madonna custodisce la nostra salute? Penso soprattutto a tre aspetti: ci aiuta a crescere, ad affrontare la vita, ad essere liberi".

"Una mamma aiuta i figli a crescere e vuole che crescano bene; per questo li educa a non cedere alla pigrizia - che deriva anche da un certo benessere -, a non adagiarsi in una vita comoda che si accontenta di avere solo delle cose. La mamma ha cura dei figli perché (...) crescano forti, capaci di prendersi responsabilità, (...) di tendere a grandi ideali. (...) La Madonna fa proprio questo in noi, ci aiuta a crescere umanamente e nella fede, ad essere forti e non cedere alla tentazione dell’essere uomini e cristiani in modo superficiale, ma a vivere con responsabilità, a tendere sempre più in alto".

"Una mamma poi pensa alla salute dei figli educandoli anche ad affrontare le difficoltà della vita. Non si educa, non si cura la salute evitando i problemi, come se la vita fosse un’autostrada senza ostacoli. La mamma aiuta i figli a guardare con realismo i problemi della vita e a non perdersi in essi, ma ad affrontarli con coraggio, a non essere deboli, e a saperli superare, in un sano equilibrio che una madre 'sente' tra gli ambiti di sicurezza e le zone di rischio. (...) Una vita senza sfide non esiste e un ragazzo o una ragazza che non sa affrontarle mettendosi in gioco, è un ragazzo e una ragazza senza spina dorsale! (...) Maria ha vissuto molti momenti non facili nella sua vita, dalla nascita di Gesù, quando 'per loro non c’era posto nell’alloggio', fino al Calvario. E come una buona madre ci è vicina, perché non perdiamo mai il coraggio di fronte alle avversità della vita, di fronte alla nostra debolezza, di fronte ai nostri peccati: ci dà forza, ci indica il cammino di suo Figlio. Gesù dalla croce dice a Maria, indicando Giovanni: 'Donna, ecco tuo figlio!' e a Giovanni: 'Ecco tua madre!'. In quel discepolo tutti noi siamo rappresentati".

"Un ultimo aspetto: una buona mamma (...) aiuta anche a prendere le decisioni definitive con libertà. (...) Ma che cosa significa libertà? Non è certo fare tutto ciò che si vuole (...), libertà non significa, per così dire, buttare tutto ciò che non piace dalla finestra. No, quella non è libertà! La libertà ci è donata perché sappiamo fare scelte buone nella vita! Maria da buona madre ci educa ad essere, come Lei, capaci di fare scelte definitive; scelte definitive, in questo momento in cui regna, per così dire, la filosofia del provvisorio. È tanto difficile impegnarsi nella vita definitivamente. E lei ci aiuta a fare scelte definitive con quella libertà piena con cui ha risposto 'sì' al piano di Dio sulla sua vita".

"Cari fratelli e sorelle, quanto è difficile, nel nostro tempo, prendere decisioni definitive! Ci seduce il provvisorio. Siamo vittime di una tendenza che ci spinge alla provvisorietà… È un po’ il fascino del rimanere adolescenti, e questo per tutta la vita! Non abbiamo paura degli impegni definitivi, degli impegni che coinvolgono e interessano tutta la vita! In questo modo la vita sarà feconda! E questo è libertà: avere il coraggio di prendere queste decisioni con grandezza".

"Tutta l’esistenza di Maria è un inno alla vita, un inno di amore alla vita (...) La 'Salus Populi Romani' è la mamma che ci dona la salute nella crescita, ci dona la salute nell’affrontare e superare i problemi, ci dona la salute nel renderci liberi per le scelte definitive; la mamma che ci insegna ad essere fecondi, ad essere aperti alla vita (...), a non perdere mai la speranza, a donare vita agli altri, vita fisica e spirituale. Questo ti chiediamo questa sera, O Maria, 'Salus Populi Romani', (...) donaci la salute (...) per essere sempre segni e strumenti di vita".
Dopo la recita del Santo Rosario, all’uscita dalla Basilica, dal Sagrato il Santo Padre ha rivolto le seguenti parole ai numerosi fedeli radunati in Piazza: "Grazie tante per la vostra presenza nella casa della mamma di Roma (...). Viva la Madonna. È la nostra Madre. Affidiamoci a lei, perché lei ci custodisce come una buona mamma. Io prego per voi, ma vi chiedo di pregare per me, perché ne ho bisogno. Tre 'Ave' per me. Vi auguro una buona domenica, domani. Arrivederci. Adesso vi do la benedizione - a voi e a tutta la vostra famiglia. Vi benedica il Padre Onnipotente".

UDIENZE

Città del Vaticano, 6 maggio 2013 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto questa mattina in udienza:

Dieci Presuli della Conferenza Episcopale del Piemonte, in Visita “ad Limina Apostolorum”:

- L'Arcivescovo Cesare Nosiglia, di Torino, con l’Ausiliare Vescovo Guido Fiandino.

- Il Vescovo Luciano Pacomio, di Mondovì.

- Il Vescovo Piergiorgio Debernardi, di Pinerolo.

- Il Vescovo Alfonso Badini Confalonieri, di Susa.

- Il Vescovo Giacomo Lanzetti, di Alba.

- Il Vescovo Giuseppe Guerrini, di Saluzzo.

- Il Vescovo Giuseppe Cavallotto, di Cuneo e di Fossano.

- Il Vescovo Franco Lovignana, di Aosta.

- Il Vescovo Guido Gallese, di Alessandria.

- Guardie Svizzere Pontificie, con i Familiari.

Sabato 4 maggio il Santo Padre ha ricevuto in udienza:

- Il Cardinale Marc Ouellet, P.S.S., Prefetto della Congregazione per i Vescovi.

- Sei Presuli della Conferenza Episcopale delle Marche, in Visita "ad Limina Apostolorum":

- L'Arcivescovo Giovanni Tonucci, Arcivescovo Prelato di Loreto, Delegato Pontificio per il Santuario Lauretano.

- L'Arcivescovo Luigi Conti, di Fermo.

- L'Arcivescovo Francesco Giovanni Brugnaro, di Camerino-San Severino Marche.

- L'Arcivescovo Giovanni Tani, di Urbino-Urbania-Sant’ Angelo in Vado.

- Il Vescovo Gervasio Gestori, di San Benedetto del Tronto-Ripatransone-Montalto.

- Il Vescovo Armando Trasarti, di Fano-Fossombrone-Cagli- Pergola.


ALTRI ATTI PONTIFICI

Città del Vaticano, 4 maggio 2013 (VIS). Il Santo Padre ha nominato:

- Il Padre Zolile Peter Mpambani, S.C.J. Vescovo della Diocesi di Kokstad (superficie: 17.655; popolazione: 1.809.000; cattolici: 85.400; sacerdoti: 21; religiosi: 60), Sud Africa. Il Vescovo eletto è nato nel 1957 a Umlamli (Sud Africa), ha emesso la professione religiosa nella Congregazione del Sacro Cuore di Gesù nel 1982 ed è stato ordinato sacerdote nel 1987. Dal 1987 al 1990 è stato Vicario parrocchiale nella parrocchia di Sterkspruit; dal 1990 al 1993 Parroco a Burgerdorp; dal 1994 al 1997 Maestro del pre-noviziato della Provincia S.C.J.; dal 1998 al 2003 Consigliere Generale per Africa e Madagascar del Governo Centrale del suo Istituto, a Roma; dal 2005 al 2010 Maestro del pre-noviziato, Superiore locale della Comunità a Bethulie e Direttore del Dehonian House, a Scottsville (Pitermartizburg); dal 2011 al 2013 Ministero, insieme al Vicario Generale, nella parrocchia di Sterkspruit, in Diocesi di Aliwal; dal 2013 è Superiore Provinciale S.C.J. del Sud Africa.
- Il Vescovo Mark J. Seitz, Vescovo di El Paso (superficie: 69.090; popolazione: 848.000; cattolici: 662.000; sacerdoti: 103; religiosi: 190; diaconi permanenti: 27), Stati Uniti d'America. È stato finora Vescovo Ausiliare di Dallas (Stati Uniti d'America).

- Il Vescovo Fernando Carlos Maletti, Vescovo di Merlo-Moreno (superficie: 301; popolazione: 913.000; cattolici: 813.820; sacerdoti: 58; religiosi: 254; diaconi permanenti: 30), Argentina. È stato finora Vescovo di San Carlos de Bariloche (Argentina).

- Sabato 4 maggio il Santo Padre ha nominato l'Arcivescovo Mario Aurelio Poli, di Buenos Aires (Argentina), Ordinario per i fedeli cattolici di rito orientale residenti in Argentina e sprovvisti di Ordinario del proprio rito.


venerdì 3 maggio 2013

DIALOGO FRA LE DIVERSE COMUNITÀ DEL LIBANO, SIRIA, PROFUGHI E SITUAZIONE DEI CRISTIANI IN MEDIO ORIENTE AL CENTRO DEI COLLOQUI DEL PAPA CON IL PRESIDENTE DEL LIBANO

Città del Vaticano, 3 maggio 2013 (VIS). Questa mattina, nel Palazzo Apostolico Vaticano, il Santo Padre Francesco ha ricevuto in Udienza il Signor Michel Sleiman, Presidente della Repubblica del Libano. Successivamente, il Presidente ha incontrato il Segretario di Stato, Cardinale Tarcisio Bertone, il quale era accompagnato dal Segretario per i Rapporti con gli Stati, Arcivescovo Dominique Mamberti.

Nel corso dei cordiali colloqui si è parlato della situazione nel Paese, sottolineando l’importanza del dialogo e della collaborazione tra i membri delle diversità comunità etniche e religiose, che compongono la società e ne costituiscono la ricchezza, in favore del bene comune, dello sviluppo e della stabilità della Nazione. A tale riguardo sono stati espressi i migliori voti per la formazione del nuovo Governo, che dovrà affrontare importanti sfide a livello nazionale e internazionale.

Ci si è soffermati anche sulla situazione regionale, con speciale riferimento al conflitto siriano. Particolare preoccupazione desta l’ingente numero di profughi siriani che hanno cercato rifugio in Libano e nei Paesi vicini e per i quali, come per tutta la popolazione sofferente, si è invocata una maggiore assistenza umanitaria, con il sostegno della Comunità internazionale. Si è auspicata anche una pronta e proficua ripresa dei negoziati tra Israeliani e Palestinesi, sempre più necessaria per la pace e la stabilità della Regione.

Non si è mancato, infine, di ricordare la delicata situazione dei Cristiani in tutto il Medio Oriente ed il significativo contributo che essi possono offrire alla luce dell’Esortazione Apostolica post-sinodale “Ecclesia in Medio Oriente”, che costituisce un importante punto di riferimento per le comunità cattoliche e per le società della Regione.


BENEDETTO XVI LIETO DI RIENTRARE IN VATICANO

Città del Vaticano, 3 maggio 2013 (VIS). Nel pomeriggio di ieri, il Papa emerito Benedetto XVI ha fatto ritorno in Vaticano dopo una permanenza di due mesi a Castel Gandolfo.

Benedetto XVI è giunto in elicottero all'eliporto vaticano poco dopo le 16:45, accompagnato dall'Arcivescovo Georg Gänswein, Prefetto della Casa Pontificia ed è stato accolto dal Cardinale Angelo Sodano, Decano del Collegio Cardinalizio; dal Cardinale Tarcisio Bertone, Segretario di Stato; dal Cardinale Giuseppe Bertello, Presidente del Governatorato; dall'Arcivescovo Angelo Becciu, Sostituto della Segreteria di Stato; dall'Arcivescovo Dominique Mamberti, Segretario per i Rapporti con gli Stati e dal Vescovo Giuseppe Sciacca, Segretario generale del Governatorato.

Il Papa emerito si è trasferito alla sua nuova residenza, il Monastero "Mater Ecclesiae". All'entrata era ad accoglierlo Papa Francesco che gli ha dato il benvenuto con grande e fraterna cordialità. Insieme si sono recati nella cappella del Monastero per un breve momento di preghiera.

"Benedetto XVI - informa un Comunicato della Sala Stampa della Santa Sede - è lieto di rientrare in Vaticano, nel luogo in cui intende dedicarsi, come da lui stesso annunciato l’11 febbraio scorso - giorno della rinuncia al ministero petrino - al servizio della Chiesa anzitutto con la preghiera".

Il monastero, recentemente restaurato è "una casa accogliente - ha detto Benedetto XVI - qui si può lavorare bene".



PROMULGAZIONE DI DECRETI

Città del Vaticano, 3 maggio 2013 (VIS). Nel pomeriggio di ieri il Santo Padre Francesco ha ricevuto in Udienza il Cardinale Angelo Amato, S.D.B., Prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi. Nel corso dell’Udienza il Sommo Pontefice ha autorizzato la Congregazione a promulgare i Decreti riguardanti:

MIRACOLI:

- attribuito all'intercessione della Venerabile Serva di Dio Maria Cristina di Savoia, Regina delle due Sicilie (1812-1836).

- attribuito all'intercessione della Venerabile Serva di Dio Maria Bolognesi, Laica italiana (1924-1980).

VIRTÙ EROICHE

- del Servo di Dio Gioacchino Rosselló i Ferrà, Sacerdote spagnolo, Fondatore della Congregazione dei Sacri Cuori di Gesù e Maria (1833-1909).

- della Serva di Dio Maria Teresa di San Giuseppe (al secolo: Giovanna Kierocińska), religiosa polacca, Fondatrice della Congregazione delle Suore Carmelitane del Bambino Gesù (1885-1946).




UDIENZE

Città del Vaticano, 3 maggio 2013 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto questa mattina in udienza sei Presuli della Conferenza Episcopale delle Marche, in Visita "ad Limina Apostolorum":
- L'Arcivescovo Edoardo Menichelli, di Ancona-Osimo.

- L'Arcivescovo Piero Coccia, di Pesaro.

- Il Vescovo Giuseppe Orlandoni, di Senigallia.

- Il Vescovo Giancarlo Vecerrica, di Fabriano-Matelica.

- Il Vescovo Gerardo Rocconi, di Jesi.

- Il Vescovo Claudio Giuliodori, Amministratore Apostolico di Macerata-Tolentino- Recanati-Cingoli-Treia.

Nel pomeriggio il Santo Padre riceverà:

- Il Vescovo Gerhard Ludwig Müller, Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede.

- Il Cardinale Fernando Filoni, Prefetto della Congregazione per l’Evangelizzazione dei Popoli.

ALTRI ATTI PONTIFICI

Città del Vaticano, 3 maggio 2013 (VIS). Il Santo Padre ha nominato il Padre Michael C. Barber, S.I., Vescovo di Oakland (superficie: 3.798; popolazione: 2.589.322; cattolici: 555.000; sacerdoti: 374; religiosi: 944; diaconi permanenti: 108), Stati Uniti d'America. Il Vescovo eletto è nato nel 1954 a Salt Lake City (Stati Uniti d'America), è entrato nella Compagnia di Gesù nel 1973, è stato ordinato sacerdote nel 1985 ed ha emesso i voti definitivi nel 2005. Dal 1985 al 1987 è stato Missionario nell’Apia nella Western Samoa; dal 1990 al 1991 Professore assistente alla Pontificia Università Gregoriana (Roma); dal 1992 al 1998 Tutor e Cappellano all’Università di Oxford in Inghilterra e Bursar della Comunità Gesuita a Campion Hall; dal 1998 al 2001 è stato Direttore della School of Pastoral Leadership per l’arcidiocesi di San Francisco (California) con residenza alla Saint Agnes Parish e, poi, al Saint Ignatius College a San Francisco; dal 2002 al 2010 Professore e Padre Spirituale presso il Saint Patrick Seminary a Menlo Park (California). Dal 1991 è stato anche Cappellano della Marina Militare USA, ottenendo il rango di Capitano. Dal 2010 è Direttore della Formazione Spirituale presso il Saint John’s Seminary a Brighton nell’arcidiocesi di Boston.

giovedì 2 maggio 2013

BENEDETTO XVI TORNA OGGI POMERIGGIO IN VATICANO

Città del Vaticano, 2 maggio 2013 (VIS). Poco prima delle cinque di oggi pomeriggio, Papa Francesco accoglierà il Papa emerito Benedetto XVI che rientra in Vaticano dopo un soggiorno di due mesi nel Palazzo Apostolico di Castel Gandolfo. Il Papa emerito dimorerà nel monastero "Mater Ecclesiae" recentemente ristrutturato.

Intorno alle 16:30 Benedetto XVI partirà da Castel Gandolfo in elicottero e venti minuti dopo giungerà all'eliporto vaticano. Dal pomeriggio di oggi risiederà nel monastero "Mater Ecclesiae", con il suo segretario, l'Arcivescovo Georg Gänswein, Prefetto della Casa Pontificia e le quattro "memores Domini" che lo hanno accompagnato in questi anni. Il monastero voluto oltre vent'anni fa da Giovanni Paolo II, ha ospitato quattro ordini claustrali: clarisse, carmelitane scalze, benedettine ed infine le visitandine.

In questi due mesi, Papa Francesco e il Pontefice emerito si sono sentiti in varie occasioni per telefono, come il 19 marzo e il 16 aprile, rispettivamente giorno onomastico e compleanno di Benedetto XVI. Ricordiamo l'incontro dei due Pontefici il 23 marzo scorso nel Palazzo Apostolico di Castel Gandolfo.

MESSAGGIO PONTIFICIO CONSIGLIO PER IL DIALOGO INTERRELIGIOSO FESTA DI VESAKH: CRISTIANI E BUDDISTI CREARE INSIEME UN CLIMA DI PACE PER AMARE, DIFENDERE E PROMUOVERE LA VITA UMANA

Città del Vaticano, 2 maggio 2013 (VIS). Un Messaggio, a firma del Cardinale Jean-Louis Tauran, Presidente del Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso e del Padre Miguel Ángel Ayuso Guixot, MCCJ, Segretario del medesimo Pontificio Consiglio, è stato indirizzato ai seguaci del Buddhismo in occasione della festa di Vesakh 2013 (era buddhista 2556).

Vesakh è la principale festa buddista che ricorda i tre momenti fondamentali della vita di Gautama Buddha. Secondo la tradizione, il Buddha storico nacque, ebbe l'illuminazione e disparve raggiungendo il Nirvana durante la luna piena del mese di maggio. Si tratta pertanto di una festa mobile che quest'anno cade il 25 maggio. In questi giorni i seguaci del Buddhismo decorano le loro case con fiori e le profumano con incenso, visitano i templi locali, ascoltano gli insegnamenti dei monaci e offrono loro dei doni.

Il messaggio di quest'anno s'intitola: "Cristiani e Buddisti: amore, difesa e promozione della vita umana". Di seguito riportiamo il testo integrale:

"A nome del Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso, vorrei estendere a tutti voi i miei sentiti saluti ed auguri in occasione della celebrazione della festa di Vesakh, che offre a noi cristiani l’opportunità di rinnovare il nostro dialogo amicale e la stretta collaborazione con le differenti tradizioni che voi rappresentate".

"Papa Francesco, proprio all’inizio del suo ministero, ha riaffermato la necessità del dialogo e dell’amicizia tra i seguaci di differenti religioni, facendo notare che 'La Chiesa è (…) consapevole della responsabilità che tutti portiamo verso questo nostro mondo, verso l’intero creato, che dobbiamo amare e custodire. E noi possiamo fare molto per il bene di chi è più povero, di chi è debole e di chi soffre, per favorire la giustizia, per promuovere la riconciliazione, per costruire la pace'. Il Messaggio della Giornata Mondiale della Pace 2013, intitolato “Beati gli operatori di Pace”, nota: 'Via di realizzazione del bene comune e della pace è anzitutto il rispetto per la vita umana, considerata nella molteplicità dei suoi aspetti, a cominciare dal suo concepimento, nel suo svilupparsi, e sino alla sua fine naturale. Veri operatori di pace sono, allora, coloro che amano, difendono e promuovono la vita umana in tutte le sue dimensioni: personale, comunitaria e trascendente. La vita in pienezza è il vertice della pace. Chi vuole la pace non può tollerare attentati e delitti contro la vita'".

"Desidero esprimere il sincero rispetto della Chiesa cattolica per la vostra nobile tradizione religiosa. Spesso notiamo una consonanza con valori espressi anche nei vostri libri religiosi: rispetto per la vita, contemplazione, silenzio, semplicità. Il nostro autentico dialogo fraterno esige che noi buddisti e cristiani facciamo crescere ciò che abbiamo in comune, e specialmente il profondo rispetto per la vita che condividiamo".

"Cari amici buddisti, il vostro primo precetto vi insegna ad astenersi dal distruggere la vita di ogni essere senziente, proibendo così l'uccisione di se stessi e degli altri. La pietra angolare della vostra etica risiede nell’amorevole gentilezza verso tutti gli esseri. Noi cristiani crediamo che il nocciolo dell’insegnamento morale di Gesù è duplice: l’amore di Dio e l’amore del prossimo. Gesù dice: 'Come il Padre ha amato me, così io ho amato voi; rimanete nel mio amore' E poi: 'Questo è il mio comandamento, che vi amiate gli uni gli altri come io vi ho amato'. E il quinto comandamento cristiano, 'Non uccidere', è in perfetta armonia con il vostro primo precetto. La Nostra Aetate insegna che 'la Chiesa cattolica nulla rigetta di ciò che è vero e santo in queste religioni'. Penso, perciò, che sia urgente creare, sia per i buddisti che per i cristiani, sulla base dell’autentico patrimonio delle nostre tradizioni religiose, un clima di pace per amare, difendere e promuovere la vita umana".

"Come tutti sappiamo, malgrado questi nobili insegnamenti sulla santità della vita umana, il male contribuisce in diverse forme alla disumanizzazione della persona, attenuando il senso di umanità degli individui e delle comunità. Questa tragica situazione esige che noi, buddisti e cristiani, uniamo le forze per smascherare le minacce alla vita umana e risvegliare la coscienza etica dei nostri rispettivi seguaci per generare una rinascita spirituale morale degli individui e delle società al fine di essere veri operatori di pace, amando, difendendo e promuovendo la vita umana in tutte le sue dimensioni".

"Cari amici buddisti, continuiamo a collaborare con rinnovata compassione e fraternità per alleviare le sofferenze della famiglia umana, tutelando la sacralità della vita umana. È in questo spirito che vi rinnovo l’augurio di una pacifica e gioiosa festa di Vesakh".



L'ARCIVESCOVO BECCIU SULLA RIFORMA DI PAPA FRANCESCO

Città del Vaticano, 2 maggio 2013 (VIS). Il 13 aprile è stata resa pubblica la notizia che Papa Francesco ha costituito un gruppo di otto cardinali per consigliarlo nel governo della Chiesa universale e per studiare un progetto di revisione della Costituzione Apostolica "Pastor bonus" sulla Curia romana. La decisione ha destato molto interesse, dando luogo a non poche speculazioni. L’Arcivescovo Angelo Becciu, Sostituto della Segreteria di Stato, ha concesso ieri, 1° maggio, una intervista sull'argomento al quotidiano "L'Osservatore Romano", della quale riportiamo ampi estratti.

Domanda: Sulla riforma della Curia si sono sentite molte voci: bilanciamento di poteri, moderatori, coordinatori, "superministeri dell’economia", rivoluzioni...

Risposta: In effetti è un po’ strano: il Papa non ha ancora incontrato il gruppo di consiglieri che si è scelto e già i consigli piovono. Dopo avere parlato con il Santo Padre, posso dire che in questo momento è assolutamente prematuro avanzare qualsiasi ipotesi circa il futuro assetto della Curia. Papa Francesco sta ascoltando tutti, ma in primo luogo vorrà ascoltare chi ha scelto come consiglieri. Successivamente si imposterà un progetto di riforma della "Pastor bonus", che ovviamente dovrà percorrere un suo iter.

Domanda: Si è parlato molto anche dello IOR, l’Istituto per le opere di religione; qualcuno si è spinto a prevedere una sua soppressione...

Risposta: Il Papa è rimasto sorpreso nel vedersi attribuite frasi che non ha mai pronunciato e che travisano il suo pensiero. L’unico cenno in merito è stato durante una breve omelia a Santa Marta, fatta a braccio, in cui ha ricordato in modo appassionato come l’essenza della Chiesa consista in una storia di amore tra Dio e gli uomini, e come le varie strutture umane, tra cui lo IOR, siano meno importanti. Il riferimento è stato un cenno di battuta, motivato dalla presenza alla messa di alcuni dipendenti dell’Istituto, nel contesto di un serio invito a non perdere mai di vista l’essenzialità della Chiesa.

Domanda: Si deve prevedere che non sia imminente una ristrutturazione dell’attuale conformazione dei dicasteri?

Risposta: Non so prevedere i tempi. Il Papa tuttavia ha chiesto a tutti noi, responsabili dei dicasteri, di continuare nel nostro servizio, senza però voler procedere, per il momento, ad alcuna conferma negli incarichi. Lo stesso vale per i membri delle Congregazioni e dei Pontifici Consigli: il normale ciclo di conferme o nomine, che si verificano alla scadenza dei mandati quinquennali, è per il momento sospeso, e tutti continuano nel proprio incarico "sino a nuova disposizione" (donec aliter provideatur). Ciò indica la volontà del Santo Padre di prendere il tempo necessario di riflessione - e di preghiera, non dovremmo dimenticarlo - per avere un quadro approfondito della situazione.

Domanda: A proposito del gruppo di consiglieri, qualcuno è arrivato a sostenere che una tale scelta possa mettere in discussione il primato del Papa...

Risposta: Si tratta di un organo consultivo, non decisionale, e davvero non vedo come la scelta di Papa Francesco possa mettere in discussione il primato. È vero invece che si tratta di un gesto di grande rilevanza, che vuole dare un segnale preciso circa le modalità con cui il Santo Padre vorrà esercitare il suo ministero. Non dobbiamo infatti dimenticare qual è il primo compito assegnato al gruppo degli otto cardinali: assistere il Pontefice nel governo della Chiesa universale. Non vorrei che la curiosità per gli assetti e le strutture della Curia romana facesse passare in secondo piano il senso profondo del gesto compiuto da Papa Francesco.

Domanda: Ma l’espressione "consigliare" non è troppo indefinita?

Risposta: Al contrario, il consigliare è un’azione importante, che nella Chiesa è definita teologicamente e trova espressione a molti livelli. Si pensi, per esempio, agli organismi di partecipazione nelle diocesi e nelle parrocchie, o ai consigli dei superiori, provinciali e generali, negli Istituti di vita consacrata. La funzione del consigliare va interpretata in chiave teologica: in un’ottica mondana dovremmo dire che un consiglio senza potere deliberativo è irrilevante, ma ciò significherebbe equiparare la Chiesa a un’azienda. Invece, teologicamente il consigliare ha una funzione di assoluto rilievo: aiutare il superiore nell’opera del discernimento, nel comprendere cioè quello che lo Spirito chiede alla Chiesa in un preciso momento storico. Senza questo riferimento, del resto, non si capirebbe nulla nemmeno del significato autentico dell’azione di governo nella Chiesa".

IL LAVORO ELEMENTO FONDAMENTALE PER LA DIGNITÀ DELLA PERSONA

Città del Vaticano, 2 maggio 2013 (VIS). L'importanza del lavoro, il mese di maggio tradizionalmente dedicato alla Madonna e la contemplazione di Gesù, sull'esempio di Giuseppe e di Maria, sono stati i temi centrali della prima catechesi del mese di maggio che ha coinciso con la festa di San Giuseppe Lavoratore.

Davanti ad oltre 70.000 persone convenute in Piazza San Pietro per assistere all'Udienza Generale, Papa Francesco ha spiegato che "Gesù entra nella nostra storia, viene in mezzo a noi, nascendo da Maria per opera di Dio, ma con la presenza di san Giuseppe, il padre legale che lo custodisce e gli insegna anche il suo lavoro (...) il mestiere del falegname, nella bottega di Nazaret, condividendo con lui l’impegno, la fatica, la soddisfazione e anche le difficoltà di ogni giorno. Questo ci richiama alla dignità e all’importanza del lavoro. Il libro della Genesi narra che Dio creò l’uomo e la donna affidando loro il compito di riempire la terra e soggiogarla, che non significa sfruttarla, ma coltivarla e custodirla, averne cura con la propria opera".

"Il lavoro fa parte del piano di amore di Dio; noi siamo chiamati a coltivare e custodire tutti i beni della creazione e in questo modo partecipiamo all’opera della creazione! Il lavoro è un elemento fondamentale per la dignità di una persona (...) ci rende simili a Dio, che ha lavorato e lavora, agisce sempre; dà la capacità di mantenere se stessi, la propria famiglia, di contribuire alla crescita della propria Nazione. E qui - ha aggiunto il Pontefice - penso alle difficoltà che, in vari Paesi, incontra oggi il mondo del lavoro e dell’impresa; penso a quanti, e non solo giovani, sono disoccupati, molte volte a causa di una concezione economicista della società, che cerca il profitto egoista, al di fuori dei parametri della giustizia sociale".

"Desidero rivolgere a tutti l’invito alla solidarietà, e ai Responsabili della cosa pubblica l’incoraggiamento a fare ogni sforzo per dare nuovo slancio all’occupazione; questo significa preoccuparsi per la dignità della persona; ma soprattutto vorrei dire di non perdere la speranza; anche san Giuseppe ha avuto momenti difficili, ma non ha mai perso la fiducia e ha saputo superarli, nella certezza che Dio non ci abbandona".

"Aggiungo una parola su un’altra particolare situazione di lavoro che mi preoccupa: mi riferisco a quello che potremmo definire il 'lavoro schiavo', il lavoro che schiavizza. Quante persone, in tutto il mondo, sono vittime di questo tipo di schiavitù, in cui è la persona che serve il lavoro, mentre deve essere il lavoro ad offrire un servizio alle persone perché abbiano dignità. Chiedo ai fratelli e sorelle nella fede e a tutti gli uomini e le donne di buona volontà una decisa scelta contro la tratta delle persone, all’interno della quale figura il 'lavoro schiavo'”.

Il Papa ha poi fatto riferimento al secondo argomento della catechesi, la centralità di Gesù:
"nel silenzio dell’agire quotidiano, san Giuseppe, insieme a Maria, hanno un solo centro comune di attenzione: Gesù. (...) Nei Vangeli, san Luca sottolinea due volte l’atteggiamento di Maria, che è anche quello di san Giuseppe: 'Custodiva tutte queste cose, meditandole nel suo cuore'. Per ascoltare il Signore - ha detto il Papa - bisogna imparare a contemplarlo, a percepire la sua presenza costante nella nostra vita; bisogna fermarsi a dialogare con Lui, dargli spazio con la preghiera. (...) Ricordiamoci di più del Signore nelle nostre giornate!".

"E in questo mese di maggio, vorrei richiamare all’importanza e alla bellezza della preghiera del santo Rosario - ha proseguito Papa Francesco ricordando che: "Recitando le Ave Maria, noi siamo condotti a contemplare i misteri di Gesù, a riflettere cioè sui momenti centrali della sua vita, perché, come per Maria e per san Giuseppe, Egli sia il centro dei nostri pensieri, delle nostre attenzioni e delle nostre azioni. Sarebbe bello se, soprattutto in questo mese di maggio, si recitasse assieme in famiglia, con gli amici, in Parrocchia, il santo Rosario o qualche preghiera a Gesù e alla Vergine Maria! La preghiera fatta assieme è un momento prezioso per rendere ancora più salda la vita familiare, l’amicizia! Impariamo a pregare di più in famiglia e come famiglia!"

"Cari fratelli e sorelle, chiediamo a san Giuseppe e alla Vergine Maria - ha concluso il Pontefice - che ci insegnino ad essere fedeli ai nostri impegni quotidiani, a vivere la nostra fede nelle azioni di ogni giorno e a dare più spazio al Signore nella nostra vita, a fermarci per contemplare il suo volto".

UDIENZE

Città del Vaticano, 2 maggio 2013 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto questa mattina in udienza:
- Il Signor Aleksander Avdeev, Ambasciatore della Federazione Russa, in occasione della presentazione delle Lettere Credenziali.

- L'Arcivescovo Claudio Maria Celli, Presidente del Pontificio Consiglio delle Comunicazioni Sociali.

- Il Signor Josef Dravecký, Ambasciatore della Repubblica Slovacca, in visita di Congedo.

Nel pomeriggio il Santo Padre riceverà il Cardinale Angelo Amato, Prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi.

ALTRI ATTI PONTIFICI

Città del Vaticano, 2 maggio 2013 (VIS). Il Santo Padre:

- Ha nominato il Sacerdote Raymond Browne, Vescovo di Kerry (superficie: 5.300; popolazione: 149.514; cattolici: 143.300; sacerdoti: 113; religiosi; 215), Irlanda. Il Vescovo eletto è nato nel 1957 a Athlone (Irlanda) ed è stato ordinato sacerdote nel 1982. Dal 1983 al 1986 è stato Direttore Spirituale al Summerhill College; dal 1986 al 1988 è stato Vicario Parrocchiale a Roscommon; dal 1988 al 1995 è stato Membro del tribunale matrimoniale regionale di Galway; dal 1995 al 2002 Vicario Parrocchiale a St. Mary's, Sligo e dal 2002 al 2008 Vicario Giudiziale, sempre al tribunale matrimoniale regionale di Galway. Nel 2008 è diventato Parroco a Ballagh ed è Incaricato, nella diocesi, per promuovere la protezione dei minori e l'assistenza al clero anziano e ammalato. Succede al Vescovo William Murphy del quale il Santo Padre ha accettato la rinuncia al governo pastorale della medesima diocesi, presentata per raggiunti limiti d'età.

- Ha concesso il suo assenso all'elezione canonicamente fatta dal Sinodo della Chiesa Greco-Melkita dell'Archimandrita Nicola Antipa, B.A., ad Arcivescovo Metropolita di Bosra e Hauran dei Greco-Melkiti (cattolici: 27.000; sacerdoti: 22; religiosi: 10), Siria. L'Archimandrita Antipa è nato ad Aleppo (Siria) nel 1945, è entrato nell'Ordine Basiliano Aleppino nel 1964 ed ha ricevuto l'ordinazione sacerdotale nel 1971. Nel 1978 ha lavorato come vice parroco nella parrocchia greco-melkita di West Paterson (Stati Uniti d'America); dal 1989 al 1995 è stato Superiore Generale dell'Ordine Basiliano Aleppino; dal 1996 al 1998 è stato Direttore Spirituale del Seminario Patriarcale "Sainte-Anne" di Raboué (Libano); dal 2000 al 2011 è stato Cancelliere del Patriarcato greco-melkita cattolico; dal 2001 al 2011 è stato Parroco di Saint-Julien-le-Pauvre a Parigi (Francia). È stato finora docente di Sacra Scrittura all'Istituto Teologico "Saint Paul" di Harissa e all'Istituto di Studi Teologici e Pastorali dell'Arcieparchia di Beirut dei Greco-Melkiti.

martedì 30 aprile 2013

SOLUZIONI PER I CONFLITTI IN MEDIO ORIENTE E SIRIA AL CENTRO DEI COLLOQUI DEL PRESIDENTE DELLO STATO DI ISRAELE CON IL PAPA

Città del Vaticano, 30 aprile 2013 (VIS). Oggi, nel Palazzo Apostolico Vaticano, il Santo Padre Francesco ha ricevuto in Udienza il Signor Shimon Peres, Presidente dello Stato d’Israele, che ha incontrato successivamente anche il Segretario di Stato, Cardinale Tarcisio Bertone, accompagnato dal Segretario per i Rapporti con gli Stati, Arcivescovo Dominique Mamberti.

Durante i cordiali colloqui è stata affrontata la situazione politica e sociale del Medio Oriente, dove perdurano non poche realtà conflittuali. Si è auspicata una pronta ripresa dei negoziati tra Israeliani e Palestinesi affinché, con decisioni coraggiose e disponibilità da ambedue le Parti, nonché con il sostegno della comunità internazionale, si possa raggiungere un accordo rispettoso delle legittime aspirazioni dei due Popoli e così contribuire risolutamente alla pace e alla stabilità della Regione. Non è mancato un riferimento all’importante questione della Città di Gerusalemme. Si è manifestata particolare preoccupazione per il conflitto che affligge la Siria per il quale si è auspicato una soluzione politica, che privilegi la logica della riconciliazione e del dialogo.

Sono state affrontate anche alcune questioni riguardanti i rapporti tra lo Stato d’Israele e la Santa Sede e tra le Autorità statali e le comunità cattoliche locali. Sono stati apprezzati infine i notevoli progressi fatti dalla Commissione bilaterale di lavoro, impegnata nell’elaborazione di un Accordo su questioni di comune interesse, per il quale si auspica una pronta conclusione.





EMISSIONE FILATELICA CONGIUNTA STATO DELLA CITTÀ DEL VATICANO E ARGENTINA

Città del Vaticano, 30 aprile 2013 (VIS). Questa mattina, nella Biblioteca del Palazzo Apostolico Vaticano, è stata presentata al Santo Padre Francesco l’emissione filatelica congiunta tra Stato della Città del Vaticano e Argentina, dedicata all’inizio del Suo Pontificato.

Si tratta di una serie di quattro francobolli con l'immagine di Papa Francesco con il seguente valore tariffario: 70 centesimi (Italia); 85 centesimi (Europa e Mediterraneo); 2 Euro (Africa, Americhe e Asia); 2.50 Euro (Oceania), con una tiratura di duecentocinquantamila esemplari.

L’Ufficio Filatelico e Numismatico congiuntamente alla serie filatelica emetterà la 3a "stamp&coin card" (una cartolina con francobollo e moneta) ed un folder ufficiale dedicato all’Inizio del Pontificato, contenente due buste con annullo speciale del primo giorno di emissione ed una cartolina postale con impressa la prima pagina dell’edizione straordinaria dell’Osservatore Romano del 13 marzo 2013 (giorno dell'elezione del nuovo Pontefice).

ALTRI ATTI PONTIFICI

Città del Vaticano, 30 aprile 2013 (VIS). Il Santo Padre:

- Ha nominato il Vescovo Audilio Aguilar Aguilar,. Vescovo di Santiago de Veraguas (superficie: 11.239; popolazione: 233.600; cattolici: 211.343; sacerdoti:38; religiosi: 43; diaconi permanenti: 2), Panama. Finora Vescovo di Colón - Kuna Yala (Panama), succede al Vescovo Oscar Mario Brown Jiménez, del quale il Santo Padre ha accettato la rinuncia al governo pastorale della medesima diocesi, presentata per raggiunti limiti d'età.

- Ha nominato il Vescovo Salvatore Visco, Arcivescovo di Capua (superficie: 500; popolazione: 198.700; cattolici: 190.700; sacerdoti: 83; religiosi: 297; diaconi permanenti: 10), Italia. L'Arcivescovo eletto è nato a Napoli nel 1948 ed è stato ordinato sacerdote nel 1973. Dal 1973 al 1984 è stato Vicario Parrocchiale di Maria SS. Desolata in Bagnoli; dal 1974 al 1994 è stato Docente di Religione presso la scuola pubblica; dal 1985 al 1993 è stato Parroco della Chiesa di Mater Domini; dal 1985 al 1994 Direttore dell’Ufficio Liturgico Diocesano; dal 1985 al 1995 Delegato vescovile per il Diaconato permanente e Responsabile diocesano per i Ministeri; dal 1994 al 2007 Vicario Generale della diocesi di Pozzuoli e Decano del Capitolo della Chiesa Cattedrale di Pozzuoli. Eletto alla sede vescovile di Isernia-Venafro il 5 aprile 2007, ha ricevuto la consacrazione episcopale il 2 giugno successivo. Attualmente è Vice-Presidente della Conferenza Episcopale Abruzzese-Molisana.

- Ha nominato l'Arcivescovo Guido Pozzo, Elemosiniere di Sua Santità, Consultore della Congregazione per la Dottrina della Fede.

- Ha nominato il Padre José Granados, D.C.J.M., Consultore della Congregazione per la Dottrina della Fede, attualmente Vice Preside del Pontificio Istituto "Giovanni Paolo II" per Studi su Matrimoni e Famiglia in Roma.


AVVISO

Città del Vaticano, 30 aprile 2013 (VIS). Domani, mercoledì 1° maggio, Festa di San Giuseppe Lavoratore, giorno di vacanza in Vaticano, il servizio del V.I.S. non sarà trasmesso. La trasmissione riprenderà giovedì 2 maggio.

lunedì 29 aprile 2013

INTENZIONI DI PREGHIERA DEL SANTO PADRE MAGGIO 2013

Città del Vaticano, 29 aprile 2013 (VIS). Di seguito riportiamo le intenzioni per il mese di aprile affidate dal Papa all'Apostolato della preghiera:

Generale: "Perché chi amministra la giustizia operi sempre con integrità e retta coscienza".

Missionaria: "Perché i Seminari, specialmente delle Chiese di missione, formino pastori secondo il Cuore di Cristo, interamente dedicati all'annuncio del Vangelo".

INCONTRO DEI VESCOVI EUROPEI PER LA DISAMINA DEI RAPPORTI FRA CRISTIANI E MUSULMANI

Città del Vaticano, 29 aprile 2013 (VIS). Dal 1° al 3 maggio, il Consiglio delle Conferenze Episcopali d'Europa (CCEE) si riunirà a Londra per analizzare i rapporti fra cristiani e musulmani. L'incontro, presieduto dal Cardinale Jean-Pierre Ricard, Arcivescovo di Bordeaux (Francia), avrà come relatore principale il Cardinale Jean-Louis Tauran, Presidente del Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso.

Il secondo giorno della conferenza è in programma l'intervento dell'Arcivescovo Vincent Nichols, Presidente della Conferenza Episcopale dell'Inghilterra e del Galles che celebrerà la Messa per i delegati nella Cattedrale di Westminster.

I 32 partecipanti rappresentano venti Conferenze Episcopali, le organizzazioni europee culturali ed ecclesiastiche, e raccolgono gli esperti del dialogo fra cristiani e musulmani. Il primo giorno, Padre Andrea Pacini, Coordinatore del CCEE della rete fra cristiani e musulmani e Segretario per l'Ecumenismo e il Dialogo Interreligioso della Conferenza Episcopale del Piemonte e della Valle d'Aosta (Italia), presenterà il tema della conferenza: "Dialogo e Proclamazione".

Il secondo giorno è in programma una riflessione, un dialogo e la condivisione di esperienze sulla identità religiosa dei giovani cristiani e musulmani in Europa. La Professoressa Brigitte Maréchal dell'Università di Louvain (Belgio) ed il Dottor Erwin Tanner, Segretario Generale della Conferenza Episcopale Svizzera saranno i principali relatori.

Nella giornata conclusiva, i delegati descriveranno la situazione nei rispettivi paesi. Il Cardinale Tauran si soffermerà in particolare sul tema: "Quali novità nei rapporti fra Musulmani e la Chiesa cattolica?".

MESSA IN SAN PIETRO: SPALANCHIAMO LA PORTA DELLA NOSTRA VITA ALLA NOVITÀ DI DIO

Città del Vaticano, 29 aprile 2013 (VIS). "Rimanete saldi nel cammino della fede con la ferma speranza nel Signore". Con queste Papa Francesco ha esortato i centomila fedeli convenuti in Piazza San Pietro per partecipare alla Santa Messa per i Cresimandi e i Cresimati, durante la quale per la prima volta ha amministrato il sacramento della Confermazione a 44 fedeli provenienti da tutto il mondo in rappresentanza della Chiesa nei cinque continenti. Nell'omelia il Vescovo di Roma si è soffermato su tre temi: la novità di Dio, le tribolazioni della vita e la ferma speranza nel Signore.

"Nella Seconda Lettura abbiamo ascoltato la bella visione di san Giovanni: un cielo nuovo e una terra nuova, e poi la Città Santa che scende da Dio. Tutto è nuovo, trasformato in bene, in bellezza, in verità; non c’è più lamento, lutto… Questa è l’azione dello Spirito Santo: ci porta la novità di Dio; viene a noi e fa nuove tutte le cose, ci cambia. Lo Spirito ci cambia! E la visione di san Giovanni ci ricorda che siamo tutti in cammino verso la Gerusalemme del cielo, la novità definitiva per noi e per tutta la realtà, il giorno felice in cui potremo vedere il volto del Signore - quel volto meraviglioso, tanto bello del Signore Gesù - potremo essere con Lui per sempre, nel suo amore".

"Vedete, la novità di Dio non assomiglia alle novità mondane, che sono tutte provvisorie, passano e se ne ricerca sempre di più. La novità che Dio dona alla nostra vita è definitiva, e non solo nel futuro, quando saremo con Lui, ma anche oggi: Dio sta facendo tutto nuovo, lo Spirito Santo ci trasforma veramente e vuole trasformare, anche attraverso di noi, il mondo in cui viviamo. Apriamo la porta allo Spirito, facciamoci guidare da Lui, lasciamo che l’azione continua di Dio, ci renda uomini e donne nuovi, animati dall’amore di Dio, che lo Spirito Santo ci dona! Che bello se ognuno di voi, alla sera potesse dire: oggi a scuola, a casa, al lavoro, guidato da Dio, ho compiuto un gesto di amore verso un mio compagno, i miei genitori, un anziano! Che bello!".

"Un secondo pensiero: nella Prima Lettura Paolo e Barnaba affermano che 'dobbiamo entrare nel regno di Dio attraverso molte tribolazioni'. Il cammino della Chiesa, anche il nostro cammino cristiano personale, non sono sempre facili, incontrano difficoltà, tribolazione. Seguire il Signore, lasciare che il suo Spirito trasformi le nostre zone d’ombra, i nostri comportamenti che non sono secondo Dio e lavi i nostri peccati, è un cammino che incontra tanti ostacoli, fuori di noi, nel mondo e anche dentro di noi, nel cuore. Ma le difficoltà, le tribolazioni, fanno parte della strada per giungere alla gloria di Dio, come per Gesù, che è stato glorificato sulla Croce; le incontreremo sempre nella vita! Non scoraggiarsi! Abbiamo la forza dello Spirito Santo per vincere queste tribolazioni".

"E qui vengo all’ultimo punto. È un invito che rivolgo a voi cresimandi e cresimande e a tutti: rimanete saldi nel cammino della fede con la ferma speranza nel Signore. Qui sta il segreto del nostro cammino! Lui ci dà il coraggio di andare controcorrente. Sentite bene, giovani: andare controcorrente; questo fa bene al cuore, ma ci vuole il coraggio per andare controcorrente e Lui ci dà questo coraggio! Non ci sono difficoltà, tribolazioni, incomprensioni che ci devono far paura se rimaniamo uniti a Dio come i tralci sono uniti alla vite, se non perdiamo l’amicizia con Lui, se gli facciamo sempre più spazio nella nostra vita. Questo anche e soprattutto se ci sentiamo poveri, deboli, peccatori, perché Dio dona forza alla nostra debolezza, ricchezza alla nostra povertà, conversione e perdono al nostro peccato. È tanto misericordioso il Signore: sempre, se andiamo da Lui, ci perdona. Abbiamo fiducia nell’azione di Dio! Con Lui possiamo fare cose grandi; ci farà sentire la gioia di essere suoi discepoli, suoi testimoni. Scommettete sui grandi ideali, sulle cose grandi. Noi cristiani non siamo scelti dal Signore per cosine piccole, andate sempre al di là, verso le cose grandi. Giocate la vita per grandi ideali, giovani!".

"Novità di Dio, tribolazione nella vita, saldi nel Signore. Cari amici, spalanchiamo la porta della nostra vita alla novità di Dio che ci dona lo Spirito Santo, perché ci trasformi, ci renda forti nelle tribolazioni, rafforzi la nostra unione con il Signore, il nostro rimanere saldi in Lui: questa è una vera gioia! Così sia".



PAPA FRANCESCO: SIA SEMPRE TUTELATA LA DIGNITÀ E LA SICUREZZA DEL LAVORATORE

Città del Vaticano, 29 aprile 2013 (VIS). Al termine della Santa Messa celebrata con il Rito della Confermazione, il Santo Padre Francesco ha guidato la recita del Regina Cæli con i fedeli ed i pellegrini convenuti in Piazza San Pietro per il consueto appuntamento domenicale.

"Prima di concludere questa celebrazione - ha detto il Papa - vorrei affidare alla Madonna i cresimati e tutti voi. La Vergine Maria ci insegna che cosa significa vivere nello Spirito Santo e che cosa significa accogliere la novità di Dio nella nostra vita. Lei ha concepito Gesù per opera dello Spirito, e ogni cristiano, ognuno di noi, è chiamato ad accogliere la Parola di Dio, ad accogliere Gesù dentro di sé e poi portarlo a tutti. Maria ha invocato lo Spirito con gli Apostoli nel cenacolo: anche noi, ogni volta che ci riuniamo in preghiera, siamo sostenuti dalla presenza spirituale della Madre di Gesù, per ricevere il dono dello Spirito e avere la forza di testimoniare Gesù risorto".

Dopo avere esteso il suo saluto affettuoso a tutti i pellegrini presenti, venuti da tanti Paesi, il Papa ha ricordato le numerose vittime causate dal crollo di una fabbrica a Dhaka (Bangladesh) il 24 aprile scorso ed ha detto: "Desidero elevare una preghiera per le numerose vittime causate dal tragico crollo di una fabbrica in Bangladesh. Esprimo la mia solidarietà e profonda vicinanza alle famiglie che piangono i loro cari e rivolgo dal profondo del cuore un forte appello affinché sia sempre tutelata la dignità e la sicurezza del lavoratore".


INVIATO SPECIALE DEL SANTO PADRE VI CENTENARIO CATTEDRALE DI KAUNAS

Città del Vaticano, 27 aprile 2013 (VIS). Questa mattina è stata pubblicata la Lettera Pontificia con la quale il Santo Padre nomina il Cardinale Stanislaw Dziwisz, Arcivescovo di Cracovia (Polonia), suo Inviato Speciale alla celebrazione del VI° Centenario della Cattedrale di Kaunas (Lituania), in programma il 5 maggio 2013.

L'Inviato Speciale sarà accompagnato da una missione composta dal Monsignor Vyatautas Vaiciunas, Vice-Decano della Facoltà di Teologia in Kaunas e dal Monsignor Arturas Jagelacius, docente presso la medesima Facoltà e Pro-Vicario Giudiziale dell’Arcidiocesi di Kaunas.



UDIENZE

Città del Vaticano, 29 aprile 2013 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto questa mattina in udienza:

- Il Cardinale Zenon Grocholewski, Prefetto della Congregazione per l'Educazione cattolica (degli Istituti di Studi).

- L'Arcivescovo Nikola Eterovic, Segretario Generale del Sinodo dei Vescovi.

- L'Arcivescovo Ettore Balestrero, Nunzio Apostolico in Colombia, con i Familiari.

- L'Arcivescovo Michael W. Banach, Nunzio Apostolico in Papua Nuova Guinea, con i Familiari.

- L'Arcivescovo Brian Udaigwe, Nunzio Apostolico in Benin, con i Familiari.

Sabato 27 aprile, il Santo Padre ha ricevuto in udienza:

Il Cardinale Marc Ouellet, P.S.S., Prefetto della Congregazione per i Vescovi

- Il Cardinale Angelo Bagnasco, Arcivescovo di Genova (Italia), Presidente della Conferenza Episcopale Italiana.


ALTRI ATTI PONTIFICI

Città del Vaticano, 29 aprile 2013 (VIS).

Sabato 27 aprile il Santo Padre ha nominato il Reverendo Omar de Jesús Mejía Giraldo, Vescovo di Florencia (superficie: 15.441; popolazione: 277.000; cattolici: 239.000; sacerdoti: 51; religiosi: 67; diaconi permanenti: 5), Colombia. Il Vescovo eletto è nato a El Santuario (Colombia), nel 1966 ed ha ricevuto l'ordinazione sacerdotale nel 1991. Ha svolto i seguenti incarichi: Formatore nel Seminario diocesano “Nuestra Señora”, Delegato diocesano per la pastorale giovanile e vocazionale, Vicario Parrocchiale nella Parrocchia di “Nuestra Señora del Carmen” in El Carmen de Viboral, Direttore del Dipartimento per la Pastorale nell’“Universidad Católica de Oriente” di Rionegro, Vicario Parrocchiale della Parrocchia “Madre de la Sabiduría”, Vicerettore del Seminario Nazionale “Cristo Sacerdote” in La Ceja. Dal 2008 è stato Rettore del Seminario Maggiore Nazionale "Cristo Sacerdote" in La Ceja.

venerdì 26 aprile 2013

MESSA A SANTA MARTA: IL CAMMINO DI FEDE NON È ALIENAZIONE

Città del Vaticano, 26 aprile 2013 (VIS). "La fede non è alienazione ma cammino di verità per prepararsi a vedere il volto meraviglioso di Dio". Queste le parole del Papa durante l'omelia della Messa celebrata questa mattina nella Domus Sanctae Marthae. Alla Messa hanno assistito alcuni dipendenti della Tipografia Vaticana, della Gendarmeria e dell’Ulsa, l’Ufficio del Lavoro della Sede Apostolica.

Papa Francesco ha commentato la frase che Gesù dice ai discepoli nel Vangelo di oggi: “Non sia turbato il vostro cuore”. “Queste parole di Gesù sono proprio parole bellissime - ha detto il Papa - In un momento di congedo, Gesù parla ai suoi discepoli, ma proprio dal cuore. Lui sa che i suoi discepoli sono tristi (...). E comincia a parlare di che? Del cielo, della patria definitiva. 'Abbiate fede anche in me': io rimango fedele, è come se dicesse quello, no? ... Con la figura dell'ingegnere, dell'architetto dice loro quello che andrà a fare: 'Vado a prepararvi un posto, nella casa del Padre mio vi sono molte dimore'. E Gesù va a prepararci un posto".

"Cosa significa ‘preparare il posto’? - si chiede il Papa - 'Preparare il posto’ è preparare la nostra possibilità di godere, la possibilità - la nostra possibilità - di vedere, di sentire, di capire la bellezza di quello che ci aspetta, di quella patria verso la quale noi camminiamo. E tutta la vita cristiana è un lavoro di Gesù, dello Spirito Santo per prepararci un posto, prepararci gli occhi per poter vedere… (...) Gli occhi nostri, gli occhi della nostra anima hanno bisogno, hanno necessità di essere preparati per guardare quel volto meraviglioso di Gesù. (...) E principalmente preparare il cuore: preparare il cuore per amare, amare di più”.

"Nel cammino della vita - ha sottolineato il Papa - il Signore prepara il nostro cuore 'con le prove, con le consolazioni, con le tribolazioni, con le cose buone' (...) Tutto il cammino della vita è un cammino di preparazione. Alcune volte il Signore deve farlo in fretta, come ha fatto con il buon ladrone: aveva soltanto pochi minuti per prepararlo e l’ha fatto. Ma la normalità della vita è andare così, no?: lasciarsi preparare il cuore, gli occhi, l’udito per arrivare a questa patria. Perché quella è la nostra patria".

"'Ma, Padre, io sono andato da un filosofo e mi ha detto che tutti questi pensieri sono una alienazione, (...) che la vita è questa, il concreto, e di là non si sa cosa sia…’. Alcuni la pensano così… ma Gesù ci dice che non è così e ci dice: ‘Abbiate fede anche in me’. Questo che io ti dico è la verità: io non ti truffo, io non ti inganno”.

Prepararsi al cielo - ha detto infine il Papa - è incominciare a salutarlo da lontano. Questa non è alienazione: questa è la verità, questo è lasciare che Gesù prepari il nostro cuore, i nostri occhi per quella bellezza tanto grande. È il cammino della bellezza (...) il cammino del ritorno alla patria. Che il Signore ci dia 'questa speranza forte', il coraggio e anche l’umiltà di lasciare che il Signore prepari la dimora, 'la dimora definitiva, nel nostro cuore, nei nostri occhi e nel nostro udito'. Così sia”.

IL PAPA RICEVE IL PRESIDENTE DELL'ALTA AUTORITÀ DELLA TRANSIZIONE DELLA REPUBBLICA DEL MADAGASCAR

Città del Vaticano, 26 aprile 2013 (VIS). Nella mattinata di venerdì 26 aprile 2013, nel Palazzo Apostolico Vaticano, il Santo Padre Francesco ha ricevuto in Udienza il Signor Andry Nirina Rajoelina, Presidente dell’Alta Autorità della Transizione della Repubblica del Madagascar, il quale ha successivamente incontrato il Cardinale Tarcisio Bertone, Segretario di Stato, accompagnato dall'Arcivescovo Dominique Mamberti, Segretario per i Rapporti con gli Stati.

Nel corso dei cordiali colloqui, ci si è soffermati sulle buone relazioni esistenti tra la Santa Sede e la Repubblica del Madagascar, e sono stati presi in esame alcuni aspetti della situazione del Paese. In particolare, è stato ricordato lo sforzo che il Madagascar sta compiendo nella ricerca della stabilità e della democrazia, di un maggiore sviluppo economico e della ricostruzione dei rapporti internazionali. Sono stati sottolineati l’importante contributo della Chiesa Cattolica malgascia nel sostegno al dialogo nazionale ed il suo indispensabile impegno capillare nei settori della sanità e dell’educazione.




UDIENZE

Città del Vaticano, 26 aprile 2013 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto questa mattina in udienza:

- Il Cardinale Fernando Filoni, Prefetto della Congregazione per l’Evangelizzazione dei Popoli.

- L'Arcivescovo Salvatore Fisichella, Presidente del Pontificio Consiglio per la promozione della Nuova Evangelizzazione.

Nel pomeriggio nella Domus Sanctae, il Santo Padre riceverà in udienza il Senatore Mario Monti, Presidente del Consiglio dei Ministri, in visita di congedo.

ALTRI ATTI PONTIFICI

Città del Vaticano, 26 aprile 2013 (VIS). Il Santo Padre:

- Ha accolto la rinuncia al governo pastorale della Diocesi di Klerksdorp, in Sud Africa, presentata dal Vescovo Zithulele Patrick Mvemve in conformità al canone 401, paragrafo 2, del Codice di Diritto Canonico.

- Ha nominato il Vescovo Buti Joseph Tlhagale, O.M.I., Arcivescovo di Johannnesburg, Amministratore Apostolico Sede vacante ad nutum Santae Sedis della Diocesi di Klerksdorp (Sud Africa).

- Ha nominato il Reverendo Juan Antonio Menéndez Fernández, Vescovo Ausiliare dell'Arcidiocesi di Oviedo (superficie: 10.565; popolazione: 1.088.000; cattolici: 1.034.000; sacerdoti: 533; religiosi: 1.009), Spagna. Il Vescovo eletto è nato a Villamarín de Salcedo (Spagna) nel 1957 ed è stato ordinato sacerdote nel 1981. Dal 1981 al 1991 ad Oviedo, è stato Vicario Parrocchiale e Parroco in diverse parrocchie; dal 1988 al 1991 Arciprete (1988-1991); dal 1991 al 2001 Vicario Episcopale per la Vicaria di Oriente; dal 2001 al 2011 Vicario Generale; dal 2004 al 2011 Presidente del Consiglio d’Amministrazione Popolare TV-Asturias; dal 2009 al 2010 Delegato dell’Amministratore Diocesano sede vacante e Parroco di San Antonio di Padua, a Oviedo. Dal 1991è Membro del Consiglio Presbiterale e del Collegio dei Consultori; dal 2001 Canonico della Cattedrale di Oviedo e dal 2011 Parroco di San Nicolás de Bari, ad Avilés, e Vicario Episcopale per gli Affari Giuridici.



giovedì 25 aprile 2013

MESSA A SANTA MARTA: PREDICARE IL VANGELO AL MONDO SENZA SPIRITO DI CONQUISTA

Città del Vaticano, 25 aprile 2013 (VIS). Il Papa ha presieduto questa mattina, nella "Domus Sanctae Marthae", la Messa nella Festa di San Marco Evangelista. Presenti alcuni membri della Segreteria del Sinodo dei Vescovi, accompagnati dal Segretario Generale, Arcivescovo Nikola Eterovic e un gruppo di agenti della Gendarmeria Vaticana.

Nel commentare il Vangelo di oggi in cui si racconta l'Ascensione di Gesù, Papa Francesco ha sottolineato che il Signore, prima di salire al Cielo, invia gli apostoli ad annunciare il Vangelo "fino alla fine del mondo", non soltanto a Gerusalemme o in Galilea... L'orizzonte ... l'orizzonte grande... E come si può vedere, questa è la missionarietà della Chiesa. La Chiesa va avanti con questa predicazione a tutti, a tutto il mondo. Ma non va avanti da sola: va con Gesù (...) Il Signore lavora con tutti coloro che predicano il Vangelo".

Papa Francesco ha inoltre fatto riferimento alla Prima Lettera di San Pietro che definisce lo stile cristiano della predicazione: “Lo stile della predicazione evangelica va su questo atteggiamento: l’umiltà, il servizio, la carità, l’amore fraterno. ‘Ma … Signore, noi dobbiamo conquistare il mondo!’. Quella parola, conquistare, non va. Dobbiamo predicare nel mondo. Il cristiano non deve essere come i soldati che quando vincono la battaglia fanno piazza pulita di tutto. Il cristiano annuncia il Vangelo con la sua testimonianza, più che con le parole. E con una duplice disposizione (...) un animo grande che non si spaventa delle cose grandi, di andare avanti verso orizzonti che non finiscono, e l’umiltà di tenere conto delle cose piccole".


TELEFONATA DEL SANTO PADRE FRANCESCO AL PRESIDENTE REPUBBLICA ITALIANA NAPOLITANO

Città del Vaticano, 25 aprile 2013 (VIS). Nel pomeriggio di ieri, intorno alle 18:00, il Santo Padre Francesco ha chiamato di sua iniziativa per telefono il Presidente della Repubblica Italiana Giorgio Napolitano per ringraziarlo del telegramma di auguri per l’onomastico e per esprimergli il suo apprezzamento con queste parole: “Ho chiamato, Signor Presidente, per ringraziarLa per il Suo esempio. Lei è stato un esempio per me. Con il suo comportamento Lei ha reso vivo il principio fondamentale della convivenza: che l’unità è superiore al conflitto. Sono commosso della Sua decisione”.

La settimana scorsa il Presidente Giorgio Napolitano, che ha 87 anni, ha accettato di ricandidarsi alla Presidenza della Repubblica - nonostante il suo primo mandato terminasse il 22 aprile - data la grave crisi istituzionale che attraversa il Paese. Il 20 aprile è stato rieletto Presidente della Repubblica dal Parlamento con la maggioranza dei voti.

COMUNICATO DEL PONTIFICIO CONSIGLIO PER LA FAMIGLIA

Città del Vaticano, 25 aprile 2013 (VIS). Il Pontificio Consiglio per la Famiglia in un Comunicato reso pubblico questa mattina dichiara che "non c’è fondamento alcuno in merito alla notizia, diffusa da alcuni organi di stampa, che sia in preparazione un documento sulla comunione ai divorziati risposati".


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