Città
del Vaticano, 27 giugno 2014
(VIS). Di seguito riportiamo ampi estratti dell'omelia preparata dal
Santo Padre Francesco per la Celebrazione Eucaristica che avrebbe
dovuto presiedere nel corso della visita al Policlinico "Agostino
Gemelli" e alla Facoltà di Medicina e Chirurgia dell'Università
Cattolica del Sacro Cuore di Roma. L'omelia è stata letta dal
Cardinale Angelo Scola, dopo che la visita del Pontefice è stata
annullata per una indisposizione.
"Dio
si è legato a noi, ci ha scelti, e questo legame è per sempre, non
tanto perché noi siamo fedeli, ma perché il Signore è fedele e
sopporta le nostre infedeltà, le nostre lentezze, le nostre cadute.
Dio non ha paura di legarsi. (...) Ama i legami, crea legami; legami
che liberano, non costringono".
"Oggi
in particolare la fedeltà è un valore in crisi perché siamo
indotti a cercare sempre il cambiamento, una presunta novità,
negoziando le radici della nostra esistenza, della nostra fede. Senza
fedeltà alle sue radici, però, una società non va avanti: può
fare grandi progressi tecnici, ma non un progresso integrale, di
tutto l’uomo e di tutti gli uomini. L’amore fedele di Dio per il
suo popolo si è manifestato e realizzato pienamente in Gesù Cristo"
e "rimane fedele, non tradisce mai: anche quando abbiamo
sbagliato, Egli ci aspetta sempre per perdonarci: è il volto del
Padre misericordioso".
"Questo
amore, questa fedeltà del Signore manifesta l’umiltà del suo
cuore (...) Noi possiamo sperimentare e assaporare la tenerezza di
questo amore in ogni stagione della vita: nel tempo della gioia e in
quello della tristezza, nel tempo della salute e in quello
dell’infermità e della malattia. La fedeltà di Dio ci insegna ad
accogliere la vita come avvenimento del suo amore e ci permette di
testimoniare questo amore ai fratelli in un servizio umile e mite. È
quanto sono chiamati a fare specialmente i medici e il personale
paramedico in questo Policlinico, che appartiene all’Università
Cattolica del Sacro Cuore. Qui, ciascuno di voi porta ai malati un
po’ dell’amore del Cuore di Cristo, e lo fa con competenza e
professionalità. Questo significa rimanere fedeli ai valori fondanti
che Padre Gemelli pose alla base dell’Ateneo dei cattolici
italiani, per coniugare la ricerca scientifica illuminata dalla fede
e la preparazione di qualificati professionisti cristiani".
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