Città
del Vaticano, 18 maggio 2014 (VIS). Alle 12:00 di questa mattina, il
Santo Padre si è affacciato alla finestra dello studio nel Palazzo
Apostolico Vaticano per recitare il Regina Caeli con i fedeli e i
pellegrini convenuti in Piazza San Pietro per il consueto
appuntamento domenicale. "Oggi la Lettura degli Atti degli
Apostoli - ha detto il Papa - ci fa vedere che anche nella Chiesa
delle origini emergono le prime tensioni e i primi dissensi. Nella
vita, i conflitti ci sono, il problema è come si affrontano. (...)
Tutti i problemi infatti non si risolvono facendo finta che non
esistano!".
Ricordando
come gli Apostoli, davanti ai dissensi sorti fra i fedeli e i
pastori, prendono in mano la situazione convocando una riunione
allargata anche ai discepoli e discutendo insieme la questione, il
Papa ha affermato: "Confrontandoci, discutendo e pregando, così
si risolvono i conflitti nella Chiesa. (...) Con la certezza che le
chiacchiere, le invidie, le gelosie non potranno mai portarci alla
concordia, all’armonia o alla pace. Anche lì è stato lo Spirito
Santo a coronare questa intesa e questo ci fa capire che quando noi
lasciamo allo Spirito Santo la guida, Egli ci porta all’armonia,
alla unità e al rispetto dei diversi doni e talenti. (...) Niente
chiacchiere, niente invidie, niente gelosie! La Vergine Maria ci
aiuti ad essere docili allo Spirito Santo, perché sappiamo stimarci
a vicenda e convergere sempre più profondamente nella fede e nella
carità, tenendo il cuore aperto alle necessità dei fratelli".
Dopo
il Regina Caeli, a proposito delle gravi inondazioni che hanno
devastato ampie zone dei Balcani, soprattutto in Serbia e Bosnia, il
Papa ha detto: "Mentre affido al Signore le vittime di tale
calamità, esprimo la mia personale vicinanza a quanti stanno vivendo
ore di angoscia e di tribolazione".
"Ieri
a Iaşi, in Romania, - ha detto ancora il Pontefice - è stato
proclamato Beato il Vescovo Anton Durcovici, martire della fede.
Pastore zelante e coraggioso, fu perseguitato dal regime comunista
rumeno e morì in carcere (...) nel 1951".
Infine
il Papa ha salutato gli studenti di diverse scuole cattoliche, le
associazioni di volontariato venute per la Giornata del malato
oncologico e tutti i presenti, augurando a tutti una buona domenica.
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