Città
del Vaticano, 9 maggio 2014
(VIS). L’azione missionaria è paradigma di ogni opera della
Chiesa, ha detto il Santo Padre, questa mattina, nel ricevere i
partecipanti all’Incontro delle Pontificie Opere Missionarie, in
corso in questi giorni a Roma.
Il
Papa ha ricordato che con l'Esortazione Apostolica "Evangelii
gaudium" ha voluto invitare tutti i fedeli ad una nuova stagione
evangelizzatrice: "Evangelizzare, in questo tempo di grandi
trasformazioni sociali - ha affermato - richiede una Chiesa
missionaria tutta in uscita, capace di operare un discernimento per
confrontarsi con le diverse culture e visioni dell’uomo. Per un
mondo in trasformazione c’è bisogno di una Chiesa rinnovata e
trasformata dalla contemplazione e dal contatto personale con Cristo,
per la potenza dello Spirito. (...) È Lui che ci dà la forza di
intraprendere il cammino missionario e la gioia dell’annuncio,
affinché la luce di Cristo illumini quanti ancora non lo conoscono o
lo hanno rifiutato. Per questo ci è richiesto il coraggio di
'raggiungere tutte le periferie che hanno bisogno della luce del
Vangelo'. Non ci possono trattenere né le nostre debolezze, né i
nostri peccati, né i tanti impedimenti che vengono posti alla
testimonianza e alla proclamazione del Vangelo".
"La
Chiesa, missionaria per sua natura, ha come prerogativa fondamentale
il servizio della carità a tutti. - ha ribadito il Pontefice - La
fraternità e la solidarietà universale sono connaturali alla sua
vita e alla sua missione nel mondo e per il mondo.
L’evangelizzazione, che deve raggiungere tutti, è chiamata
tuttavia a partire dagli ultimi, dai poveri, da quelli che hanno le
spalle piegate sotto il peso e la fatica della vita. Così facendo la
Chiesa prolunga la missione di Cristo stesso, il quale è 'venuto
perché abbiano la vita e l’abbiano in abbondanza'".
"La
Chiesa è il popolo delle beatitudini, la casa dei poveri, degli
afflitti, degli esclusi e dei perseguitati, di coloro che hanno fame
e sete di giustizia". Ai rappresentanti delle Pontificie Opere
Missionarie "è chiesto di operare affinché le comunità
ecclesiali sappiano accogliere con amore preferenziale i poveri,
tenendo le porte della Chiesa aperte perché tutti vi possano entrare
e trovare rifugio".
"Le
Pontificie Opere Missionarie sono lo strumento privilegiato che
richiama e cura con generosità la 'missio ad gentes'", ha
affermato il Papa invitando i suoi membri a promuovere "la
corresponsabilità missionaria" poiché c'è tanto bisogno di
sacerdoti, di persone consacrate e fedeli laici che, "afferrati
dall’amore di Cristo, siano marcati a fuoco dalla passione per il
Regno di Dio e disponibili a mettersi sulla via
dell’evangelizzazione".
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