Città
del Vaticano, 12 aprile 2014
(VIS). "Lo studio della storia rappresenta (...) una delle vie
per la ricerca appassionata della verità, che da sempre pervade
l'animo dell'uomo", ha detto il Santo Padre nel corso
dell'Udienza ai Membri del Pontificio Comitato di Scienze Storiche,
di cui quest'anno ricorre il 60° anniversario di istituzione. "Le
vostre ricerche, segnate insieme da autentica passione ecclesiale e
da amore sincero per la verità, possono essere di grande aiuto a
coloro che hanno il compito di discernere ciò che lo Spirito Santo
vuole dire alla Chiesa di oggi. (...) Nell'incontro e nella
collaborazione con ricercatori di ogni cultura e religione, voi
potete offrire un contributo specifico al dialogo tra la Chiesa e il
mondo contemporaneo".
"Tra
le iniziative che avete in programma - ha ricordato infine il Papa -
penso in particolare al convegno internazionale nella ricorrenza del
centenario dello scoppio della Prima Guerra Mondiale. In esso
passerete in rassegna le più recenti acquisizioni della ricerca, con
speciale attenzione per le iniziative diplomatiche della Santa Sede
durante quel tragico conflitto e al contributo dato dai cattolici
(...), come anche alla ricostruzione di un mondo lacerato da quella
che Benedetto XV definì 'inutile strage'. (Lettera di Capi del
popoli belligeranti, 1° agosto 1917). E risuona ancora oggi, quanto
mai attuale l'accorato appello di Pio XII: 'Nulla è perduto con la
pace. Tutto può esserlo con la guerra'. (Radiomessaggio, 24 agosto
1939)'. Quando riascoltiamo quelle parole profetiche, veramente ci
rendiamo conto che la storia è 'magistra vitae'".
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