Città
del Vaticano, 22 novembre 2013
(VIS). "In questi momenti di tanta sofferenza non stancatevi di
dire: 'Perché?. Come i bambini... E così attirerete gli occhi del
nostro Padre sul vostro popolo; attirerete la tenerezza del 'papà
del cielo' su di voi". Con queste parole, nel pomeriggio di
ieri, il Papa si è rivolto alla comunità dei Filippini residenti a
Roma riuniti nella Basilica Vaticana in occasione della benedizione
del mosaico raffigurante San Pedro Calungsod, santo filippino
canonizzato da Papa Benedetto XVI nel 2012.
Alla
cerimonia di benedizione dell'immagine del martire filippino ha fatto
seguito una Celebrazione eucaristica presieduta dal Cardinale Luis
Antonio Tagle, Arcivescovo di Manila, che, ricordando nell'omelia gli
effetti devastanti del tifone Haiyan che si è abbattuto sulle
Filippine, ha affermato: "Vediamo la fede sorgere dalle rovine.
La speranza dalle calamità non può essere distrutta. E vediamo
l'amore che è più forte dei terremoti e dei tifoni".
Papa
Francesco ha rinnovato la sua vicinanza al popolo filippino ed ha
detto: "E ho sentito che la prova era forte, troppo forte! Ma
anche ho sentito che il popolo era forte! Quello che ha detto il
cardinale è vero: la fede viene su dalle rovine. La solidarietà di
tutti nel momento della prova. Perché succedono queste cose? Non si
può spiegare. Ci sono tante cose che noi non possiamo capire. Quando
i bambini incominciano a crescere non capiscono le cose e
incominciano a fare domande al papà o alla mamma (...) Perché il
bambino non capisce. Ma se noi stiamo attenti vedremo che il bambino
non aspetta la risposta del suo papà o della sua mamma. (...) Il
bambino ha bisogno in quell'insicurezza che il suo papà e la sua
mamma lo guardino. (...) Come fa il bambino quando chiede. 'Perché?
Perché?'. In questi momenti di dolore, questa forza sia la preghiera
più utile: la preghiera del perché. Ma senza chiedere spiegazione,
soltanto chiedere che il nostro Padre ci guardi. Anche io vi
accompagno, con questa preghiera del perché".
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