Città
del Vaticano, 30 settembre 2013
(VIS). Il Pontificio Consiglio per le Comunicazioni Sociali precisa
in una Nota, resa pubblica oggi, il significato e il contesto del
tema centrale della 48ma Giornata Mondiale delle Comunicazioni
Sociali che si tiene tutti gli anni il 1° giugno. Il tema scelto dal
Santo Padre per quest'anno è: "Comunicazione al servizio di
un’autentica cultura dell’incontro".
"L’essere
umano - si legge nel testo - si esprime soprattutto nella capacità
di comunicare. Nella comunicazione e attraverso essa possiamo,
infatti, incontrare altre persone, esprimiamo noi stessi, il nostro
pensiero, quello in cui crediamo, come vorremmo vivere e, forse anche
più importante, impariamo a conoscere le persone con cui siamo
chiamati a vivere. Una tale comunicazione richiede onestà, rispetto
reciproco e impegno per imparare gli uni dagli altri; esige la
capacità di saper dialogare rispettosamente con le verità degli
altri. Spesso, infatti, quello che inizialmente potrebbe sembrare
"diversità" rivela la ricchezza della nostra umanità e
nella scoperta dell’altro incontriamo pure la verità del nostro
essere.
Nella
nostra epoca si sta sviluppando una nuova cultura, favorita dalla
tecnologia, e la comunicazione è in un certo senso “amplificata”
e “continua”. Siamo dunque chiamati a “far riscoprire, anche
attraverso i mezzi di comunicazione sociale, oltre che nell’incontro
personale, la bellezza di tutto ciò che è alla base del nostro
cammino e della nostra vita, la bellezza della fede, la bellezza
dell’incontro con Cristo.” (Discorso di Papa Francesco ai
partecipanti all’Assemblea Plenaria del Pontificio Consiglio delle
Comunicazioni Sociali, 21 settembre 2013).
In
tale contesto, ciascuno di noi dovrebbe accogliere la sfida di essere
autentico, testimoniando i valori in cui crede, la sua identità
cristiana, il suo vissuto culturale, espressi con un nuovo
linguaggio, per giungere alla condivisione.
La
nostra capacità di comunicare, riflesso della nostra partecipazione
al creativo, comunicativo e unificante Amore trinitario, è un dono
che ci permette di crescere nei rapporti personali, che sono una
benedizione nella nostra vita, e di trovare nel dialogo una risposta
a quelle divisioni che creano tensioni all’interno delle comunità
e tra le nazioni.
L’era
della globalizzazione impone con forza che la comunicazione possa
arrivare nei più remoti angoli del mondo reale, ma anche “negli
ambiti creati dalle nuove tecnologie, nelle reti sociali, per far
emergere una presenza … che ascolta, dialoga, incoraggia”
(Discorso di Papa Francesco ai partecipanti all’Assemblea Plenaria
del Pontificio Consiglio delle Comunicazioni Sociali, 21 settembre
2013), perché nessuno resti escluso.
Il
Messaggio per la Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali 2014
vuole esplorare il potenziale della comunicazione, nel mondo sempre
collegato e in rete, per far si che le persone siano sempre più
vicine e si costruisca un mondo più giusto.
La
Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali, l’unica giornata
mondiale stabilita dal Concilio Vaticano II (“Inter Mirifica”,
1963), viene celebrata in molti paesi, su raccomandazione dei vescovi
del mondo, la Domenica che precede la Pentecoste (nel 2014, il 1°
giugno).
Il
Messaggio del Santo Padre per la Giornata Mondiale delle
Comunicazioni Sociali viene tradizionalmente pubblicato in occasione
della ricorrenza di San Francesco di Sales, patrono dei giornalisti
(24 gennaio).
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