Città
del Vaticano, 28 dicembre 2012
(VIS). Nella festività di Santo Stefano, diacono e primo martire,
Benedetto XVI si è affacciato alla finestra del suo studio per
recitare l'Angelus con i fedeli riuniti in Piazza San Pietro.
Il
libro degli Atti degli Apostoli, ha spiegato il Pontefice, presenta
santo Stefano come "uomo pieno di grazia e di Spirito Santo; in
lui si è verificata in pieno la promessa di Gesù (...), che cioè i
credenti chiamati a rendere testimonianza in circostanze difficili e
pericolose non saranno abbandonati e indifesi: lo Spirito di Dio
parlerà in loro. Il diacono Stefano, in effetti, operò, parlò e
morì animato dallo Spirito Santo, testimoniando l’amore di Cristo
fino all’estremo sacrificio. (...) Ricolmo di Spirito Santo, mentre
i suoi occhi stanno per spegnersi, egli fissa lo sguardo su 'Gesù
che stava alla destra di Dio', Signore di tutto e che tutti attira a
Sé. (...) Lasciarsi attirare da Cristo, come ha fatto santo Stefano,
significa aprire la propria vita alla luce che la richiama, la
orienta e le fa percorrere la via del bene, la via di un’umanità
secondo il disegno di amore di Dio".
"Infine,
santo Stefano è un modello per tutti coloro che vogliono mettersi al
servizio della nuova evangelizzazione. Egli dimostra che la novità
dell’annuncio non consiste primariamente nell’uso di metodi o
tecniche originali, che certo hanno la loro utilità, ma nell’essere
ricolmi di Spirito Santo e lasciarsi guidare da Lui. La novità
dell’annuncio sta nella profondità dell’immersione nel mistero
di Cristo, dell’assimilazione della sua parola e della sua presenza
nell’Eucaristia, così che Lui stesso, Gesù vivo, possa parlare e
agire nel suo inviato. In sostanza, l’evangelizzatore diventa
capace di portare Cristo agli altri in maniera efficace quando vive
di Cristo, quando la novità del Vangelo si manifesta nella sua
stessa vita. Preghiamo la Vergine Maria, affinché la Chiesa, in
quest’Anno della fede, veda moltiplicarsi gli uomini e le donne
che, come santo Stefano, sanno dare una testimonianza convinta e
coraggiosa del Signore Gesù".
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