Città
del Vaticano, 28 dicembre 2012
(VIS). Alle ore 12 di oggi, Solennità del Natale del Signore, dalla
Loggia della Benedizione, il Santo Padre Benedetto XVI ha rivolto il
tradizionale Messaggio natalizio.
"Il
mio augurio natalizio, in quest’Anno della fede, lo esprimo con
queste parole, tratte da un Salmo: 'La verità è germogliata dalla
terra'" - ha detto il Papa nel Messaggio - "La Verità che
il cielo non è sufficiente a contenere è sorta dalla terra per
essere adagiata in una mangiatoia. Con vantaggio di chi un Dio tanto
sublime si è fatto tanto umile? Certamente con nessun vantaggio per
sé, ma con grande vantaggio per noi, se crediamo'".
"'Se
crediamo'. Ecco la potenza della fede! Dio ha fatto tutto, ha fatto
l’impossibile: si è fatto carne. La sua onnipotenza d’amore ha
realizzato ciò che va al di là dell’umana comprensione:
l’Infinito si è fatto bambino, è entrato nell’umanità. Eppure,
questo stesso Dio non può entrare nel mio cuore se non apro io la
porta!".
"La
porta della fede! Potremmo rimanere spaventati, davanti a questa
nostra onnipotenza alla rovescia. Questo potere dell’uomo di
chiudersi a Dio può farci paura. Ma ecco la realtà che scaccia
questo pensiero tenebroso, la speranza che vince la paura: la verità
è germogliata! Dio è nato! (...) C’è nel mondo una terra che Dio
ha preparato per venire ad abitare in mezzo a noi. (...) Questa terra
esiste, e anche oggi, nel 2012, da questa terra è germogliata la
verità! Perciò c’è speranza nel mondo, una speranza affidabile,
anche nei momenti e nelle situazioni più difficili. La verità è
germogliata portando amore, giustizia e pace".
"Sì,
la pace germogli per la popolazione siriana, profondamente ferita e
divisa da un conflitto che non risparmia neanche gli inermi e miete
vittime innocenti. Ancora una volta faccio appello perché cessi lo
spargimento di sangue, si facilitino i soccorsi ai profughi e agli
sfollati e, tramite il dialogo, si persegua una soluzione politica al
conflitto".
"La
pace germogli nella Terra dove è nato il Redentore, ed Egli doni a
Israeliani e Palestinesi il coraggio di porre fine a troppi anni di
lotte e di divisioni, e di intraprendere con decisione il cammino del
negoziato".
"Nei
Paesi del Nord Africa, che attraversano una profonda transizione alla
ricerca di un nuovo futuro - in particolare in Egitto, terra amata e
benedetta dall’infanzia di Gesù - i cittadini costruiscano insieme
società basate sulla giustizia, il rispetto della libertà e della
dignità di ogni persona".
"La
pace germogli nel vasto Continente asiatico. Gesù Bambino guardi con
benevolenza ai numerosi Popoli che abitano quelle terre e, in modo
speciale, quanti credono in Lui. Il Re della Pace rivolga inoltre il
suo sguardo ai nuovi Dirigenti della Repubblica Popolare Cinese per
l’alto compito che li attende. Auspico che esso valorizzi l'apporto
delle religioni, nel rispetto di ciascuna, così che queste possano
contribuire alla costruzione di una società solidale, a beneficio di
quel nobile Popolo e del mondo intero".
"Il
Natale di Cristo favorisca il ritorno della pace nel Mali e della
concordia in Nigeria, dove efferati attentati terroristici continuano
a mietere vittime, in particolare tra i Cristiani. Il Redentore rechi
aiuto e conforto ai profughi dell’Est della Repubblica Democratica
del Congo e doni pace al Kenya, dove sanguinosi attentati hanno
colpito la popolazione civile e i luoghi di culto".
"Gesù
Bambino benedica i numerosissimi fedeli che Lo celebrano in America
Latina. Accresca le loro virtù umane e cristiane, sostenga quanti
sono costretti ad emigrare dalle loro famiglie e dalla loro terra,
rafforzi i Governanti nell’impegno per lo sviluppo e nella lotta
alla criminalità".
"Cari
fratelli e sorelle! Amore e verità, giustizia e pace si sono
incontrate, si sono incarnate nell’uomo nato a Betlemme da Maria.
Quell’uomo è il Figlio di Dio, è Dio apparso nella storia. La sua
nascita è un germoglio di vita nuova per tutta l’umanità. Possa
ogni terra diventare una terra buona, che accoglie e germoglia
l’amore, la verità, la giustizia e la pace. Buon Natale a tutti!".
Al
termine del Messaggio il Papa ha augurato Buon Natale in 65 lingue ed
ha impartito la Benedizione "Urbi et Orbi".
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