CITTA' DEL VATICANO, 8 GEN. 2012 (VIS).-Alle ore 9.45 di questa domenica, Festa del Battesimo del Signore, il Santo Padre Benedetto XVI ha presieduto nella Cappella Sistina la Santa Messa, nel corso della quale ha amministrato il Sacramento del Battesimo a 16 neonati.
Dopo la lettura del Santo Vangelo, il Papa ha pronunciato la seguente omelia:
“Nella prima Lettura che abbiamo ascoltato, tratta dal Libro del profeta Isaia, Dio si rivolge al suo popolo proprio come un educatore. (…) A questa parola che il Signore ci ha rivolto mediante il profeta, noi abbiamo risposto con il ritornello del Salmo: ‘Attingeremo con gioia alle sorgenti della salvezza’. Come persone adulte, ci siamo impegnati ad attingere alle fonti buone, per il bene nostro e di coloro che sono affidati alla nostra responsabilità, in particolare voi, cari genitori, padrini e madrine, per il bene di questi bambini. E quali sono ‘le sorgenti della salvezza’? Sono la Parola di Dio e i Sacramenti”.
“Gli adulti sono i primi a doversi alimentare a queste fonti, per poter guidare i più giovani nella loro crescita. I genitori devono dare tanto, ma per poter dare hanno bisogno a loro volta di ricevere, altrimenti si svuotano, si prosciugano. I genitori non sono la fonte, come anche noi sacerdoti non siamo la fonte: siamo piuttosto come dei canali, attraverso cui deve passare la linfa vitale dell’amore di Dio. Se ci stacchiamo dalla sorgente, (…) non siamo più in grado di educare altri”.
“E veniamo ora alla seconda Lettura e al Vangelo. Essi ci dicono che la prima e principale educazione avviene attraverso la testimonianza. (…) Giovanni è stato un grande educatore dei suoi discepoli, perché li ha condotti all’incontro con Gesù, al quale ha reso testimonianza. (…) Il vero educatore non lega le persone a sé, non è possessivo. Vuole che il figlio, o il discepolo, impari a conoscere la verità, e stabilisca con essa un rapporto personale. L’educatore compie il suo dovere fino in fondo, non fa mancare la sua presenza attenta e fedele; ma il suo obiettivo è che l’educando ascolti la voce della verità parlare al suo cuore e la segua in un cammino personale”. (…)
“L’apostolo Giovanni scrive: ‘E’ lo Spirito che dà testimonianza’. (…) E’ molto importante per voi genitori, e anche per i padrini e le madrine, credere fortemente nella presenza e nell’azione dello Spirito Santo, invocarlo e accoglierlo in voi, mediante la preghiera e i Sacramenti. E’ Lui infatti che illumina la mente, riscalda il cuore dell’educatore perché sappia trasmettere la conoscenza e l’amore di Gesù. La preghiera è la prima condizione per educare, perché pregando ci mettiamo nella disposizione di lasciare a Dio l’iniziativa (…). E, al tempo stesso, quando preghiamo ci mettiamo in ascolto delle ispirazioni di Dio per fare bene la nostra parte, che comunque ci spetta e dobbiamo realizzare. I Sacramenti, specialmente l’Eucaristia e la Penitenza, ci permettono di compiere l’azione educativa in unione con Cristo, in comunione con Lui e continuamente rinnovati dal suo perdono”
“Affidiamo (questi bambini) alla guida materna di Maria Santissima, perché crescano in età, sapienza e grazia e diventino veri cristiani, testimoni fedeli e gioiosi dell’amore di Dio”.
HML/ VIS 20120109 (540)
Dopo la lettura del Santo Vangelo, il Papa ha pronunciato la seguente omelia:
“Nella prima Lettura che abbiamo ascoltato, tratta dal Libro del profeta Isaia, Dio si rivolge al suo popolo proprio come un educatore. (…) A questa parola che il Signore ci ha rivolto mediante il profeta, noi abbiamo risposto con il ritornello del Salmo: ‘Attingeremo con gioia alle sorgenti della salvezza’. Come persone adulte, ci siamo impegnati ad attingere alle fonti buone, per il bene nostro e di coloro che sono affidati alla nostra responsabilità, in particolare voi, cari genitori, padrini e madrine, per il bene di questi bambini. E quali sono ‘le sorgenti della salvezza’? Sono la Parola di Dio e i Sacramenti”.
“Gli adulti sono i primi a doversi alimentare a queste fonti, per poter guidare i più giovani nella loro crescita. I genitori devono dare tanto, ma per poter dare hanno bisogno a loro volta di ricevere, altrimenti si svuotano, si prosciugano. I genitori non sono la fonte, come anche noi sacerdoti non siamo la fonte: siamo piuttosto come dei canali, attraverso cui deve passare la linfa vitale dell’amore di Dio. Se ci stacchiamo dalla sorgente, (…) non siamo più in grado di educare altri”.
“E veniamo ora alla seconda Lettura e al Vangelo. Essi ci dicono che la prima e principale educazione avviene attraverso la testimonianza. (…) Giovanni è stato un grande educatore dei suoi discepoli, perché li ha condotti all’incontro con Gesù, al quale ha reso testimonianza. (…) Il vero educatore non lega le persone a sé, non è possessivo. Vuole che il figlio, o il discepolo, impari a conoscere la verità, e stabilisca con essa un rapporto personale. L’educatore compie il suo dovere fino in fondo, non fa mancare la sua presenza attenta e fedele; ma il suo obiettivo è che l’educando ascolti la voce della verità parlare al suo cuore e la segua in un cammino personale”. (…)
“L’apostolo Giovanni scrive: ‘E’ lo Spirito che dà testimonianza’. (…) E’ molto importante per voi genitori, e anche per i padrini e le madrine, credere fortemente nella presenza e nell’azione dello Spirito Santo, invocarlo e accoglierlo in voi, mediante la preghiera e i Sacramenti. E’ Lui infatti che illumina la mente, riscalda il cuore dell’educatore perché sappia trasmettere la conoscenza e l’amore di Gesù. La preghiera è la prima condizione per educare, perché pregando ci mettiamo nella disposizione di lasciare a Dio l’iniziativa (…). E, al tempo stesso, quando preghiamo ci mettiamo in ascolto delle ispirazioni di Dio per fare bene la nostra parte, che comunque ci spetta e dobbiamo realizzare. I Sacramenti, specialmente l’Eucaristia e la Penitenza, ci permettono di compiere l’azione educativa in unione con Cristo, in comunione con Lui e continuamente rinnovati dal suo perdono”
“Affidiamo (questi bambini) alla guida materna di Maria Santissima, perché crescano in età, sapienza e grazia e diventino veri cristiani, testimoni fedeli e gioiosi dell’amore di Dio”.
HML/ VIS 20120109 (540)
Nessun commento:
Posta un commento