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venerdì 12 febbraio 2010

CHIESA: EVANGELIZZAZIONE E CURA MALATI CORPO E SPIRITO


CITTA' DEL VATICANO, 11 FEB. 2010 (VIS). Alle ore 10:30 di oggi, memoria della Beata Maria Vergine di Lourdes, il Santo Padre Benedetto XVI ha presieduto, nella Basilica Vaticana, la Concelebrazione eucaristica in occasione della XVIII Giornata Mondiale del Malato e del XXV anniversario della fondazione del Pontificio Consiglio per gli Operatori Sanitari (per la Pastorale della Salute). Alla liturgia eucaristica hanno partecipato i pellegrini dell'UNITALSI (Unione Nazionale Italiana Trasporto Malati a Lourdes e ai Santuari Internazionali) e i pellegrini dell'Opera Romana Pellegrinaggi.

  La liturgia eucaristica è stata preceduta dall'arrivo in Basilica delle Reliquie di Santa Bernadette Soubirous che hanno percorso in processione Piazza San Pietro accolte in Basilica dall'Arciprete Cardinale Angelo Comastri, per essere collocate accanto all'immagine della Beata Maria Vergine di Lourdes, all'Altare della Confessione.

  "Gesù percorreva tutta la Galilea, insegnando nelle loro sinagoghe, annunciando il vangelo del Regno e guarendo ogni sorta di malattie e di infermità nel popolo" - ha detto il Papa nell'omelia citando il Vangelo di Matteo - "La Chiesa, cui è affidato il compito di prolungare nello spazio e nel tempo la missione di Cristo, non può disattendere queste due opere essenziali: evangelizzazione e cura dei malati nel corpo e nello spirito. Dio, infatti, vuole guarire tutto l'uomo e nel Vangelo la guarigione del corpo è segno del risanamento più profondo che è la remissione dei peccati".

  "Non meraviglia, dunque, che Maria, madre e modello della Chiesa, sia invocata e venerata come 'Salus infirmorum', 'Salute dei malati'. Quale prima e perfetta discepola del suo Figlio, Ella ha sempre mostrato, nell'accompagnare il cammino della Chiesa, una speciale sollecitudine per i sofferenti. (...) Nella memoria delle apparizioni a Lourdes, luogo prescelto da Maria per manifestare la sua materna sollecitudine per gli infermi, la liturgia riecheggia opportunamente il 'Magnificat'" che "non è il cantico di coloro ai quali arride la fortuna, che hanno sempre 'il vento in poppa'; è piuttosto il ringraziamento di chi conosce i drammi della vita, ma confida nell'opera redentrice di Dio".

  "La Chiesa, come Maria, custodisce dentro di sé i drammi dell'uomo e la consolazione di Dio (...) lungo il pellegrinaggio della storia. (...) La sofferenza accettata e offerta, la condivisione sincera e gratuita, non sono forse miracoli dell'amore? (...) Per tutto questo noi viviamo una gioia che non dimentica la sofferenza, anzi, la comprende. In questo modo i malati e tutti i sofferenti sono nella Chiesa non solo destinatari di attenzione e di cura, ma prima ancora e soprattutto protagonisti del pellegrinaggio della fede e della speranza, testimoni dei prodigi dell'amore, della gioia pasquale che fiorisce dalla Croce e dalla Risurrezione di Cristo".

  Nel commentare il brano della "Lettera di Giacomo": "Chi è malato, chiami presso di sé i presbiteri della Chiesa ed essi preghino su di lui, ungendolo con olio nel nome del Signore. E la preghiera fatta con fede salverà il malato", il Santo Padre ha detto: "In questo Anno Sacerdotale, mi piace sottolineare il legame tra i malati e i sacerdoti (...). Il malato deve 'chiamare' i presbiteri, e questi devono rispondere, per attirare sull'esperienza della malattia la presenza e l'azione del Risorto e del suo Spirito".

  "In effetti, quando la Parola di Dio parla di guarigione, di salvezza, di salute del malato, intende questi concetti in senso integrale, non separando mai anima e corpo: un malato guarito dalla preghiera di Cristo, mediante la Chiesa, è una gioia sulla terra e nel cielo, è una primizia di vita eterna", ha concluso il Pontefice.

  Le cerimonie della XVIII Giornata Mondiale del Malato si sono concluse nel pomeriggio alle 16:30, con una processione che da Castel'Sant'Angelo ha raggiunto Piazza San Pietro percorrendo Via della Conciliazione. Intorno alle 17:30 il Santo Padre si è affacciato  alla finestra del suo studio per salutare e benedire i fedeli e i malati presenti.
HML/GIORNATA MONDIALE MALATO/...                   VIS 100212 (640)


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