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lunedì 12 ottobre 2009

SANTI RISPONDONO PROPOSTA DI AMORE ESIGENTE DI CRISTO


CITTA' DEL VATICANO, 11 OTT. 2009 (VIS). Alle 10:00 di questa mattina, il Santo Padre ha celebrato l'Eucaristia nella Basilica Vaticana ed ha proceduto alla Canonizzazione dei Beati Zygmunt Szcz?sny Feli?ski, (1822-1895), Vescovo, Fondatore della Congregazione delle Suore Francescane della famiglia di Maria; Francisco Coll y Guitart, (1812-1875), sacerdote dell'Ordine dei Frati Predicatori (Domenicani), Fondatore della Congregazione delle Suore Domenicane dell'Annunciazione della Beata Vergine Maria; Jozef Daamian de Veuster, (1840-1889), sacerdote, della Congregazione dei Sacri Cuori di Gesù e di Maria e dell'Adorazione Perpetua del Santissimo Sacramento dell'Altare (Picpus); Rafael Arnáiz Barón (1911-1938), religioso dell'Ordine Cistercense della stretta osservanza; Marie de la Croix (Jeanne), Jugan, (1792-1879), Vergine, Fondatrice della Congregazione delle Piccole Sorelle dei Poveri.

  Hanno concelebrato con il Papa 7 Cardinali, 9 Arcivescovo, 14 Vescovo e 20 Presbiteri. Fra i concelebranti c'erano i 5 vescovi delle cause di canonizzazione: il Cardinale Godfried Danneels, Arcivescovo di Mechelen-Brussel (Belgio; l'Arcivescovo Nycz, di Varsavia (Polonia); l'Arcivescovo Pierre D'Ornellas, di REnnes (Francia), il Vescovo Roman Casanova Casanova, di Vic (Spagna) e il Vescovo José Munilla Aguirre, Vescovo di Palencia (Spagna).

  Il Santo Padre ha spiegato a grandi linee, nell'omelia, la personalità  ed i motivi della santità dei cinque nuovi Santi.

"Vieni e seguimi!". (...) I santi accolgono quest'invito esigente. (...) La loro perfezione, nella logica della fede talora umanamente incomprensibile, consiste nel non mettere più al centro se stessi, ma nello scegliere di andare controcorrente vivendo secondo il Vangelo.  Così hanno fatto i cinque santi che oggi, con grande gioia, vengono posti alla venerazione della Chiesa universale".  Così hanno fatto i cinque santi di oggi, con grande gioia, si presentano alla grande venerazione della Chiesa Universale: Zygmunt Szczesny Felinski, Arcivescovo di Varsavia; San Francisco Coll; San Josef de Veuster, il "Padre Damian", Rafael Arnáiz Barón e Marie de le Croix (Jeanne) Jugan

" Zygmunt Szczesny Felinski, Arcivescovo di Varsavia" - ha ricordato il Santo Pedre, (...)  è stato un grande testimone della fede e della carità pastorale in tempi molto difficili per la nazione e per la Chiesa in Polonia. (...)  Prima dell'insurrezione del gennaio 1863 contro l'annessione russa mise in guardia il popolo dall'inutile spargimento del sangue. Quando però scoppiò la sommossa e ci furono le repressioni, coraggiosamente difese gli oppressi. Per ordine dello zar russo passò vent'anni in esilio a Jaroslaw sul Volga, senza poter fare mai più ritorno nella sua diocesi. In ogni situazione conservò incrollabile la fiducia nella Divina Provvidenza".

  San Francisco Coll "amava predicare, in modo itinerante  e seguendo la forma della 'missione popolari', per annunciare e ravvivare per il popolo e le città della Catalogna, la Parola di Dio, aiutando così le persone all'incontro profondo con Dio. (...) La sua attività evangelizzatrice includeva una grande dedizione al sacramento delle Riconciliazione, una enfasi sull'Eucaristia ed una costante insistenza sulla preghiera".

  "L'attività missionaria di Jozef De Veuster, il 'Padre Damiaan' raggiunge il suo culmine nella carità. Non senza paura e ripugnanza, fece la scelta di andare nell'Isola di Molokai al servizio dei lebbrosi che si trovavano là, abbandonati da tutti; così si espose alla malattia della quale essi soffrivano. (...). (..) Il servitore della Parola si trasformò così in un servitore che soffrì, lebbroso con i lebbrosi, durante gli ultimi quattro anni della sua vita. (...) San Damiaan ci spinge a scegliere le buone battaglie. (...) Ci invita ad aprire gli occhi sui lebbrosi che sfigurano l'umanità dei nostri fratelli e si appellano ancora oggi, più che alla nostra generosità, la carità della nostra presenza servizievole".

  Rafael Arnaiz, - ha detto il Papa - "rispose sì alla proposta di seguire Gesù, in modo immediato e deciso, senza limiti, né condivisioni. (...) Il Fratello Rafael, anche se vicino a noi, continua ad offrire con il suo esempio e le sue opere hanno attratto tanti, specialmente i giovani  che non desiderano il poco,  ma aspirano alla piena verità."

  "Con la sua opera ammirevole al servizio delle persone anziane, Sanite Marie de la Crux, e come una faro per guidare le nostre società che hanno da riscoprire il luogo E l'apporto unico di questo periodo della vita" - ha sottolineato il Pontefice - "Il suo carisma è sempre attuale, ora che molte persone anziane soffrono di molteplici povertà e solitudine, perfino abbandonate dalle loro famiglie. (...) Che Santa Jeanne Jugan sia per le persone anziane una sorgente viva di speranza e per le persone che si pongono generosamente al loro servizio un potente stimolo per seguire e sviluppare la sua opera".

  Benedetto XVI ha concluso l'omelia invitando tutti: "a lasciarsi attrarre dagli esempi luminosi di questi Santi, a lasciarsi guidare dai loro insegnamenti perché tutta la nostra esistenza diventi un cantico di lode all'amore di Dio".
HML/CANONIZZAZIONI/...                  VIS 20091012 (800)


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