CITTA' DEL VATICANO, 31 MAG. 2009 (VIS). Conclusa la Celebrazione Eucaristica nella Basilica Vaticana per la Solennità di Pentecoste, il Santo Padre Benedetto XVI si è affacciato alla finestra del suo studio nel Palazzo Apostolico Vaticano per recitare il Regina Cæli con i fedeli ed i pellegrini convenuti in Piazza San Pietro.
"La Chiesa sparsa nel mondo intero rivive oggi, solennità della Pentecoste, il mistero della propria nascita, del proprio 'battesimo' nello Spirito Santo" - ha detto il Santo Padre - "Lo Spirito Santo è l'anima della Chiesa. Senza di Lui a che cosa essa si ridurrebbe? Sarebbe certamente un grande movimento storico, una complessa e solida istituzione sociale, forse una sorta di agenzia umanitaria. Ed in verità è così che la ritengono quanti la considerano al di fuori di un'ottica di fede. In realtà, però, nella sua vera natura e anche nella sua più autentica presenza storica, la Chiesa è incessantemente plasmata e guidata dallo Spirito del suo Signore. E' un corpo vivo, la cui vitalità è appunto frutto dell'invisibile Spirito divino".
"Cari amici, quest'anno la solennità di Pentecoste cade nell'ultimo giorno del mese di maggio" - ha ricordato il Papa - "in cui abitualmente si celebra la bella festa mariana della Visitazione. Questo fatto ci invita a lasciarci ispirare e come istruire dalla Vergine Maria, la quale fu protagonista di entrambi gli eventi. A Nazaret, Ella ricevette l'annuncio della sua singolare maternità, e, subito dopo aver concepito Gesù per opera dello Spirito Santo, dallo stesso Spirito d'amore fu spinta ad andare in aiuto dell'anziana parente Elisabetta, giunta al sesto mese di una gravidanza pure prodigiosa. La giovane Maria, che porta in grembo Gesù e, dimentica di sé, accorre in aiuto del prossimo, è icona stupenda della Chiesa nella perenne giovinezza dello Spirito, della Chiesa missionaria del Verbo incarnato, chiamata a portarlo al mondo e a testimoniarlo specialmente nel servizio della carità".
"Invochiamo pertanto l'intercessione di Maria Santissima, perché ottenga alla Chiesa del nostro tempo di essere potentemente rafforzata dallo Spirito Santo. In modo particolare" - ha concluso il Papa - "sentano la presenza confortatrice del Paraclito le comunità ecclesiali che soffrono persecuzione per il nome di Cristo, perché, partecipando alle sue sofferenze, ricevano in abbondanza lo Spirito della gloria".
Dopo il Regina Caeli, Papa Benedetto XVI si è rivolto ai giovani dell'Abruzzo che: "In questi giorni, (...) si stanno raccogliendo numerosi intorno alla Croce delle Giornate Mondiali della Gioventù (...). In comunione con i giovani di quella terra duramente colpita dal terremoto, chiediamo a Cristo morto e risorto di effondere su di loro il suo Spirito di consolazione e di speranza".
ANG/PENTECOSTE/... VIS 20090601 (440)
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