CITTA' DEL VATICANO, 9 MAG. 2009 (VIS). Alle 9:45 (ora locale), il Santo Padre Benedetto XVI si è recato a Madaba, a 19 chilometri dal Monte Nebo. Madaba è famosa per il ritrovamento della "Mappa di Madaba", un pavimento a mosaico di un'antica chiesa bizantina del VI secolo che raffigura la mappa di tutta la Terra Santa, l'itinerario per raggiungere Gerusalemme attraverso oltre centocinquanta località e, la Città Santa con dovizia di particolari.
Il Papa ha attraversato in papamobile il quartiere cristiano della città di Madaba ed ha raggiunto l'area dove sorgerà l'Università del Patriarcato Latino, per espresso desiderio del Patriarca Latino di Gerusalemme, Sua Beatitudine Fouad Twal, originario di Madaba. Il Santo Padre ha proceduto alla benedizione della prima pietra del futuro Ateneo ed ha rivolto alcune parole ai presenti, plaudendo ai promotori della nuova istituzione "per la loro coraggiosa fiducia nella buona educazione quale primo passo per lo sviluppo personale e per la pace ed il progresso nella regione".
"Mentre assimilano la loro eredità culturale, i giovani della Giordania e gli altri studenti della regione" - ha affermato il Papa - "saranno condotti ad una più profonda conoscenza delle conquiste dell'umanità, e saranno arricchiti da altri punti di vista e formati alla comprensione, alla tolleranza e alla pace".
"Questo tipo di educazione 'più ampia' è ciò che ci si aspetta dalle istituzioni dell'educazione superiore e dal loro contesto culturale, sia esso secolare o religioso. In realtà, la fede in Dio non sopprime la ricerca della verità; al contrario l'incoraggia".
"Ovviamente la religione, come la scienza e la tecnologia, come la filosofia ed ogni espressione della nostra ricerca della verità, possono corrompersi. La religione viene sfigurata quando viene costretta a servire l'ignoranza e il pregiudizio, il disprezzo, la violenza e l'abuso. Qui non vediamo soltanto la perversione della religione, ma anche la corruzione della libertà umana, il restringersi e l'obnubilarsi della mente".
"Ma ogni persona è anche chiamata alla saggezza e all'integrità, alla scelta basilare e più importante di tutte del bene sul male, della verità sulla disonestà, e può essere sostenuta in tale compito".
"La chiamata all'integrità morale viene percepita dalla persona genuinamente religiosa dato che il Dio della verità, dell'amore e della bellezza non può essere servito in alcun altro modo. La fede matura in Dio serve grandemente per guidare l'acquisizione e la giusta applicazione della conoscenza. La scienza e la tecnologia offrono benefici straordinari alla società ed hanno migliorato grandemente la qualità della vita di molti esseri umani. (...) Allo stesso tempo, la scienza ha i suoi limiti. Non può dar risposta a tutte le questioni riguardanti l'uomo e la sua esistenza".
"L'uso della conoscenza scientifica abbisogna della luce orientatrice della sapienza etica. Tale sapienza ha ispirato il giuramento di Ippocrate, la Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo del 1948, la Convenzione di Ginevra ed altri lodevoli codici internazionali di comportamento".
Papa Benedetto ha concluso il suo discorso rivolgendosi ai giovani studenti cristiani ed affermando: "Siete chiamati ad essere costruttori di una società giusta e pacifica composta di genti di varia estrazione religiosa ed etnica. Tali realtà - desidero sottolinearlo ancora una volta - devono condurre non alla divisione, ma all'arricchimento reciproco".
PV-GIORDANIA/UNIVERSITÀ/MADABA VIS 20090509 (530)
Nessun commento:
Posta un commento