CITTA' DEL VATICANO, 12 MAG. 2007 (VIS). Questa mattina alle 10:30 (15:30 ora di Roma), il Santo Padre Benedetto XVI è giunto alla "Fazenda da Esperança" a Guaratinguetá. Fondata nel 1979 su iniziativa di Fra Hans Stapel, O.F.M., per il recupero di giovani tossicodipendenti ed alcolisti, l'istituzione ha come fondamento spirituale il carisma di San Francesco di Assisi e la spiritualità del Movimento dei Focolari e conta attualmente 32 comunità sparse nel Brasile ed in varie parti del mondo. La sua attività si estende anche alle ragazze madri, alle famiglie bisognose, ai senzatetto ed ai portatori di Hiv in fase terminale.
Il Papa si è recato nella nuova Chiesa della Fazenda dove si trovavano riunite le Suore Clarisse, che il fondatore ha voluto presenti nell'Opera, ed ha ricordato loro che: "Dove la società non vede più alcun futuro o speranza, i cristiani sono chiamati ad annunziare la forza della Resurrezione".
"Proprio qui, in questa 'Fazenda da Esperança', dove risiedono tante persone, specie giovani, che cercano di superare il problema della droga, dell'alcool e della dipendenza dalle sostanze chimiche, si testimonia il Vangelo di Cristo. (...) È il Cristo risuscitato che cura le ferite e salva i figli e le figlie di Dio, salva l'umanità dalla morte, dal peccato e dalla schiavitù delle passioni. La Pasqua di Cristo unisce cielo e terra. In questa 'Fazenda da Esperança' si uniscono le preci delle Clarisse e il lavoro arduo della medicina e dell'ergoterapia per vincere le prigioni e rompere le catene delle droghe che fanno soffrire i figli amati di Dio".
"È in questo amore che Fra Hans" - ha proseguito il Pontefice - "le invitò ad essere le garanti di tutto il lavoro svolto nella 'Fazenda da Esperança'. Con la forza della preghiera silenziosa, con i digiuni e le penitenze, le figlie di Santa Chiara vivono il comandamento dell'amore per Dio e per il prossimo, nel gesto supremo di amare fino all'estremo. Ciò significa che non bisogna mai perdere la speranza! Da qui il nome di quest'opera di Fra Hans: 'Fazenda da Esperança'. Bisogna infatti edificare, costruire la speranza, tessendo la tela di una società che, nello stendere i fili della vita, perde il vero senso della speranza".
"Carissime Sorelle" - ha concluso il Santo Padre - "siate coloro che proclamano che 'la speranza non delude'. Il dolore del Crocifisso, che pervase l'anima di Maria ai piedi della Croce, consoli tanti cuori materni e paterni che piangono di dolore per i loro figli ancora tossicodipendenti. Annunziate col silenzio oblativo della preghiera, silenzio eloquente, che il Padre ascolta; annunziate il messaggio dell'amore che vince il dolore, la droga e la morte. Annunziate Gesù Cristo, essere umano come noi, sofferente come noi, che prese su di sé i nostri peccati per liberarci da essi!".
PV-BRASILE/FAZENDA ESPERANÇA/CLARISSE VIS 20070514 (460)
Il Papa si è recato nella nuova Chiesa della Fazenda dove si trovavano riunite le Suore Clarisse, che il fondatore ha voluto presenti nell'Opera, ed ha ricordato loro che: "Dove la società non vede più alcun futuro o speranza, i cristiani sono chiamati ad annunziare la forza della Resurrezione".
"Proprio qui, in questa 'Fazenda da Esperança', dove risiedono tante persone, specie giovani, che cercano di superare il problema della droga, dell'alcool e della dipendenza dalle sostanze chimiche, si testimonia il Vangelo di Cristo. (...) È il Cristo risuscitato che cura le ferite e salva i figli e le figlie di Dio, salva l'umanità dalla morte, dal peccato e dalla schiavitù delle passioni. La Pasqua di Cristo unisce cielo e terra. In questa 'Fazenda da Esperança' si uniscono le preci delle Clarisse e il lavoro arduo della medicina e dell'ergoterapia per vincere le prigioni e rompere le catene delle droghe che fanno soffrire i figli amati di Dio".
"È in questo amore che Fra Hans" - ha proseguito il Pontefice - "le invitò ad essere le garanti di tutto il lavoro svolto nella 'Fazenda da Esperança'. Con la forza della preghiera silenziosa, con i digiuni e le penitenze, le figlie di Santa Chiara vivono il comandamento dell'amore per Dio e per il prossimo, nel gesto supremo di amare fino all'estremo. Ciò significa che non bisogna mai perdere la speranza! Da qui il nome di quest'opera di Fra Hans: 'Fazenda da Esperança'. Bisogna infatti edificare, costruire la speranza, tessendo la tela di una società che, nello stendere i fili della vita, perde il vero senso della speranza".
"Carissime Sorelle" - ha concluso il Santo Padre - "siate coloro che proclamano che 'la speranza non delude'. Il dolore del Crocifisso, che pervase l'anima di Maria ai piedi della Croce, consoli tanti cuori materni e paterni che piangono di dolore per i loro figli ancora tossicodipendenti. Annunziate col silenzio oblativo della preghiera, silenzio eloquente, che il Padre ascolta; annunziate il messaggio dell'amore che vince il dolore, la droga e la morte. Annunziate Gesù Cristo, essere umano come noi, sofferente come noi, che prese su di sé i nostri peccati per liberarci da essi!".
PV-BRASILE/FAZENDA ESPERANÇA/CLARISSE VIS 20070514 (460)
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