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lunedì 31 gennaio 2005

MESSAGGIO 52° GIORNATA MONDIALE DEI MALATI DI LEBBRA


CITTA' DEL VATICANO, 29 GEN. 2005 (VIS). Il Pontificio Consiglio per la Pastorale della Salute ha pubblicato il Messaggio del Cardinale Javier Lozano Barragán, Presidente del Dicastero, per la celebrazione, domani, della "52° Giornata Mondiale dei Malati di Lebbra".

Il Messaggio ha inizio con l'esortazione dell'Apostolo Paolo alla Chiesa di Roma, "piangete con quelli che sono nel pianto", perché "se un membro soffre tutte le membra soffrono insieme". Il Cardinale precisa che mentre siamo in grado di "celebrare il dominio dell'Uomo" sulla malattia di Hansen, "essa è ancora presente e letale fortemente in almeno nove Paesi" e "ancora più deleterio è il persistere dei preconcetti nei confronti dei malati di lebbra, motivo di vergogna e soggetti ad assurda discriminazione. (...) Ma finché non verrà eliminata la concezione di indelebile 'marchio di infamia', la lotta finalizzata ad una vittoria sulla lebbra durerà ancora a lungo".

Il Cardinale Lozano ricorda le parole del Santo Padre ai membri del Pontificio Consiglio, il 21 gennaio scorso, in occasione dell'Assemblea Plenaria, ed afferma: "non sono dispensati 'i responsabili della Chiesa da un'attenzione stimolante ed operosa alle strutture dove il malato soffre talora forme di emarginazione e di carenza di sostegno sociale", in particolare in quelle "aree del mondo dove i malati più bisognosi, nonostante i progressi della medicina, mancano di farmaci e di adeguata assistenza".

"Grazie a Dio i farmaci non mancano più" - ha affermato il Cardinale Lozano Barragán, e sebbene esistano organismi specifici preposti alla lotta contro la lebbra, tuttavia è la presenza capillare sul territorio di infrastrutture sanitarie più adeguate e di personale professionalmente competente che si trova in difficoltà. Citando le statistiche delle conferenze episcopali nazionali, per l'anno 2003, il Cardinale ha precisato che, nel mondo, la Chiesa gestisce 656 lebbrosari (Africa 254; America: 69; Asia; 327; Europa 4; Oceania: 2).

"Ci sia di monito" - scrive ancora il Cardinale Lozano Barragán - "quanto il Papa scrive per questo 'Anno dell'Eucaristia'", nella 'Mane nobiscum Domine': "'L'Eucaristia non è solo espressione di comunione nella vita della Chiesa; essa è anche progetto di solidarietà per l'intera umanità".

Il Presidente del Dicastero esprime un "particolare grazie ai Missionari che si prendono cura di questi fratelli, realizzando la specifica Pastorale del 'Vangelo della Speranza'. Essi stanno vivendo e insegnando al mondo intero che il prendersi cura di corpi così martoriati, è fraterna condivisione e allo stesso momento comunicazione di Fede nel Cristo morto e risorto. 'Segno' presente di speranza di vittoria totale della vita'".

"Nel mistero del 'Corpo Mistico della Chiesa', in unione con il Cristo Sofferente" leggiamo a conclusione del Messaggio - "il malato di lebbra si sentirà al centro del progetto di cooperazione di salvezza dell'umanità, e con l'aiuto efficace e fraterno del Missionario verserà la personale sofferenza nel mistero della 'sofferenza redentiva di Cristo'".
CON-AVA/GIORNATA MONDIALE LEBBRA/LOZANO VIS 20050131 (460)

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