CITTA' DEL VATICANO, 29 GEN. 2005 (VIS). Oggi è stato reso pubblico un Messaggio, datato 22 gennaio, del Santo Padre Giovanni Paolo II all'Arcivescovo Paul Josef Cordes, Presidente del Pontificio Consiglio "Cor Unum", che si recherà, quale Inviato del Papa, nel Sud-Est Asiatico, per assicurare tutta la partecipazione e vicinanza nella preghiera di Giovanni Paolo II "a tutti coloro che sono stati colpiti dalla tragedia e ne soffrono le conseguenze". L'Arcivescovo Cordes sarà in Indonesia dal 29 gennaio al 1° febbraio e nello Sri Lanka dal 2 al 4 febbraio prossimo.
Il Papa scrive nel Messaggio che: "L'enorme devastazione e perdita di vita umane provocate recentemente dal terremoto e dal maremoto nel Sud-Est Asiatico hanno suscitato in tutto il mondo una vasta reazione di solidarietà, accompagnata da una massiccia mobilitazione di aiuti umanitari. Sono profondamente grato al Pontificio Consiglio 'Cor Unum' e alle numerose agenzie cattoliche di aiuto e di assistenza per gli sforzi dispiegati nel contribuire a soccorrere le popolazioni colpite da questa immane catastrofe naturale".
"Auspico" - scrive il Pontefice - "che la solidarietà dimostrata dai nostri fratelli e sorelle in tutto il mondo sia fonte di incoraggiamento, perseveranza e speranza per tutti coloro che sono impegnati nella grande opera di ricostruzione che si prospetta. Chiedo inoltre ai fedeli delle differenti religioni di lavorare insieme nell'offrire conforto ed assistenza a coloro che sono nel bisogno. Possa tale catastrofe, con la grazia di Dio, condurre ad un futuro di maggiore generosità, cooperazione ed unità al servizio del bene comune da parte degli individui, dei popoli e delle nazioni".
"Nell'indicare a tutti la luce del Vangelo" - conclude Giovanni Paolo II - "esprimo fervidi voti affinché la Comunità cristiana giunga a rafforzare la propria fede nella misteriosa provvidenza di Dio e ad un'unione sempre maggiore con il Signore Gesù nel mistero della sua sofferenza e risurrezione. Per le autorità civili e per tutti coloro che sono impegnati nell'opera di soccorso invoco il dono divino della saggezza e della forza".
Un Comunicato del Pontificio Consiglio "Cor Unum" rende noto che obietivo del viaggio in Asia dell'Arcivescovo Cordes, latore del Messaggio del Santo Padre a tutte le popolazioni colpite, "è testimoniare di persona la vicinanza e la solidarietà del Papa e della Chiesa verso quanti soffrono le conseguenze del maremoto e, allo stesso tempo, contribuire al coordinamento delle molteplici iniziative della Agenzie cattoliche operanti sul territorio da quel drammatico 26 dicembre".
L'Arcivescovo Cordes che sarà accompagnato dal Monsignore Giovanni Pietro Dal Toso, Sotto-Segretario del Dicastero, incontrerà le autorità civili e religiose e gli esponenti delle Caritas e delle Organizzazioni non governative cattoliche presenti nei due Paesi. L'Arcivescovo infine celebrerà alcune Sante Messe in suffragio delle vittime.
MESS/INVIATO:AIUTI:VITTIME MAREMOTO/CORDES VIS 20050131 (460)
Il Papa scrive nel Messaggio che: "L'enorme devastazione e perdita di vita umane provocate recentemente dal terremoto e dal maremoto nel Sud-Est Asiatico hanno suscitato in tutto il mondo una vasta reazione di solidarietà, accompagnata da una massiccia mobilitazione di aiuti umanitari. Sono profondamente grato al Pontificio Consiglio 'Cor Unum' e alle numerose agenzie cattoliche di aiuto e di assistenza per gli sforzi dispiegati nel contribuire a soccorrere le popolazioni colpite da questa immane catastrofe naturale".
"Auspico" - scrive il Pontefice - "che la solidarietà dimostrata dai nostri fratelli e sorelle in tutto il mondo sia fonte di incoraggiamento, perseveranza e speranza per tutti coloro che sono impegnati nella grande opera di ricostruzione che si prospetta. Chiedo inoltre ai fedeli delle differenti religioni di lavorare insieme nell'offrire conforto ed assistenza a coloro che sono nel bisogno. Possa tale catastrofe, con la grazia di Dio, condurre ad un futuro di maggiore generosità, cooperazione ed unità al servizio del bene comune da parte degli individui, dei popoli e delle nazioni".
"Nell'indicare a tutti la luce del Vangelo" - conclude Giovanni Paolo II - "esprimo fervidi voti affinché la Comunità cristiana giunga a rafforzare la propria fede nella misteriosa provvidenza di Dio e ad un'unione sempre maggiore con il Signore Gesù nel mistero della sua sofferenza e risurrezione. Per le autorità civili e per tutti coloro che sono impegnati nell'opera di soccorso invoco il dono divino della saggezza e della forza".
Un Comunicato del Pontificio Consiglio "Cor Unum" rende noto che obietivo del viaggio in Asia dell'Arcivescovo Cordes, latore del Messaggio del Santo Padre a tutte le popolazioni colpite, "è testimoniare di persona la vicinanza e la solidarietà del Papa e della Chiesa verso quanti soffrono le conseguenze del maremoto e, allo stesso tempo, contribuire al coordinamento delle molteplici iniziative della Agenzie cattoliche operanti sul territorio da quel drammatico 26 dicembre".
L'Arcivescovo Cordes che sarà accompagnato dal Monsignore Giovanni Pietro Dal Toso, Sotto-Segretario del Dicastero, incontrerà le autorità civili e religiose e gli esponenti delle Caritas e delle Organizzazioni non governative cattoliche presenti nei due Paesi. L'Arcivescovo infine celebrerà alcune Sante Messe in suffragio delle vittime.
MESS/INVIATO:AIUTI:VITTIME MAREMOTO/CORDES VIS 20050131 (460)
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