CITTA' DEL VATICANO, 30 OTT. 2004 (VIS). Questa mattina, nell'Aula Paolo VI, il Santo Padre Giovanni Paolo II ha ricevuto 2.500 pellegrini appartenenti alle Famiglie religiose fondate dal Beato Luigi Guanella, i Servi della Carità, le Figlie di Santa Maria della Provvidenza ed i rappresentanti del Movimento Laicale Guanelliano.
"Cento anni fa" - ha detto il Papa - "il Beato Luigi Guanella entrava in Roma, con alcuni collaboratori, 'per fare un po' di bene a vantaggio del prossimo'. Da allora voi, cari membri della sua famiglia spirituale, non avete cessato di seguirne le orme, fedeli allo stile del Fondatore, che amava dire: 'Il bene bisogna farlo bene'. Ed anche ora, cercando di essere 'buoni samaritani' dei poveri, voi gestite opere all'avanguardia e rispondenti alle mutate esigenze dei tempi con un apostolato caritativo multiforme".
Riferendosi all'attenzione dedicata ai malati terminali, Giovanni Paolo II ha ricordato che "Fondando la 'Pia Unione del Transito di San Giuseppe' per i morenti, Don Guanella ha saputo suscitare una corrente di preghiere per aiutare quanti stanno per varcare la soglia dell'eternità".
"Dal vostro Beato Fondatore" - ha detto ancora il Pontefice - "avete appreso che, per dare amore ai fratelli, occorre attingerlo alla fornace della carità divina, grazie a un contatto costante con Cristo nella preghiera. Vi animi quel forte spirito di fede che faceva ripetere a Don Guanella: 'È Dio che fa, noi siamo solo strumenti della Provvidenza'".
Il Santo Padre ha esortato i membri della Famiglia Guanelliana dicendo: "La presenza in questi giorni a Roma delle sue spoglie mortali vi sia di incoraggiamento ad imitare le sue virtù, per tendere con tutte le forze alla 'misura alta' della vita cristiana, che è la santità".
AC/CENTENARIO DON GUANELLA/... VIS 20041103 (290)
"Cento anni fa" - ha detto il Papa - "il Beato Luigi Guanella entrava in Roma, con alcuni collaboratori, 'per fare un po' di bene a vantaggio del prossimo'. Da allora voi, cari membri della sua famiglia spirituale, non avete cessato di seguirne le orme, fedeli allo stile del Fondatore, che amava dire: 'Il bene bisogna farlo bene'. Ed anche ora, cercando di essere 'buoni samaritani' dei poveri, voi gestite opere all'avanguardia e rispondenti alle mutate esigenze dei tempi con un apostolato caritativo multiforme".
Riferendosi all'attenzione dedicata ai malati terminali, Giovanni Paolo II ha ricordato che "Fondando la 'Pia Unione del Transito di San Giuseppe' per i morenti, Don Guanella ha saputo suscitare una corrente di preghiere per aiutare quanti stanno per varcare la soglia dell'eternità".
"Dal vostro Beato Fondatore" - ha detto ancora il Pontefice - "avete appreso che, per dare amore ai fratelli, occorre attingerlo alla fornace della carità divina, grazie a un contatto costante con Cristo nella preghiera. Vi animi quel forte spirito di fede che faceva ripetere a Don Guanella: 'È Dio che fa, noi siamo solo strumenti della Provvidenza'".
Il Santo Padre ha esortato i membri della Famiglia Guanelliana dicendo: "La presenza in questi giorni a Roma delle sue spoglie mortali vi sia di incoraggiamento ad imitare le sue virtù, per tendere con tutte le forze alla 'misura alta' della vita cristiana, che è la santità".
AC/CENTENARIO DON GUANELLA/... VIS 20041103 (290)
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