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giovedì 29 gennaio 2004

SIGNORE SI RENDE PRESENTE NEI BAMBINI ED IN LORO CI ASPETTA

CITTA' DEL VATICANO, 29 GEN. 2004 (VIS). L'Arcivescovo Paul Josef Cordes, Presidente del Pontificio Consiglio "Cor Unum", ha presieduto, questa mattina, la Conferenza Stampa di presentazione del Messaggio del Santo Padre Giovanni Paolo II per la Quaresima 2004, il cui tema è: "Chi accoglie anche uno solo di questi bambini in nome mio, accoglie me". Alla Conferenza Stampa hanno partecipato anche il Monsignor Karel Kasteel, Segretario del medesimo Pontificio Consiglio, ed il Padre Angelo D'Agostino, S.I., Fondatore e Direttore medico di "Nyumbani", The Children of God Relief Institute of Nairobi (Kenya).

L'Arcivescovo Cordes ha affermato che nel Messaggio di quest'anno, il Papa intende risvegliare le coscienze di fronte alla condizione dei bambini, prediletti di Gesù. "Trattare i bambini con indifferenza e rifiutarli" - ha detto - "è respingere il Signore perché in loro Egli c'è e ci aspetta".

"Il bambino è il 'più piccolo', il bisognoso di tutto" - ha proseguito il Presidente di "Cor Unum" - è l'infante che dipende completamente dall'amore degli altri; non ha pieno possesso di sé, ma vive grazie a quanto gli viene donato da chi vorrà prendersi cura di lui".

Riferendosi alla tragedia dell'Aids, che Giovanni Paolo II elenca nel suo Messaggio fra i grandi mali di cui sono vittime i bambini, l'Arcivescovo Cordes ha sottolineato che il bambino colpito da questa malattia "è il più grande interrogativo che l'uomo si pone sulla bontà del Padre celeste: che male hanno fatto tanti piccoli per soffrire come soffrono? Una risposta a tale interrogativo, nell'orizzonte della nostra saggezza umana, non c'è. Così il Papa risponde nel Messaggio che oggi presentiamo: 'Solo la fede ci aiuta a penetrare in un così profondo abisso di dolore'".
Ricordando con le parole del Papa che, nel tempo della Quaresima, "la liturgia rinnova ai credenti l'appello a una radicale conversione", l'Arcivescovo Cordes sottolinea che: "Questa conversione sarà frutto del nostro avvicinarci a Dio, di una riflessione alla sua luce, della grazia del sacramento della penitenza. Con Gesù saliamo a Gerusalemme sul monte Calvario per essere toccati di nuovo dalla sua sofferenza fisica e psicologica; Egli l'ha assunta liberamente per salvarci dai nostri peccati. Lo sguardo della fede ci dà anche il coraggio di aprire il nostro cuore ai fratelli e alle sorelle nel bisogno, ai bambini sofferenti".

Al termine del suo intervento, il Presidente del Pontificio Consiglio "Cor Unum" ha annunciato due iniziative: la prima riguarda le Poste Vaticane che emetteranno un francobollo speciale illustrante la tematica della Quaresima di quest'anno, la seconda è la realizzazione di un progetto speciale a favore di bambini orfani a causa dell'Aids nella Diocesi di Nairobi (Kenya). Chi desidera contribuire con un'offerta, può fare un versamento sul Conto Corrente Postale N. 603035.

Il Padre Angelo D'Agostino, S.I., Fondatore e Direttore medico del "Nyumbani", The children of God Relief Institute of Nairobi (Kenya), ha affermato che: "Ispirarsi al suggerimento di Sant'Ignazio, cercare Dio in tutte le cose, serve a trovare la vita nella morte apparente, la guarigione nella malattia, la conoscenza nell'ignoranza. Nel passato la Chiesa portava soccorso ai malati di lebbra e alle vittime delle epidemie; oggi, sono i malati di Hiv/Aids che esigono la nostra attenzione. Come sacerdote e medico ho cercato di rispondere a questo appello".

Successivamente Padre D'Agostino ha ricordato la sua lunga esperienza a Nairobi con i bambini positivi all'Hiv, la maggior parte dei quali orfani, ed ha sottolineato che: "Nei primi anni la media di decessi era di due o tre al mese, ma ora grazie alle medicine Anti-Retro Virus, essa è diminuita notevolmente, ed infatti nel 2003 non vi sono stati decessi. Queste medicine sono in parte donate dal governo brasiliano, le altre sono acquistate sul mercato". Nel programma comunitario al servizio di 1.000 orfani a causa dell'Hiv "si verificano sette o otto decessi ogni mese perché non abbiamo i fondi per pagare i prezzi esorbitanti praticati dalle grandi case farmaceutiche. Attualmente almeno 400 persone muoiono ogni giorno in Kenya a causa dell'Aids".

Padre D'Agostino ha sottolineato che se l'Aids è causa primaria di morte in Africa e che sia malattia cronica in Europa e Nord America, dipende dal "genocidio praticato dalle associazioni di multinazionali farmaceutiche che rifiutano di abbassare i prezzi dei farmaci in Africa, anche dopo aver riportato un profitto di US $ 517 miliardi nel 2002. È una questione morale che dimostra la mancanza di coscienza sociale di queste imprese capitalistiche, che potrebbero facilmente salvare la vita di 25 milioni di africani della regione del Sub Sahara, condannati dall'Hiv. Come spiegheremo noi cristiani, il nostro silenzio, da qui a cinquanta anni?".
OP/MESSAGGIO QUARESIMA:BAMBINI/CORDES VIS 20040129 (770)

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