CITTA' DEL VATICANO, 29 GEN. 2004 (VIS). Oggi è stato pubblicato il testo del Messaggio del Santo Padre Giovanni Paolo II per la Quaresima 2004, datato 8 dicembre 2003, e diffuso in lingua francese, inglese, italiana, polacca, portoghese, spagnola e tedesca. Di seguito ne riportiamo alcuni estratti:
"Il tema di quest'anno - 'Chi accoglie anche uno solo di questi bambini in nome mio, accoglie me' - offre l'opportunità di riflettere sulla condizione dei bambini (…). Le parole di Gesù costituiscono un'esortazione a esaminare come sono trattati i bambini nelle nostre famiglie, nella società civile e nella Chiesa".
"Gesù amò i bambini e li predilesse 'per la loro semplicità e gioia di vivere, per la loro spontaneità, e la loro fede piena di stupore'. Egli, pertanto, vuole che la comunità apra loro le braccia e il cuore come a Lui stesso: 'Chi accoglie anche uno solo di questi bambini in nome mio, accoglie me'. Ai bambini Gesù affianca i 'fratelli più piccoli', cioè i miseri, i bisognosi, gli affamati e assetati, i forestieri, i nudi, i malati, i carcerati. Accoglierli e amarli, o invece trattarli con indifferenza e rifiutarli, è riservare a Lui lo stesso atteggiamento, perché in loro Egli si rende particolarmente presente".
"Negli anni della sua vita pubblica, ripeté più volte che solo quanti avessero saputo farsi come i bambini sarebbero entrati nel Regno dei Cieli (…). 'Chiunque diventerà piccolo come questo bambino sarà il più grande nel regno dei cieli'. 'Diventare' piccoli e 'accogliere' i piccoli: sono questi due aspetti di un unico insegnamento che il Signore rinnova ai suoi discepoli in questo nostro tempo. Solo chi si fa 'piccolo' è in grado di accogliere con amore i fratelli più 'piccoli'".
"Sono molti i credenti che cercano di seguire fedelmente questi insegnamenti del Signore. Vorrei qui ricordare i genitori che non esitano a farsi carico di una famiglia numerosa, le madri e i padri che, invece di additare come prioritaria la ricerca del successo professionale e della carriera, si preoccupano di trasmettere ai figli quei valori umani e religiosi che danno senso vero all'esistenza".
"Penso con grata ammirazione a coloro che si prendono cura della formazione dell'infanzia in difficoltà e alleviano le sofferenze dei bambini e dei loro familiari causate dai conflitti e dalla violenza, dalla mancanza di cibo e di acqua, dall'emigrazione forzata e da tante forme di ingiustizia esistenti nel mondo".
"Accanto a tanta generosità si deve però registrare anche l'egoismo di quanti non 'accolgono' i bambini. Ci sono minori che sono feriti profondamente dalla violenza degli adulti: abusi sessuali, avviamento alla prostituzione, coinvolgimento nello spaccio e nell'uso della droga; bambini obbligati a lavorare o arruolati per combattere; innocenti segnati per sempre dalla disgregazione familiare; piccoli travolti dal turpe traffico di organi e di persone. E che dire della tragedia dell'AIDS con conseguenze devastanti in Africa? Si parla ormai di milioni di persone colpite da questo flagello, e di queste tantissime sono state contagiate sin dalla nascita. L'umanità non può chiudere gli occhi di fronte a un dramma così preoccupante!".
"Che male hanno fatto questi bambini per meritare tanta sofferenza? Da un punto di vista umano non è facile, anzi forse è impossibile rispondere a quest'interrogativo inquietante. Solo la fede ci aiuta a penetrare in un così profondo abisso di dolore".
"Cari Fratelli e Sorelle, iniziamo con fiducia l'itinerario quaresimale animati da più intensa preghiera, penitenza e attenzione verso i bisognosi. La Quaresima sia, in particolare, utile occasione per dedicare maggiore cura ai bambini, nel proprio ambiente familiare e sociale: essi sono il futuro dell'umanità".
MESS/QUARESIMA:BAMBINI/… VIS 20040129 (600)
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