CITTA' DEL VATICANO, 14 APR. 2003 (VIS). Questa mattina il Santo Padre ha ricevuto nell'Aula Paolo VI i partecipanti, provenienti da 30 Paesi, all'Incontro universitario internazionale "UNIV 2003", che quest'anno ha per tema: "Costruire la pace nel XXI secolo".
Giovanni Paolo II ha affermato che il tema dell'Incontro è "quanto mai attuale in questi mesi in cui siamo preoccupati, oltre che per la situazione in Iraq, per tanti focolai di violenza e di guerra, che si sono accesi anche in altri continenti. Tutto ciò rende più urgente una vera educazione alla pace".
"Per i credenti la prima e fondamentale azione in favore della pace è la preghiera poiché la pace è dono dell'amore di Dio. (…) Per essere costruttori di pace occorre anzitutto vivere nella verità. Voi, giovani, abbiate il coraggio di porvi domande sincere sul senso della vita: forgiatevi ad una limpida rettitudine di pensiero e di azione, di rispetto e di dialogo con gli altri. Abbiate, in primo luogo, quel rapporto vero con Dio che richiede conversione personale e apertura al suo mistero".
Il Santo Padre ha sottolineato che: "Alla verità va congiunta la giustizia, insieme al rispetto della dignità di ogni persona. Sappiamo però che senza amore sincero e disinteressato, la stessa giustizia non potrebbe assicurare al mondo la pace. La pace vera fiorisce in effetti quando nel cuore viene vinto l'odio, il rancore e l'invidia; quando si dice no all'egoismo e a tutto ciò che spinge l'essere umano al ripiegamento su se stesso e alla difesa del proprio tornaconto".
"Se l'amore" - ha proseguito il Pontefice - "che è il segno distintivo dei discepoli di Cristo, si traduce in gesti di servizio gratuito e disinteressato, in parole di comprensione e di perdono, l'onda pacificatrice dell'amore si allarga e si estende sino ad interessare l'intera comunità umana. È allora più facile comprendere anche il quarto pilastro della pace, e cioè la libertà, il riconoscimento dei diritti delle persone e dei popoli e il libero dono di sé nel responsabile compimento dei doveri che competono a ciascuno nel proprio stato di vita".
"Se cercherete di seguire questa via" - ha concluso il Pontefice - "sarete in grado di offrire un contributo efficace alla costruzione di un mondo 'pacificato' e 'pacificatore'. Scrive il vostro santo Fondatore, Josemaría Escrivá de Balaguer: 'Compito del cristiano: annegare il male nella sovrabbondanza del bene. Non si tratta di far campagne negative, né di essere anti-qualcosa. Al contrario: si tratta di vivere di affermazioni, pieni di ottimismo, con gioventù, allegria e pace; di guardare tutti con comprensione'".
AC/…/UNIV 2003 VIS 20030414 (430)
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