CITTA' DEL VATICANO, 27 GEN. 2003 (VIS). Alle ore 12:00 di oggi, il Santo Padre Giovanni Paolo II, affacciandosi alla finestra del suo studio nel Palazzo Apostolico Vaticano per recitare l'Angelus con i fedeli ed i pellegrini convenuti in Piazza San Pietro, ha ricordato il IV Incontro Mondiale delle Famiglie, appena conclusosi a Manila (Filippine). "Molto significativo il tema dell'Incontro 'La famiglia cristiana: una buona novella per il terzo millennio'" - ha detto il Santo Padre - "Sì! L'unione fedele e feconda dell'uomo e della donna, benedetta dalla grazia di Cristo, costituisce un autentico Vangelo di vita e di speranza per l'umanità".
"'L'avvenire della società passa attraverso la famiglia', così ho scritto nell'Esortazione Apostolica 'Familiaris consortio'. Si tratta di un'affermazione quanto mai attuale. Ma di quale famiglia si tratta? Non certamente di quella inautentica basata sugli egoismi individuali. L'esperienza dimostra che tale 'caricatura' della famiglia non ha futuro e non può dare futuro ad alcuna società".
Il Papa ha spiegato che: "La famiglia, invece, è 'buona notizia' nella misura in cui accoglie e fa propria la perenne vocazione che Dio ha posto all'inizio dell'umanità. Questo originario progetto di vita è condiviso, grazie a Dio, anche da tanti coniugi non cristiani. La famiglia appare così ai nostri giorni via privilegiata di dialogo tra diverse religioni e culture, e quindi via di riconciliazione e di pace".
Terminata la preghiera dell'Angelus con i fedeli riuniti in Piazza San Pietro, il Papa ha ricordato che si celebra oggi la Giornata mondiale dei malati di lebbra, ed anche che i ragazzi dell'Azione Cattolica di Roma dedicano l'ultima domenica di gennaio alla pace.
Riferendosi alla Giornata mondiale dei malati di lebbra, il Santo Padre ha detto: "Quest'anno ricorre inoltre il centenario della nascita del suo celebre iniziatore, Raoul Follereau, il cui nome è per sempre legato alla lotta contro la lebbra, la povertà e l'emarginazione. Quanto è attuale il suo appello, che invitava a destinare risorse non agli arsenali bellici, ma a combattere la miseria e le malattie!".
Infine, quando il Papa ha concluso le riflessioni successive alla recita dell'Angelus, due ragazzi dell'Azione Cattolica di Roma hanno raggiunto il Santo Padre nel suo studio e dalla finestra hanno liberato due colombe "per offrire a tutti un messaggio di fraternità e di speranza".
ANG/FAMIGLIE:LEBBRA:PACE/… VIS 20030127 (390)
Nessun commento:
Posta un commento