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Il Vatican Information Service (VIS), istituito nell'ambito della Sala Stampa della Santa Sede, è un bollettino telematico che diffonde notizie relative all'attività magistrale e pastorale del Santo Padre e della Curia Romana...

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lunedì 15 aprile 2013

L’INCOERENZA DEI FEDELI E DEI PASTORI TRA LA PAROLA E IL MODO DI VIVERE MINA LA CREDIBILITÀ DELLA CHIESA.

Città del Vaticano, 15 aprile 2013 (VIS). Nel pomeriggio di ieri, in occasione della sua prima visita alla Basilica Ostiense, Papa Francesco ha presieduto la Santa Messa nella Basilica di San Paolo fuori le Mura. Hanno concelebrato con il Santo Padre il Cardinale James Michael Harvey, Arciprete della Basilica e Dom Edmund Power, O.S.B, Padre Abate dell'Abbazia di San Paolo.

"Siamo sulla tomba di San Paolo - ha ricordato il Papa nell'omelia - un umile e grande Apostolo del Signore, che lo ha annunciato con la parola, lo ha testimoniato col martirio e lo ha adorato con tutto il cuore. Sono proprio questi i tre verbi sui quali vorrei riflettere alla luce della Parola di Dio che abbiamo ascoltato: annunciare, testimoniare, adorare".

"Nella Prima Lettura colpisce la forza di Pietro e degli altri Apostoli. Al comando di tacere, di non insegnare più nel nome di Gesù, di non annunciare più il suo Messaggio, essi rispondono con chiarezza: 'Bisogna obbedire a Dio, invece che agli uomini'. E non li ferma nemmeno l’essere flagellati, il subire oltraggi, il venire incarcerati. Pietro e gli Apostoli annunciano con coraggio, con parresia, quello che hanno ricevuto, il Vangelo di Gesù. E noi? Siamo capaci di portare la Parola di Dio nei nostri ambienti di vita? Sappiamo parlare di Cristo, di ciò che rappresenta per noi, in famiglia, con le persone che fanno parte della nostra vita quotidiana? La fede nasce dall’ascolto, e si rafforza nell’annuncio".

"L’annuncio di Pietro e degli Apostoli - ha sottolineato Papa Francesco - non è fatto solo di parole, ma la fedeltà a Cristo tocca la loro vita, che viene cambiata, riceve una direzione nuova, ed è proprio con la loro vita che essi rendono testimonianza alla fede e all’annuncio di Cristo. Nel Vangelo, Gesù chiede a Pietro per tre volte di pascere il suo gregge e di pascerlo con il suo amore, e gli profetizza: 'Quando sarai vecchio tenderai le tue mani, e un altro ti vestirà e ti porterà dove tu non vuoi'. È una parola rivolta anzitutto a noi Pastori: non si può pascere il gregge di Dio se non si accetta di essere portati dalla volontà di Dio anche dove non vorremmo, se non si è disposti a testimoniare Cristo con il dono di noi stessi, senza riserve, senza calcoli, a volte anche a prezzo della nostra vita".

"Ma questo vale per tutti: il Vangelo va annunciato e testimoniato. (...) Nel grande disegno di Dio ogni dettaglio è importante, anche la tua, la mia piccola e umile testimonianza, anche quella nascosta di chi vive con semplicità la sua fede nella quotidianità dei rapporti di famiglia, di lavoro, di amicizia. Ci sono i santi di tutti i giorni, i santi 'nascosti', una sorta di 'classe media della santità', come diceva uno scrittore francese, quella 'classe media della santità' di cui tutti possiamo fare parte".

"Ma in varie parti del mondo c’è anche chi soffre (...) a causa del Vangelo; c’è chi dona la sua vita per rimanere fedele a Cristo (...). Ricordiamolo bene tutti: non si può annunciare il Vangelo di Gesù senza la testimonianza concreta della vita. (...) Mi viene in mente adesso un consiglio che san Francesco d’Assisi dava ai suoi fratelli: predicate il Vangelo e, se fosse necessario, anche con le parole. Predicare con la vita: la testimonianza. L’incoerenza dei fedeli e dei Pastori tra quello che dicono e quello che fanno, tra la parola e il modo di vivere mina la credibilità della Chiesa".

"Ma tutto questo è possibile soltanto se riconosciamo Gesù Cristo, perché è Lui che ci ha chiamati, ci ha invitati a percorrere la sua strada, ci ha scelti. Annunciare e testimoniare è possibile solo se siamo vicini a Lui, proprio come Pietro, Giovanni e gli altri discepoli nel brano del Vangelo di oggi sono attorno a Gesù Risorto; c’è una vicinanza quotidiana con Lui, ed essi sanno bene chi è, lo conoscono (...). E questo è un punto importante per noi: vivere un rapporto intenso con Gesù, un’intimità di dialogo e di vita, così da riconoscerlo come 'il Signore'. da Adorarlo!".

"Vorrei che ci ponessimo tutti una domanda: Tu, io, adoriamo il Signore? Andiamo da Dio solo per chiedere, per ringraziare, o andiamo da Lui anche per adorarlo? Che cosa vuol dire allora adorare Dio? (...) Ognuno di noi, nella propria vita, in modo consapevole e forse a volte senza rendersene conto, ha un ben preciso ordine delle cose ritenute più o meno importanti. Adorare il Signore vuol dire dare a Lui il posto che deve avere; adorare il Signore vuol dire affermare, credere, non però semplicemente a parole, che Lui solo guida veramente la nostra vita; adorare il Signore vuol dire che siamo convinti davanti a Lui che è il solo Dio, il Dio della nostra vita, il Dio della nostra storia".

"Questo - ha affermato il Pontefice - ha una conseguenza nella nostra vita: spogliarci dei tanti idoli piccoli o grandi che abbiamo e nei quali ci rifugiamo, nei quali cerchiamo e molte volte riponiamo la nostra sicurezza. Sono idoli che spesso teniamo ben nascosti; possono essere l’ambizione, il carrierismo, il gusto del successo, il mettere al centro se stessi, la tendenza a prevalere sugli altri, la pretesa di essere gli unici padroni della nostra vita, qualche peccato a cui siamo legati, e molti altri. Questa sera vorrei che una domanda risuonasse nel cuore di ciascuno di noi e che vi rispondessimo con sincerità: ho pensato io a quale idolo nascosto ho nella mia vita, che mi impedisce di adorare il Signore? Adorare è spogliarci dei nostri idoli anche quelli più nascosti, e scegliere il Signore come centro, come via maestra della nostra vita".

"Il Signore - ha concluso Papa Francesco - ci chiama ogni giorno a seguirlo con coraggio e fedeltà; ci ha fatto il grande dono di sceglierci come suoi discepoli; ci invita ad annunciarlo con gioia come il Risorto, ma ci chiede di farlo con la parola e con la testimonianza della nostra vita, nella quotidianità. Il Signore è l’unico, l’unico Dio della nostra vita e ci invita a spogliarci dei tanti idoli e ad adorare Lui solo. Annunciare, testimoniare, adorare".


REGINA CAELI: PREGHIAMO PER I CRISTIANI CHE SOFFRONO PERSECUZIONE

Città del Vaticano, 15 aprile 2013 (VIS). La pagina degli Atti degli Apostoli che riferisce la prima predicazione degli Apostoli a Gerusalemme e come i sommi sacerdoti e i capi della città cercassero di stroncare sul nascere la comunità dei credenti in Cristo, è stato il tema centrale del Regina Caeli di questa terza Domenica di Pasqua.

Il Papa ha spiegato alle migliaia di persone convenute in Piazza San Pietro che i dodici che erano stati imprigionati con l'ordine di non insegnare più nel nome di Cristo, risposero ai persecutori: "'Bisogna obbedire a Dio invece che agli uomini. Il Dio dei nostri padri ha risuscitato Gesù ... lo ha innalzato alla sua destra come capo e salvatore ... E di questi fatti siamo testimoni noi e lo Spirito Santo'". "Allora - ha detto il Papa - fecero flagellare gli Apostoli e comandarono loro nuovamente di non parlare più nel nome di Gesù. Ed essi se ne andarono, così dice la Scrittura, 'lieti di essere stati giudicati degni di subire oltraggi per il nome di Gesù'".

"Io mi domando: - ha detto Papa Francesco - dove trovavano i primi discepoli la forza per questa loro testimonianza? Non solo: da dove venivano loro la gioia e il coraggio dell’annuncio, malgrado gli ostacoli e le violenze? Non dimentichiamo che gli Apostoli erano persone semplici, non erano scribi, dottori della legge, né appartenenti alla classe sacerdotale. Come hanno potuto, con i loro limiti e avversati dalle autorità, riempire Gerusalemme con il loro insegnamento? È chiaro che solo la presenza con loro del Signore Risorto e l’azione dello Spirito Santo possono spiegare questo fatto (...). La loro fede si basava su un’esperienza così forte e personale di Cristo morto e risorto, che non avevano paura di nulla e di nessuno, e addirittura vedevano le persecuzioni come un motivo di onore, che permetteva loro di seguire le orme di Gesù e di assomigliare a Lui, testimoniandolo con la vita".

"Questa storia della prima comunità cristiana ci dice una cosa molto importante, che vale per la Chiesa di tutti i tempi, anche per noi: quando una persona conosce veramente Gesù Cristo e crede in Lui, sperimenta la sua presenza nella vita e la forza della sua Risurrezione, e non può fare a meno di comunicare questa esperienza. E se questa persona incontra incomprensioni o avversità, si comporta come Gesù nella sua Passione: risponde con l’amore e con la forza della verità".

"Pregando insieme il Regina Caeli - ha concluso il Papa - chiediamo l’aiuto di Maria Santissima affinché la Chiesa in tutto il mondo annunci con franchezza e coraggio la Risurrezione del Signore e ne dia valida testimonianza con segni di amore fraterno. L’amore fraterno è la testimonianza più vicina che noi possiamo dare che Gesù è con noi vivo, che Gesù è risorto. Preghiamo in modo particolare per i cristiani che soffrono persecuzione; in questo tempo ci sono tanti cristiani che soffrono persecuzione, tanti, tanti, in tanti Paesi: preghiamo per loro, con amore, dal nostro cuore. Sentano la presenza viva e confortante del Signore Risorto".

Dopo il Regina Caeli, il Santo Padre ha ricordato che ieri, a Venezia (Italia), è stato proclamato Beato Don Luca Passi, sacerdote bergamasco del secolo diciannovesimo, fondatore dell’Opera laicale Santa Dorotea e dell’Istituto delle Suore Maestre di Santa Dorotea e che oggi in Italia si celebra la Giornata per l’Università Cattolica del Sacro Cuore, sul tema "Le nuove generazioni oltre la crisi".

"Questo Ateneo - ha detto Papa Francesco - nato dalla mente e dal cuore di Padre Agostino Gemelli e con un grande sostegno popolare, ha preparato migliaia e migliaia di giovani ad essere cittadini competenti e responsabili, costruttori del bene comune. Invito a sostenere sempre questo Ateneo, perché continui ad offrire alle nuove generazioni un’ottima formazione, per affrontare le sfide del tempo presente".


UDIENZE

Città del Vaticano, 15 aprile 2013 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto questa mattina in udienza:

- Sua Beatitudine Fouad Twal, Patriarca di Gerusalemme dei Latini, e Seguito.

- Sette Presuli della Conferenza Episcopale del Triveneto, in Visita “ad Limina Apostolorum”:

- L'Arcivescovo Francesco Moraglia, Patriarca di Venezia.

- L'Arcivescovo Antonio Mattiazzo, Arcivescovo-Vescovo di Padova.

- Il Vescovo Giuseppe Zenti, di Verona.

- Il Vescovo Lucio Soravito de Franceschi, di Adria-Rovigo.

- Il Vescovo Giuseppe Andrich, di Belluno-Feltre.

- Il Vescovo Beniamino Pizziol, di Vicenza.

- Il Vescovo Adriano Tessarollo, di Chioggia.

ALTRI ATTI PONTIFICI

Città del Vaticano, 15 aprile 2013 (VIS). Il Santo Padre:

- Ha accolto le dimissioni del Vescovo Giuseppe Nazzaro, O.F.M., al governo pastorale del Vicariato Apostolico di Aleppo dei Latini (Siria), presentate per raggiunti limiti d'età.

- Ha nominato il Padre Georges Abou Khazen, O.F.M. all’ufficio di Amministratore Apostolico del Vicariato Apostolico di Aleppo dei Latini "sede vacante et ad nutum Sanctae Sedis" (Siria).

- Ha nominato il Cardinale Jean-Louis Tauran, Presidente del Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso, Suo Inviato Speciale alle celebrazioni del IV centenario dell’arrivo dell’icona della Beata Vergine Maria a Budslau (Bielorussia), previste per i giorni 5 e 6 luglio 2013 nel Santuario Nazionale che si trova nel territorio dell’Arcidiocesi di Minsk-Mohilev.

sabato 13 aprile 2013

COMUNICATO DELLA SEGRETERIA DI STATO

Città del Vaticano, 13 aprile 2013 (VIS)..- Il Santo Padre Francesco, riprendendo un suggerimento emerso nel corso delle Congregazioni Generali precedenti il Conclave, ha costituito un gruppo di Cardinali per consigliarlo nel governo della Chiesa universale e per studiare un progetto di revisione della Costituzione Apostolica Pastor bonus sulla Curia Romana.

Tale gruppo è costituito da:

-Card. Giuseppe Bertello, Presidente del Governatorato dello Stato della Città del Vaticano;

-Card. Francisco Javier Errázuriz Ossa, Arcivescovo emerito di Santiago de Chile (Cile).

-Card. Oswald Gracias, Arcivescovo di Bombay (India).

-Card. Reinhard Marx, Arcivescovo di München und Freising (Germania).

-Card. Laurent Monsengwo Pasinya, Arcivescovo di Kinshasa (Repubblica Democratica del Congo).

-Card. Sean Patrick O’Malley, O.F.M. Cap., Arcivescovo di Boston (U.S.A.).

-Card. George Pell, Arcivescovo di Sydney (Australia).

-Card. Oscar Andrés Rodríguez Maradiaga, S.D.B., Arcivescovo di Tegucigalpa (Honduras), con funzione di coordinatore.

-S.E. Mons. Marcello Semeraro, Vescovo di Albano, con funzione di segretario.

La prima riunione collettiva del gruppo è stata fissata per i giorni 1 - 3 ottobre 2013; Sua Santità è tuttavia sin d’ora in contatto con i menzionati Cardinali.

UDIENZE

Città del Vaticano, 13 aprile 2013 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto in udienza:

- Il Cardinale Marc Ouellet, P.S.S., Prefetto della Congregazione per i Vescovi-

- Il Cardinale Stanislaw Ryłko, Presidente del Pontificio Consiglio per i Laici.

- Il Signor Néstor Osorio, Presidente del Consiglio Economico e Sociale dell'ONU (ECOSOC).

ALTRI ATTI PONTIFICI

Città del Vaticano, 13 aprile 2013 (VIS). Il Santo Padre:

- Ha nominato l'Arcivescovo Aldo Cavalli, Nunzio Apostolico in Libia, attualmente Nunzio Apostolico in Malta.

- Ha nominato l'Arcivescovo Léon Kalenga Badikebele, Nunzio Apostolico in Belize, attualmente Nunzio Apostolico in El Salvador.

- Ha nominato il Reverendo Godfrey Igwebuike Onah, Vescovo della Diocesi di Nsukka (superficie: 3.179; popolazione: 841.000; cattolici: 480.326; sacerdoti: 213; religiosi: 225), Nigeria. Il Vescovo eletto è nato nel 1956 ad Imilike Ani (Nigeria) ed è stato ordinato sacerdote nel 1984. Dal 1984 al 1987 è stato Vicario parrocchiale di St. Mary, Opanda/Nimbo; dal 1987 al 1988 è stato Professore nel Seminario Seat of Wisdom, Owerri; dal 1992 è stato Professore di Filosofia presso la Pontificia Università Urbaniana e in altre Università in Italia; dal 1993 al 1994 è stato Collaboratore pastorale della parrocchia San Pio X, Roma; dal 1994 al 1997 è stato Amministratore Parrocchiale a S. Antonio di Padova e Santa Palomba nella Diocesi di Albano, Roma; dal 1997 al 2000 ha operato presso il Centro per l’Apostolato Missionario, Diocesi di Albano; dal 2000 al 2005 è stato Cappellano del Movimento Ecclesiale di Impegno Culturale (MEIC), nella Diocesi di Albano; dal 2001 al 2007 è stato Direttore dell’Istituto per la Ricerca su non-Fede e Cultura, Facoltà di Filosofia, Università Urbaniana; dal 2003 al 2009 è stato Prefetto degli Studi, Pontificio Collegio Urbano, Roma; nel 2003 è stato Peritus alla XI Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi sull’Eucaristia; nel 2004 Peritus alla XII Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi sulla Parola di Dio; dal 2008 Vice Rettore della Pontificia Università Urbaniana, Roma e Consultore della Segreteria Generale del Sinodo dei Vescovi. Succede al Vescovo Francis Emmanuel Ogbonna Okobo, del quale il Santo Padre ha accettato la rinuncia al governo pastorale della medesima Diocesi, presentata per raggiunti limiti di età.

- Ha nominato il Reverendo Udumala Bala Show Reddy, Vescovo della Diocesi di Warangal (superficie: 27.702; popolazione: 7.724.845; cattolici: 66.385; sacerdoti: 138; religiosi: 554), India. Il Vescovo eletto è nato nel 1954 a Ghanpur (India) ed è stato ordinato sacerdote nel 1979. Dal 1979 al 1980 è stato Vicario Parrocchiale a Dornakal; dal
1980 al 1984 è stato Parroco a Produtur; dal 1984 al 1985 è stato Parroco a Ravi Nuthala; dal 1985 al 1986 è stato Parroco a Cherumadaram; dal 1986 al 1987 è stato Amministratore Finanziario e Cancelliere della Diocesi; dal 1987 al 1990 è stato Procuratore e Insegnante di Catechetica al St. John’s Regional Seminary, Hyderabad; dal 1994 al 1997 è stato Professore di Teologia Morale al St. John’s Regional Seminary di Hyderabad; dal 1997 al 2006 è stato Rettore del St. John’s Regional Seminary di Hyderabad; è stato finora Vice-Segretario Generale della C.C.B.I. a Bangalore.






venerdì 12 aprile 2013

IL PAPA ALLA COMMISSIONE BIBLICA: LA NOSTRA FEDE NON HA AL CENTRO SOLTANTO UN LIBRO, MA UNA STORIA DI SALVEZZA

Città del Vaticano, 12 aprile 2013 (VIS). I membri della Pontificia Commissione Biblica, presieduta dall'Arcivescovo Gerhard Ludwig Müller, Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede, sono stati ricevuti questa mattina dal Santo padre al termine dell'annuale Assemblea plenaria, sul tema: "L'ispirazione e la verità della Bibbia".

Nel suo discorso il Papa ha sottolineato che questo tema "riguarda non soltanto il singolo credente, ma la Chiesa intera, poiché la vita e la missione della Chiesa si fondano sulla Parola di Dio, la quale è anima della teologia e, insieme, ispiratrice di tutta l'esistenza cristiana".

"Le Sacre Scritture - ha affermato il Papa - sono la testimonianza in forma scritta della Parola divina, il memoriale canonico che attesta l'evento della Rivelazione. La Parola di Dio, dunque, precede ed eccede la Bibbia. È per questo che la nostra fede non ha al centro soltanto un libro, ma una storia di salvezza e soprattutto una Persona, Gesù Cristo, Parola di Dio fatta carne. Proprio perché l'orizzonte della Parola divina abbraccia e si estende oltre la Scrittura, per comprenderla adeguatamente è necessaria la costante presenza dello Spirito Santo che 'guida a tutta la verità'. Occorre collocarsi nella corrente della grande Tradizione che, sotto l'assistenza dello Spirito Santo e la guida del Magistero, ha riconosciuto gli scritti canonici come Parola rivolta da Dio al suo popolo e non ha mai cessato di meditarli e di scoprirne le inesauribili ricchezze".

"Il Concilio Vaticano II - ha ricordato il Pontefice - lo ha ribadito con grande chiarezza nella Costituzione dogmatica 'Dei Verbum': 'Tutto quanto concerne il modo di interpretare la Scrittura è sottoposto in ultima istanza al giudizio della Chiesa, la quale adempie il divino mandato e ministero di conservare e interpretare la parola di Dio'. (...) Infatti, la Sacra Scrittura è Parola di Dio in quanto è messa per iscritto sotto l'ispirazione dello Spirito Santo; invece la sacra Tradizione trasmette integralmente la Parola di Dio, affidata da Cristo Signore e dallo Spirito Santo agli Apostoli, ai loro successori, affinché questi, illuminati dallo Spirito di verità, con la loro predicazione fedelmente la conservino, la espongano e la diffondano".

"L'interpretazione delle Sacre Scritture non può essere soltanto uno sforzo scientifico individuale, ma dev’essere sempre confrontata, inserita e autenticata dalla tradizione vivente della Chiesa. Questa norma è decisiva per precisare il corretto e reciproco rapporto tra l'esegesi e il Magistero della Chiesa. I testi ispirati da Dio sono stati affidati alla Comunità dei credenti, alla Chiesa di Cristo, per alimentare la fede e guidare la vita di carità".

Il Papa ha preso congedo dai membri della Commissione Biblica formulando i suoi ringraziamenti per il loro prezioso lavoro ed auspicando che in questo Anno della Fede esso "contribuisca a far risplendere la luce della Sacra Scrittura nel cuore dei fedeli".

VISITA PRIVATA DEL SANTO PADRE ALLA SEGRETERIA DI STATO

Città del Vaticano, 12 aprile 2013 (VIS). Questa mattina, alle ore 10:00, il Santo Padre Francesco si è recato nella sala della Biblioteca della Segreteria di Stato per incontrare tutto il personale delle due Sezioni della Segreteria, che vi era riunito. Si tratta di quasi 300 persone, non solo sacerdoti, ma anche religiosi, religiose, laici e laiche.

Il Cardinale Segretario di Stato, Tarcisio Bertone, ha rivolto al Papa un breve indirizzo di saluto e di presentazione, assicurando il servizio dedicato e cordiale di tutti i presenti, che operano nella Segreteria di Stato, che è a pieno titolo “Segreteria del Papa”.

Il Papa ha risposto con brevi parole tutte centrate sul tema della sincera e cordiale gratitudine per l’accoglienza che gli è stata riservata e per il molto lavoro svolto in questo periodo, ricordando che domani sarà già un mese dalla sua elezione, e apprezzando l’impegno impagabile di servizio svolto da tutti i membri della Segreteria di Stato.

Dopo aver impartito la benedizione, il Papa ha salutato personalmente ognuno dei presenti. L’incontro è durato circa 50 minuti.

UDIENZE

Città del Vaticano, 12 aprile 2013 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto questa mattina in udienza otto Presuli della Conferenza Episcopale della Toscana,in Visita "ad Limina Apostolorum":

- L'Arcivescovo Antonio Buoncristiani, di Siena-Colle di Val d’Elsa-Montalcino.

- L'Arcivescovo Giovanni Paolo Benotto, di Pisa.

- Il Vescovo Giovanni De Vivo, di Pescia.

- Il Vescovo Rodolfo Cetoloni, O.F.M., di Montepulciano-Chiusi-Pienza.

- Il Vescovo Alberto Silvani, di Volterra.

- Il Vescovo Simone Giusti, Vescovo di Livorno.

- Il Vescovo Guglielmo Borghetti, di Pitigliano-Sovana-Orbetello.

- Il Vescovo Carlo Ciattini, di Massa Marittima-Piombino.


giovedì 11 aprile 2013

IL PAPA RICORDA 50° ANNIVERSARIO DELLA "PACEM IN TERRIS" DI GIOVANNI XXIII

Città del Vaticano, 11 aprile 2013 (VIS). Questa mattina Papa Francesco ha ricevuto nella Sala Clementina i membri della "Papal Foundation" nel corso della loro annuale visita a Roma. La "Papal Foundation", associazione cattolica statunitense istituita a Philadelphia (Stati Uniti d'America), nel 1990, dal defunto Cardinale John Krol, finanzia le necessità della Chiesa nel mondo.

"Nei venticinque anni trascorsi dalla creazione della Fondazione, - ha affermato Papa Francesco - voi e i vostri affiliati avete aiutato il Successore di Pietro sostenendo molte opere di apostolato e di carità particolarmente vicine al suo cuore. In questi anni, avete contribuito in modo significativo alla crescita di molte Chiese particolari nei Paesi in via di sviluppo sostenendo, tra le altre cose, la formazione permanente del clero e dei religiosi, offrendo aiuto, assistenza medica e cura ai poveri e ai bisognosi, e creando opportunità di formazione e di lavoro particolarmente necessarie".

Infine il Papa, nel ricordare che oggi ricorre il cinquantesimo anniversario dell’Enciclica "Pacem in terris", del Beato Giovanni XXIII, ha auspicato che tale ricorrenza "sia di stimolo ad impegnarsi sempre nel promuovere la riconciliazione e la pace ad ogni livello".


IL SANTO PADRE RICEVE IN UDIENZA IL PRIMO MINISTRO DEL MOZAMBICO

Città del Vaticano, 11 aprile 2013 (VIS). Il Santo Padre Francesco ha ricevuto oggi in Udienza, nel Palazzo Apostolico Vaticano, il Primo Ministro del Mozambico, Signor Alberto Clementino Vaquina, il quale ha poi incontrato il Cardinale Tarcisio Bertone, Segretario di Stato, accompagnato dall'Arcivescovo Dominique Mamberti, Segretario per i Rapporti con gli Stati.

"Durante i cordiali colloqui - si legge in un Comunicato della Sala Stampa della Santa Sede - il Primo Ministro ha rinnovato al Santo Padre le felicitazioni del popolo mozambicano per la Sua elezione al Soglio Pontificio.

Nel prosieguo dei colloqui si è espresso compiacimento per le buone relazioni esistenti tra la Santa Sede e il Mozambico, ulteriormente consolidate dall’Accordo bilaterale fra le Parti, firmato il 7 dicembre 2011 e ratificato lo scorso anno. In particolare, ci si è soffermati sul contributo positivo della Chiesa cattolica alla pace e allo sviluppo del Paese, soprattutto attraverso le sue opere educative, caritative ed assistenziali.

Infine, sono state brevemente passate in rassegna alcune sfide e problematiche che attualmente interessano l’Africa australe".


PRIMA EDIZIONE "PREMIO INTERNAZIONALE ECONOMIA E SOCIETÀ" DELLA FONDAZIONE "CENTESIMUS ANNUS"

Città del Vaticano, 11 aprile 2013 (VIS). Nel corso di una Conferenza Stampa tenutasi questa mattina presso la Sala Stampa della Santa Sede, il Cardinale Domenico Calcagno, Presidente dell'APSA, ha reso noti i nomi dei vincitori della prima edizione del Concorso internazionale "Economia e Società". Il premio è stato conferito "ex aequo" alle opere: "Ciudadania, migraciones y religion. Un diálogo ético desde la fe cristiana" del Professor Julio Luis Martínez Martínez, S.I. e al volume "L'economia del bene comune", del Professor Stefano Zamagni. Il premio "Economia e società" è indetto dalla Fondazione "Centesimus Annus Pro Pontifice" per promuovere la conoscenza della Dottrina Sociale della Chiesa Cattolica.

Il Padre Julio Luis Martínez Martínez, membro della Compagnia di Gesù, insegna Teologia Morale e Filosofia Sociale e Politica alla Pontificia Università Comillas di Madrid (Spagna) e dal 2012 è Rettore della stessa Università. Le sue pubblicazioni riguardano le tematiche della bioetica, del rapporto tra religione politica e immigrazione.

Il Professor Stefano Zamagni, italiano, è Professore Ordinario di Economia Politica all'Università di Bologna e Adjunct Professor of International Political Economy alla sede di Bologna della "Johns Hopkins University". Ha al suo attivo numerose pubblicazioni scientifiche e di economia e di storia dell'economia. È intervenuto spesso nel dibattito culturale attuale su temi quali la famiglia, il multiculturalismo, la laicità.


CORDOGLIO DEL SANTO PADRE PER LA MORTE DEL CARDINALE LORENZO ANTONETTI

Città del Vaticano, 11 aprile 2013 (VIS). Di seguito riportiamo il testo del telegramma di cordoglio che il Santo Padre Francesco ha fatto pervenire al Vescovo di Novara S.E. Monsignor Franco Giulio Brambilla, per la morte, all'alba di ieri mattina, all'età di 90 anni, del Cardinale Lorenzo Antonetti, Presidente emerito dell'Amministrazione del Patrimonio della Sede Apostolica, già Delegato Pontificio per la Patriarcale Basilica di San Francesco in Assisi

"Nell’apprendere la triste notizia della scomparsa del venerato Cardinale Lorenzo Antonetti, desidero esprimere sentimenti di vivo cordoglio a codesta comunità diocesana, che lo annovera tra i suoi figli più illustri, come pure al nipote Mario, agli altri nipoti e rispettivi familiari e a quanti lo hanno conosciuto e stimato. Ricordo il compianto porporato per tanti anni solerte collaboratore della Santa Sede, in particolare come Rappresentante pontificio in diversi paesi, in Segreteria di Stato, poi come Presidente dell’Amministrazione del Patrimonio della Sede Apostolica e infine quale Delegato Pontificio per la Basilica Papale di San Francesco in Assisi: ovunque egli ha reso apprezzata testimonianza di fervoroso zelo sacerdotale e di fedeltà al Vangelo. Mentre elevo fervide preghiere al Signore Gesù affinché, auspice la Vergine Maria, voglia donare al defunto Cardinale il premio eterno promesso ai suoi fedeli discepoli, invio di cuore a Vostra Eccellenza, all’intero presbiterio e a quanti condividono il dolore per la sua dipartita, una speciale confortatrice Benedizione Apostolica".

UDIENZE

Città del Vaticano, 11 aprile 2013 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto questa mattina in udienza dieci Presuli della Conferenza Episcopale della Toscana, in Visita “ad Limina Apostolorum”:

- Il Cardinale Giuseppe Betori, Arcivescovo di Firenze, con l'Ausiliare Vescovo Claudio Maniago.

- L'Arcivescovo Riccardo Fontana, Arcivescovo-Vescovo di Arezzo-Cortona-Sansepolcro.

- L'Arcivescovo Benvenuto Italo Castellani, di Lucca.

- Il Vescovo Mario Meini, di Fiesole.

- Il Vescovo Mansueto Bianchi, di Pistoia.

- Il Vescovo Franco Agostinelli, di Prato.

- Il Vescovo Fausto Tardelli, di San Miniato.

- Il Vescovo Giovanni Santucci, di Massa Carrara-Pontremoli.

- Dom Diego Gualtiero Rosa, O.S.B. Oliv., Abate di Monte Oliveto Maggiore.



ALTRI ATTI PONTIFICI

Città del Vaticano, 11 aprile 2013 (VIS). Il Santo Padre ha nominato il Reverendo Burchell Alexander McPherson, Vescovo di Montego Bay (superficie: 3.878; popolazione: 640.000; cattolici: 10.000; sacerdoti 14; religiosi: 14; diaconi permanenti: 13), Giamaica. Il Vescovo eletto è nato a Mavis Bank-St.Andrew (Giamaica) nel 1951. Convertitosi al cattolicesimo nel 1976, è stato ordinato Diacono Permanente nel 1986 e sacerdote nel 1991. Dal 1991 al 2007 è stato Parroco delle Parrocchie di St. Pius X e di St. Peter Claver a Kingston; dal 1998 è stato nominato membro del Collegio dei Consultori; dal 2004 è stato nominato responsabile della Fondazione "Food for the Poor" in Giamaica e membro del suo Consiglio d’Amministrazione; dal 2007 è stato Parroco della parrocchia di St. Peter & Paul e della Missione di St. Martin de Porres, a Kingston (Giamaica).

mercoledì 10 aprile 2013

ESSERE FIGLI ADOTTIVI DI DIO È IL PIÙ GRANDE DONO CHE RICEVIAMO DAL MISTERO PASQUALE DI GESÙ

Città del Vaticano, 10 aprile 2013 (VIS). Il Santo Padre ha dedicato la catechesi dell'Udienza Generale del mercoledì, alla portata salvifica della Risurrezione di Gesù. Dopo aver percorso Piazza San Pietro in papamobile ed aver salutato le migliaia di persone che applaudivano al suo passaggio, il Papa ha spiegato che la fede cristiana "si fonda sulla Morte e Risurrezione di Cristo, proprio come una casa poggia sulle fondamenta: se cedono queste, crolla tutta la casa. Sulla croce, Gesù ha offerto se stesso prendendo su di sé i nostri peccati e scendendo nell’abisso della morte, e nella Risurrezione li vince, li toglie e ci apre la strada per rinascere a una vita nuova".

"Con la Risurrezione di Gesù - ha proseguito il Papa - qualcosa di assolutamente nuovo avviene: siamo liberati dalla schiavitù del peccato e diventiamo figli di Dio, siamo generati cioè ad una vita nuova. Quando si realizza questo per noi? Nel Sacramento del Battesimo. In antico, esso si riceveva normalmente per immersione. (...) Poi il battezzato usciva dalla vasca e indossava la nuova veste, quella bianca: era nato cioè ad una vita nuova, immergendosi nella Morte e Risurrezione di Cristo. Era diventato figlio di Dio. San Paolo nella 'Lettera ai Romani' scrive: voi 'avete ricevuto lo Spirito che rende figli adottivi, per mezzo del quale gridiamo: 'Abbà! Padre!''. È proprio lo Spirito che abbiamo ricevuto nel battesimo che ci insegna, ci spinge, a dire a Dio: 'Padre', o meglio, 'Abbà!' che significa 'papà'. Così è il nostro Dio: è un papà per noi. Lo Spirito Santo realizza in noi questa nuova condizione di figli di Dio. E questo è il più grande dono che riceviamo dal Mistero pasquale di Gesù. E Dio ci tratta da figli, ci comprende, ci perdona, ci abbraccia, ci ama anche quando sbagliamo".

"Tuttavia, questa relazione filiale con Dio non è come un tesoro che conserviamo in un angolo della nostra vita, ma deve crescere, dev’essere alimentata ogni giorno con l’ascolto della Parola di Dio, la preghiera, la partecipazione ai Sacramenti, specialmente della Penitenza e dell’Eucaristia, e la carità. Noi possiamo vivere da figli! E questa è la nostra dignità - noi abbiamo la dignità di figli -. Comportarci come veri figli! Questo vuol dire che ogni giorno dobbiamo lasciare che Cristo ci trasformi e ci renda come Lui; vuol dire cercare di vivere da cristiani, cercare di seguirlo, anche se vediamo i nostri limiti e le nostre debolezze. La tentazione di lasciare Dio da parte per mettere al centro noi stessi è sempre alle porte (...). Per questo dobbiamo avere il coraggio della fede e non lasciarci condurre dalla mentalità che ci dice: 'Dio non serve, non è importante per te', e così via. È proprio il contrario: solo comportandoci da figli di Dio, senza scoraggiarci per le nostre cadute, per i nostri peccati, sentendoci amati da Lui, la nostra vita sarà nuova, animata dalla serenità e dalla gioia. Dio è la nostra forza! Dio è la nostra speranza!".

"Cari fratelli e sorelle, dobbiamo avere noi per primi ben ferma questa speranza e dobbiamo esserne un segno visibile, chiaro, luminoso per tutti - ha sottolineato Papa Francesco - Il Signore Risorto è la speranza che non viene mai meno, che non delude. La speranza non delude. Quella del Signore! Quante volte nella nostra vita le speranze svaniscono, quante volte le attese che portiamo nel cuore non si realizzano! La speranza di noi cristiani è forte, sicura, solida in questa terra, dove Dio ci ha chiamati a camminare, ed è aperta all’eternità, perché fondata su Dio, che è sempre fedele (...). Essere cristiani non si riduce a seguire dei comandi, ma vuol dire essere in Cristo, pensare come Lui, agire come Lui, amare come Lui; è lasciare che Lui prenda possesso della nostra vita e la cambi, la trasformi, la liberi dalle tenebre del male e del peccato".

"Cari fratelli e sorelle, a chi ci chiede ragione della speranza che è in noi, indichiamo il Cristo Risorto. Indichiamolo con l’annuncio della Parola, ma soprattutto con la nostra vita di risorti. Mostriamo la gioia di essere figli di Dio, la libertà che ci dona il vivere in Cristo, che è la vera libertà, quella che ci salva dalla schiavitù del male, del peccato, della morte! Guardiamo alla Patria celeste, avremo una nuova luce e forza anche nel nostro impegno e nelle nostre fatiche quotidiane. È un servizio prezioso che dobbiamo dare a questo nostro mondo, che spesso non riesce più a sollevare lo sguardo verso l’alto, non riesce più a sollevare lo sguardo verso Dio".

Al termine dell'Udienza il Papa si è avvicinato ai disabili che assistevano alla catechesi per abbracciarli.

VICINANZA DEL PAPA ALLE VITTIME DEL TERREMOTO IN IRAN

Città del Vaticano, 10 aprile 2013 (VIS). Al termine della catechesi il Santo Padre ha lanciato un appello alla solidarietà internazionale in favore delle popolazioni colpite dal forte terremoto che ha devastato ieri il sud dell'Iran, causando morti, numerosi feriti ed ingenti danni. "Prego per le vittime ed esprimo la mia vicinanza alle popolazioni colpite da questa calamità. Preghiamo per tutti questi fratelli e sorelle dell'Iran".




IL SANTO PADRE SALUTA LA SUA SQUADRA DI CALCIO

Città del Vaticano, 10 aprile 2013 (VIS). Fra i presenti all'Udienza Generale vi era un gruppo del Club Atlético San Lorenzo de Almagro, di Buenos Aires (Argentina), di cui Papa Francesco è socio numero 88235 N dal 2008. Il Santo Padre ha salutato "i corvi", come si definiscono i tifosi della squadra San Lorenzo de Almagro, insieme ai pellegrini provenienti da Spagna, Argentina e Messico e da altri paesi latinoamericani, con queste parole: "Ah, questo è molto importante". Nel gruppo di lingua spagnola ha ricordato anche i sacerdoti del corso di aggiornamento del Pontificio Collegio Spagnolo di Roma.

Il Papa si è rivolto anche agli alunni del Collegio di Difesa della Nato (Nato Defense College) auspicando che "il loro servizio alla pace e alla cooperazione internazionale sia sempre fruttuoso" ed ha salutato i gruppi di giovani tedeschi provenienti da Münster e Dießen ringraziandoli per l'accompagnamento musicale.

Infine, rivolgendosi ai pellegrini di lingua italiana fra i quali un gruppo di dipendenti dell'IDI (Istituto Dermatologico Italiano), che da mesi vivono una profonda crisi lavorativa, il Papa ha detto: "Auspico che quanto prima si possa trovare una positiva soluzione in una situazione così difficile".

martedì 9 aprile 2013

EMERGENZE UMANITARIE, RIFUGIATI, TRATTA DELLE PERSONE E INSTABILITÀ: TEMI CENTRALI DELL'INCONTRO DEL PAPA CON IL SEGRETARIO GENERALE DELLE NAZIONI UNITE

Città del Vaticano, 9 aprile 2013 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto questa mattina in udienza, nel Palazzo Apostolico Vaticano, il Segretario Generale dell'Organizzazione delle Nazioni Unite, Signor BanKi-Moon, che successivamente si è incontrato con il Segretario di Stato, Cardinale Tarcisio Bertone, il quale era accompagnato da Monsignor Antoine Camilleri, Sotto-Segretario per i Rapporti con gli Stati.

"L’incontro - rende noto un Comunicato - che si colloca nella tradizione delle udienze concesse dai Pontefici ai vari Segretari Generali delle Nazioni Unite succedutisi nel tempo, vuole esprimere l’apprezzamento che la Santa Sede nutre per il ruolo centrale dell’Organizzazione nella preservazione della pace nel mondo, nella promozione del bene comune dell’umanità e nella difesa dei diritti fondamentali dell’uomo.

Nei cordiali colloqui ci si è soffermati su temi di reciproco interesse, in particolare sulle situazioni di conflitto e di grave emergenza umanitaria, soprattutto quella in Siria, e altre, come quella nella penisola coreana e nel Continente africano, dove la pace e la stabilità sono minacciate. Si è fatto cenno al problema della tratta delle persone, in particolare delle donne, e a quello dei rifugiati e dei migranti. Il Segretario Generale dell’ONU, il quale ha recentemente iniziato il secondo mandato nell’incarico, ha esposto il suo programma per il quinquennio, incentrato, tra l’altro, sulla prevenzione dei conflitti, la solidarietà internazionale e lo sviluppo economico equo e sostenibile.

Papa Francesco ha anche ricordato il contributo della Chiesa Cattolica, a partire dalla sua identità e con i mezzi che le sono propri, in favore della dignità umana integrale e per la promozione di una Cultura dell’Incontro che concorra ai più alti fini istituzionali dell’Organizzazione".






CORDOGLIO PER LA MORTE DELLA BARONESSA MARGARET THATCHER

Città del Vaticano, 9 aprile 2013 (VIS). A nome del Santo Padre Francesco, il Cardinale Tarcisio Bertone, Segretario di Stato, ha fatto pervenire un telegramma di cordoglio al Premier britannico David Cameron, per la morte, ieri all'età di 87 anni, della Baronessa Margaret Thatcher, Primo Ministro del Regno Unito dal 1979 al 1990.

"Sua Santità Papa Francesco, nell'apprendere con tristezza la notizia della morte della Baronessa Margaret Thatcher, ricorda con apprezzamento i valori cristiani sottesi al suo impegno pubblico e la promozione della libertà nella famiglia delle nazioni. Affidando la sua anima alla misericordia di Dio, e assicurando preghiere per la sua famiglia ed il popolo britannico, il Santo Padre invoca abbondanti benedizioni divine su quanti incrociarono il suo cammino".




SOSTEGNO DELLA CHIESA PER UNA RICERCA ETICA DI QUALITÀ

Città del Vaticano, 9 aprile 2013 (VIS). Questa mattina, presso la Sala Stampa della Santa Sede, si è tenuta la conferenza stampa di presentazione della Conferenza Internazionale "Medicina rigenerativa: cambiamento fondamentale nella scienza e nella cultura", che si svolgerà nell'Aula Nuova del Sinodo in Vaticano, dall'11 al 13 aprile. Alla Conferenza Stampa sono intervenuti il Cardinale Gianfranco Ravasi, Presidente del Pontificio Consiglio della Cultura; la Dottoressa Robin Smith, Amministratore Delegato della NeoStem e Presidente della "Stem for Life Foundation" ed il Monsignor Tomasz Trafny, del Dipartimento scientifico del Pontificio Consiglio della Cultura.

"La Conferenza Internazionale - ha detto Monsignor Trafny - fa parte di un progetto che in realtà si è evoluto. E questo, grazie alla generosità, determinazione e passione di molte persone appartenenti a diverse comunità, quella della Fondazione "Stem for Life" (...); quella scientifica (...); quella dei benefattori; quella degli operatori dei media, ovvero giornalisti; come anche quella degli operatori pastorali a vari livelli".

"Ci sono tre insiemi di parole che idealmente descrivono il nostro cammino. La prima serie è legata agli obiettivi che ci siamo prefissi preparando il Convegno Internazionale del 2011. Sono tre parole: capire – conoscere - studiare. Volevamo capire quali conseguenze potessero avere sulla società e sulla cultura le ricerche nel campo della medicina rigenerativa in generale, e sulle cellule staminali adulte in particolare (...). Ci era parso molto chiaro che non si può capire l’impatto e le dinamiche culturali della ricerca senza averla prima conosciuta; e non si può conoscerla senza averla studiata. (...) Questa prospettiva di studio e di riflessione costante resta sempre valida, perché la ricerca progredisce e noi non vogliamo inseguirla ma piuttosto accompagnarla".

Gli organizzatori del Congresso del 2011 hanno compreso che il percorso iniziale doveva essere arricchito da altre tre termini: tradurre - formare - conoscere. "Ci siamo resi conto - ha osservato Monsignor Trafny - che la scienza contemporanea sempre più spesso appare ermetica e impenetrabile per i non esperti e come tale necessita una traduzione, senza la quale, a volte, diventa difficile e perfino impossibile seguirla nei suoi sviluppi. (...) Allora ci siamo orientati soprattutto sul primo concetto chiedendo ai relatori di rendere il loro sapere più accessibile a coloro che non hanno una formazione scientifica. Ma subito dopo la conferenza, ci siamo impegnati a individuare possibili percorsi di formazione e diffusione a livello di alta divulgazione. La pubblicazione del volume 'The Healing Cell' fa parte di questo percorso, e noi siamo felici che l'anno scorso abbiamo potuto presentarlo in edizione limitata al Papa Benedetto XVI".

"A questi due percorsi costituiti ciascuno da tre concetti, oggi si aggiunge un terzo che mira in alto, rimandandoci ad altre tre parole che ci ispirano e ci fanno da guida. Sono i seguenti: incidere – sostenere – collaborare. Oggi, infatti, ci sentiamo sollecitati da un desiderio di incidere culturalmente sulla società, indicando i modelli di ricerca di eccellenza che, però, siano in sintonia con i più alti valori morali della tutela della vita e della dignità dell’essere umano sin dal suo concepimento. Tuttavia, siamo consapevoli, che non si può incidere sulla società e sulla cultura in modo permanente senza un costante e lungimirante sostegno che arrivi dai leader religiosi, sociali, politici, dalla comunità degli imprenditori e dai benefattori pronti a impegnarsi a sviluppare i progetti di indagine scientifica, bioetica, culturale a lungo termine. Infine, siamo convinti che per poter incidere in modo significativo sulla cultura, bisogna saper superare i pregiudizi e antagonismi, promuovendo la logica del dialogo e della collaborazione a vari livelli. Ecco perché ci sentiamo chiamati a collaborare con i più prestigiosi cattedratici, istituti di ricerca e università del mondo"
Infine Monsignor Trazny ha invitato i giornalisti a far conoscere la "Conferenza Internazionale, perché possiate trasmettere il messaggio positivo, incoraggiante e ottimista del sostegno della Chiesa per una ricerca etica di qualità, sia agli studiosi perché non abbiano dubbi sul nostro impegno, sia a coloro che si scontrano con il dramma delle malattie degenerative e dalla ricerca aspettano segni di speranza".

UDIENZE

Città del Vaticano, 9 aprile 2013 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto ieri in Udienza il Segretario della Congregazione per gli Istituti di Vita Consacrata e le Società di Vita Apostolica l'Arcivescovo José Rodríguez Carballo.

lunedì 8 aprile 2013

NELLA CELEBRAZIONE DI INSEDIAMENTO SULLA CATTEDRA DI VESCOVO DI ROMA PAPA FRANCESCO PARLA DELLA PAZIENZA DI DIO

Città del Vaticano, 8 aprile 2013 (VIS). Alle 17:30 di ieri, domenica della Divina Misericordia, nella Basilica di San Giovanni in Laterano, Papa Francesco ha presieduto la Celebrazione Eucaristica in occasione dell'insediamento sulla Cattedra di Vescovo di Roma. Dopo l'insediamento sulla Cathedra romana, ha avuto luogo l'atto di obbedienza da parte di una rappresentanza della comunità ecclesiale di Roma. Mentre nel corso della Santa Messa di inizio del Ministero Petrino hanno prestato obbedienza sei cardinali - due per ciascun Ordine, episcopale, presbiterale e diaconale, in rappresentanza dell'intero Collegio Cardinalizio - in questa occasione, nella Cattedrale della Diocesi di Roma, hanno prestato obbedienza, in qualità di rappresentanti, il Cardinale Vicario Agostino Vallini, il Vicegerente con un altro Vescovo ausiliare, un Parroco, un Viceparroco, un Diacono, un Religioso, una Religiosa, una famiglia e due giovani (un ragazzo e una ragazza).

Il Papa ha dedicato l'omelia alla "pazienza" di Dio, partendo dal Vangelo di oggi nel quale l'Apostolo Tommaso fa esperienza della misericordia di Dio "che ha un volto concreto, quello (...) di Gesù Risorto. Tommaso non si fida di ciò che gli dicono gli altri Apostoli: 'Abbiamo visto il Signore'; (...) Vuole vedere, vuole mettere la sua mano nel segno dei chiodi e nel costato. E qual è la reazione di Gesù? La pazienza: Gesù non abbandona il testardo Tommaso nella sua incredulità; gli dona una settimana di tempo, non chiude la porta, attende e Tommaso riconosce la propria povertà, la poca fede: 'Mio Signore e mio Dio', con questa invocazione semplice ma piena di fede risponde alla pazienza di Gesù. Si lascia avvolgere dalla misericordia divina, la vede davanti a sé, nelle ferite delle mani e dei piedi (...), e ritrova la fiducia: è un uomo nuovo, non più incredulo, ma credente".

"E ricordiamo anche Pietro: per tre volte rinnega Gesù proprio quando doveva essergli più vicino; e quando tocca il fondo incontra lo sguardo di Gesù che, con pazienza, senza parole gli dice: 'Pietro, non avere paura della tua debolezza, confida in me'; e Pietro comprende, sente lo sguardo d’amore di Gesù e piange. Che bello è questo sguardo di Gesù – quanta tenerezza! Fratelli e sorelle, non perdiamo mai la fiducia nella misericordia paziente di Dio!"

"Pensiamo ai due discepoli di Emmaus: il volto triste, un camminare vuoto, senza speranza. Ma Gesù non li abbandona: percorre insieme la strada, e non solo! Con pazienza spiega le Scritture che si riferivano a Lui e si ferma a condividere con loro il pasto. Questo è lo stile di Dio: non è impaziente come noi, che spesso vogliamo tutto e subito, anche con le persone. Dio è paziente con noi perché ci ama, e chi ama comprende, spera, dà fiducia, non abbandona, non taglia i ponti, sa perdonare. Ricordiamolo nella nostra vita di cristiani: Dio ci aspetta sempre, anche quando ci siamo allontanati! Lui non è mai lontano, e se torniamo a Lui, è pronto ad abbracciarci".

"A me fa sempre una grande impressione - ha proseguito il Pontefice - rileggere la parabola del Padre misericordioso, mi fa impressione perché mi dà sempre una grande speranza. Pensate a quel figlio minore che era nella casa del Padre, era amato; eppure vuole la sua parte di eredità; se ne va via, spende tutto, arriva al livello più basso (...); e quando ha toccato il fondo, sente la nostalgia del calore della casa paterna e ritorna. E il Padre? Aveva dimenticato il figlio? No, mai. (...) Il Padre con pazienza e amore, con speranza e misericordia non aveva smesso un attimo di pensare a lui, e appena lo vede ancora lontano gli corre incontro e lo abbraccia con tenerezza, la tenerezza di Dio, senza una parola di rimprovero: è tornato! E quella è la gioia del padre. In quell’abbraccio al figlio c’è tutta questa gioia: è tornato! Dio sempre ci aspetta, non si stanca. Gesù ci mostra questa pazienza misericordiosa di Dio perché ritroviamo fiducia, speranza, sempre! Un grande teologo tedesco, Romano Guardini, diceva che Dio risponde alla nostra debolezza con la sua pazienza e questo è il motivo della nostra fiducia, della nostra speranza".

"Vorrei sottolineare un altro elemento: la pazienza di Dio deve trovare in noi il coraggio di ritornare a Lui, qualunque errore, qualunque peccato ci sia nella nostra vita. Gesù invita Tommaso a mettere la mano nelle sue piaghe delle mani e dei piedi e nella ferita del costato. (...) É proprio nelle ferite di Gesù che noi siamo sicuri, lì si manifesta l’amore immenso del suo cuore. (...) San Bernardo si domanda: ma su che cosa posso contare? Sui miei meriti? Ma 'mio merito è la misericordia di Dio'. (...) Questo è importante: il coraggio di affidarmi alla misericordia di Gesù, di confidare nella sua pazienza, di rifugiarmi sempre nelle ferite del suo amore".

"Forse qualcuno di noi può pensare: il mio peccato è così grande, la mia lontananza da Dio è come quella del figlio minore della parabola, la mia incredulità è come quella di Tommaso; non ho il coraggio di tornare, di pensare che Dio possa accogliermi e che stia aspettando proprio me. Ma Dio aspetta proprio te, ti chiede solo il coraggio di andare a Lui. Quante volte nel mio ministero pastorale mi sono sentito ripetere: 'Padre, ho molti peccati'; e l’invito che ho sempre fatto è: 'Non temere, va’ da Lui, ti sta aspettando, Lui farà tutto'. (...) Per Dio noi non siamo numeri, siamo importanti, anzi siamo quanto di più importante Egli abbia; anche se peccatori, siamo ciò che gli sta più a cuore".

"Adamo - ha spiegato il Papa - dopo il peccato prova vergogna, si sente nudo, sente il peso di quello che ha fatto; eppure Dio non abbandona: se in quel momento inizia l’esilio da Dio, con il peccato, c’è già la promessa del ritorno, la possibilità di ritornare a Lui. (...) Proprio nel sentire il mio peccato, nel guardare il mio peccato io posso vedere e incontrare la misericordia di Dio, il suo amore e andare da Lui per ricevere il perdono".

"Cari fratelli e sorelle, lasciamoci avvolgere dalla misericordia di Dio; - ha detto Papa Francesco al termine dell'omelia - confidiamo nella sua pazienza che sempre ci dà tempo; abbiamo il coraggio di tornare nella sua casa, di dimorare nelle ferite del suo amore, lasciandoci amare da Lui, di incontrare la sua misericordia nei Sacramenti. Sentiremo la sua tenerezza, tanto bella, sentiremo il suo abbraccio e saremo anche noi più capaci di misericordia, di pazienza, di perdono, di amore".

Dopo la Santa Messa, Papa Francesco si è affacciato alla loggia esterna di San Giovanni in Laterano per salutare le migliaia di fedeli che lo aspettavano sul sagrato, molti dei quali avevano assistito alla cerimonia.

"Fratelli e sorelle, buonasera! - ha detto Papa Francesco - Vi ringrazio tanto per la vostra compagnia nella Messa di oggi. Grazie tante! Vi chiedo di pregare per me, ne ho bisogno. Non vi dimenticate di questo. Grazie a tutti voi!

E andiamo avanti tutti insieme, il popolo e il Vescovo, tutti insieme; avanti sempre con la gioia della Risurrezione di Gesù; Lui sempre è al nostro fianco. Che il Signore vi benedica!

Dopo la Benedizione, il Papa ha preso congedo dicendo: "Grazie tante! A presto!".




REGINA CAELI: LA BEATITUDINE DELLA FEDE

Città del Vaticano, 7 aprile 2013 (VIS). Nella domenica che conclude l'Ottava di Pasqua, che Giovanni Paolo II dedicò alla "Divina Misericordia", il Papa ha salutato i fedeli convenuti in Piazza San Pietro per pregare il Regina Caeli con le parole di Gesù Risorto: "Pace a voi!" ed ha spiegato che la pace "non è un saluto, e nemmeno un semplice augurio: è un dono, anzi il dono prezioso che Cristo offre ai suoi discepoli dopo essere passato attraverso la morte e gli inferi. (...) Questa pace è il frutto della vittoria dell'amore di Dio sul male, è il frutto del perdono. Ed è proprio così: la vera pace, quella profonda, viene dal fare esperienza della misericordia di Dio".

Il Santo Padre ha rievocato le apparizioni di Gesù ai suoi discepoli chiusi nel Cenacolo. Nella prima mancava Tommaso che non crede al racconto degli Apostoli. Nella seconda c'era anche Tommaso che Gesù invita a toccare le sue ferite con queste parole: "Perché mi hai veduto, tu hai creduto; beati quelli che non hanno visto e hanno creduto!".

"E chi erano questi che avevano creduto senza vedere? Altri discepoli, altri uomini e donne di Gerusalemme che, pur non avendo incontrato Gesù risorto, credettero sulla testimonianza degli Apostoli e delle donne. Questa è una parola molto importante sulla fede, possiamo chiamarla la beatitudine della fede. (...) In ogni tempo e in ogni luogo sono beati coloro che, attraverso la Parola di Dio, proclamata nella Chiesa e testimoniata dai cristiani, credono che Gesù Cristo è l’amore di Dio incarnato, la Misericordia incarnata. E questo vale per ciascuno di noi!".

"Agli Apostoli Gesù donò, insieme con la sua pace, lo Spirito Santo, perché potessero diffondere nel mondo il perdono dei peccati, quel perdono che solo Dio può dare, e che è costato il Sangue del Figlio. La Chiesa è mandata da Cristo risorto a trasmettere agli uomini la remissione dei peccati, e così far crescere il Regno dell’amore, seminare la pace nei cuori, perché si affermi anche nelle relazioni, nelle società, nelle istituzioni. E lo Spirito di Cristo Risorto scaccia la paura dal cuore degli Apostoli e li spinge ad uscire dal Cenacolo per portare il Vangelo. Abbiamo anche noi più coraggio di testimoniare la fede nel Cristo Risorto! Non dobbiamo avere paura di essere cristiani e di vivere da cristiani!"



UDIENZE

Città del Vaticano, 8 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto questa mattina in udienza:

- Il Cardinale Mauro Piacenza, Prefetto della Congregazione per il Clero.

- L'Arcivescovo Charles Daniel Balvo, Nunzio Apostolico in Kenya.

- L'Arcivescovo Héctor Rubén Aguer, di La Plata (Argentina).

- Il Dottor Nikolaus Schneider, Presidente della Chiesa Evangelica in Germania, con la Consorte, e Seguito.

Sabato 6 aprile il Santo Padre ha ricevuto in udienza:

- Il Cardinale Marc Ouellet, P.S.S., Prefetto della Congregazione per i Vescovi.

- Il Cardinale Antonio Cañizares Llorera, Prefetto della Congregazione per il Culto divino e la disciplina dei Sacramenti.

DALLE CHIESE ORIENTALI

Città del Vaticano, 8 aprile 2013 (VIS). Sua Beatitudine Ibrahim Isaac Sidrak, Patriarca di Alessandria dei Copti, con il consenso del Sinodo in conformità al Codice dei Canoni delle Chiese Orientali Canone 85, paragrafo 2,2, ha trasferito, dandone notizia alla Sede Apostolica, il Vescovo della Curia Patriarcale, S.E. Monsignor Botros Fahim Awad Hanna, titolare di Mareotes, alla Sede Eparchiale di Minya dei Copti (Egitto).

ALTRI ATTI PONTIFICI

Città del Vaticano, 8 aprile 2013 (VIS). Il Santo Padre:

- Ha nominato l'Arcivescovo Brian Udaigwe, Nunzio Apostolico in Benin.

- Ha nominato il Vescovo Michael O. Jackels, Arcivescovo Metropolita di Dubuque (superficie: 45.074; popolazione: 979.560; cattolici: 206.843; sacerdoti: 216; religiosi: 861; diaconi permanenti: 91), Stati Uniti d'America. L'Arcivescovo eletto è nato a Rapid City (Stati Uniti d'America), nel 1954 ed è stato ordinato sacerdote nel 1981. Dal 1981 al 1982 è stato Vicario parrocchiale della Cattedrale Risen Christ; dal 1982 al 1985 è stato Vicario parrocchiale della Saint Thomas Aquinas Parish-Newman Center, Direttore Assistente dell’Ufficio Vocazionale, Insegnante di Religione alla Saint Pius X High School a Lincoln e Direttore diocesano della pastorale per gli ispanici; dal 1989 al 1997 è stato Direttore dell’Educazione cattolica e Maestro delle Cerimonie; dal 1992 al 1997 è stato Cappellano della "School Sisters of Christ the King" e dal 1994 al 1997 Co-Vicario per la vita religiosa; dal 1997 al 2005 è stato Officiale della Congregazione per la Dottrina della Fede. Nel 2005 è stato nominato Vescovo di Wichita (Stati Uniti d'America) ed ha ricevuto la consacrazione episcopale nell'aprile dello stesso anno. Succede all'Arcivescovo Jerome G. Hanus, O.S.B., del quale il Santo Padre ha accettato la rinuncia al governo pastorale della medesima Arcidiocesi presentata in conformità al canone 401, paragrafo 2, del Codice di Diritto Canonico.

- Ha nominato il Monsignor John T. Folda, Vescovo di Fargo (superficie: 92.650; popolazione: 396.000; cattolici: 89.400; sacerdoti: 120; religiosi: 126; diaconi permanenti: 43), Stati Uniti d'America. Il Vescovo eletto è nato nel 1961 ad Omaha (Stati Uniti d'America) ed è stato ordinato sacerdote nel 1989. Dal 1989 al 1991 è stato Vicario parrocchiale della Cattedrale "Risen Christ"; dal 1989 al 1991 è stato Insegnante della "Saint Pius X High School" a Lincoln; dal 1993 al 1995 è stato Parroco delle parrocchie "Saint Paulinus" a Syracuse e "Holy Trinity" ad Avoca ed Insegnante presso la "Lourdes High School" a Nebraska City; dal 1994 al 1999 è stato Consultore diocesano; dal 1995 al 1997 è stato Parroco delle parrocchie "Saint Leo" a Palmyra e "Saint Martin" a Douglas; dal 1997 al 1999 è stato Direttore diocesano dell’educazione religiosa, Cerimoniere episcopale, Co-Vicario per la vita consacrata, "Censor Librorum"; dal 1998 al 1999 è stato Padre Spirituale del Seminario minore "Saint Gregory the Great" a Seward. Dal 1999 è Rettore del medesimo Seminario minore. Dal 1993 è Membro della Nebraska Catholic Conference; dal 2002 Membro del Consiglio finanziario diocesano e dal 2003 Membro del Comitato etico del "St. Elizabeth Hospital".

- Ha nominato il Vescovo Reynaldo Gonda Evangelista, Vescovo di Imus (superficie: 1.287; popolazione: 2.843.000; cattolici: 2.433.000; sacerdoti: 261; religiosi: 701), Filippine. È stato finora Vescovo di Boac (Filippine).

- Ha accolto la rinuncia al governo pastorale dell'Eparchia di Piana degli Albanesi di Sicilia presentata dal Vescovo Sotir Ferrara, a norma del Codice dei Canoni delle Chiese Orientali, canone 210, paragrafo 1, e ha nominato l'Arcivescovo Metropolita di Palermo, Cardinale Paolo Romeo, all'ufficio di Amministratore Apostolico "sede vacante et ad nutum Sanctae Sedis" della medesima Eparchia.

Sabato 6 aprile il Santo Padre ha nominato il Padre José Rodríguez Carballo, Ministro Generale dell'Ordine Francescano dei Frati Minori (O.F.M.), Segretario della Congregazione per gli Istituti di Vita Consacrata e le Società di Vita Apostolica, elevandolo in pari tempo alla dignità di Arcivescovo. L'Arcivescovo eletto è nato a Lodoselo (Spagna), nel 1953, ha emesso i voti temporanei nel 1971, la Professione solenne nel 1976 ed è stato ordinato sacerdote nel 1977. Destinato alla Fraternità di Ponteareas (Spagna), dove è stato Maestro dei Postulanti ed economo, nel Capitolo Provinciale del 1983 è stato eletto Definitore ed è stato poi nominato Segretario Provinciale per la Formazione e gli Studi, Commissario di Terra Santa e Maestro dei Novizi; nel 1989 è divenuto Guardiano e Rettore del Convento di San Francesco in Santiago de Compostela e Maestro dei Frati di Professione Temporanea. Dal 1982 al 1992 è stato docente di Sacra Scrittura nel Seminario Diocesano di Vigo e dal 1985 al 1992 è stato docente presso il Centro di Studi Teologici di Santiago de Compostela. Eletto Ministro Provinciale di Santiago de Compostela nel 1992, dal 1993 al 1997 è stato anche Presidente dell'Unione dei Ministri Provinciali Francescani d’Europa. Eletto Definitore Generale dell'Ordine nel 1997, è stato nominato Segretario generale per la Formazione e gli Studi e Delegato del Gran Cancelliere per il Pontificio Ateneo "Antonianum" in Roma. Nel 2003 è stato eletto Ministro Generale dell'Ordine dei Frati Minori; nel 2009 è stato rieletto per altri sei anni; nel 2012 è stato eletto anche Presidente dell'Unione dei Superiori Generali. Membro delle Congregazioni per l'Evangelizzazione dei Popoli e per gli Istituti di Vita Consacrata e le Società di Vita Apostolica, ha partecipato ai Sinodi dei Vescovi del 2005, del 2008 e del 2012, e a quello per il Medio Oriente nel 2010; ha partecipato anche alla V Conferenza Generale dell'Episcopato Latino-Americano di Aparecida nel 2007.





venerdì 5 aprile 2013

PAPA FRANCESCO: AGIRE CON DECISIONE NEI CASI DI ABUSI SESSUALI

Città del Vaticano, 5 aprile 2013 (VIS). Un Comunicato della Congregazione per la Dottrina della Fede rende noto che: "Il Santo Padre ha ricevuto questa mattina in udienza il Vescovo Gerhard Ludwig Mueller, Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede. In occasione dell’Udienza, in cui sono stati trattati vari argomenti di competenza del Dicastero, il Santo Padre ha raccomandato in particolar modo che la Congregazione, continuando nella linea voluta da Benedetto XVI, agisca con decisione per quanto riguarda i casi di abusi sessuali, promuovendo anzitutto le misure di protezione dei minori, l’aiuto di quanti in passato abbiano sofferto tali violenze, i procedimenti dovuti nei confronti dei colpevoli, l’impegno delle Conferenze episcopali nella formulazione e attuazione delle direttive necessarie in questo campo tanto importante per la testimonianza della Chiesa e la sua credibilità. Il Santo Padre ha assicurato che nella sua attenzione e nella sua preghiera per i sofferenti le vittime di abusi sono presenti in modo particolare".

LA CIVILTÀ CATTOLICA: NUOVO FORMATO, NUOVE SEZIONI ED APERTURA A INTERNET E ALLE RETI SOCIALI

Città del Vaticano, 5 aprile 2013 (VIS). Questa mattina, presso la Sala Stampa della Santa Sede, ha avuto luogo una conferenza stampa di presentazione del primo numero della nuova versione cartacea e digitale della rivista "La Civiltà Cattolica". Alla Conferenza Stampa sono intervenuti l'Arcivescovo Claudio Maria Celli, Presidente del Pontificio Consiglio delle Comunicazioni Sociali; il Monsignor Antoine Camilleri, Sotto-Segretario per i Rapporti con gli Stati della Segreteria di Stato ed il Padre Antonio Spadaro, S.I., Direttore della rivista.

"La Civiltà Cattolica - ha spiegato Padre Spadaro - è la rivista più antica d’Italia tra quelle che non hanno mai interrotto le pubblicazioni. Esce da 163 anni ogni quindici giorni con fascicoli di oltre 100 pagine. È una rivista di cultura che ospita articoli scritti solamente da gesuiti. I suoi redattori sono specialisti ma usano un linguaggio per non 'addetti ai lavori'. (...) Nata nel 1850, La Civiltà Cattolica intende condividere un’esperienza intellettuale illuminata dalla fede e profondamente innestata nella vita culturale, sociale, economica, politica, artistica e scientifica dei nostri giorni. Non vuole condividere le proprie riflessioni solamente all’interno del mondo cattolico, ma con chiunque intenda avere fonti di formazione affidabili, capaci di far pensare e di far maturare il giudizio personale. (...) La Civiltà Cattolica per tradizione e natura esprime una forma 'alta' di giornalismo culturale collocandosi in un difficile territorio di confine. (...) Non intendiamo semplicemente 'seguire' e commentare eventi culturali o riflessioni già formulate. Per quanto ci è possibile vogliamo intuire ciò che sarà, anticipare le tendenze e i fenomeni, prevederne l’impatto, tenere desta l’attenzione dei nostri lettori".

"Dal 1850 al 1933 - ha proseguito Padre Spadaro - la rivista non firmava gli articoli per significare che essi sono espressione non di un singolo ma di una comunità, il cosiddetto 'collegio degli scrittori', composto attualmente da 7 gesuiti. Oggi più che mai però la cultura è diversificata. Aumenterà dunque, rispetto al passato, la presenza di firme internazionali di padri gesuiti e la varietà degli argomenti trattati, anche se la rivista sarà sempre 'cucinata' in casa all’interno di una redazione stabile".

"La Civiltà Cattolica non cambiava veste grafica dal 1970. Adesso è la prima volta, in 163 anni di vita della rivista, che questa veste viene sottoposta a un vera e propria progettazione coordinata, che va dal restyling della testata, alla creazione di un marchio, dall’impaginazione della copertina, alle gabbie interne, fino alla declinazione per tablet. Il vero filo conduttore grafico della rivista dalla fondazione a oggi è il font Bodoni, che è stato preservato e valorizzato, passando dal Bodoni Poster al Bodoni Normal (...) È cambiato, invece, il carattere interno, mutando dal Simoncini Garamond al Cardo, font più 'tondo' e chiaro, che facilita una lettura più riposante. Le gabbie interne sono state riprogettate secondo tre varianti, a secondo della sezione della rivista, a uno o due colonne".

"A livello di struttura scompaiono le 'cronache' in un mondo in cui la cronaca è affidata ai quotidiani, e oggi anche ai blog e ai tweets in tempo reale. Insisteremo invece sui 'ponti', cioè sulle riflessioni, le valutazioni critiche, i ragionamenti, anche sulla contemporaneità più attuale, grazie alla rubrica 'Focus' con articoli legati all’attualità di carattere politico, economico, internazionale, di società, di diritto. La riflessione sulla Chiesa avrà un posto fisso al cuore, cioè al centro, della rivista. Appariranno nuove rubriche mobili quali il 'Profilo' e l’'Intervista'. (...) La rivista così oggi diventa disponibile su tutti i tablet con applicazioni su iPad, iPhone, Android, Kindle Fire e Windows 8. È possibile sin da questo momento scaricare gli ultimi due numeri della rivista: l’ultimo della vecchia versione e il primo della nuova".

"Oggi - ha concluso Padre Spadaro - comunicare significa sempre meno 'trasmettere' notizie e sempre più essere testimoni e 'condividere' con altri visioni e idee. Per questo il contenuto della rivista nella forma essenziale dell’abstract è reso 'aperto' alle reti sociali per la fruizione, la condivisione, il commento, il dibattito, nelle forme che saranno possibili nell’ambito proprio: non il nostro sito ma i networks sociali come Facebook e Twitter. Inoltre, grazie alla collaborazione di Google, è stato avviato un progetto per cui saranno resi fruibili su web tutti i fascicoli pubblicati dal 1850 al 2008. Google aveva infatti digitalizzato i volumi nel contesto del suo progetto Google Libri, attraverso accordi con diverse biblioteche in Europa e negli Stati Uniti. I volumi ancora tutelati da copyright verranno ora resi disponibili su nostra autorizzazione".

UDIENZE

Città del Vaticano, 5 aprile 2013 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto questa mattina in udienza il Cardinale Leonardo Sandri, Prefetto della Congregazione per le Chiese Orientali.

ALTRI ATTI PONTIFICI

Città del Vaticano, 5 aprile 2013 (VIS). Il Santo Padre ha nominato il Vescovo Gintaras Grusas, Arcivescovo dell'Arcidiocesi di Vilnius (superficie: 9.644; popolazione: 830.000; cattolici: 547.000; sacerdoti: 169; religiosi: 249), Lituania. L'Arcivescovo eletto è nato nel 1961 a Washington D.C. (Stati Uniti), ed è stato ordinato sacerdote nel 1994. Dopo l’ordinazione sacerdotale ha svolto i seguenti uffici e ministeri: dal 1994 al 1997 è stato Segretario Generale della Conferenza Episcopale Lituana; dal 2001 al 2003 è stato Rettore del Seminario Maggiore di Vilnius; dal 2004 ha ricoperto di nuovo la carica di Segretario Generale della CEL, essendo contestualmente Consigliere Ecclesiastico della Federazione Cattolica Lituana di "Ateitis"; Preside della Commissione di traduzione in lingua Lituana del Codice di Diritto Canonico; membro della Commissione bilaterale per l'adempimento degli Accordi tra Santa Sede e Lituania, del Comitato direttivo dell'editrice "Kataliku pasaulis", della Commissione lituana "Justitia et Pax", e del Comitato governativo per il Millennio della Lituania e di "Vilnius Capitale Europea". Il 19 giugno 2010 è stato nominato Ordinario Militare per la Lituania, ricevendo l'ordinazione episcopale il 4 settembre successivo. Succede al Cardinale Audrys Backis, del quale il Santo Padre ha accettato la rinuncia al governo pastorale della medesima arcidiocesi presentata per raggiunti limiti d'età.





giovedì 4 aprile 2013

IL PAPA MANIFESTA LA SUA VICINANZA AL POPOLO ARGENTINO E CHIEDE SOLIDARIETÀ PER LE PERSONE COLPITE DALLE INONDAZIONI

Città del Vaticano, 4 aprile 2013 (VIS). Il Santo Padre, tramite il Cardinale Tarcisio Bertone, Segretario di Stato, ha fatto pervenire un telegramma all'Arcivescovo Mario Aurelio Poli, di Buenos Aires (Argentina), nell'apprendere la notizia delle forti piogge che hanno colpito le città di Buenos Aires e di La Plata, causando finora la morte di 56 persone ed ingenti danni.

"Il Papa Francesco, profondamente addolorato nell'apprendere la notizia dei gravi danni causati dalle piogge torrenziali degli ultimi giorni, offre preghiere di suffragio al Signore per l'eterno riposo dei defunti, e nel contempo esprime la sua paterna vicinanza spirituale a tutte le persone colpite e ai loro familiari.

Il Santo Padre esorta le istituzioni civili ed ecclesiastiche, come pure le persone di buona volontà, a prestare con carità e spirito di solidarietà cristiana i necessari aiuti a quanti hanno perso la casa e i propri beni. Con tali sentimenti, il Sommo Pontefice imparte a tutte le persone colpite e ai soccorritori la confortatrice Benedizione Apostolica, in segno di vicinanza al diletto popolo argentino".


ETRUSCANNING: TOMBA REGOLINI-GALASSI NEI MUSEI VATICANI

Città del Vaticano, 4 aprile 2013 (VIS). Oggi presso i Musei Vaticani si è svolta la presentazione e l'inaugurazione dell'installazione di realtà virtuale dedicata alla ricostruzione virtuale della famosa tomba Regolini-Galassi della necropoli di Cerveteri (Italia), i cui oggetti del corredo funerario sono conservati presso il Museo Gregoriano Etrusco dei Musei Vaticani.

L'installazione è parte dell'"Etruscanning" 3D, un progetto europeo (Framework Culture 2007) per la sperimentazione di tecnologie digitali innovative per documentare e raccontare la cultura etrusca. Il progetto si avvale della collaborazione dell' "Allard Pierson Museum (il Museo archeologico dell'Università di Amsterdam); del "National Museum for Antiquities" di Leiden (Paesi Bassi); del "Gallo-Roman Museum" di Tongeren (Belgio); del CNR-ITABC di Roma (Italia) e della società Visual Dimension di Ename (Belgio), con i partner associati: i Musei Vaticani e la Soprintendenza Archeologica dell'Etruria Meridionale.

La tomba, scoperta intatta nel 1836, può essere visitata solo su richiesta. L'installazione dei Musei Vaticani è stata ricostruita in 3D, come doveva probabilmente essere in età etrusca (metà del VII sec. a.C.), subito dopo la sua chiusura. Al suo interno sono stati ricollocati virtualmente gli oggetti dello straordinario corredo funerario che fanno di questa tomba una delle più famose del periodo orientalizzante etrusco. La ricontestualizzazione virtuale degli oggetti non è stata un'operazione semplice, esistono infatti, ancora oggi, molti dubbi sulla loro collocazione nello spazio originario. Al momento della sua scoperta il contesto archeologico non fu metodicamente documentato, disegni e rappresentazioni vennero realizzati a posteriori, dopo che gli oggetti furono rimossi. Per questo è stato necessario recuperare ed interpretare tutte le fonti iconografiche e documentarie disponibili al fine di proporre una ricostruzione il più possibile plausibile. Il 3D è stato usato in questo caso non solo come veicolo di comunicazione e divulgazione finale ma anche come strumento di verifica ed interpretazione.

Come la tomba, anche gli oggetti conservati ai Musei Vaticani sono stati ricostruiti in 3D attraverso tecniche di fotogrammetria e computer grafica. Per quanto in massima parte molto ben conservati, essi sono stati oggetto di un'attenta operazione di restauro digitale attraverso processi interpretativi basati sull'osservazione, sullo studio delle fonti e sull'analisi di casi comparativi. Alcune decorazioni lacunose sono state reintegrate, ove possibile con un buon grado di attendibilità, i materiali sono stati virtualmente riportati a quello che poteva essere il loro aspetto originario.

L'elemento più innovativo dell'applicazione è il paradigma di interazione: il pubblico ha la possibilità di esplorare lo spazio virtualmente ricostruito, di avvicinarsi agli oggetti, di toccarli ed ascoltare la narrazione dei defunti. Tutto questo senza usare joystick, mouse, tastiere o console ma con il solo movimento del corpo, muovendosi nello spazio antistante la proiezione. L'applicazione è visualizzata ad alta definizione su un grande schermo olografico di circa 3 metri di larghezza. Si compone di due viewport o finestre principali. La più grande, centrale, dedicata all'esplorazione immersiva della tomba ricostruita in 3D con gli oggetti riposizionati al suo interno. La seconda, sulla destra, è un menu dinamico degli oggetti che si vengono a trovare nelle immediate vicinanze dell'utente man mano che questi si sposta nello spazio virtuale.

Il paesaggio sonoro è stato composto appositamente per questa applicazione e combina sonorità antiche al linguaggio musicale contemporaneo, senza intenzioni filologiche ma solo evocative. I timbri musicali sono in parte reali (ad esempio i flauti sono stati registrati dal vivo), in parte sintetici (campanelli, tamburi) frammisti a rumori che riecheggiano la vita reale: il carro, il galoppo del cavallo, il fuoco, e così via.

L'applicazione ha vinto il primo premio in occasione della mostra di archeologia virtuale internazionale "Archevirtual" organizzata a Paestum (Italia), nel 2012. Tale riconoscimento le è stato conferito sia da un comitato scientifico internazionale che dal pubblico.

UDIENZE

Città del Vaticano, 4 aprile 2013 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto questa mattina in udienza:

- Il Cardinale Fernando Filoni, Prefetto della Congregazione per l’Evangelizzazione dei Popoli.

- Il Cardinale James Michael Harvey, Arciprete della Basilica Papale di San Paolo fuori le Mura

- L'Arcivescovo Piero Marini, Presidente del Pontificio Comitato per i Congressi Eucaristici Internazionali.

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