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venerdì 5 aprile 2013

LA CIVILTÀ CATTOLICA: NUOVO FORMATO, NUOVE SEZIONI ED APERTURA A INTERNET E ALLE RETI SOCIALI

Città del Vaticano, 5 aprile 2013 (VIS). Questa mattina, presso la Sala Stampa della Santa Sede, ha avuto luogo una conferenza stampa di presentazione del primo numero della nuova versione cartacea e digitale della rivista "La Civiltà Cattolica". Alla Conferenza Stampa sono intervenuti l'Arcivescovo Claudio Maria Celli, Presidente del Pontificio Consiglio delle Comunicazioni Sociali; il Monsignor Antoine Camilleri, Sotto-Segretario per i Rapporti con gli Stati della Segreteria di Stato ed il Padre Antonio Spadaro, S.I., Direttore della rivista.

"La Civiltà Cattolica - ha spiegato Padre Spadaro - è la rivista più antica d’Italia tra quelle che non hanno mai interrotto le pubblicazioni. Esce da 163 anni ogni quindici giorni con fascicoli di oltre 100 pagine. È una rivista di cultura che ospita articoli scritti solamente da gesuiti. I suoi redattori sono specialisti ma usano un linguaggio per non 'addetti ai lavori'. (...) Nata nel 1850, La Civiltà Cattolica intende condividere un’esperienza intellettuale illuminata dalla fede e profondamente innestata nella vita culturale, sociale, economica, politica, artistica e scientifica dei nostri giorni. Non vuole condividere le proprie riflessioni solamente all’interno del mondo cattolico, ma con chiunque intenda avere fonti di formazione affidabili, capaci di far pensare e di far maturare il giudizio personale. (...) La Civiltà Cattolica per tradizione e natura esprime una forma 'alta' di giornalismo culturale collocandosi in un difficile territorio di confine. (...) Non intendiamo semplicemente 'seguire' e commentare eventi culturali o riflessioni già formulate. Per quanto ci è possibile vogliamo intuire ciò che sarà, anticipare le tendenze e i fenomeni, prevederne l’impatto, tenere desta l’attenzione dei nostri lettori".

"Dal 1850 al 1933 - ha proseguito Padre Spadaro - la rivista non firmava gli articoli per significare che essi sono espressione non di un singolo ma di una comunità, il cosiddetto 'collegio degli scrittori', composto attualmente da 7 gesuiti. Oggi più che mai però la cultura è diversificata. Aumenterà dunque, rispetto al passato, la presenza di firme internazionali di padri gesuiti e la varietà degli argomenti trattati, anche se la rivista sarà sempre 'cucinata' in casa all’interno di una redazione stabile".

"La Civiltà Cattolica non cambiava veste grafica dal 1970. Adesso è la prima volta, in 163 anni di vita della rivista, che questa veste viene sottoposta a un vera e propria progettazione coordinata, che va dal restyling della testata, alla creazione di un marchio, dall’impaginazione della copertina, alle gabbie interne, fino alla declinazione per tablet. Il vero filo conduttore grafico della rivista dalla fondazione a oggi è il font Bodoni, che è stato preservato e valorizzato, passando dal Bodoni Poster al Bodoni Normal (...) È cambiato, invece, il carattere interno, mutando dal Simoncini Garamond al Cardo, font più 'tondo' e chiaro, che facilita una lettura più riposante. Le gabbie interne sono state riprogettate secondo tre varianti, a secondo della sezione della rivista, a uno o due colonne".

"A livello di struttura scompaiono le 'cronache' in un mondo in cui la cronaca è affidata ai quotidiani, e oggi anche ai blog e ai tweets in tempo reale. Insisteremo invece sui 'ponti', cioè sulle riflessioni, le valutazioni critiche, i ragionamenti, anche sulla contemporaneità più attuale, grazie alla rubrica 'Focus' con articoli legati all’attualità di carattere politico, economico, internazionale, di società, di diritto. La riflessione sulla Chiesa avrà un posto fisso al cuore, cioè al centro, della rivista. Appariranno nuove rubriche mobili quali il 'Profilo' e l’'Intervista'. (...) La rivista così oggi diventa disponibile su tutti i tablet con applicazioni su iPad, iPhone, Android, Kindle Fire e Windows 8. È possibile sin da questo momento scaricare gli ultimi due numeri della rivista: l’ultimo della vecchia versione e il primo della nuova".

"Oggi - ha concluso Padre Spadaro - comunicare significa sempre meno 'trasmettere' notizie e sempre più essere testimoni e 'condividere' con altri visioni e idee. Per questo il contenuto della rivista nella forma essenziale dell’abstract è reso 'aperto' alle reti sociali per la fruizione, la condivisione, il commento, il dibattito, nelle forme che saranno possibili nell’ambito proprio: non il nostro sito ma i networks sociali come Facebook e Twitter. Inoltre, grazie alla collaborazione di Google, è stato avviato un progetto per cui saranno resi fruibili su web tutti i fascicoli pubblicati dal 1850 al 2008. Google aveva infatti digitalizzato i volumi nel contesto del suo progetto Google Libri, attraverso accordi con diverse biblioteche in Europa e negli Stati Uniti. I volumi ancora tutelati da copyright verranno ora resi disponibili su nostra autorizzazione".

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