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Il Vatican Information Service (VIS), istituito nell'ambito della Sala Stampa della Santa Sede, è un bollettino telematico che diffonde notizie relative all'attività magistrale e pastorale del Santo Padre e della Curia Romana...

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lunedì 11 ottobre 2004

ABBRACCIATE VOCAZIONE SANTITÀ, COLTIVATE ASCETISMO


CITTA' DEL VATICANO, 11 OTT. 2004 (VIS). Questa mattina, nel ricevere in udienza settanta partecipanti all'Undicesimo Capitolo Generale delle Suore di Nostra Signora, il Santo Padre Giovanni Paolo II ha consigliato loro "di continuare ad abbracciare con gioia la vostra vocazione alla santità nella perfezione della carità ed a coltivare, secondo le vostre tradizioni, l'ascetismo proprio delle persone consacrate".

"La vostra Fondatrice, Suor Maria Aloysia" - ha detto il Papa nel suo discorso in inglese - "diede vita ad un nuovo Istituto Religioso interamente ispirato e sostenuto dall'amore provvidenziale di Dio. Dopo qualche tempo di generoso servizio al prossimo, Suor Maria Aloysia comprese che l'amore compassionevole di Dio per i Suoi figli poteva brillare ancor più in una vita totalmente consacrata al Signore. Vide dall'inizio che la santità personale e la missione sono aspetti inscindibili dell'impegno radicale a seguire Cristo".

Il Papa ha sottolineato che il Capitolo Generale offre "un'opportunità di esaminare e rinnovare la vostra fedeltà alla stessa visione e al particolare carisma della vostra Fondatrice espresso nella vostra spiritualità e nelle vostre tradizioni. Questo esame, intrapreso in apertura colma di preghiera allo Spirito Santo, vi aiuterà a determinare quegli aspetti del vostro Istituto che sono da potenziare e ad offrire una più evidente testimonianza dell'amore inesauribile di Dio". Infine il Papa ha esortato la Congregazione a "predicare la Buona Novella in modo efficace essendo pienamente ciò che siete, e portando quella realtà a tutte le genti".
AC/CAPITOLO GENERALE/SUORE NOSTRA SIGNORA VIS 20041011 (250)

DISCORSO ARCIVESCOVO FOLEY GIOVANI GIORNALISTI


CITTA' DEL VATICANO, 11 OTT. 2004 (VIS). L'Arcivescovo John P. Foley, Presidente del Pontificio Consiglio delle Comunicazioni Sociali, è intervenuto a Bangkok (Thailanda), all'Incontro dell'Associazione Internazionale di Giovani Giornalisti ed ha tenuto l'omelia della Messa celebrata per tutti i partecipanti.

L'Incontro si svolge nel contesto del Congresso Mondiale dell'UCIP (Unione della Stampa Cattolica Internazionale) in corso presso la Scuola "Mater Dei" dal 9 al 17 ottobre, sul tema: "La sfida dei media nel pluralismo culturale e religioso. Per un nuovo ordine sociale, giustizia e pace". L'Associazione dei giovani giornalisti è un forum mondiale di giornalisti professionisti al di sotto dei 35 anni, che comprende migliaia di aderenti provenienti da più di 100 nazioni.

L'Arcivescovo Foley ha esortato i giovani giornalisti a non perdere mai di vista due aspetti fondamentali: "Noi abbiamo una dignità donataci da Dio, un destino di eternità e una costante responsabilità morale" e "abbiamo il dovere di dire sempre la verità". L'Arcivescovo Foley ha sottolineato quattro norme che devono guidare il lavoro di un giornalista: "mai mentire e macchiarsi della colpa di scrivere o trasmettere una falsità deliberata; indagare per conoscere la verità senza farsi influenzare da preconcetti o pregiudizi ma dai fatti"; "essere molto attenti alla reputazione altrui" e "essere assidui nell'esame di documenti ufficiali" poiché ciò "può essere molto utile per l'informazione del pubblico".
CON-CS/GIOVANI GIORNALISTI/BANGKOK:FOLEY VIS 20041011 (230)

BRASILE: CORAGGIOSA AZIONE A FAVORE DEI PIÙ POVERI


CITTA' DEL VATICANO, 11 OTT. 2004 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto questa mattina la Signora Vera Barrouin Machado, nuova Ambasciatrice del Brasile presso la Santa Sede, in occasione della presentazione delle Lettere Credenziali.

Nel suo discorso il Papa, ricordando che il Brasile è un paese che "conserva per la massima parte la sua fede cristiana", ha esortato i brasiliani a "continuare a promuovere e diffondere i valori della fede, soprattutto quando si tratta di riconoscere espressamente la santità della vita familiare e la salvaguardia del nascituro, dal momento del suo concepimento".

Sottolineando il grave problema della povertà, Giovanni Paolo II ha affermato che: "l'impegno a rispondere alle necessità dei più bisognosi deve essere una priorità fondamentale. Mi rallegro che il suo governo consideri questo aspetto come un obiettivo, per il conseguimento del quale non sono risparmiati sforzi e risorse".

Il Santo Padre ha affermato che l'iniziativa del governo brasiliano di cancellare il debito estero di alcuni paesi "permette di dare una dimostrazione concreta di solidarietà ed essere di stimolo alle popolazioni che vivono ai margini dello sviluppo mondiale. Una tale iniziativa dimostra che tutte le Nazioni interessate a questa impresa devono essere consapevoli che solo un'azione coraggiosa e disposta al sacrificio per il bene comune di tutti, permetterà di contribuire al recupero dei paesi più poveri".

"Condividendo pertanto le speranze di tutti i brasiliani, desidero assicurarle la decisa volontà della Chiesa di collaborare, nell'ambito della sua missione propria, con tutte le iniziative al servizio di 'ogni uomo e di tutti gli uomini'. Così, la Chiesa prosegue nel suo impegno di promuovere la coscienza che i valori della pace, della libertà, della solidarietà e della difesa dei più bisognosi devono ispirare la vita pubblica e privata. La fede e l'adesione a Gesù Cristo impongono ai fedeli cattolici, anche in Brasile, di essere strumenti di riconciliazione e di fraternità, nella verità, giustizia e amore".
CD/CREDENZIALI/BRASILE:MACHADO VIS 20041011 (330)

MESSAGGIO DEL PAPA AI COMPATRIOTI ANNIVERSARIO PONTIFICATO

CITTA' DEL VATICANO, 10 OTT. 2004 (VIS). Nel pomeriggio di oggi il Santo Padre Giovanni Paolo ha rivolto ai compatrioti un Messaggio televisivo, in occasione della IV Giornata Pontificia in Polonia.

"Saluto la Fondazione 'Opera del Nuovo Millennio'" - ha detto il Santo Padre - "e tutti coloro che in occasione dell'anniversario del pontificato intraprendono diverse iniziative religiose, culturali e sociali. Sono lieto che il ricordo del giorno in cui il Signore mi ha chiamato alla sede di Pietro, diventi occasione per la preghiera, la riflessione sulle questioni della fede e sulla realtà della Chiesa, nonché per concreti gesti di misericordia, soprattutto a favore della gioventù che necessita di sostegno nell'acquisto dell'educazione adeguata per le rispettive attitudini. Questo sforzo della Chiesa in Polonia porti frutti di pace nella vita personale, familiare e sociale".
MESS/ANNIVERSARIO PONTIFICATO VIS 20041011 (150)

IL PAPA UNITO SPIRITUALMENTE CONGRESSO EUCARISTICO


CITTA' DEL VATICANO, 10 OTT. 2004 (VIS). Prima della recita dell'Angelus, il Santo Padre Giovanni Paolo II ha ricordato ai pellegrini riuniti in Piazza San Pietro che oggi si apre a Guadalajara (Messico), il Congresso Eucaristico Internazionale, sul tema: 'L'Eucaristia, luce e vita del nuovo millennio'" ed ha detto: "Mi unisco spiritualmente a questo importante evento ecclesiale, con cui si apre anche l'Anno dell'Eucaristia".

"Per questo speciale Anno" - ha precisato il Santo Padre - "ho rivolto alla Chiesa intera una Lettera Apostolica che inizia con queste parole: 'Mane nobiscum Domine - Resta con noi Signore'. Risuoni tale invocazione in ogni comunità cristiana: riconoscendo Cristo risorto 'nello spezzare il pane', i fedeli siano pronti a testimoniarlo con carità operosa".

"Un'espressione privilegiata della carità nella Chiesa locale" - ha proseguito il Pontefice - "è la Caritas diocesana. A Roma, la Caritas sta celebrando il venticinquesimo anniversario della sua fondazione. Rendo grazie a Dio per i tanti frutti di bene maturati in questi anni e incoraggio la Comunità ecclesiale a proseguire nell'opera formativa e nelle attività di servizio ai poveri e ai bisognosi".

Al termine della recita dell'Angelus, Giovanni Paolo II ha salutato i partecipanti alla Settimana Sociale dei Cattolici Italiani, svoltasi a Bologna, sul tema: "Democrazia, nuovi scenari, nuovi poteri" ed ha auspicato che "la riflessione di questo importante congresso" possa "offrire nuovi stimoli alla Comunità ecclesiale d'Italia per una sempre più incisiva testimonianza in ogni ambito della vita del Paese".

Infine il Papa ha ricordato che: "Domenica prossima, nel pomeriggio, in comunione spirituale con quanti a Guadalajara (Messico), concluderanno il Congresso Eucaristico Internazionale, presiederò in San Pietro una solenne Celebrazione per l'apertura dell'Anno dell'Eucaristia in tutta la Chiesa. Invito i fedeli a partecipare numerosi a questo importante evento ecclesiale, per rendere un corale omaggio a Cristo, Luce e Vita del nuovo millennio"
ANG/CONGRESSO EUCARISTICO:CARITAS VIS 20041011 (310)

SANTA SEDE ALL'O.N.U. DISARMO GENERALE E TOTALE

CITTA' DEL VATICANO, 9 OTT. 2004 (VIS). L'Arcivescovo Celestino Migliore, Nunzio Apostolico ed Osservatore Permanente della Santa Sede presso l'Organizzazione delle Nazioni Unite, è intervenuto il 7 ottobre scorso a New York, sull'Articolo 67: "Disarmo generale e totale". Ricordando che gli ideali della Dichiarazione delle Nazioni Unite "sono state fonte di speranza" per quasi 60 anni, l'Arcivescovo ha affermato che: "Ultimamente, un senso di paura sembra offuscare la nostra visione: paura di attacchi terroristici, paura di nuove guerre, paura di lacerazioni nei processi del diritto internazionale".

"Un segno di questa paura" - ha aggiunto l'Arcivescovo Migliore - "è l'aumento delle spese militari globali per gli armamenti che hanno raggiunto gli US$ 956.000 milioni lo scorso anno, un aumento dell'11% rispetto al 2002 e del 18% rispetto al 2001. (...) Un chiaro risultato di tali enormi spese per strumenti di morte è che i governi sono molto meno capaci di far fronte ad impegni a lunga scadenza relativi all'educazione, alla sanità e agli alloggi".

"Rispondendo alla natura ideologica e suppostamente religiosa del terrorismo internazionale" - ha detto l'Arcivescovo Migliore, "la Santa Sede ha condannato questi attacchi blasfemi".

"I terroristi" - ha proseguito l'Osservatore Permanente - "dispongono di una grande varietà di armi per uccidere, mutilare e massacrare. La disponibilità a livello globale di queste armi significa che esse sono prodotte e vendute a livello internazionale, al mercato nero o da sponsor statali. (...) Il mondo è sempre più consapevole della grave minaccia posta dai terroristi nell'acquisizione di armi di distruzione di massa, specialmente armi nucleari. Lo stato di fragilità del Trattato di Non-Proliferazione Nucleare in questo momento è molto preoccupante, poiché la proliferazione di queste armi aumenta grandemente la probabilità di acquisizione da parte dei terroristi".

Alla preoccupazioni concernenti le armi nucleari, la loro proliferazione e "la possibile acquisizione da parte dei terroristi" di armi di distruzione di massa, ha detto l'Arcivescovo Migliore, non dobbiamo dimenticare la diffusione delle armi convenzionali e la lotta contro le mine anti-uomo. Infine il Nunzio ha affermato che: "Le Nazioni Unite e gli Stati Membri devono appoggiare il disarmo, la smobilitazione e gli sforzi di reintegrazione" e che la Santa Sede ha sempre "incoraggiato le iniziative delle Nazioni Unite per una 'Cultura della Pace'".
DELSS/DISARMO/O.N.U.:MIGLIORE VIS 20041011 (370)

L'EUCARISTIA SIA SEMPRE AL CENTRO DELLA VOSTRA VITA


CITTA' DEL VATICANO, 9 OTT. 2004 (VIS). Il Papa ha ricevuto questa mattina un gruppo di giovani della Diocesi di Roma che hanno partecipato alla Missione agli adolescenti e giovani, dal titolo "Gesù al centro" in preparazione all'Anno dell'Eucaristia, e all'Incontro dei rappresentanti dei gruppi giovanili europei di Adorazione Eucaristica.

Queste iniziative pastorali alle quali hanno partecipato giovani provenienti dall'Italia, dall'Europa e dagli Stati Uniti, "ci introducono" - ha detto il Santo Padre - "in questo speciale tempo di grazia per tutta la Chiesa", l'Anno dell'Eucaristia.

"Eucaristica e missione sono due realtà inscindibili. (...) Non c'è (...) autentica celebrazione ed adorazione dell'Eucaristia che non conduca alla missione. Al tempo stesso, la missione presuppone un altro essenziale tratto eucaristico: l'unione dei cuori".

Giovanni Paolo II ha auspicato che: "questa bella esperienza pastorale, autentica scuola di comunione e di nuova evangelizzazione, possa proseguire ed ampliarsi. Vi incoraggio a fare in modo che la creatività e la generosità dimostrate in questi giorni diventino stimolo per l'intera Chiesa di Roma a mantenere vivo il suo spirito missionario".

Il Papa ha affidato ai giovani due consegne. "Innanzitutto" - ha detto - "l'amore per l'Eucaristia. Non stancatevi mai di celebrarla e di adorarla, insieme con tutta la comunità cristiana, soprattutto alla Domenica. Sappiate metterla al centro della vostra vita personale e comunitaria, affinché la comunione con Cristo vi aiuti a compiere scelte coraggiose. In secondo luogo" - ha proseguito il Pontefice - "la passione missionaria. Non abbiate paura di rendere ragione della speranza che è in voi, una speranza che ha un nome ben preciso: Gesù Cristo!".

"Per facilitare l'incontro del mondo giovanile con una vera spiritualità eucaristica, non stancatevi mai di formarvi alla scuola dell'ascolto della Parola di Dio, della preghiera, della celebrazione dei sacramenti. Ricordate sempre che il primo luogo dell'evangelizzazione è la persona umana. (...) Esorto il Servizio diocesano per la pastorale giovanile a studiare nuove proposte per creare vere e proprie scuole di evangelizzazione per i giovani".

Il Santo Padre ha ringraziato i giovani "per ciò che siete e per tutto ciò che realizzate per Cristo e per la Chiesa. Vi assicuro il mio ricordo al Signore durante la celebrazione della Santa Messa e l'Adorazione Eucaristica, che, fin dagli anni della giovinezza, pratico costantemente. Sappiate che ne ho sempre tratto grandi frutti di bene, non soltanto per me personalmente, ma anche per tutti coloro che la Divina Misericordia mi ha affidato".
AC/EUCARISTIA/GIOVANI:ROMA VIS 20041011 (400)

domenica 10 ottobre 2004

GRAZIE DEL PAPA AUGURI E PREGHIERE ANNIVERSARIO ELEZIONE


CITTA' DEL VATICANO, 17 OTT. 2004 (VIS). Alle 12:00 di questa mattina, alla recita dell'Angelus con i fedeli ed i pellegrini convenuti in Piazza San Pietro, il Santo Padre Giovanni Paolo II ha ricordato la conclusione oggi a Guadalajara (Messico) del Congresso Eucaristico Internazionale ed il XXVI anniversario di Pontificato celebrato il 16 ottobre.

"Per otto giorni" - ha detto il Papa - "l'Eucaristia è stata celebrata e adorata quale 'luce del nuovo millennio'. 'Luce', perché nel mistero eucaristico si irradia la presenza di Cristo, Luce del mondo; 'vita', perché nell'Eucaristia Gesù ci ha donato se stesso, Pane della vita".

Il Santo Padre ha precisato che nel pomeriggio: "Presiederò una Celebrazione Eucaristica in spirituale unione con la grande convocazione di Guadalajara. In tal modo darò solenne inizio all'Anno dell'Eucaristia, che durerà fino all'ottobre 2005".

"Nel solco del Concilio Vaticano II e del Grande Giubileo del 2000" - ha detto ancora il Pontefice - "l'Anno dell'Eucaristia vuole essere un tempo forte di incontro con Cristo, presente nel Sacramento del suo Corpo e del suo Sangue. In questo mistero, Egli attualizza sacramentalmente il suo Sacrificio pasquale, che ha redento l'umanità dalla schiavitù del peccato ed ha instaurato il Regno divino di amore, di giustizia e di pace".

Al termine della recita dell'Angelus, il Santo Padre ha detto: "Desidero esprimere viva gratitudine a quanti, in occasione dell'anniversario della mia elezione alla Cattedra di Pietro, mi hanno rivolto i loro auguri e mi hanno assicurato le loro preghiere. Mentre chiedo al Signore di voler confortare ciascuno con l'abbondanza dei suoi doni, affido a Lui me stesso ed invoco, per intercessione della Vergine Santissima, il suo costante aiuto per un fruttuoso esercizio del mio ministero nella Chiesa".
ANG/EUCARISTIA:ANNIVERSARIO/... VIS 20041018 (290)

venerdì 8 ottobre 2004

UDIENZE


CITTA' DEL VATICANO, 8 OTT. 2004 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto questa mattina in udienze separate:

- Il Vescovo Friedhelm Hofmann, di Würzburg (Repubblica Federale di Germania).

- Cinque Presuli della Conferenza Episcopale degli Stati Uniti d'America (Regione II), in Visita "ad Limina Apostolorum":

- Il Vescovo Matthew Harvey Clark, di Rochester.

- Il Vescovo William Francis Murphy, di Rockville Centre con gli Ausiliari, Vescovo Emil Aloysius Wcela, Vescovo John Charles Dunne e Vescovo Paul Henry Walsh.

- L'Arcivescovo Andrés Carrascosa Coso, Nunzio Apostolico nella Repubblica del Congo e in Gabon, con i Familiari.

- Il Cardinale Crescenzio Sepe, Prefetto della Congregazione per l'Evangelizzazione dei Popoli.
AP:AL/.../... VIS 20041008 (110)

PUBBLICAZIONE COMPENDIO DOTTRINA SOCIALE DELLA CHIESA


CITTA' DEL VATICANO, 8 OTT. 2004 (VIS). Il Cardinale Renato Raffaele Martino, Presidente del Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace, salutando i partecipanti alla 44ma Settimana Sociale dei Cattolici Italiani, in corso a Bologna, sul tema "La democrazia: nuovi scenari, nuovi poteri", ha annunciato oggi che il 25 ottobre prossimo, in coincidenza con l'apertura della Plenaria del Dicastero, verrà reso pubblico il "Compendio della dottrina sociale della Chiesa".

Relativamente al tema specifico della 44ma Settimana Sociale, il Cardinale Martino ha ribadito che: "La visione della persona umana tratteggiata dal Magistero sociale della Chiesa ha tra l'altro il merito di indicare i limiti di quella concezione individualistica, che è stata matrice di alcune tra le più gravi degenerazioni dell'ideale democratico. (...) La salvaguardia dei valori della democrazia si realizza tramite la tutela dei deboli in ogni angolo della terra e il sostegno ad una politica attenta di diritti non solo delle singole persone, ma anche dei popoli, rispettati nella loro storia, nelle loro tradizioni, nei loro costumi".
CON-IP/DOTTRINA SOCIALE/BOLOGNA:MARTINO VIS 20041008 (180)

LETTERA APOSTOLICA: "MANE NOBISCUM DOMINE"


CITTA' DEL VATICANO, 8 OTT. 2004 (VIS). Questa mattina nella Sala Stampa della Santa Sede, il Cardinale Francis Arinze, ha presentato la Lettera Apostolica di Giovanni Paolo II "Mane Nobiscum Domine" (Rimani con noi, Signore), all'Episcopato, al clero e ai fedeli per l'Anno dell'Eucaristia (ottobre 2004-ottobre 2005). La Lettera, redatta in italiano, datata 7 ottobre, Festa della Beata Vergine del Rosario, si compone di una introduzione, quattro capitoli ed una conclusione.

Il Prefetto della Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti ha ricordato che il Santo Padre annunciò la celebrazione in tutta la Chiesa dell'Anno dell'Eucaristia durante la Messa Solenne davanti alla Basilica di San Giovanni in Laterano, nella Solennità del Corpus Domini, il 10 giugno 2004. Definendo la Lettera "bella e incisiva", il Cardinale Arinze ha affermato che essa aiuterà e guiderà "la Chiesa a celebrare questo speciale anno con il massimo frutto".

Il Cardinale Ariane ha proseguito affermando: "Nell'introduzione il Santo Padre assume l'icona dei due discepoli sulla via verso Emmaus come filo conduttore dell'intera Lettera Apostolica" ed infatti la Lettera si apre con queste parole: "'Rimani con noi, Signore, perché si fa sera. Fu questo l'invito accorato che i due discepoli, incamminati verso Emmaus la sera stessa del giorno della risurrezione, rivolsero al Viandante che si era ad essi unito lungo il cammino. Carichi di tristi pensieri, non immaginavano che quello sconosciuto fosse proprio il loro Maestro, ormai risorto".

"L'Anno dell'Eucaristia" - ha detto ancora il Cardinale Arinze - "vedrà la Chiesa particolarmente impegnata a vivere il mistero della Santa Eucaristia. Gesù continua a camminare con noi e a introdurci ai mistero di Dio aprendoci al significato profondo delle Sacre Scritture. Al vertice dell'incontro, Gesù spezza per noi il 'pane di vita'".

"Molte volte durante il suo Pontificato il Papa Giovanni Paolo II ha invitato la Chiesa a riflettere sulla Santa Eucaristia", specialmente "lo scorso anno nella Lettera Enciclica 'Ecclesia de Eucharistia'. (...) Il Santo Padre menziona due eventi principali che illuminano e scandiscono l'inizio e la fine dell'Anno dell'Eucaristia: il 48° Congresso Eucaristico Internazionale, che si terrà a Guadalajara, Messico, la prossima settimana dal 10 al 17 ottobre, e l'undicesima Assemblea Generale del Sinodo dei Vescovi, che si svolgerà in Vaticano dal 2 al 29 ottobre 2005".

Nel Capitolo I: "Nel solco del Concilio e del Giubileo", ha continuato il Cardinale Arinze, "Il Santo Padre sottolinea che l'Anno dell'Eucaristia esprime fortemente la focalizzazione su Gesù Cristo e la contemplazione del suo volto che sta caratterizzando il cammino pastorale della Chiesa specialmente a partire dal Concilio Vaticano II. In Cristo, la Parola fatta carne, non solo ci è rivelato il mistero di Dio, ma ci è anche svelato il mistero dell'uomo". Il Papa scrive: "Cristo (...) è al centro non solo della storia della Chiesa, ma anche della storia dell'umanità".

Nel Capitolo II intitolato: "L'Eucaristia mistero di luce", ricorda il Cardinale Arinze, "Gesù parla di se stesso come 'luce del mondo'. Nell'oscurità della fede, l'Eucaristia si fa per il credente mistero di luce perché lo introduce alle profondità del mistero divino. La celebrazione eucaristica nutre il discepolo di Cristo con due 'mense', quella della Parola di Dio e quella del Pane di Vita. (...) Quando le menti sono illuminate e i cuori ardono, i segni parlano. Nei segni eucaristici, il mistero è in qualche modo aperto agli occhi dei credenti. I due discepoli di Emmaus riconobbero Gesù nello spezzare il pane".

Nel Capitolo III: "Eucaristia, sorgente e manifestazione di comunione", spiega il Cardinale Arinze, "I discepoli di Emmaus pregarono il Signore di rimanere 'con' loro. Gesù fece di più. Egli diede se stesso nella Santa Eucaristia per rimanere 'in' loro: 'Rimanere in me e io in voi'. (...) La comunione eucaristica promuove anche l'unità tra coloro che si comunicano. (...) L'Eucaristia manifesta anche la comunione ecclesiale e chiama i membri della Chiesa a condividere i loro beni spirituali e materiali. (...) In questo anno dell'Eucaristia bisognerà dare speciale importanza alla messa domenicale in parrocchia".

Nel Capitolo conclusivo, il Capitolo IV: "Eucaristia, principio e progetto di missione", "I due discepoli di Emmaus, dopo aver riconosciuto il Signore, 'partirono senza indugio' per comunicare la bella notizia. L'incontro con Gesù nell'Eucaristia spinge la Chiesa e ciascun cristiano a testimoniare, a evangelizzare. Dobbiamo rendere grazie al Signore e non esitare a mostrare la nostra fede in pubblico. L'Eucaristia ci spinge a mostrare solidarietà verso gli altri, rendendoci promotori di armonia, di pace, e specialmente di condivisione con i bisognosi".

Nella Conclusione, precisa infine il Cardinale Arinze, "Il Santo Padre prega perché questo anno dell'Eucaristia possa essere per tutti una occasione preziosa per una rinnovata consapevolezza dell'incomparabile tesoro che Cristo ha affidato alla sua Chiesa. (...) Il Santo Padre non chiede cose straordinarie, ma piuttosto che tutte le iniziative siano segnate da grande profondità spirituale. Una priorità deve essere data alla Messa domenicale e all'Adorazione Eucaristica fuori della Messa".

Il Segretario della Congregazione, Arcivescovo Domenico Sorrentino, ha approfondito nel suo intervento la lettura storica del testo del Santo Padre Giovanni Paolo II.

Nella prima parte del suo discorso, "Ricominciare da Cristo", l'Arcivescovo ha ricordato che: "Sulla fede in Cristo la Chiesa si gioca tutto. Come in altre epoche storiche, ma forse ancor più oggi, la tentazione dell'uomo è quella di ridurre il Maestro alla proprie dimensioni. Talvolta con le migliori intenzioni di dialogo, si rischia di 'diminuire' il Cristo, attenuando la fede nel suo Mistero di Verbo fatto carne". Spiegando il secondo punto del suo intervento: "Un cristianesimo 'contemplativo'", l'Arcivescovo ha precisato che nel mondo sono riapparsi segni di un ritorno alla spiritualità nell'epoca attuale e che: "In questa nuova situazione storica, il Papa ha additato l'urgenza di riconsegnare con forza alla comunità cristiana i tesori della contemplazione cristiana".

Riguardo all'ultimo punto: "L'urgenza del vissuto", il Presule ha affermato: "Il Papa si preoccupa sempre di ricordare alla comunità cristiana che la fede deve essere tradotta in testimonianza. (...) Non ci si stupirà dunque se il Papa, in una Lettera Apostolica sull'Eucaristia, non si fermi agli aspetti celebrativi e contemplativi, ma faccia delle affermazioni molto forti sull'impegno cristiano nella storia, specie sul versante della costruzione della pace e del servizio agli ultimi".

Il Segretario Generale del Vicariato di Roma, Monsignor Mauro Parmeggiani, ha parlato delle iniziative previste dalla Chiesa di Roma per celebrare l'Anno dell'Eucaristia. Dal 1° al 10 ottobre, nel centro storico della città, si celebra una missione dei giovani per i giovani, dal titolo "Gesù al centro". La catechesi di quest'anno, ha precisato il Monsignor Parmeggiani, sarà improntata a riscoprire l'importanza dell'Eucaristia. Inoltre è prevista la celebrazione della Santa Messa e l'Adorazione Eucaristica, con la possibilità di confessarsi, nella Chiesa di Sant'Agnese in Agone. Infine Monsignor Parmeggiani ha ricordato che si farà in modo che in tutte le Basiliche Patriarcali ci sia una Cappella nella quale sia possibile l'Adorazione Eucaristica.
.../MANE NOBISCUM DOMINE/ARINZE VIS 20041008 (1150)

EPISCOPATO È IL NOME DI UN SERVIZIO, NON DI UN ONORE


CITTA' DEL VATICANO, 8 OTT. 2004 (VIS). Questa mattina il Santo Padre Giovanni Paolo II, nel ricevere i Presuli della Provincia Ecclesiastica di New York (Stati Uniti d'America), al termine della Visita "ad Limina Apostolorum", ha dedicato il suo discorso al "munus regendi", la "grande responsabilità di governare i fedeli" ed ha ricordato le parole della cerimonia di Consacrazione Episcopale: "Episcopato è il nome di un servizio, non di un onore, poiché al Vescovo compete più il servire che il dominare, secondo il comandamento del Maestro".

"La vostra immediata funzione di pastori" - ha detto ancora il Santo Padre - "non può essere isolata dalla vostra più ampia responsabilità per la Chiesa universale; come membri del Collegio Episcopale, 'cum et sub Petro', voi infatti condividete la sollecitudine per tutto il popolo di Dio". Il Papa ha sottolineato che il governo "è più che mera 'amministrazione' dell'esercizio di funzioni organizzative; è mezzo per edificare il Regno di Dio", governando con l'esempio ed evangelizzando i fedeli così che essi possano a loro volta evangelizzare.

Giovanni Paolo II ha ricordato "il profondo affetto dei cattolici americani per il Successore di Pietro, come pure la loro sensibilità verso le necessità della Santa Sede e della Chiesa Universale. (...) Questi devoti sentimenti sono il frutto di una comunione gerarchica che unisce tutti i membri del Collegio Episcopale al Papa" ed essi "costituiscono una grande risorsa spirituale per il rinnovamento della Chiesa negli Stati Uniti d'America".

Riferendosi alla questione della collegialità episcopale, il Papa ha dedicato le sue osservazioni all'attività delle conferenze episcopali ed ha affermato: "I Vescovi oggi possono compiere il loro ufficio in modo proficuo solo se lavorano in armonia e a stretto contatto con gli altri Vescovi. (...) Prego affinché voi lavoriate diligentemente l'uno con altro, in quello spirito di cooperazione ed unanimità di cuore che deve sempre caratterizzare la comunità dei discepoli". Citando San Paolo, il Papa ha detto: "Vi esorto pertanto, fratelli, per il nome del Signore nostro Gesù Cristo, ad essere tutti unanimi nel parlare, perché non vi siano divisioni tra voi, ma siate in perfetta unione di pensiero e di intenti". Ci deve essere "unità di prassi" con "sottostante consenso" conseguito "attraverso il sincero dialogo e discussioni informate, fondate su solidi principi teologici e pastorali".

Il Santo Padre ha infine espresso ai Vescovi il suo apprezzamento "per tutto ciò che voi avete già realizzato insieme, particolarmente nelle vostre dichiarazioni relative ai problemi sulla difesa della vita, l'educazione e la pace" ed ha invitato i Presuli "a rivolgere la vostra attenzione ai numerosi e pressanti problemi che direttamente interessano la missione della Chiesa e la sua integrità spirituale, per esempio la diminuzione dei fedeli che assistono alla Santa Messa e del ricorso al Sacramento della Riconciliazione, le minacce al matrimonio e le necessità religiose degli immigranti. Fate udire chiaramente la vostra voce".
AL/.../U.S.A. VIS 20041008 (480)

PARTECIPAZIONE VITA POLITICA FA PARTE VOCAZIONE FEDELI LAICI


CITTA' DEL VATICANO, 8 OTT. 2004 (VIS). Il Cardinale Camillo Ruini, Presidente della Conferenza Episcopale Italiana, ha dato lettura, nel pomeriggio di ieri, del Messaggio del Santo Padre ai partecipanti alla XLIV Settimana Sociale dei Cattolici Italiani, in corso a Bologna (7-10 ottobre), con la partecipazione di più di mille delegati di tutta Italia in rappresentanza di Diocesi, Associazioni e Movimenti.

Riferendosi al tema dell'Incontro: "Democrazia: nuovi scenari, nuovi poteri", il Santo Padre sottolinea: "i rischi e le minacce che, per un autentico assetto democratico, possono derivare da certe correnti filosofiche, visioni antropologiche o concezioni politiche non esenti da preconcetti ideologici. Permane, ad esempio, la tendenza a ritenere che il relativismo sia l'atteggiamento di pensiero meglio rispondente alle forme politiche democratiche, come se la conoscenza della verità e l'adesione ad essa costituissero un impedimento. In realtà, spesso si ha paura della verità perché non la si conosce. La verità così come Cristo l'ha rivelata è garanzia per la persona umana di autentica e piena libertà".

Giovanni Paolo II scrive ancora: "Se l'azione politica non si confronta con una superiore istanza etica, illuminata a sua volta da una visione integrale dell'uomo e della società, finisce per essere asservita a fini inadeguati, se non illeciti. La verità, invece, è il migliore antidoto contro i fanatismi ideologici, in ambito scientifico, politico, o anche religioso".

"Come esperti delle discipline sociali e come cristiani, voi siete chiamati" a "indicare nuove piste e nuove soluzioni per affrontare in modo più equo gli scottanti problemi del mondo contemporaneo. La riflessione sul sistema democratico oggi non può limitarsi a considerare solamente gli ordinamenti politici e le istituzioni, ma deve allargare il proprio orizzonte ai problemi posti dallo sviluppo della scienza e della tecnologia, a quelli indotti nel settore dell'economia e della finanza dall'estendersi della globalizzazione, alle nuove regole per il governo delle organizzazioni internazionali, agli interrogativi sorti dallo sviluppo crescente e rapido del mondo della comunicazione, per elaborare un modello di democrazia autentico e completo".

Il Papa ribadisce la necessità che i cattolici si impegnino a "rendere viva e dinamica la società civile - con la promozione della famiglia, dell'associazionismo, del volontariato e così via -, opponendosi a indebiti limiti e condizionamenti frapposti dal potere politico o economico; essi devono anche riconsiderare l'importanza dell'impegno nei ruoli pubblici e istituzionali, in quegli ambienti in cui si formano decisioni collettive significative e in quello della politica, intesa nel senso alto del termine, come oggi è auspicato da molti".

"Non si può infatti dimenticare" - conclude il Pontefice - "che sono proprie della vocazione del fedele laico la conoscenza e la messa in pratica della dottrina sociale della Chiesa e, quindi, anche la partecipazione alla vita politica del Paese, secondo i metodi e gli strumenti del sistema democratico. Alcuni poi sono chiamati a uno speciale servizio alla comunità civile, assumendo direttamente ruoli istituzionali in campo politico".
MESS/SETTIMANA CATTOLICI ITALIANI/RUINI VIS 20041008 (490)

giovedì 7 ottobre 2004

UDIENZE


CITTA' DEL VATICANO, 7 OTT. 2004 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto questa mattina in udienze separate:

- Il Signor Ignacio Walker Prieto, Ministro degli Affari Esteri del Cile, con la Consorte e Seguito.

- Due Presuli della Conferenza Episcopale degli Stati Uniti d'America, in Visita "ad Limina Apostolorum":

- Il Vescovo James Michael Moynihan, di Syracuse.

- Il Vescovo Edward M. Grosz, Ausiliare di Buffalo.
AP:AL/.../... VIS 20041007 (70)

ALTRI ATTI PONTIFICI

CITTA' DEL VATICANO, 7 OTT. 2004 (VIS). Il Santo Padre:

- Ha accettato la rinuncia al governo pastorale della Diocesi di Paisley (Scozia), presentata dal Vescovo John Aloysius Mone, per raggiunti limiti d'età.

- Ha accettato la rinuncia all'ufficio di Ausiliare della Diocesi di Sankt Pölten (Austria), presentata dal Vescovo Heinrich Fasching, per raggiunti limiti d'età.

- Ha nominato il Vescovo Klaus Küng, Vescovo di Sankt Pölten (superficie: 10.450; popolazione: 623.975; cattolici: 570.186; sacerdoti: 500; religiosi: 571; diaconi permanenti: 51), Austria. Finora Vescovo di Feldkirch (Austria), succede al Vescovo Kurt Krenn, del quale il Santo Padre ha accettato la rinuncia al governo pastorale della medesima Diocesi, presentata in conformità al canone 401, paragrafo 2, del Codice di Diritto Canonico.
RE:NER/.../... VIS 20041007 (140)

CONCERTO ARMATA RUSSA RENDE OMAGGIO A GIOVANNI PAOLO II


CITTA' DEL VATICANO, 7 OTT. 2004 (VIS). Il Coro dell'Armata Russa accompagnato dall'orchestra e dal corpo di ballo si esibirà in Vaticano per rendere omaggio al Santo Padre Giovanni Paolo II, che festeggia, il 16 ottobre prossimo, il 26° anniversario della sua elezione a Sommo Pontefice. Lo spettacolo, al quale parteciperanno 150 artisti, si terrà nell'Aula Paolo VI, alle ore 18:00 del 15 ottobre.

L'orchestra dell'Armata Russa, fondata nel 1928 e diretta dal Maestro Viaceslav Korobko, accompagnerà il corpo di ballo che eseguirà danze tradizionali russe nella prima parte dello spettacolo. Nella seconda parte il coro interpreterà una selezione di brani del folklore russo Al termine del concerto il Santo Padre pronuncerà un discorso. L'evento sarà trasmesso in diretta dalla RAI che realizzerà un programma di circa 90 minuti.
.../CONCERTO ANNIVERSARIO/ARMATA RUSSA VIS 20041007 (140)

"MEMORIA E IDENTITÀ" NUOVO VOLUME DI GIOVANNI PAOLO II


CITTA' DEL VATICANO, 7 OTT. 2004 (VIS). Nel pomeriggio di ieri, a Francoforte (Germania), il Direttore della Sala Stampa della Santa Sede, Dr. Joaquín Navarro-Valls, ha presentato il nuovo volume del Santo Padre Giovanni Paolo II "Memoria e identità. Dialoghi fra due millenni", Casa Editrice Rizzoli, che si troverà in libreria nella primavera del 2005.

La Casa Editrice Rizzoli, che ha pubblicato l'opera omnia filosofica del Santo Padre - volume di più di mille pagine- ed altri testi di critica letteraria scritti da Karol Wojtyla, detiene i diritti in lingua italiana in tutto il mondo. Nel corso della Fiera Internazionale del Libro di Francoforte, inaugurata ieri, sono cominciate le trattative per la pubblicazione del volume in altre lingue.

Il volume, precisa il Dr. Navarro-Valls, è un'opera di filosofia della storia, nella quale il Papa affronta temi come la democrazia contemporanea, la libertà umana, i concetti non identici di nazione, di patria e di stato, i rapporti più che funzionali tra nazione e cultura, i diritti dell'uomo, il rapporto tra Chiesa e Stato. La linea conduttrice è la stessa del pensiero di Giovanni Paolo II, il grande mistero dell'uomo, tema sempre presente in tutta l'opera filosofica e letteraria di Karol Wojtyla così come negli scritti magisteriali di Giovanni Paolo II.

Alla domanda di come sia nato il libro, il Direttore della Sala Stampa ha spiegato che "Memoria e Identità" ha origine da una serie di conversazioni cominciate nell'estate del '93 a Castel Gandolfo, tra il Papa e due filosofi polacchi, il Professor Josef Tishner e il Professor Krystof Michalski. I due intellettuali ponevano al Papa una serie di domande ed il Santo Padre rispondeva. La conversazione fu registrata e trascritta. Il manoscritto rimase custodito per alcuni anni finché il Papa ha voluto rileggerlo ed ha deciso di pubblicarlo in volume dopo aver apportato alcune correzioni.

Benché il volume contenga riferimenti a situazioni e fatti che hanno come scenario altri continenti, il pensiero del Papa, ha detto il Dr. Navarro-Valls, s'indirizza soprattutto all'Europa, "nel dinamismo delle idee che soggiacciono, alle volte per secoli, e che spiegano fatti e situazioni altrimenti inspiegabili". Gli interrogativi affrontati dal Papa rappresentano i temi fondamentali della vita e del pensiero del ventesimo secolo. Il Papa affronta tali interrogativi con rigore intellettuale. "Dobbiamo imparare - scrive - ad andare alle radici".

In "Memoria e Identità" il Papa, assicura il Dr. Navarro-Valls, cerca queste radici, e cerca anche il collegamento con i momenti paurosi della nostra storia recente e con "i molti frutti positivi", come scrive, che essi hanno originato nella storia dell'Occidente. "Naturalmente il libro porta il lettore a porsi il grande problema di come concepire il senso più profondo della storia. Da questo punto di vista l'Autore dà un contributo inestimabile alla comprensione dei grandi interrogativi storici della nostra epoca".

Il Direttore della Sala Stampa ha precisato ancora che il Papa scrive sull'ideologia del male, sul nazionalsocialismo e sul comunismo, ricercando le radici degli stessi e dei regimi ai quali diedero origine. Allo stesso tempo presenta una riflessione teologica e filosofica di come la presenza del male molte volte diventi un invito a compiere il bene. "Succede, infatti, che in certe concrete situazioni dell'esistenza umana il male si riveli in qualche misura utile - utile in quanto crea occasioni per il bene", scrive il Papa nel volume.

Nel corso della presentazione del volume il Dr. Navarro-Valls ha ricordato che Giovanni Paolo II è stato il primo Papa a pubblicare libri affidati ai canali della grande distribuzione commerciale. "Memoria e Identità" è il quinto, dopo la pubblicazione di "Varcare la soglia della speranza", "Dono e mistero", "Trittico romano" e "Alzatevi, andiamo".

La pubblicazione simultanea del volume in diversi paesi è prevista per la primavera prossima.
..../VOLUME PAPA/NAVARRO-VALLS VIS 20041007 (430)

SIMPOSIO INTERNAZIONALE TEOLOGICO PASTORALE IN MESSICO


CITTA' DEL VATICANO, 7 OTT. 2004 (VIS). Ieri a Guadalajara (Messico), è iniziato il Simposio Internazionale Teologico Pastorale (6-8 ottobre) che introduce il XLVIII Congresso Eucaristico Internazionale (10 - 17 ottobre), sotto la presidenza del Cardinale Juan Sandoval Iñiguez, Arcivescovo di Guadalajara, e del Cardinale Jozef Tomko, Presidente del Pontificio Comitato per i Congressi Eucaristica Internazionali e Legato Pontificio al XLVIII Congresso Eucaristico Internazionale. Il Simposio è dedicato alla Lettera Enciclica di Giovanni Paolo II "Ecclesia de Eucaristia".

Il Cardinale Javier Lozano Barragán, Presidente del Pontificio Consiglio per la Pastorale della Salute e Membro del Comitato Pontificio per i Congressi Eucaristici, è il moderatore generale del Simposio.

"Il Senso della Fede nell'Eucaristia nei cinque continenti" è stato uno dei temi di riflessione della giornata di ieri, che ha visto la partecipazione del Cardinale Peter Kodwo Appiah Turkson, Arcivescovo di Cape Coast, Ghana, (Africa); il Cardinale Bernard Law, Arcivescovo emerito di Boston, Stati Uniti d'America (America); il Cardinale Carlos Amigo Vallejo, O.F.M., Arcivescovo di Siviglia, Spagna, (Europa); il Cardinale Gorge Pell, Arcivescovo di Sydney (Australia) e l'Arcivescovo Carmelo D.F. Morelos, di Zamboanga, Filippine, (Asia). L'Enciclica "Ecclesia de Eucaristia" è stata oggetto di una riesamina globale.

Nella giornata di oggi sono in programma la conferenze su: "L'Eucaristia, mistero della Fede", del Cardinale Angelo Scola, Patriarca di Venezia (Italia); "La apostolicità dell'Eucaristia e della Chiesa", del Vescovo Gerhard Ludwig Müller, di Regensburg (Germania) ed "Eucaristia e comunione ecclesiale" del Cardinale Walter Kasper, Presidente del Pontificio Consiglio per la Promozione dell'Unità dei Cristiani. Venerdì 8 ottobre sono in programma le seguenti conferenze: "Decoro della Celebrazione Eucaristica", del Vescovo Víctor Sánchez Espinoza, Ausiliare dell'Arcidiocesi di México (Messico); "Alla scuola di Maria, Donna Eucaristica", del Padre Stefano de Fiores S.M.M., Professore alla Pontificia Università Gregoriana (Roma). Ogni giorno di lavoro del Simposio ha inizio con la Celebrazione dell'Eucaristia.
COM-EIC/SIMPOSIO:EUCARISTIA/MESSICO VIS 20041007 (300)

L'UOMO HA LA CAPACITÀ DI CONOSCERE NORME SUO RETTO AGIRE


CITTA' DEL VATICANO, 7 OTT. 2004 (VIS). Questa mattina il Santo Padre Giovanni Paolo II ha ricevuto i Membri della Commissione Teologica Internazionale, riuniti in Vaticano in Sessione Plenaria.

Riferendosi ad uno dei temi scelti per lo studio della Commissione: la sorte dei bambini morti senza battesimo, il Papa ha detto: "Non si tratta semplicemente di un problema teologico isolato. Tanti altri temi fondamentali si intrecciano intimamente con questo: la volontà salvifica universale di Dio, la mediazione unica e universale di Gesù Cristo, il ruolo della Chiesa, sacramento universale di salvezza, la teologia dei sacramenti, il senso della dottrina sul peccato originale".

Il Santo Padre, ricordando successivamente il secondo tema in esame: la legge morale naturale, ha detto: "È stata da sempre una convinzione della Chiesa che Dio abbia dato all'uomo la capacità di arrivare con la luce della sua ragione alla conoscenza di verità fondamentali sulla sua vita e il suo destino, e in concreto sulle norme del suo retto agire. Sottolineare davanti ai nostri contemporanei questa possibilità è di grande importanza per il dialogo con tutti gli uomini di buona volontà e per la convivenza ai più diversi livelli su una base etica comune".

"La rivelazione cristiana" - ha terminato il Pontefice - "non rende inutile questa ricerca, anzi, ci spinge ad essa illuminandone il cammino con la luce di Cristo, nel quale tutto ha consistenza".
AC/.../COM-TI VIS 20041007 (240)

mercoledì 6 ottobre 2004

DIRITTI DEI RIFUGIATI E COMUNITÀ INTERNAZIONALE


CITTA' DEL VATICANO, 6 OTT. 2004 (VIS). Oggi è stato reso pubblico il testo dell'intervento, del 4 ottobre scorso, dell'Arcivescovo Silvano M. Tomasi, Osservatore Permanente della Santa Sede presso l'Organizzazione delle Nazioni Unite a Ginevra, alla 55a Sessione del Comitato Esecutivo del Programma dell'Alto Commissariato per i Rifugiati delle Nazioni Unite, in corso dal 4 all'8 ottobre.

L'Arcivescovo ha iniziato il suo discorso affermando che: "i diritti riconosciuti ai rifugiati dagli strumenti internazionali troppo spesso rimangono lettera morta. In numerosi paesi ai rifugiati non è permesso lavorare, un diritto fondamentale, e così guadagnarsi da vivere". Molti di loro "dipendono dalle razioni alimentari" e per molti altri "la libertà di movimento è di solito limitata alle immediate vicinanze dei campi, spesso ubicati in regioni remote. (...) La capacità istituzionale della comunità internazionale di realizzare i diritti dei rifugiati sembra insufficiente. (...) Garantire ai rifugiati il godimento dei propri diritti aiuta loro a diventare 'agenti di sviluppo' anche nel Paese ospitante".

Relativamente alla questione del rimpatrio volontario, l'Osservatore Permanente ha affermato che: "ciò che fa l'immensa differenza fra rimpatrio volontario con esito positivo e rimpatrio con esito negativo è il modo in cui le persone sono rispedite a casa: se in condizioni di sicurezza e dignità; il tipo di benefici garantiti che ricevono e lo sviluppo di quali attività al loro rientro.(...) I provvedimenti devono essere adatti per definire questioni di proprietà e i diritti relativi alla proprietà di terreni".

L'Arcivescovo Tomasi ha dichiarato che "i diritti umani internazionali e il diritto umanitario obbligano i governi a fornire sicurezza e benessere a tutti coloro che si trovano sotto la loro giurisdizione. In particolare ogni cittadino ha il diritto alla protezione da parte del proprio paese. Se tuttavia uno Stato manca o non può assumersi tale responsabilità, e i diritti umani di una popolazione continuano ad essere calpestati, allora la comunità internazionale può e deve manifestare la sua sollecitudine, entrare nella contesa ed assumersi questo obbligo".
DELSS/RIFUGIATI/GINEVRA:TOMASI VIS 20041006 (330)

SANTA SEDE E SVILUPPO SOSTENIBILE


CITTA' DEL VATICANO, 6 OTT. 2004 (VIS). L'Arcivescovo Celestino Migliore, Osservatore Permanente della Santa Sede presso l'Organizzazione delle Nazioni Unite, è intervenuto il 4 ottobre scorso, al dibattito congiunto della Sessione Plenaria dell'O.N.U. sull'Articolo 52: "Rivitalizzare l'operato dell'Assemblea Generale" e sull'Articolo 54: "Rafforzare il Sistema delle Nazioni Unite". Il 5 ottobre l'Arcivescovo è intervenuto al Terzo Comitato della 59° Sessione dell'Assemblea Generale sul tema dello Sviluppo Sociale e al Secondo Comitato sull'Articolo 8: "Lo sviluppo sostenibile".

Relativamente al dibattito del 4 ottobre, l'Arcivescovo Migliore ha affermato che: "Le Nazioni Unite sono una comunità di Stati che condividono valori fondamentali, ben delineati nella Dichiarazione del Millennio: libertà, uguaglianza, solidarietà, tolleranza, rispetto dell'ambiente e condivisione della responsabilità. Il rafforzamento del sistema delle Nazioni Unite implica il riconoscere che si tratta di un sistema fondato sulla cooperazione piuttosto che sulla competizione fra Stati, attivamente alimentato da volontà costruttive, dalla fiducia, dal rispetto degli impegni e dalla collaborazione fra soci uguali e reciprocamente responsabili. Rendere irreversibili tali principi basilari è una priorità".

"Il fondamento ultimo è il riconoscimento del principio secondo il quale tutti gli Stati sono per natura uguali in dignità" - ha ribadito l'Arcivescovo Migliore. "È vero, tuttavia, che le nazioni che hanno raggiunto un livello superiore di sviluppo scientifico, culturale ed economico, hanno la responsabilità di dare un maggiore contributo alla causa comune".

"In termini concreti" - ha detto ancora l'Osservatore Permanente - "i criteri essenziali da prendere in considerazione per il ridimensionamento delle strutture e la revisione delle procedure di questa Organizzazione sono i seguenti: per le strutture: rappresentazione e inclusione; per le procedure: imparzialità, efficienza ed efficacia; per i risultati: responsabilità e rispondenza".

Nel discorso pronunciato il 5 ottobre relativo allo Sviluppo Sociale, l'Arcivescovo Migliore si è soffermato su questioni relative alla situazione sociale nel mondo e ai problemi riguardanti i giovani, gli anziani, i disabili e la famiglia, ed ha affermato che i giovani e i vecchi, i malati, i popoli indigeni, i migranti, le donne e la famiglia "sono stati tutti messi in secondo piano diventando così più esposti alla povertà. Il progresso economico non è sufficiente in se stesso ma deve essere accompagnato dal progresso socio-politico che assicura che una parte dei benefici generali sia diretto verso un obiettivo sociale".

L'Arcivescovo Migliore, nella sua dichiarazione sullo sviluppo sostenibile, ha affermato che: "sarebbe molto utile se gli individui che vivono ai margini della società fossero effettivamente considerati gli autentici artefici del proprio sviluppo. Le persone non sono strumenti ma artefici principali nella determinazione del loro futuro. Nelle specifiche circostanze economiche e politiche, essi hanno diritto all'esercizio della creatività che è una caratteristica della persona umana e dalla quale dipende la ricchezza delle nazioni. Lo sviluppo sostenibile deve essere volto all'inclusione, che si può conseguire solamente attraverso una equa cooperazione, partecipazione ed associazione internazionale".
DELSS/.../ONU:MGILIORE VIS 20041006 (480)

SESSIONE PLENARIA COMMISSIONE TEOLOGICA INTERNAZIONALE


CITTA' DEL VATICANO, 6 OTT. 2004 (VIS). La Commissione Teologica Internazionale tiene, dal 4 all'8 ottobre, la Sessione Plenaria annuale presso la "Domus Sanctae Marthae" in Vaticano, sotto la presidenza del Cardinale Joseph Ratzinger. Il nuovo Segretario Generale, Padre Luis Ladaria, S.I., dirige i lavori dell'Assemblea.

Secondo quanto riportato in un Comunicato reso pubblico oggi, i partecipanti esaminano la programmazione e il metodo dei lavori del prossimo quinquennio. "Si è poi proseguita la riflessione, appena iniziata al termine del quinquennio precedente, sul tema della sorte dei bambini morti senza battesimo, nel contesto del disegno salvifico universale di Dio, dell'unicità della mediazione di Cristo e della sacramentalità della Chiesa in ordine alla salvezza".

"Un altro tema scelto per lo studio è quello della legge morale naturale. Alla luce dell'insegnamento che è stato particolarmente ribadito dal Santo Padre nelle Lettere Encicliche 'Veritatis splendor' e 'Fides et ratio', si promuoverà una riflessione che contribuisca ad un rinnovamento costruttivo della dottrina sulla legge morale naturale".
COM-TI/PLENARIA/RATZINGER VIS 20041006 (170)

IL MATRIMONIO SEGNO DELL'AMORE DEL PADRE PER L'UMANITÀ

CITTA' DEL VATICANO, 6 OTT. 2004 (VIS). Tema della catechesi del Santo Padre Giovanni Paolo II per l'Udienza Generale di oggi, tenutasi in Piazza San Pietro, è stato il Salmo 44: "La Regina e la Sposa".

Il Santo Padre ha detto ai 13.000 pellegrini presenti che la prospettiva nuziale "ci permette di dedicare il Salmo a tutte le coppie che vivono con intensità e freschezza interiore il loro matrimonio, segno di un 'mistero grande' (...) quello dell'amore del Padre per l'umanità e di Cristo per la sua Chiesa".

Il Salmista, ha proseguito il Pontefice, esalta la bellezza della sposa "come riflesso dello splendore di Dio stesso". Inoltre: "La letizia genuina, molto più profonda della semplice allegria, è espressione di amore, che partecipa al bene della persona amata con serenità di cuore".

Giovanni Paolo II ha affermato che il Salmo delinea la realtà della fecondità. "Si parla, infatti, di 'figli' e di 'generazioni'. (...) È, questo, un tema rilevante ai nostri giorni, nell'Occidente spesso incapace di affidare la propria esistenza al futuro attraverso la generazione e la tutela di nuove creature, che continuino la civiltà dei popoli e realizzino la storia della salvezza".

"Molti Padri della Chiesa" - ha concluso il Papa - "hanno letto il ritratto della regina applicandolo a Maria", Madre di Dio, che ricevette "il fausto annuncio della redenzione del mondo".

Nelle parole di saluto rivolte ai pellegrini polacchi, Giovanni Paolo II ha ricordato che domani si celebra la festa della Beata Vergine Maria del Rosario: "Alla sua protezione affido la santa Chiesa e il mio ministero in essa. A Lei affido le attese riguardanti la pace nel mondo e anche nelle famiglie e nelle coscienze umane. Dio vi benedica tutti".

Questa mattina, prima dell'Udienza Generale, il Papa ha benedetto una statua della prima santa cilena Teresa de Jesús de los Andes, canonizzata nel 1993, collocata in una nicchia della facciata posteriore della Basilica aticana.
AG/SALMO 44/... VIS 20041006 (320)

martedì 5 ottobre 2004

UDIENZE


CITTA' DEL VATICANO, 5 OTT. 2004 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto questa mattina in udienze separate nove Presuli della Conferenza Episcopale degli Stati Uniti d'America, in Visita "ad Limina Apostolorum":

- Il Cardinale Edward Michael Egan, Arcivescovo di New York, con gli Ausiliari: Vescovo Robert A. Brucato; Vescovo Josu Iriondo; Vescovo Dominick John Lagonegro ed il Vescovo Dennis J. Sullivan

- Il Vescovo Nicholas A. DiMarzio, di Brooklyn, con gli Ausiliari: Vescovo Joseph Michael Sullivan; Vescovo Rene Arnold Valero ed il Vescovo Ignatius Anthony Catanello.
AL/.../... VIS 20041005 (100)

PRESENTAZIONE LETTERA APOSTOLICA ANNO EUCARISTIA


CITTA' DEL VATICANO, 5 OTT. 2004 (VIS). Venerdì 8 ottobre, alle 11:30, presso la Sala Stampa della Santa Sede, il Cardinale Francis Arinze, Prefetto della Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti, presiederà una Conferenza Stampa di presentazione della "Lettera Apostolica del Santo Padre per l'anno dell'Eucaristia".

Alla Conferenza Stampa interverranno anche l'Arcivescovo Domenico Sorrentino, Segretario della Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti; l'Arcivescovo Piero Marini, Maestro delle Celebrazioni Liturgiche del Sommo Pontefice e il Monsignore Mauro Parmeggiani, Prelato Segretario del Vicariato di Roma.
OP/LETTERA APOSTOLICA EUCARISTIA/ARINZE VIS 20041005 (100)

SECONDO INCONTRO COMITATO MONDIALE ETICA DEL TURISMO


CITTA' DEL VATICANO, 5 OTT. 2004 (VIS). Un Comunicato di Monsignor Piero Monni, Osservatore Permanente della Santa Sede presso l'Organizzazione Mondiale del Turismo, annuncia che il secondo Incontro del Comitato Mondiale di Etica del Turismo ha avuto inizio ieri a Madrid (Spagna), presso la Sede Centrale dell'Organizzazione Mondiale del Turismo, promotrice dell'incontro.

L'Incontro, in programma dal 4 al 6 ottobre, si occuperà delle problematiche legate all'applicazione del Codice Etico Mondiale per il Turismo e i partecipanti valuteranno i risultati ottenuti finora nel campo dell'etica turistica. Il Codice Etico è stato approvato dall'Organizzazione Mondiale del Turismo nell'ottobre 1999 a Santiago del Cile. Le riunioni del presente Comitato Mondiale, si legge ancora nel Comunicato, rappresentano un impulso fondamentale per la realizzazione di una reale operatività del Codice, di cui si lamenta una poco efficace presa in atto in vari importanti settori del mondo turistico.

I lavori di Madrid costituiscono un ulteriore passo verso lo sviluppo e la promozione di un alto concetto del turismo, che rappresenti un vero veicolo di pace, dialogo e conoscenza fra i popoli. Monsignor Monni, Osservatore Permanente della Santa Sede, già presente al primo Incontro del Comitato Mondiale di Etica del Turismo, parteciperà anche all'Incontro di Madrid.
.../WTO:TURISMO:ETICA/MADRID:MONNI VIS 20041005 (210)

lunedì 4 ottobre 2004

UDIENZE


CITTA' DEL VATICANO, 4 OTT. 2004 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto questa mattina in udienze separate:

- Due Presuli della Conferenza Episcopale degli Stati Uniti d'America, in Visita "ad Limina Apostolorum":

- Il Vescovo Howard James Hubbard, di Albany.

- Il Vescovo Robert Joseph Cunningham, di Ogdensburg.

- L'Arcivescovo Nikola Eterovic, Segretario Generale del Sinodo dei Vescovi.
Sabato 2 ottobre il Santo Padre ha ricevuto in udienze separate:

- Il Cardinale Ignace Moussa I Daoud, Prefetto della Congregazione per le Chiese Orientali.

- Il Cardinale Miguel Obando Bravo, Arcivescovo di Managua (Nicaragua).

- Il Cardinale Giovanni Battista Re, Prefetto della Congregazione per i Vescovi.
AP/.../... VIS 20041004 (110)

I NUOVI BEATI SI LASCIARONO GUIDARE DALLA PAROLA DI DIO


CITTA' DEL VATICANO, 3 OTT. 2004 (VIS). Questa mattina in Piazza San Pietro, il Santo Padre Giovanni Paolo II ha presieduto la Celebrazione Eucaristica durante la quale ha proclamato Beati i Servi di Dio: Pierre Vigne (1670-1740); Joseph-Marie Cassant (1878-1903); Anna Katharina Emmerick (1774-1824); Maria Ludovica De Angelis (1880-1962) e Carlo d'Austria (1887-1922).

Nell'omelia il Papa ha tracciato una breve biografia dei cinque nuovi Beati, i quali, ha detto: "si sono lasciati guidare dalla Parola di Dio come da un faro luminoso e sicuro, che non ha mai cessato di illuminare il loro cammino". Del Presbitero Pierre Vigne, Fondatore della Congregazione delle Suore del Santissimo Sacramento, il Santo Padre ha detto: "Contemplando il Cristo presente nell'Eucaristia e la Passione salvifica, Padre Pierre Vigne divenne un vero discepolo e un missionario fedele alla Chiesa. Che il suo esempio doni ai fedeli il desiderio di attingere dall'amore dell'Eucaristia e dall'adorazione del Santo Sacramento l'ardimento per la missione! Chiediamogli di toccare il cuore dei giovani, affinché accettino, se sono chiamati da Dio, di consacrarsi totalmente a Lui nel sacerdozio e nella vita religiosa".

"Il Fratello Joseph-Marie Cassant", Presbitero, Monaco dell'Ordine Cistercense Riformato, - ha proseguito il Pontefice - "ha sempre riposto la sua fiducia in Dio, nella contemplazione del mistero della Passione e nell'unione con il Cristo presente nell'Eucaristia. (...) In mezzo alle prove, lo sguardo fisso su Cristo, egli offrì le sue sofferenze per il Signore e per la Chiesa. Che i nostri contemporanei possano, in particolare i contemplativi e i malati, scoprire attraverso il suo esempio, il mistero della preghiera, che eleva il mondo a Dio e dona forza nella prova!".

Riferendosi alla Beata Maria Ludovica De Angelis, Vergine, della Congregazione delle Figlie di Nostra Signora della Misericordia di Savona, Giovanni Paolo II ha ricordato il suo "cuore di madre, le sue qualità di leader e il coraggio proprio dei santi. Riversò sui bambini malati un amore concreto e generoso, affrontando sacrifici per alleviare le loro sofferenze; per i suoi collaboratori nell'Ospedale de La Plata fu modello di gioia e responsabilità, creando un ambiente familiare; per le Sorelle della comunità fu un autentico esempio di Figlia di Nostra Signora della Misericordia. In tutto fu sostenuta dalla preghiera, rendendo la sua vita una comunicazione continua con il Signore".

La Beata Anna Katharina Emmerick, Vergine, dell'Ordine delle Canonichesse Regolari di Sant'Agostino, "mostrò e sperimentò sulla propria pelle 'l'amara Passione di Nostro Signore Gesù Cristo'. (...) Alla sua povertà materiale si contrappone una ricca vita interiore. Con la pazienza nel sopportare le sue infermità fisiche, ci colpisce la forza di carattere della nuova Beata e la sua fermezza nella fede. Questa forza la ricevette dalla Santa Eucaristia. In tal modo il suo esempio aprì alla completa passione amorosa verso Gesù Cristo i cuori degli uomini poveri e ricchi, delle persone colte ed umili".

Il Santo Padre ha sottolineato che la sfida del cristiano di "ricercare in tutto la volontà di Dio, conoscerla e porla in opera", fu quotidianamente affrontata dall'Imperatore e Re Carlo d'Austria. "Fu" - ha detto Giovanni Paolo II - "amico della pace. Ai suoi occhi la guerra era 'qualcosa di terribile'. Quando ascese al trono in mezzo alla tempesta della Prima Guerra Mondiale, volle riprendere l'iniziativa di pace del mio predecessore Benedetto XV. (...) Nella sua condotta politica, la sua priorità fu di seguire la chiamata dei cristiani alla santità. Per cui considerava importante l'idea dell'amore sociale. Che sia sempre un modello per tutti noi, in particolare per quanti oggi hanno la responsabilità politica in Europa!".

Al termine della Messa e prima della recita dell'Angelus, il Santo Padre ha invitato in questo mese dedicato in modo speciale alla Madonna del Rosario a "recitare questa bella preghiera, imitando anche in questo i nuovi Beati". Successivamente Giovanni Paolo II ha rivolto parole di saluto, nelle rispettive lingue, ai pellegrini giunti a Roma per assistere alle Beatificazioni.
HML/BEATIFICAZIONI/... VIS 20041004 (650)

ALTRI ATTI PONTIFICI


CITTA' DEL VATICANO, 2 OTT. 2004 (VIS). Il Santo Padre ha nominato:
- Il Vescovo Paolo Rabitti, finora Vescovo di San Marino-Montefeltro (Italia), Arcivescovo di Ferrara-Comacchio (superficie; 3,138; popolazione: 275.000; cattolici: 271.000; sacerdoti: 185; religiosi: 316; diaconi permanenti: 9), Italia. L'Arcivescovo eletto è nato a Castellarano (Reggio-Emilia), nel 1936, ha ricevuto l'ordinazione sacerdotale nel 1960 e la consacrazione episcopale nel 1995.

- Il Monsignore Thomas E. Gullickson, finora Consigliere della Nunziatura Apostolica in Germania, Nunzio Apostolico in Trinidad e Tobago, Bahamas, Dominica, Saint Kitts e Nevis, Santa Lucia, San Vincenzo e Grenadine, elevandolo in pari tempo alla dignità di Arcivescovo. L'Arcivescovo eletto è nato a Sioux Falls (Stati Uniti d'America) nel 1950 ed è stato ordinato sacerdote nel 1976.
NER:NN/.../RABITTI:GULLICKSON VIS 20041004 (130)

CONFERITO A GIOVANNI PAOLO II PREMIO PER CORAGGIO POLITICO


CITTA' DEL VATICANO, 2 OTT. 2004 (VIS). La televisione cattolica francese "KTO", e la rivista francese "Politique International", alla quale collaborano con articoli dedicati alla politica internazionale Capi di Stato e di Governo, leader politici ed esperti in vari settori, hanno consegnato questa mattina al Santo Padre Giovanni Paolo II il "Premio per il coraggio politico".

Il Papa ha detto ai presenti alla cerimonia di conferimento del Premio, fra i quali il Cardinale Jean-Marie Lustiger, Arcivescovo di Parigi (Francia), che esso "dimostra l'attenzione alla missione di pace della Chiesa in un mondo dove i conflitti sono purtroppo troppo numerosi. Vorrei lanciare un nuovo appello in favore della pace, per costruire una società di fraternità fra i popoli".

"Il mio pensiero" - ha proseguito il Pontefice - "va ai giornalisti che, attraverso la loro testimonianza e le loro pubblicazioni, sono artefici di pace e di libertà e pagano un pesante tributo ai conflitti. Penso anche agli ostaggi e alle loro famiglie, vittime innocenti della violenza e dell'odio, invitando tutti gli uomini di buona volontà al rispetto della vita della persona. Nessuna rivendicazione può finire con il mercanteggiamento di vite umane. La strada della violenza è una via senza uscita".

I rappresentanti della televisione "KTO", fondata dal Cardinale Lustiger, e della rivista "Politique International" hanno voluto rendere omaggio a Papa Giovanni Paolo II per la sua instancabile lotta a favore della pace, contro tutte le forme di ingiustizia e iniquità nel mondo e per il suo coraggio nel proclamare incessantemente il Vangelo, ed hanno ringraziato il Pontefice che "con il suo coraggio politico ha dimostrato che non ci sono limiti a ciò che la volontà può realizzare", specialmente contro gli aggressori e gli oppressori.
AC/PREMIO CORAGGIO POLITICO/LUSTIGER VIS 20041004 (300)

venerdì 1 ottobre 2004

ALTRI ATTI PONTIFICI


CITTA' DEL VATICANO, 1 OTT. 2004 (VIS). Il Santo Padre ha nominato:

- Il Vescovo Marcello Semeraro, dal 1993 Vescovo di Oria (Brindisi), Vescovo della Diocesi Suburbicaria di Albano (superficie: 661; popolazione: 431.900; cattolici: 412.420; sacerdoti: 150; religiosi: 1.163; diaconi permanenti: 45), Roma, Italia.

- Il Vescovo Noel O'Regan, S.M.A., finora Vescovo di Solwezi (Zambia), Vescovo di Ndola (superficie: 32.000; popolazione: 2.000.000; cattolici: 750.000; sacerdoti: 98; religiosi: 302), Zambia.

- Il Vescovo Telesphore Mpundu, finora Vescovo di Mpika (Zambia), Arcivescovo Coadiutore dell'Arcidiocesi di Lusaka (superficie: 64.000; popolazione: 3.225.098; cattolici: 729.896; sacerdoti: 208; religiosi: 892; diaconi permanenti: 1), Zambia.
NER:NEC/.../SEMERARO:O'REGAN:MPUNDU VIS 20041001 (100)

IN MEMORIAM

CITTA' DEL VATICANO, 1 OTT. 2004 (VIS). Di seguito riportiamo i dati relativi ai Presuli scomparsi nelle ultime settimane:

- Il Vescovo Ignatius John Doggett, O.F.M., emerito di Aitape (Papua Nuova Guinea), il 24 settembre, all'età di 96 anni.

- Il Vescovo Jesus C. Galang, di Urdaneta (Filippine), il 16 settembre, all'età di 71 anni.
.../DEFUNTI/... VIS 20041001 (60)

UDIENZE


CITTA' DEL VATICANO, 1 OTT. 2004 (VIS). Questa mattina il Santo Padre ha ricevuto in udienze separate:

- L'Arcivescovo Claudio Gugerotti, Nunzio Apostolico in Georgia, in Armenia e in Azerbaigian.

- Il Cardinale Crescenzio Sepe, Prefetto della Congregazione per l'Evangelizzazione dei Popoli.
AP/.../... VIS 20041001 (50)

SVILUPPO GLOBALE PIÙ UMANO, PIÙ INTEGRALE, PIÙ SOLIDALE


CITTA' DEL VATICANO, 1 OTT. 2004 (VIS). Il Cardinale Renato Raffaele Martino, Presidente del Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace, è intervenuto questa mattina a Londra (Gran Bretagna), alla XVI Conferenza Bancaria annuale promossa dalla Camera di Commercio italiana per il Regno Unito, alla quale partecipano i maggiori esponenti del mondo finanziario britannico. Tema della Conferenza del 2004 è: "Esiste un modello europeo per la crescita globale economica e sociale?".

Il Cardinale Martino ha offerto alcuni spunti di riflessione per rendere "lo sviluppo più umano, più integrale, più solidale e sostenibile" e, soffermandosi sull'urgenza di una maggiore cooperazione allo sviluppo, ha affermato che: "l'azione di cooperazione allo sviluppo soffre di lungaggini burocratiche, imponendo ai Paesi beneficiari oneri pesanti per far fronte alle richieste di supervisione e di valutazione da parte dei donatori".

Occorre un aumento dei fondi disponibili, ha ribadito il Cardinale precisando inoltre che: "Alcuni governi si stanno muovendo significativamente in questa direzione, con l'incoraggiamento e il sostegno morale del Santo Padre e della Santa Sede". Infine il Presidente di Giustizia e Pace ha richiamato l'attenzione sull'esigenza "che i modelli di sviluppo non mortifichino la straordinaria ricchezza e diversità presente in Europa"
CON-IP/SVILUPPO/LONDRA:MARTINO VIS 20041001 (200)

INTENZIONI DI PREGHIERA DEL PAPA PER IL MESE DI OTTOBRE


CITTA' DEL VATICANO, 1 OTT. 2004 (VIS). L'intenzione Generale per l'Apostolato della Preghiera del Santo Padre Giovanni Paolo II per il mese di ottobre è la seguente: "Perché i cristiani, rimanendo saldi nella fede, siano pronti a dialogare con chi appartiene ad altre tradizioni religiose".

L'intenzione Missionaria è la seguente: "Perché nel Continente latino-americano aumenti e sia sempre più qualificata la presenza dei cattolici nella vita nazionale e nei mezzi di comunicazione sociale".
GPII-INTENZIONI PREGHIERA/OTTOBRE/… VIS 20041001 (90)

IMPEGNO COSTANTE FEDELTÀ A CRISTO E ALLA CHIESA


CITTA' DEL VATICANO, 1 OTT. 2004 (VIS). Questa mattina, nell'Aula Paolo VI, il Santo Padre Giovanni Paolo II ha ricevuto 2.000 pellegrini dell'Arcidiocesi di Split-Makarska (Croazia), in occasione del XVII centenario del martirio di San Domnio, Patrono dell'Arcidiocesi e della città di Split.

Ricordando la visita pastorale compiuta all'Arcidiocesi il 4 ottobre 1998, Giovanni Paolo II ha detto: "Provenendo dai luoghi in cui San Domnio e gli altri Martiri delle vostre regioni hanno reso una testimonianza a Cristo dai primi secoli fino ai nostri giorni, siete giunti presso le Tombe dei Santi Apostoli Pietro e Paolo e degli altri Martiri di Roma. Avete voluto manifestare così la vostra adesione alla fede che essi stessi hanno confessato".

"Tale adesione" - ha detto ancora Giovanni Paolo II - "richiede un impegno di costante fedeltà a Cristo e alla Chiesa per una testimonianza coraggiosa e coerente nella famiglia, nei luoghi di studio e di lavoro e negli altri ambienti della società. Sforzatevi, pertanto, di promuovere un coerente umanesimo cristiano in ogni manifestazione della vostra vita, tanto nel privato quanto nel pubblico. Vi sia guida e sostegno l'eroico esempio di San Domnio e degli altri Martiri, che, spinti da una salda fede in Cristo, hanno donato se stessi per il bene dei fratelli".
AC/.../PELLEGRINAGGIO CROAZIA VIS 20041001 (220)

giovedì 30 settembre 2004

ALTRI ATTI PONTIFICI


CITTA' DEL VATICANO, 30 SET. 2004 (VIS). Il Santo Padre:

- Ha nominato il Reverendo Dominique Nguyên Chu Trinh, Vescovo di Xuân Lôc (superficie: 8.414; popolazione: 3.034.920; cattolici: 954.368; sacerdoti: 329; religiosi: 1.580), Viêt Nam. Il Vescovo eletto è nato a Phu Nhai, Xuan Truong, Nam Dinh (Viêt Nam), nel 1940 ed ha ricevuto l'ordinazione sacerdotale nel 1966. Finora è stato Parroco della Cattedrale e Vicario Generale della medesima Diocesi. Succede al Vescovo Paul Marie Nguyên Min Nhât, del quale il Santo Padre ha accettato la rinuncia al governo pastorale della medesima Diocesi, presentata per raggiunti limiti d'età.

- Ha accettato la rinuncia all'ufficio di Coadiutore della Diocesi di Palmerston North (Nuova Zelanda), presentata dal Vescovo Owen John Dolan, per raggiunti limiti d'età.
NER:RE/.../CHU TRINH:MIN NHÂT:DOLAN VIS 20040930 (130)

UDIENZE


CITTA' DEL VATICANO, 30 SET. 2004 (VIS). Nel pomeriggio di ieri il Santo Padre ha ricevuto in udienze separate sei Presuli della Conferenza Episcopale della Colombia in Visita "ad Limina":

- L'Arcivescovo Flavio Calle Zapata, di Ibagué.

- Il Vescovo Carlos Prada Sanmiguel, di Duitama-Sogamoso.

- Il Vescovo José Vicente Huertas Vargas, di Garagoa.

- Il Vescovo José Alberto Rozo Gutiérrez, S.M.M., Vicario Apostolico di Puerto Gaitán.

- Il Vescovo José de Jesús Quintero Diaz, Vicario Apostolico di Leticia.

- Il Vescovo José Gustavo Angel Ramírez, M.X.Y., Vicario Apostolico di Mitú.
AL/.../... VIS 20040930 (90)

DISCORSO ARCIVESCOVO LAJOLO LIX ASSEMBLEA GENERALE O.N.U.


CITTA' DEL VATICANO, 30 SET. 2004 (VIS). L'Arcivescovo Giovanni Lajolo, Segretario della Segreteria di Stato per i Rapporti con gli Stati, è intervenuto ieri al Dibattito Generale della LIX Sessione dell'Assemblea Generale dell'Organizzazione delle Nazioni Unite, ed ha ricordato che la Santa Sede interviene "per la prima volta dopo che la Risoluzione del 1° luglio scorso ha formalizzato e precisato i diritti e le prerogative del suo 'status' di Osservatore Permanente di cui essa gode dal 1964".

L'Arcivescovo Lajolo ha dedicato il suo intervento alla posizione della Santa Sede riguardo a diversi temi all'ordine del giorno dell'Assemblea Generale.

Relativamente al tema della povertà e dello sviluppo, il Segretario per i Rapporti con gli Stati ha affermato che esso "tocca il diritto alla sussistenza di centinaia di milioni di esseri umani, che sopravvivono - per quanto possono - al di sotto della soglia del necessario, e di decine di milioni di bambini denutriti ed ingiustamente privati del diritto di vivere. Per superare durevolmente tali disumane condizioni è necessario pervenire sotto l'egida dell'O.N.U. ad un sistema commerciale internazionale più flessibile e più giusto".

Riguardo al bene supremo della pace, l'Arcivescovo Lajolo ha ribadito la necessità del "disarmo completo e generale" ed ha affermato inoltre che: "Specificamente diversa certo è la problematica delle armi di distruzione di massa e di quelle convenzionali; ma le armi convenzionali hanno una loro feroce ed incessante attualità nei numerosi conflitti armati, che insanguinano il pianeta, e nel terrorismo".

Sul tema dei conflitti armati regionali, l'Arcivescovo ha detto che non si possono tacere il conflitto israelo-palestinese, il conflitto iracheno ed i conflitti in diversi Paesi dell'Africa.

"La Chiesa Cattolica" - ha affermato l'Arcivescovo in merito al Medio Oriente - "presente in Palestina da duemila anni, invita tutti a tralasciare, anzitutto, ogni azione atta a distruggere la fiducia e a dire generose parole di pace, a compiere coraggiosi gesti di pace. E, se la pace è frutto di giustizia, non si dimentichi anche che non v'è giustizia senza perdono. Sì, senza reciproco perdono. Certo, esso richiede un coraggio morale più grande che nell'uso delle armi".

In merito all'Iraq l'Arcivescovo Lajolo ha affermato: "La Santa Sede ritiene che ora si debba sostenere l'attuale Governo nel suo sforzo di riportare il Paese a normali condizioni di vita e ad un sistema politico sostanzialmente democratico e conforme ai valori delle sue tradizioni storiche".

Sottolineando come i Paesi africani quali il Sudan, la Somalia, i Paesi della Regione dei Grandi Laghi e la Costa d'Avorio sono "insanguinati da reciproche contese, ma ancor più da conflitti interni", l'Arcivescovo ha ribadito che: "Essi hanno bisogno dell'attiva solidarietà internazionale. Più specificamente, ed in maniera connaturale, potrà essere l'Unione Africana a far valere la sua autorità per portare tutte le parti legittimamente interessate intorno ad un tavolo di trattativa".

"Ho menzionato il tema del terrorismo" - ha proseguito il Segretario per i Rapporti con gli Stati - "È un fenomeno aberrante, del tutto indegno dell'uomo, che ha assunto ormai dimensioni planetarie: oggi nessuno Stato può presumere di esserne al sicuro. Per questo - fermo restando il diritto ed il dovere di ogni Stato di porre in atto ogni giusta misura per tutelare i propri cittadini e le proprie istituzioni - appare evidente che non con una politica improntata al principio dell'unilateralità, ma solo con una impegnata concertazione plurilaterale, nel rispetto del 'ius gentius' ci si potrà opporre ad esso efficacemente".

Le riflessioni conclusive dell'intervento dell'Arcivescovo Lajolo sono state dedicate al tema dei diritti umani fondamentali, il diritto alla vita e alla libertà di religione. "In realtà" - ha affermato l'Arcivescovo - "tali diritti fondamentali dell'uomo stanno e cadono insieme. E l'uomo sta e cade con essi. Per questo - ad avviso della Santa Sede - si impone di tutelarli con ogni cura ed in ogni ambito. Perché ciò avvenga un pericolo in particolare deve essere evitato, che oggi si manifesta in diversi ambienti di diversi Paesi. È l'idea che i diritti fondamentali dell'uomo, quali sanciti nella predetta Dichiarazione Universale, siano espressione di una determinata cultura e pertanto molto relativi".
DELSS/ASSEMBELA GENERALE/ONU:LAJOLO VIS 20040930 (670)

CARDINALE TOMKO CONGRESSO EUCARISTICO MESSICO


CITTA' DEL VATICANO, 30 SET. 2004 (VIS). Oggi è stato reso pubblico il testo della Lettera, redatta in latino e datata 6 agosto, con la quale il Santo Padre Giovanni Paolo II nomina il Cardinale Jozef Tomko, Presidente del Pontificio Comitato per i Congressi Eucaristici, Legato Pontificio alle celebrazioni conclusive del XLVIII Congresso Eucaristico Internazionale, in programma a Guadalajara dal 10 al 17 ottobre prossimo.

Il Cardinale Tomko sarà accompagnato da una Missione composta dal Monsignore Leopoldo González González, dell'Arcidiocesi di Guadalajara, Membro del Consiglio
Direttivo dell'Università "Valle de Atemajac" di Zapopan (Jalisco); dal Monsignor Luis Miguel Muñoz Cárdaba, Segretario della Nunziatura Apostolica in Messico; dal Padre Víctor Antonio García, M.Sp.S., Rettore della Chiesa di San Filippo in Città del Messico e dal Dottor Cav. Jesús Carlos Camarena Martínez, dell'Arcidiocesi di Guadalajara.

Nominato Legato Pontificio il 3 luglio 2004, il Cardinale Tomko sarà in Messico a partire dal 5 ottobre, per partecipare al Simposio Teologico sull'Eucaristia in programma dal 6 all'8 ottobre, che precede la celebrazione del Congresso Eucaristico Internazionale.
GPII-LETTERA/CONGRESSO EUCARISTICO/TOMKO VIS 20040930 (180)

AFFETTUOSO AUGURIO DI PROSPERITÀ E DI PACE POPOLO RUMENO


CITTA' DEL VATICANO, 30 SET. 2004 (VIS). Questa mattina il Papa ha ricevuto il Presidente di Romania, Signor Ion Iliescu, venuto in visita a Roma per inaugurare, nel pomeriggio di oggi, una mostra ai Musei Vaticani dal titolo: "Stefano il Grande, ponte fra l'Oriente e l'Occidente".

Giovanni Paolo II ha detto che questo incontro gli ha offerto "l'opportunità di ricordare con commozione e riconoscenza la memorabile visita" compiuta in Romania nel 1999. "Pellegrino di fede e di speranza, sono stato accolto con calore ed entusiasmo da Lei e dalle Autorità statali, da Sua Beatitudine il Patriarca Teoctist e da tutto il popolo della venerabile Chiesa Ortodossa di Romania. Un abbraccio particolarmente fraterno ricevetti dai Vescovi e dalle dilette Comunità cattoliche, di rito sia bizantino che latino".

Il Santo Padre ha formulato al Presidente, ai suoi collaboratori e all'intera Nazione rumena "un affettuoso augurio di prosperità e di pace".
AC/PRESIDENTE ROMANIA/ILIESCU VIS 20040930 (160)

CONTINUARE A PROMUOVERE DIALOGO E TOLLERANZA IN PAKISTAN


CITTA' DEL VATICANO, 30 SET. 2004 (VIS). "Saluto cordialmente Lei e i Suoi collaboratori in visita in Vaticano e La ringrazio per i gentili sentimenti espressi a nome del popolo della Sua Nazione", ha detto Giovanni Paolo II al Presidente del Pakistan, Signor Pervez Musharraf, nel corso dell'udienza di questa mattina.

"In questi tempi di tumulti e violenze" - ha proseguito il Pontefice - "incoraggio Lei ed i Suoi connazionali a continuare a promuovere nella vostra regione uno spirito di dialogo e tolleranza. Solo riconoscendo la necessità della reciproca comprensione fra i popoli, mediante un dialogo sincero ed aperto, il mondo potrà conseguire la giustizia ed una vera pace. Su di lei e su tutto il popolo pachistano di cuore invoco le abbondanti benedizioni di Dio Onnipotente".
AC/PRESIDENTE PAKISTAN MUSHARRAF/... VIS 20040930 (140)

COLOMBIA: PROCLAMARE GIUSTIZIA, VERITÀ, FEDELTÀ, AMORE


CITTA' DEL VATICANO, 30 SET. 2004 (VIS). Questa mattina il Santo Padre Giovanni Paolo II ha ricevuto i Presuli delle Province Ecclesiastiche di Bogotá, Bucaramanga, Ibagué, Nueva Pamplona, Tunja e di Villavicencio, recentemente eretta, al termine della Visita "ad Limina Apostolorum".

Il Papa ha affermato che i Vescovi contano "su fattori decisivi per compiere l'opera di evangelizzazione, come il crescente numero di vocazioni al sacerdozio e alla vita consacrata, i numerosi Istituti religiosi e l'esistenza di tanti centri di studio e formazione. Tutto ciò manifesta la profondità raggiunta dalla fede cristiana nel Paese e il dinamismo dell'impegno apostolico".

Riferendosi "al crescente deterioramento del senso morale" constatato dai Presuli colombiani, il Santo Padre ha affermato che esso "manifestandosi sotto diverse forme interessa molteplici settori della vita personale, familiare e sociale, mina l'importanza intrinseca di una condotta moralmente retta e pone in serio pericolo la autenticità stessa della fede. (...) È un fenomeno dovuto in parte a ideologie che negano all'essere umano la capacità di conoscere con chiarezza il bene e di metterlo in pratica. (...) È quindi una sfida di grande importanza disporre di linee di azione pastorale che abbiano come modello Gesù".

"Proclamare la giustizia, la verità, la fedeltà e l'amore per il prossimo, in tutte le sue implicazioni concrete" - ha ribadito il Pontefice - "fa parte dell'annuncio evangelico nella sua globalità. (...) Questo insegnamento integro ed in piena sintonia con la dottrina morale della Chiesa, sarà molto più proficuo se unito all'esempio personale, alla presenza costante e all'infaticabile impegno".

"Assumere le proprie responsabilità è requisito indispensabile per affermare la vera dignità della persona, ciò che genera la pace interiore", una pace "che si estende anche all'ambiente sociale e, in particolare, alle istituzioni, quando queste, fondate sull'autentico spirito di servizio al bene comune, poggiano su criteri di uguaglianza, giustizia, onestà e verità".

Giovanni Paolo II ha ribadito: "La necessità di una iniziazione cristiana organizzata, adattata alle condizioni culturali del nostro tempo e di ogni luogo, (...) che si converte in priorità, soprattutto laddove l'ambiente sociale è sfavorevole alla crescita della fede o mancano le strutture per trasmetterla e svilupparla, come la famiglia, la scuola o la stessa comunità cristiana".

Prima di concludere il suo discorso, il Santo Padre ha incoraggiato i Presuli a non perdere la speranza di fronte alla "difficile situazione nella quale si trova la Colombia" per i continui "attentati alla vita, alla libertà e alla dignità delle persone", e per l'aumento dei sequestri che "dimostra ancora una volta la perversione alla quale può arrivare la bassezza umana quando, in aree di interessi occulti, si perde la dimensione morale e non si riconoscono né rispettano i diritti fondamentali dell'uomo. In Colombia, molti di questi mali trovano la loro origine nel narcotraffico, con ramificazioni in molti settori, che affligge da anni la Nazione con incalcolabili conseguenze negative in tutti gli ambiti della vita sociale".

"Davanti a tali fatti" - ha concluso il Pontefice - "condivido il vostro dolore e apprezzo i tanti sforzi compiuti per sconfiggere la violenza, eliminare le sue cause e attenuare i suoi effetti, per soccorrere le vittime, incoraggiando instancabilmente coloro che desiderano abbandonare il linguaggio delle armi ed imboccare la strada del dialogo pacifico".
AL/.../COLOMBIA VIS 20040930 (540)

mercoledì 29 settembre 2004

ALTRI ATTI PONTIFICI


CITTA' DEL VATICANO, 29 SET. 2004 (VIS). Il Santo Padre ha nominato:

- Il Vescovo Anuar Battisti, finora Vescovo di Toledo (Brasile), Arcivescovo Metropolita di Maringá (superficie: 6.325; popolazione: 582.191; cattolici: 403.369; sacerdoti: 59; religiosi: 158; diaconi permanenti: 13), Brasile. L'Arcivescovo eletto è nato a Lajeado (Brasile) nel 1953, ha ricevuto l'ordinazione sacerdotale nel 1980 e la consacrazione episcopale nel 1998.

- Il Vescovo Vincent Barwa, finora Vescovo di Purnea (India), Ausiliare dell'Arcidiocesi di Ranchi (superficie: 5.299; popolazione: 2.796.892; cattolici: 115.201; sacerdoti: 183; religiosi: 945), India.
NER:NEA/.../BATTISTI:BARWA VIS 20040929 (90)

MEZZI COMUNICAZIONE AL SERVIZIO COMPRENSIONE FRA I POPOLI


CITTA' DEL VATICANO, 29 SET. 2004 (VIS). L'Arcivescovo John P. Foley, Presidente del Pontificio Consiglio delle Comunicazioni Sociali, ha annunciato che il tema scelto dal Santo Padre Giovanni Paolo II per la Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali 2005 è il seguente: "I mezzi di comunicazione al servizio della comprensione tra i popoli".

L'annuncio del tema avviene il 29 settembre, Festa degli Arcangeli Michele, Raffaele e Gabriele, quest'ultimo designato Patrono di quanti lavorano nella radio.

In un Comunicato l'Arcivescovo Foley scrive: "Il tema scelto dal Santo Padre riflette il suo desiderio che i media contribuiscano ad un dialogo autentico e ad una reciproca conoscenza tra i popoli, conducendo alla comprensione, alla giustizia e ad una pace duratura". Fra le responsabilità del Pontificio Consiglio delle Comunicazioni Sociali è la preparazione dei materiali di studio sul tema prescelto, successivamente sottoposti all'attenzione delle Conferenze Episcopali.

"La Giornata Mondiale delle Comunicazioni" - sottolinea l'Arcivescovo Foley - "l'unica celebrazione mondiale voluta dal Concilio Vaticano II (Inter mirifica, 1963), è celebrata in quasi tutti i Paesi, per decisione dei Vescovi del mondo, la domenica che precede la Pentecoste (nel 2005, l'8 maggio)".

"Tradizionalmente" - scrive ancora l'Arcivescovo Foley nel Comunicato - "il Messaggio del Santo Padre per la Giornata Mondiale viene reso pubblico il 24 gennaio, giorno dedicato alla memoria di San Francesco di Sales, Patrono dei giornalisti. Le Conferenze Episcopali e gli Uffici diocesani hanno così il tempo per preparare il materiale necessario alle celebrazioni nazionali e locali".
CON-CS/GIORNATA MONDIALE COMUNICAZIONI/FOLEY VIS 20040929 (250)

GIORNATA MONDIALE MALATO: "CRISTO, SPERANZA PER L'AFRICA"


CITTA' DEL VATICANO, 29 SET. 2004 (VIS). Oggi è stato reso pubblico il testo del Messaggio del Santo Padre Giovanni Paolo II per la Giornata Mondiale del Malato che si celebrerà l'11 febbraio prossimo, presso il Santuario di Maria Regina degli Apostoli, a Yaoundé, (Camerun), sul tema: "Cristo, speranza per l'Africa".

Nel Messaggio, datato 8 settembre, il Papa scrive: "I conflitti e le guerre che travagliano non poche regioni africane rendono più difficili gli interventi volti a prevenire e curare" le tante malattie che devastano il Continente.

"Esorto" - scrive ancora il Pontefice - "coloro che ne hanno la possibilità a non cessare di impegnarsi a fondo per porre fine a simili tragedie. Ricordo poi ai responsabili del commercio di armi quanto ho scritto: 'Coloro che alimentano le guerre in Africa mediante il traffico di armi sono complici di odiosi crimini contro l'umanità'".

Riferendosi al dramma dell'Aids, Giovanni Paolo II ricorda che per combattere tale patologia "in modo responsabile, occorre accrescerne la prevenzione mediante l'educazione al rispetto del valore sacro della vita e la formazione alla pratica corretta della sessualità". Al riguardo il Santo Padre sottolinea che le infezioni da contagio per via sessuale "possono essere evitate soprattutto mediante una condotta responsabile e l'osservanza della virtù della castità".

Il Papa ribadisce inoltre il dovere dei governi e delle autorità civili di fornire corrette informazioni riguardo a questa malattia e di dedicare risorse sufficienti all'educazione dei giovani ed alla cura della salute. "Un plauso convinto" - scrive il Santo Padre - "va alle industrie farmaceutiche che si impegnano a tenere bassi i costi dei medicinali utili nella cura dell'Aids. (...) Vorrei, in particolare, ricordare qui con ammirazione i tanti operatori sanitari, gli assistenti religiosi e i volontari che, da buoni Samaritani, spendono la vita accanto alle vittime dell'Aids e si prendono cura dei loro familiari".

"L'annuale celebrazione della Giornata Mondiale del Malato" - scrive ancora Giovanni Paolo II - "offre a tutti la possibilità di comprendere meglio l'importanza della pastorale della salute. (...) È proprio nel momento della malattia che si pone con più urgenza il bisogno di trovare risposte adeguate alle questioni ultime riguardanti la vita dell'uomo: le questioni sul senso del dolore, della sofferenza e della stessa morte, considerata non soltanto come un enigma con cui faticosamente confrontarsi, ma come mistero in cui Cristo incorpora a Sé la nostra esistenza".
MESS/GIORNATA MONDIALE MALATO/... VIS 20040929 (400)

CERCARE CONTINUAMENTE CRISTO SULLE VIE DELLA FEDE


CITTA' DEL VATICANO, 29 SET. 2004 (VIS). Tema della catechesi del Santo Padre Giovanni Paolo II per l'Udienza Generale di oggi tenutasi in Piazza San Pietro, è stato il Salmo 44: "Le nozze del Re", carme in onore di un sovrano ebraico, composto da uno scriba di corte.

Giovanni Paolo II ha spiegato che la tradizione giudaica ha trasformato il testo, il cui protagonista è un re ebraico, in "un canto al re Messia" e la tradizione cristiana ha riletto "il Salmo in chiave cristologia e, per la presenza della regina, anche in prospettiva mariologica".

"Il profilo dello sposo regale è tracciato in modo solenne, col ricorso a tutto l'apparato di una scena di corte". - ha detto ancora il Santo Padre - "A questo punto, vorremmo sottolineare due elementi. Innanzitutto la bellezza dello sposo, segno di uno splendore interiore e della benedizione divina: 'Tu sei il più bello tra i figli dell'uomo'. Proprio sulla base di questo versetto la tradizione cristiana raffigurò il Cristo in forma di uomo perfetto e affascinante. In un mondo spesso segnato da bruttezze e brutture questa immagine è un invito a ritrovare la 'via pulchritudinis' nella fede, nella teologia e nella vita sociale per ascendere alla bellezza divina".

Il Santo Padre ha proseguito affermando: "La bellezza, però, non è fine a se stessa. La seconda nota che vorremmo proporre riguarda proprio l'incontro tra bellezza e giustizia. (...) La bellezza si deve coniugare con la bontà e la santità di vita così da far risplendere nel mondo il volto luminoso di Dio buono, mirabile e giusto".

"Certo è che" - ha concluso il Pontefice - "la 'Lettera agli Ebrei', applicando il Salmo a Cristo, non ha esitazione nel riconoscere la divinità piena e non meramente simbolica al Figlio entrato nella sua gloria".

Al termine dell'Udienza, dando il benvenuto ai suoi connazionali, il Papa ha rivolto parole di saluto in particolare ai partecipanti al pellegrinaggio di "Solidarnosc" ed ha detto: "Questo movimento, nato in terra polacca, aprì le porte della libertà in molti paesi d'Europa. Mi rallegro perché lo spirito di 'Solidarnosc' continua ad unire nella nostra Patria così tante persone. Auspico che questo sano spirito penetri anche l'Europa unita. Benedico tutti di cuore. Dio vi sia propizio!".
AG/SALMO 44/... VIS 20040929 (380)

GIOIA DEL PAPA LIBERAZIONE VOLONTARIE ITALIANE IN IRAQ


CITTA' DEL VATICANO, 29 SET. 2004 (VIS). Il Dr. Joaquín Navarro-Valls, Direttore della Sala Stampa della Santa Sede, in una dichiarazione rilasciata ieri sera ai giornalisti, a seguito della liberazione in Iraq delle due volontarie italiane Simona Pari e Simona Torretta sequestrate il 7 settembre scorso, ha detto: "Il Papa ha appreso con grande gioia la notizia della liberazione delle due volontarie italiane. Il suo pensiero è andato anche alle famiglie e, con esse e con tutte le persone di buona volontà, ringrazia Dio per questo gesto di umanità".
OP/RILASCIO ITALIANE IRAQ/NAVARRO-VALLS VIS 20040929 (100)

AMORE E VERITÀ DUE POLI MISSIONE AFFIDATA SUCCESSORI PIETRO


CITTA' DEL VATICANO, 29 SET. 2004 (VIS). Nel pomeriggio di ieri, all'Altare della Cattedra della Basilica Vaticana, il Cardinale Joseph Ratzinger, Decano del Collegio Cardinalizio, ha presieduto la Santa Messa in suffragio dei Sommi Pontefici Paolo VI e Giovanni Paolo I. I due temi centrali dell'omelia, amore e verità, sono stati definiti dal Cardinale Ratzinger come "i due poli della missione affidata ai successori di San Pietro".

"Pascere il gregge di Cristo ed amare il Signore" "sono la stessa cosa. È l'amore di Cristo, che guida le pecore sulla retta strada e costruisce la Chiesa." - ha affermato il Decano del Collegio Cardinalizio e, riferendosi a Papa Paolo VI, ha ricordato che: "Questa fu la sua visione del Concilio, la sua visione anche del Primato: noi tutti ai piedi di Cristo, per essere servi di Cristo, per servire il Vangelo: L'essenza del cristianesimo è Cristo - non una dottrina, ma una persona, ed evangelizzare è guidare all'amicizia con Cristo - alla comunione d'amore col Signore, che è la vera luce della nostra vita".

Il Primato, ha proseguito il Cardinale Ratzinger "nella sua intima essenza non è un esercizio di potere, ma è 'portare il peso degli altri', è responsabilità dell'amore. L'amore è proprio il contrario dell'indifferenza nei confronti dell'altro. (...) L'amore di Cristo è amore per i poveri, per i sofferenti. Sappiamo bene come i nostri Papi fossero impegnati con forza contro l'ingiustizia, per i diritti degli oppressi, quelli senza potere".

"L'amore sarebbe cieco senza la verità" - ha detto infine il Cardinale Ratzinger - L'indefettibilità della fede di Pietro è basata sulla preghiera di Gesù, il Figlio di Dio: 'Ho pregato per te, che non venga meno la tua fede'. Questa preghiera di Gesù è il fondamento sicuro della funzione di Pietro per tutti i secoli e l'orazione dopo la comunione può giustamente dire che i Sommi Pontefici Paolo VI e Giovanni Paolo I hanno 'con coraggio apostolico' confermato i loro fratelli. In un tempo dove vediamo come Satana 'vaglia come il grano' i discepoli di Cristo, la fede imperturbabile dei Papi fu visibilmente la roccia sulla quale sta la Chiesa".
.../MESSA DEFUNTI PONTEFICI/RATZINGER VIS 20040929 (30)

martedì 28 settembre 2004

UDIENZE


CITTA' DEL VATICANO, 28 SET. 2004 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto questa mattina in udienze separate quattro Presuli della Conferenza Episcopale della Colombia, in Visita "ad Limina Apostolorum":

- Il Vescovo Abraham Escudero Montoya, di Espinal.

- Il Vescovo Fabio Suescún Mutis, Ordinario Militare.

- Il Vescovo Antonio Bayter Abud, M.X.Y., Vicario Apostolico di Inírida.

- Il Vescovo Eulises González Sánchez, Vicario Apostolico di San Andrés y Providencia.

Nel pomeriggio di ieri Giovanni Paolo II ha ricevuto in udienze separate quattro Presuli della Conferenza Episcopale della Colombia in Visita "ad Limina Apostolorum":

- Il Vescovo Misael Vacca Ramírez, di Yopal.

- Il Vescovo Luis Felipe Sánchez Aponte, di Chiquinquirá.

- Il Vescovo Francisco Javier Múnera Correa, I.M.C., Vicario Apostolico di San Vicente-Puerto Leguízamo.

- Il Vescovo Héctor Javier Pizarro Acevedo, O.A.R., Vicario Apostolico di Trinidad.
AL/.../... VIS 20040928 (140)

"COR UNUM": INVIO A NOME DEL SANTO PADRE $US100,000 AD HAITI C

"COR UNUM": INVIO A NOME DEL SANTO PADRE $US100,000 AD HAITI
CITTA' DEL VATICANO, 28 SET. 2004 (VIS). Nel pomeriggio di ieri, il Pontificio Consiglio "Cor Unum" ha reso pubblico il Comunicato, di seguito riportato, che annuncia l'invio di US$100,000 al popolo di Haiti colpito dall'uragano Jeanne:

"Come è noto, in questi giorni si è abbattuto su Haiti il disastroso uragano Jeanne, che ha mietuto fino ad ora oltre 2000 vittime nella regione dell'Artibonite con capoluogo Gonaives, causando danni irreparabili all'agricoltura. Vittime e danni anche nella zona Nord Ovest di Port-de-Paix. Le cifre sono approssimative: alcune zone sono tutt'ora raggiungibili soltanto con gli elicotteri. A Gonaives le acque non hanno risparmiato nemmeno un dispensario per malati di Aids, uccidendo un missionario assieme ai suoi malati; le case distrutte sono almeno l'80% e 250 mila i senza tetto".

"Esattamente quattro mesi fa la tremenda inondazione del Rio Soleil aveva messo in ginocchio Haiti e la Repubblica Dominicana. Solo in Haiti la calamità causò oltre 1500 morti. Per questo il Papa inviò sul posto il Presidente del Pontifico Consiglio 'Cor Unum', l'Arcivescovo Paul Josef Cordes, dal 22 al 25 giugno, per portare un messaggio di speranza ed un contributo economico per la ricostruzione".

"Oggi il Pontificio Consiglio 'Cor Unum' in contatto con la Conferenza Episcopale Haitiana, rispondendo alla necessità manifestata dalla Caritas locale, invia a nome del Santo Padre un aiuto di US$100,000 dollari per l'acquisto di generi di prima necessità: acqua potabile, cibo, medicine".
CON-CU/AIUTI/HAITI VIS 20040928 (250)

PROCLAMAZIONE DI CINQUE NUOVI BEATI IL 3 OTTOBRE


CITTA' DEL VATICANO, 28 SET. 2004 (VIS). Una Notificazione dell'Ufficio delle Celebrazioni Liturgiche del Sommo Pontefice annuncia che domenica 3 ottobre, alle 10:00, il Santo Padre Giovanni Paolo II presiederà l'Eucaristia sul sagrato della Basilica Vaticana e proclamerà Beati i Servi di Dio:

Pierre Vigne, Presbitero, Fondatore della Congregazione delle Suore del Santissimo Sacramento.

Joseph-Marie Cassant, Presbitero, Monaco dell'Ordine Cistercense Riformato.

Anna Katharina Emmerick, Vergine, dell'Ordine delle Canonichesse Regolari di Sant'Agostino.

Maria Ludovica De Angelis, Vergine, della Congregazione delle Figlie di Nostra Signora della Misericordia di Savona.

Carlo d'Austria, Imperatore e Re.

"Nella vita dei cinque nuovi Beati" - si legge nella Notificazione - "la centralità del Mistero Eucaristico si manifesta come fonte della carità e della missione della Chiesa. La loro testimonianza è invito per tutti i fedeli ad iniziare con gioia e impegno l'Anno dell'Eucaristia".
OCL/BEATIFICAZIONI/... VIS 20040928 (150)

TEMA DELLA GIORNATA MONDIALE DELLA PACE


CITTA' DEL VATICANO, 28 SET. 2004 (VIS). Oggi è stato reso pubblico un Comunicato che annuncia il tema del Messaggio del Santo Padre Giovanni Paolo II per la XXXVIII Giornata Mondiale della Pace, che si celebrerà il 1° gennaio 2005: "Non lasciarti vincere dal male, ma vinci con il bene il male" (Rm 12,21).

"Il tema" - si legge nel Comunicato - "intende sollecitare una presa di coscienza sul male come causa e fonte di conflitti e guerre e, nello stesso tempo, sul legame inscindibile tra il bene morale e la pace. La pace è, infatti, un bene che si presenta come il frutto di scelte ispirate al bene e orientate al bene. Il Messaggio si proporrà di sollecitare tutti quei comportamenti che siano improntati all'esercizio di una responsabilità, personale e collettiva, che ha nella volontà di ricercare il bene una sua peculiare caratteristica".

La "volontà di ricercare il bene e di fuggire il male non può non prendere in considerazione i tanti problemi sociali ed economici che gravano sulla vita dei popoli - di disuguaglianze, privazioni di ogni genere, ingiustizie diffuse, insicurezza... -, nella ricerca, decisa e solerte, di trovare una soluzione ad essi improntata all'equità e alla solidarietà".
.../TEMA GIORNATA MONDIALE PACE/... VIS 20040928 (200)

PARTENZA DEL PAPA DA CASTEL GANDOLFO

CITTA' DEL VATICANO, 28 SET. 2004 (VIS). Come di consueto, al termine del soggiorno estivo a Castel Gandolfo e prima di rientrare in Vaticano, il Santo Padre Giovanni Paolo II ha ringraziato questa mattina il Sindaco, i Membri dell'Amministrazione Comunale, le Forze dell'Ordine e l'intera cittadinanza, per "la calorosa ospitalità riservatami durante questi mesi".

Il Santo Padre ha detto di aver trascorso "giorni sereni e riposanti. Ora mi appresto a fare ritorno in Vaticano, confortato anche dalla vostra spirituale vicinanza e preghiera. Per tutto questo vi ringrazio di cuore, anche a nome dei miei Collaboratori".

Rivolgendosi agli Agenti di Polizia, della Guardia di Finanza e ai Militari dell'Arma dei Carabinieri, Giovanni Paolo II ha detto: "sento il dovere di esprimervi la mia stima e il mio apprezzamento per il generoso e fedele servizio che svolgete a tutela dell'ordine e della sicurezza. Vi ringrazio per aver contribuito al sereno e tranquillo mio soggiorno in questa bella località. Vi auguro di essere sempre testimoni dei valori di giustizia, lealtà e spirito di sacrificio, che trovano la loro sorgente più profonda nell'amore per Dio e per il prossimo".

Il rientro del Papa in Vaticano è previsto domani mattina alle 9:00.
AC/PARTENZA CASTEL GANDOLFO VIS 20040928 (210)
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