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Il Vatican Information Service (VIS), istituito nell'ambito della Sala Stampa della Santa Sede, è un bollettino telematico che diffonde notizie relative all'attività magistrale e pastorale del Santo Padre e della Curia Romana...

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giovedì 23 gennaio 2003

BRASILE: SETTE, EVANGELIZZAZIONE, INCULTURAZIONE, LITURGIA


CITTA' DEL VATICANO, 23 GEN. 2003 (VIS). Questa mattina, il Santo Padre Giovanni Paolo II ha ricevuto un gruppo di Presuli della Conferenza Episcopale del Brasile, Regione Sul I, al termine dello quinquennale Visita "ad Limina Apostolorum". Il Santo Padre ha dedicato il suo discorso a temi quali le devozioni popolari, l'Eucaristia, la liturgia autentica e l'inculturazione nella società multietnica brasiliana, nel contesto della società moderna che è "drammatica e affascinante" ed è contraddistinta dal materialismo e dal secolarismo, tuttavia anche protesa verso i valori spirituali.

Il Santo Padre ha ricordato che i popoli del Brasile "sono tradizionalmente ancorati ai principi perenni del Cristianesimo ma ad esso hanno sottomesso influenze negative di vario genere, che comprendono le sette, diffuse in tutto il Paese e molto forti in alcune aree". Il Santo Padre si è chiesto: "Non è forse ciò segno concreto di una inappagata aspirazione al soprannaturale?" ed ha proseguito affermando che questa è "un'autentica sfida" per i parroci che devono "rinnovare lo stile di accoglienza nell'ambito delle comunità ecclesiali e rivitalizzare lo slancio verso una nuova e coraggiosa evangelizzazione".

Molte volte, ha aggiunto il Pontefice "vi è una grande carenza di formazione religiosa con una conseguente indecisione circa la necessità della fede in Cristo e l'adesione alla Chiesa da Lui istituita. Esiste la tendenza a rappresentare le religioni e varie esperienze spirituali riducendole ad un minimo comune denominatore, così da sembrare quasi equivalenti, con il risultato che ogni individuo si sente libero di seguire indifferentemente uno dei numerosi cammini proposti per la salvezza.". Anche questo aspetto richiede una evangelizzazione nuova, coraggiosa e di vasto respiro.

Successivamente, facendo riferimento al XIV Congresso Eucaristico Nazionale svoltosi in Brasile, il Santo Padre ha ribadito l'importanza dell'Eucaristia nella vita di tutti i cristiani ed ha detto: "L'Eucaristia è il bene spirituale supremo della Chiesa e deve essere al centro del ministero pastorale per diffondere la sua forza soprannaturale in tutte le sfere della vita cristiana, quali l'evangelizzazione, la catechesi e le molteplici attività caritative, come pure l'impegno al rinnovamento sociale e la giustizia a favore di tutti, il rispetto per la vita e per i diritti di ogni individuo e l'impegno a favore della famiglia".

Tuttavia, ha proseguito il Pontefice, "per dare la sua piena efficacia al sacrificio eucaristico, esso deve essere sempre contraddistinto dalla degna ed autentica celebrazione del mistero, secondo la dottrina e le direttive della Chiesa, come ho ricordato in diverse occasioni". Parlando della Celebrazione Eucaristica - la proclamazione della Parola, le preghiere, i riti e tutto il simbolismo ecclesiale della liturgia - il Santo Padre ha affermato che "qualunque manipolazione di questi elementi ha effetti negativi sulla pedagogia della fede", mentre una liturgia autentica e corretta "edifica le fondamenta della fede e la vita dei fedeli".

Il Santo Padre Giovanni Paolo II ha continuato il suo discorso sottolineando la necessità di osservare il Giorno del Signore, l'importanza della preghiera collettiva e soprattutto personale e la liturgia, ha detto, che deve essere "un dialogo fra Dio e il Suo popolo".

La Liturgia, ha ribadito ancora il Papa "deve essere disciplinata solo dalle autorità competenti, chiedendo ad ognuno una grande e rispettosa fedeltà ai riti e ai testi autentici. Un'applicazione erronea del valore della creatività e spontaneità nelle celebrazioni, anche se tipiche delle molte manifestazioni di vita del vostro popolo, non devono mai alterare i riti e i testi e soprattutto il sentimento di mistero che viene celebrato nella Liturgia".

Il Santo Padre ha ricordato che il Brasile è una società multietnica, multiculturale e che ogni gruppo etnico, ogni cultura, ha un ruolo importante da ricoprire e un grande contributo da offrire alla Nazione come alla Chiesa e alla sua missione "ad gentes". Parlando della cultura afro-brasiliana il Papa ha detto che essa ci porta "alla delicata questione dell'inculturazione, specialmente nei riti liturgici, nella terminologia e nelle espressioni musicali e corporali tipiche della cultura afro-brasiliana". Se l'inculturazione comprende l'abbigliamento, i canti, il linguaggio, le cerimonie o gli oggetti liturgici, ci deve essere "una rigorosa applicazione di un serio e profondo discernimento circa la sua compatibilità con la Verità rivelata da Gesù Cristo".

L'autentica liturgica cattolica, ha affermato il Papa, non deve essere trasformata o confusa con "il pantheon di spiriti e divinità dei culti africani. (…) La Chiesa vede questi culti con interesse, ma considera nocivo il relativismo concreto di una pratica comune di entrambi i riti o di una mescolanza di entrambi come se avessero lo stesso valore, e vede in tutto ciò un pericolo per l'identità della fede cattolica".
AL/…/BRASILE VIS 20030123 (750)

mercoledì 22 gennaio 2003

TELEGRAMMA PER TERREMOTO STATI MESSICANI COLIMA E JALISCO


CITTA' DEL VATICANO, 22 GEN. 2003 (VIS). Qui di seguito riportiamo il testo del telegramma di cordoglio inviato dal Cardinale Angelo Sodano, Segretario di Stato, a nome del Santo Padre Giovanni Paolo II, all'Arcivescovo Giuseppe Bertello, Nunzio Apostolico in Messico, per il terremoto che ha colpito gli Stati messicani di Colima e Jalisco, nella tarda serata di ieri, ora locale:

"Profondamente addolorato nell'apprendere la triste notizia del terremoto che ha colpito lo Stato di Colima, causando numerose vittime, feriti e gravi danni materiali, il Santo Padre Giovanni Paolo II offre suffragi per l'eterno riposo dei defunti ed eleva fervide preghiere perché il Signore conceda consolazione a tutti coloro che sono stati colpiti dalla disgrazia, e ispiri in tutti sentimenti di solidarietà per superare le avversità, animati dai valori morali e sempre aperti alla speranza. Allo stesso tempo, chiedo a Vostra Eccellenza di trasmettere il sentito cordoglio di Sua Santità ai familiari delle vittime e di esprimere ai feriti e a tutti coloro che hanno subito danni, la sua paterna sollecitudine e i sentimenti della sua vicinanza spirituale, unitamente all'esortazione alle istituzioni e agli uomini di buona volontà perché in questi momenti difficili, prestino efficace aiuto con spirito generoso e carità cristiana. Infine il Santo Padre, in segno di affetto al caro popolo messicano impartisce di cuore la confortante benedizione apostolica".
TGR/TERREMOTO MESSICO/SODANO:BERTELLO VIS 20030122 (230)

UDIENZA GENERALE: SETTIMANA PREGHIERA UNITÀ CRISTIANI


CITTA' DEL VATICANO, 22 GEN. 2003 (VIS). L'Udienza Generale di oggi, tenutasi nell'Aula Paolo VI, è stata dedicata dal Santo Padre Giovanni Paolo II alla "Settimana di Preghiera per l'Unità dei Cristiani" che iniziata il 18 gennaio, si concluderà il 25, con la celebrazione dei Secondi Vespri della Festa della Conversione di San Paolo presieduti dal Santo Padre nella Basilica di San Paolo fuori le Mura. L'unità dei cristiani è stata sempre un punto chiave del Pontificato di Giovanni Paolo II.

"Il Signore ha fondato la Chiesa 'una' e 'unica'" - ha detto il Papa, citando il decreto del Concilio Vaticano II relativo all'ecumenismo, "Unitatis redintegratio". "Eppure (…) molte Comunioni cristiane propongono se stesse agli uomini come la vera eredità di Gesù Cristo; tutti invero asseriscono di essere discepoli del Signore, ma hanno opinioni discordanti e camminano per vie diverse, come se Cristo stesso fosse diviso".

Il Papa ha ricordato che: "La Settimana di Preghiera per l'Unità dei Cristiani ci richiama a questo compito fondamentale e ci offre l'opportunità di pregare (…) per implorare con una sola voce e un solo cuore il prezioso dono della piena unità. Evocando un'immagine di San Paolo, possiamo dire che il dono dell'unità è contenuto in 'vasi di creta', che possono rompersi, e per questo si richiede la massima cura".

"Nonostante la sublimità e la grandezza di questo dono" - ha affermato Giovanni Paolo II - "la debolezza umana ha fatto sì che esso non sia stato totalmente accolto e valorizzato. Nel passato, i rapporti fra cristiani sono stati talora caratterizzati da opposizione, e in alcuni casi persino da odio reciproco. E tutto ciò - come giustamente il Concilio Vaticano II ha ricordato - costituisce 'scandalo' al mondo e 'danno' per la predicazione del Vangelo".

Il Santo Padre ha invitato i cristiani a compiere sforzi per "superare ogni barriera con la preghiera incessante, con il dialogo perseverante e con una fraterna e concreta cooperazione a favore dei più poveri e bisognosi".

Dedicando le osservazioni conclusive della catechesi dell'Udienza Generale di oggi al ministero petrino e al ruolo del Pontefice nell'unità dei cristiani, e citando la Costituzione "Lumen gentium" e la Lettera Enciclica "Ut unum sint", il Santo Padre ha detto: "Mi è parso utile proporre una riflessione comune sul ministero del Vescovo di Roma, costituito 'perpetuo e visibile principio e fondamento dell'unità', al fine di 'trovare una forma di esercizio del primato che, pur non rinunciando in nessun modo all'essenziale della sua missione, si apra ad una situazione nuova'".
AG/UNITÀ CRISTIANI/… VIS 20030122 (430)

ALTRI ATTI PONTIFICI


CITTA' DEL VATICANO, 22 GEN. 2003 (VIS). Il Santo Padre:

- Ha nominato il Vescovo Odilon Guimarães Moreira, finora Ausiliare di Vitória (Brasile), Vescovo di Itabira-Fabriciano (superficie: 8.724; popolazione: 800.000; cattolici: 600.000; sacerdoti: 54; religiosi: 88), Brasile. Il Vescovo Guimarães Moreira succede al Vescovo Lélis Lara, C.SS.R., del quale il Santo Padre ha accettato la rinuncia al governo pastorale della medesima Diocesi, presentata per raggiunti limiti d'età.

- Ha nominato il Vescovo Augusto José Zini Filho, finora Ausiliare di São Sebastião do Rio de Janeiro (Brasile), Vescovo di Limeira (superficie: 4.958; popolazione: 1.325.000; cattolici: 1.010.000, sacerdoti: 83; religiosi: 160), Brasile.

- Ha nominato il Sacerdote Assis Lopes, Vescovo Ausiliare dell'Arcidiocesi di São Sebastião do Rio de Janeiro (superficie: 1.721; popolazione: 5.598.863; cattolici: 3.880.012; sacerdoti: 559; religiosi: 1.670; diaconi permanenti: 35), Brasile. Il Vescovo eletto è nato a Rio de Janeiro (Brasile) nel 1934 ed è stato ordinato sacerdote nel 1968. Finora è stato Rettore del Seminario Maggiore "São José" e Parroco della Parrocchia "Nossa Senhora da Candelária" a Rio de Janeiro.
NER:RE:NEA/…/… VIS 20030122 (180)

martedì 21 gennaio 2003

BENEDIZIONE DEGLI AGNELLI NELLA FESTA DI SANT'AGNESE


CITTA' DEL VATICANO, 21 GEN. 2003 (VIS). Questa mattina, seguendo un'antica tradizione, nel Palazzo Apostolico Vaticano, il Santo Padre Giovanni Paolo II ha benedetto alcuni agnelli, la cui lana sarà utilizzata per tessere il Pallio che il Papa impone ogni anno - il 29 giugno, Solennità dei Santi Pietro e Paolo, Apostoli - ai nuovi Arcivescovi Metropoliti, quale simbolo del loro ufficio.

In un Documento del 1978 "Inter Eximina Episcopalis", Papa Paolo VI limitò l'uso del Pallio al Papa e agli Arcivescovi Metropoliti. Nel 1984 il Santo Padre Giovanni Paolo II decretò che il Pallio sarebbe stato imposto agli Arcivescovi Metropoliti il 29 giugno.

La benedizione degli agnelli si svolge tutti gli anni attorno al 21 gennaio, memoria liturgica di Sant'Agnese, Vergine e Martire, morta nel 305, il cui simbolo tradizionale è l'agnello. La Santa è sepolta nella Basilica che porta il suo nome in Via Nomentana, dove dopo la Benedizione sono condotti gli agnelli.

Tradizionalmente i Padri Trappisti dell'Abbazia delle Tre Fontane si occupano di allevare gli agnelli, e dopo la rasatura, le Suore di Santa Cecilia fabbricano i Palli con la lana appena tosata.
GPII-BENEDIZIONE AGNELLI/SANT'AGNESE/… VIS 20030121 (200)

UDIENZE

CITTA' DEL VATICANO, 21 GEN. 2003 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto oggi in udienze separate otto Presuli della Conferenza Episcopale del Brasile (Regione Sul I), in Visita "ad Limina Apostolorum":

- Il Vescovo Luiz Eugênio Pérez, di Jaboticabal, con il Coadiutore Vescovo Fernando Antônio Bronchini, C.S.S.

- Il Vescovo Moacyr José Vitti, C.S.S., di Piracicaba.

- Il Vescovo Ireneu Danelon, S.D.B., di Lins.

- Il Vescovo Ercílio Turco, di Osasco.

- Il Vescovo Joseph Mahfouz, O.L.M., di Nossa Senhora do Líbano em São Paulo dei Maroniti.

- Il Vescovo Luiz Gonzaga Bergonzini, di Guarulhos.

- Il Vescovo José Maria Libório Camino Saracho, di Presidente Prudente.
AL/…/… VIS 20030121 (110)

XX ANNIVERSARIO NUOVO CODICE DI DIRITTO CANONICO


CITTA' DEL VATICANO, 21 GEN. 2003 (VIS). Per commemorare il XX anniversario della promulgazione da parte del Santo Padre Giovanni Paolo II del nuovo Codice di Diritto Canonico, voluto dal Beato Giovanni XXIII come "coronamento" disciplinare del Concilio Vaticano II, il Pontificio Consiglio per i Testi Legislativi ha organizzato una "Giornata Accademica", dal titolo "Vent'anni di esperienza canonica: 1983-2003", che si terrà venerdì 24 gennaio nell'Aula Nuova del Sinodo dei Vescovi in Vaticano.

Presiederà ad aprirà i lavori il Cardinale Angelo Sodano, Segretario di Stato, cui seguirà un indirizzo di saluto ai partecipanti dell'Arcivescovo Julián Herranz, Presidente del Pontificio Consiglio per i Testi Legislativi. Relatori saranno i Decani delle sette Facoltà di Diritto Canonico di Roma.

Nella tarda mattinata è prevista un'Udienza speciale con il Santo Padre.
…/GIORNATA DIRITTO CANONICO/… VIS 20030121 (140)

INIZIO DOMANI A MANILA IV INCONTRO MONDIALE FAMIGLIE


CITTA' DEL VATICANO, 21 GEN. 2003 (VIS). Il IV Incontro Mondiale delle Famiglie, (22-26 gennaio), promosso dal Pontificio Consiglio per la Famiglia, ha inizio domani a Manila (Filippine). Il tema scelto dal Santo Padre per questo IV Incontro è: "La famiglia cristiana: una buona novella per il terzo millennio". Il Cardinale Alfonso López Trujillo, Presidente del Pontificio Consiglio per la Famiglia, sarà a Manila come Legato Pontificio.

I precedenti tre Incontri Mondiali si sono svolti rispettivamente a Roma nel 1994, a Rio de Janeiro nel 1997 e a Roma durante il Grande Giubileo dell'Anno 2000. In un Comunicato del Pontificio Consiglio per la Famiglia si legge che è prevista una forte partecipazione all'Incontro, la cui organizzazione logistica è stata curata dall'Arcidiocesi di Manila. Saranno presenti delegati di 75 Paesi, fra i quali massiccia sarà la partecipazione delle Filippine.

Dal 22 al 24 gennaio si svolgerà un Congresso Internazionale Teologico Pastorale sullo stesso tema dell'Incontro Mondiale e contemporaneamente si svolgerà un Congresso per bambini e giovani, al quale prenderanno parte circa 1000, suddivisi per fasce di età.

Sabato 25 gennaio, in sedici Chiese di Manila si terranno Celebrazioni Eucaristiche per gruppi linguistici. Nel pomeriggio ci sarà il grande Incontro di testimonianze e di festa delle famiglie, al quale il Santo Padre sarà presente in diretta televisiva da Roma per rivolgere, alle famiglie convenute a Manila e a quelle collegate attraverso i mezzi di comunicazione, il suo Messaggio.

Domenica 26 gennaio, il Cardinale Alfonso López Trujillo presiederà la grande Celebrazione Eucaristica conclusiva.
CON-F/INCONTRO FAMIGLIE/LOPEZ TRUJILLO VIS 20030121 (260)

CONCLUSIONE SETTIMANA DI PREGHIERA UNITÀ CRISTIANI


CITTA' DEL VATICANO, 21 GEN. 2003 (VIS). Alle 18:00 di sabato 25 gennaio, nella Patriarcale Basilica di San Paolo fuori le Mura, il Santo Padre Giovanni Paolo II presiederà la celebrazione dei Secondi Vespri della Festa della Conversione di San Paolo a conclusione della Settimana di preghiera per l'unità dei Cristiani, sul tema: "Un tesoro come in vasi di creta".

Secondo quanto riportato in un Comunicato dell'Ufficio delle Celebrazioni Liturgiche del Sommo Pontefice, prenderanno parte alla celebrazione Rappresentanti delle altre Chiese e Comunità ecclesiali presenti a Roma. Alla celebrazione sono invitati, in modo particolare, il clero e i fedeli della Diocesi di Roma.
OCL/VESPRI:UNITÀ CRISTIANI/… VIS 20030121 (120)

ALTRI ATTI PONTIFICI


CITTA' DEL VATICANO, 21 GEN. 2003 (VIS). Il Santo Padre:

- Ha nominato il Reverendo Jorge Alberto Ossa Soto, Vescovo di Florencia (superficie: 15.441; popolazione: 260.000; cattolici: 225.000; sacerdoti: 47; religiosi: 70), Colombia. Il Vescovo eletto è nato a El Carmen de Viboral (Colombia), nel 1956 ed è stato ordinato sacerdote nel 1982. Finora è stato Vicario Generale della Diocesi di Istmina-Tadó (Colombia) e Rettore del Seminario Maggiore "San Pio X".

- Ha nominato il Reverendo Joseph Boishu, Vescovo Ausiliare dell'Arcidiocesi di Reims (superficie: 6.931; popolazione: 597.522; cattolici: 565.022; sacerdoti: 175; religiosi: 363; diaconi permanenti: 20), Francia. Il Vescovo eletto è nato nel 1939 a La Guerche (Francia) ed è stato ordinato sacerdote nel 1966. Finora è stato Delegato per la Formazione dei Laici e per i Nuovi Ministeri. Il Vescovo Boishu succede al Vescovo François Gourgouillon, del quale il Santo Padre ha accettato la rinuncia all'ufficio di Ausiliare della medesima Arcidiocesi presentata in conformità ai canoni 411 e 401, paragrafo 2, del Codice di Diritto Canonico.
NER:NEA:RE/…/OSSA:BOISHU:GOURGOUILLON VIS 20030121 (170)

lunedì 20 gennaio 2003

IL SACERDOTE DEVE ESSERE SANTO ED EDUCATORE DI SANTITÀ


CITTA' DEL VATICANO, 18 GEN. 2003 (VIS). Questa mattina il Santo Padre ha ricevuto i Superiori e gli alunni dell'Almo Collegio Capranica, Seminario Diocesano di Roma, in occasione della Festa, il 21 gennaio prossimo, della Patrona del Collegio, Santa Agnese.

Il Papa ha detto ai membri della Comunità dell'Almo Collegio: "Nel giorno della sua festa, (…) la liturgia c'invita a chiedere a Dio la forza per 'imitare la sua eroica costanza nella fede'. In effetti, (…) questa è la lezione che anche noi possiamo raccogliere da Santa Agnese: l'eroica costanza nella fede 'usque ad effusionem sanguinis'. Questa giovane martire ci invita a perseverare con fedeltà nella nostra missione fino, se necessario, al sacrificio della vita. Si tratta di una disposizione interiore che va alimentata quotidianamente con la preghiera e con un serio programma ascetico".

"Chiamato ad essere per il Popolo di Dio" - ha proseguito il Pontefice - "guida illuminata ed esempio coerente di vita cristiana, il sacerdote non può venire meno alla fiducia che il Signore e la sua Chiesa ripongono in lui. Egli deve essere santo ed educatore di santità con l'insegnamento, ma ancora più con la testimonianza. È questo il 'martirio' a cui Iddio lo chiama, un martirio che, pur quando non conosce il violento spargimento del sangue, esige sempre quell'incruenta ma 'eroica costanza nella fede', che contraddistingue l'esistenza dei veri discepoli di Cristo".
AC/…/ALMO COLLEGIO CAPRANICA VIS 20030120 (250)

ROMA: GIORNATA DIOCESANA DELLA SCUOLA CATTOLICA


CITTA' DEL VATICANO, 19 GEN. 2003 (VIS). Al termine della recita dell'Angelus con i pellegrini convenuti in Piazza San Pietro, il Santo Padre ha rivolto parole di saluto ai dirigenti, docenti, genitori e alunni delle Scuole cattoliche di Roma in occasione della celebrazione della "Giornata Diocesana della Scuola Cattolica" che ha per tema: "Famiglia, Scuola, Comunità. Insieme per educare ad un progetto di vita".

Ricordando la "visione integrale della persona umana, che la scuola cattolica offre ai ragazzi", il Santo Padre ha ringraziato tutti "coloro che vivono e operano nelle scuole cattoliche" ed ha auspicato che "ogni famiglia abbia la concreta possibilità di scegliere per i propri figli questo tipo di scuola. Esprimo apprezzamento per la qualità del servizio che viene dato e per la tenacia e lo spirito di sacrificio con cui vengono affrontate le attuali difficoltà. Tutti incoraggio a proseguire in questa preziosa missione, che ben si inserisce nel programma pastorale diocesano sul tema vocazionale".
ANG/SCUOLE CATTOLICHE/… VIS 20030120 (170)

LA CHIESA CELEBRA SETTIMANA DI PREGHIERA UNITÀ CRISTIANI


CITTA' DEL VATICANO, 19 GEN. 2003 (VIS). Questa mattina, prima dell'Angelus, il Santo Padre Giovanni Paolo II si è affacciato alla finestra del suo studio nel Palazzo Apostolico Vaticano e, rivolgendosi ai fedeli ed ai pellegrini convenuti in Piazza San Pietro, ha ricordato che il 18 gennaio è iniziata la "Settimana di Preghiera per l'unità dei cristiani", che si celebra ogni anno dal 18 al 25 gennaio eccetto che nell'emisfero australe, nel quale si celebra intorno alla Pentecoste.

"Quest'anno" - ha detto il Papa - "il tema è: 'Un tesoro come in vasi di creta', tratto dalla Seconda Lettera di San Paolo ai Corinzi. Nei nostri cuori risplende la conoscenza della gloria divina, che rifulge sul volto di Cristo; noi, però, portiamo questo tesoro 'in vasi di creta', cioè nella fragilità della nostra condizione umana, perché 'appaia che la potenza straordinaria viene da Dio e non da noi'".

Il Santo Padre ha proseguito ricordando che le riflessioni di oggi per la "Settimana di Preghiera per l'unità dei cristiani" sono tratte anche dalla Seconda Lettera di San Paolo ai Corinzi ed ha affermato che il testo dell'Apostolo dice: "'Siamo oppressi, ma non schiacciati'- Si, siamo oppressi dalle divisioni, e molte sono le barriere che ancora ci separano! Ma non siamo schiacciati, perché la gloria del Signore, che risplende su di noi, continua a guidarci verso la purificazione ed il reciproco perdono, e infonde luce e forza alla preghiera che insieme eleviamo a Dio, affinché guarisca la ferita della nostra divisione".

Infine, il Papa ha ricordato ai fedeli che il 25 gennaio, a chiusura della "Settimana di Preghiera" presiederà la celebrazione dei Vespri nella Basilica di San Paolo fuori le Mura.
ANG/UNITÀ CRISTIANI/… VIS 20030120 (290)

PROMOZIONE ECUMENISMO SIA PREOCCUPAZIONE COSTANTE


CITTA' DEL VATICANO, 18 GEN. 2003 (VIS). Questa mattina, il Santo Padre Giovanni Paolo II, nel ricevere quindici Membri del Comitato Cattolico per la Collaborazione culturale con le Chiese Ortodosse e le antiche Chiese dell'Oriente, ha espresso apprezzamento per l'attività "di sostegno ecclesiale alle Chiese Ortodosse e alle antiche Chiese dell'Oriente" che le persone e gli Enti, che fanno parte di questo Organismo di consultazione, svolgono da anni.

Il Santo Padre ha ricordato che: "L'azione del Comitato comprende l'attribuzione di borse di studio a candidati ortodossi presentati dalle proprie autorità ecclesiali, l'invio di libri e di letteratura, soprattutto teologica e patristica, ai seminari e alle biblioteche ortodosse; la promozione di speciali progetti a livello degli stessi seminari e istituti di formazione".

Giovanni Paolo II ha sottolineato che la presenza di candidati ortodossi titolari di borse di studio in vari Atenei a Roma o in altre città dell'Occidente "esprime (…) un'efficace sinergia, che dà attuazione ad un elemento fondamentale dell'impegno ecumenico: lo scambio di doni fra le Chiese nella loro complementarità".

"All'inizio del nuovo millennio" - ha concluso il Santo Padre - "in questo periodo di transizione tra ciò che è stato compiuto e ciò che siamo chiamati a compiere per promuovere il cammino ecumenico fino al raggiungimento della piena comunione, abbiamo un compito ineludibile (…) quello cioè di favorire l'accoglimento capillare dei risultati raggiunti nelle varie iniziative ecumeniche, non perdendo occasione per sottolineare che la promozione dell'impegno ecumenico deve essere una preoccupazione costante nell'opera di formazione".
AC/COLLABORAZIONE CULTURALE:ORTODOSSI/… VIS 20030120 (260)

TESTIMONIARE BELLEZZA DEL MATRIMONIO E DELLA FAMIGLIA


CITTA' DEL VATICANO, 20 GEN. 2003 (VIS). Questa mattina il Santo Padre Giovanni Paolo II ha ricevuto 300 Membri del Movimento Internazionale dei Coniugi "Les Equipes Notre Dame", fondato in Francia per promuovere la vita spirituale degli sposi attraverso la preghiera e lo studio, in questi giorni a Roma per partecipare all'Incontro Mondiale del Movimento. Il Papa ha ringraziato i presenti per i risultati conseguiti in tutto il mondo dal loro Movimento, incoraggiando i suoi Membri a "testimoniare instancabilmente ed esplicitamente la grandezza e la bellezza dell'amore umano, del matrimonio e della famiglia".

Ricordando che quest'anno ricorre il centenario di fondazione ad opera di Padre Henri Caffarel, il Pontefice ha affermato che il Fondatore "ha mostrato la grandezza e la bellezza della vocazione al matrimonio e (…) ha valorizzato l'appello alla santità legato alla vita coniugale e familiare", sviluppando una specifica spiritualità per le coppie di coniugi.

"Davanti alle minacce che mettono in pericolo la famiglia ed ai fattori che la rendono più fragile, il tema del vostro Incontro, 'I coniugi chiamati da Cristo alla Nuova Alleanza', è particolarmente opportuno" - ha sottolineato il Santo Padre. "Per tutta la vita gli sposi cristiani ricevono la missione di manifestare, in modo visibile, l'alleanza infallibile di Dio con il mondo. La fede cristiana presenta il matrimonio come una Buona Novella: rapporto reciproco e totale, unico e indissolubile, fra uomo e donna, chiamati a donare la vita".

Il Papa ha ribadito l'importanza dell'Eucaristia nella vita degli sposi ed ha invitato i coniugi a trarre forza da questo Sacramento, esortando tutti i componenti del Movimento "a partecipare sempre più attivamente alla vita ecclesiale, in particolare dedicandosi ai giovani, che attendono il messaggio cristiano sull'amore umano, esigente ed esaltante allo stesso tempo".

Giovanni Paolo II ha detto ancora ai partecipanti all'Incontro Mondiale: "Cari Amici, rendo grazie a Dio per i risultati conseguiti dal vostro Movimento in tutto il mondo", ed ha assicurato le sue preghiere per le coppie in difficoltà, dicendo: "Desidero esprimere la mia vicinanza spirituale ai separati, ai divorziati, ai divorziati risposati, i quali, come battezzati, sono chiamati, nel rispetto delle regole della Chiesa, a partecipare alla vita cristiana".
AC/MATRIMONI/EQUIPES NOTRE-DAME VIS 20030120 (380)

ALTRI ATTI PONTIFICI


CITTA' DEL VATICANO, 20 GEN. 2003 (VIS). Il Santo Padre ha eretto l'Ordinariato Militare per la Slovacchia ed ha nominato il Vescovo Frantisek Rábek, finora Ausiliare di Nitra (Repubblica Slovacca), primo Ordinario Militare per la Slovacchia.

Sabato 18 gennaio è stato reso noto che il Santo Padre ha nominato Membro della Congregazione per la Dottrina della Fede l'Arcivescovo Tarcisio Bertone, S.D.B., Arcivescovo di Genova (Italia).
ECE:NER:NA/…/RABEK:BERTONE VIS 20030120 (70)

UDIENZE

CITTA' DEL VATICANO, 20 GEN. 2003 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto oggi in udienze separate:

- Cinque Presuli della Conferenza Episcopale del Brasile (Regione Sul I), in Visita "ad Limina Apostolorum":

- Il Vescovo Décio Pereira, di Santo André, con l'Ausiliare Vescovo Airton José dos Santos.

- Il Vescovo Fernando Legal, S.D.B., di São Miguel Paulista.

- Il Vescovo Osvaldo Giuntini, di Marília.

- Il Vescovo Antônio Gaspar, di Barretos.

- L'Arcivescovo Celestino Migliore, Nunzio Apostolico e Osservatore Permanente della Santa Sede presso l'Organizzazione delle Nazioni Unite (O.N.U.).

Sabato 18 gennaio il Santo Padre ha ricevuto in udienze separate:

- Tre Presuli della Conferenza Episcopale del Brasile (Regione Sul I), in Visita "ad Limina Apostolorum":

- Il Vescovo Antônio Celso Queiroz, di Catanduva.

- Il Vescovo Emilio Pignoli, di Campo Limpo.

- Il Vescovo Amaury Castanho, di Jundiaí.

- Il Cardinale Angelo Sodano, Segretario di Stato, con i Familiari.
AL:AP/…/… VIS 20030120 (160)

DELEGAZIONE FINLANDIA: COMUNIONE REALE MA INCOMPLETA


CITTA' DEL VATICANO, 20 GEN. 2003 (VIS). Questa mattina il Santo Padre Giovanni Paolo II ha ricevuto i Membri della Delegazione Ecumenica della Finlandia, a Roma per celebrare la Festa di Santo Enrico, loro Patrono.

Giovanni Paolo II ha ricordato che con il Concilio Vaticano II "la Chiesa Cattolica si è impegnata 'irrevocabilmente a seguire il cammino dell'avventura ecumenica, ponendosi in ascolto dello Spirito del Signore che insegna a leggere attentamente i 'segni dei tempi'".

"Questo è un invito che ho abbracciato lungo tutto il mio Pontificato" - ha proseguito il Pontefice - "Attualmente riconosciamo un nuovo momento ecumenico nel quale possiamo individuare una comunione reale, anche se ancora incompleta. La 'Dichiarazione Congiunta sulla Dottrina della Giustificazione' è un segno concreto di questa nuova situazione di 'riscoperta fratellanza'".

Il Santo Padre ha infine auspicato che: "Edificando su questa fratellanza possiamo ulteriormente promuovere una spiritualità condivisa che ci assista nel nostro pellegrinaggio verso la piena comunione".
AC/ECUMENISCO/DELEGAZIONE FINLANDIA VIS 20030120 (170)

venerdì 17 gennaio 2003

ALTRI ATTI PONTIFICI


CITTA' DEL VATICANO, 17 GEN. 2003 (VIS). Il Santo Padre ha nominato il Vescovo Tomislav Koljatic Maroevic, finora Ausiliare di Concepción (Cile), Vescovo di Linares (superficie: 15.110; popolazione: 395.574; cattolici: 323.670; sacerdoti: 57; religiosi: 146; diaconi permanenti: 15), Cile. Il Vescovo Maroevic succede al Vescovo Carlos Marcio Camus Larenas, del quale il Santo Padre ha accettato la rinuncia al governo pastorale della medesima Diocesi, presentata per raggiunti limiti d'età.
NER:RE/…/KOLJATIC:CAMUS VIS 20030117 (80)

UDIENZE

CITTA' DEL VATICANO, 17 GEN. 2003 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto oggi in udienze separate sette Presuli della Conferenza Episcopale del Brasile (Regione Sul I), in Visita "ad Limina Apostolorum":

- L'Arcivescovo Gilberto Pereira Lopes, di Campinas.

- L'Arcivescovo José Lambert, C.S.S., di Sorocaba.

- L'Arcivescovo Arnaldo Ribeiro, di Ribeirão Preto.

- Il Vescovo Diógenes Silvas Matthes, di Franca, con il Coadiutore Vescovo Caetano Ferrari, O.F.M.

- Il Vescovo Antônio de Sousa, C.S.S., di Assis, con il Coadiutore Maurício Grotto de Camargo.

- Il Cardinale Camillo Ruini, Suo Vicario Generale per la Diocesi di Roma e Presidente della Conferenza Episcopale Italiana.
AL:AP/…/… VIS 20030117 (110)

CONDURRE VITA ESEMPLARE, ISPIRATA PIENA ADESIONE A CRISTO


CITTA' DEL VATICANO, 17 GEN. 2003 (VIS). Come di consueto all'inizio del nuovo anno, questa mattina, il Santo Padre Giovanni Paolo II ha ricevuto i Funzionari e gli Agenti dell'Ispettorato di Pubblica Sicurezza presso il Vaticano, ringraziandoli per la "disponibilità" e la "fedele vigilanza".

"L'odierna occasione è quanto mai gradita" - ha detto il Papa - "per rinnovarvi l'espressione della mia stima e della mia riconoscenza per il lavoro, che in maniera discreta ed efficiente compite, sacrificando a volte anche comprensibili attese delle vostre famiglie. Di tutto Iddio vi renda merito".

Il Santo Padre ha auspicato inoltre che: "La vostra quotidiana attività a contatto con folle di pellegrini e di visitatori, che accorrono per incontrare il Successore di Pietro, vi sia di stimolo ad approfondire sempre più la vostra fede. La vicinanza alle tombe degli Apostoli vi sia di incessante richiamo a condurre una vita esemplare, ispirata alla piena adesione a Cristo. Siatene certi: la fedeltà alle proprie convinzioni religiose e morali, e la coerente applicazione dei principi evangelici costituiscono una sorgente di vera pace e di intima gioia".
AC/…/PUBBLICA SICUREZZA VATICANO VIS 20030117 (200)

giovedì 16 gennaio 2003

UDIENZE


CITTA' DEL VATICANO, 16 GEN. 2003 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto oggi in udienze separate:

- Il Cardinale Fréderic Etsou-Nzabi-Bamungwabi, Arcivescovo di Kinshasa (Repubblica Democratica del Congo).

- Il Vescovo Jorge Enrique Jiménez Carvajal, di Zipaquirá (Colombia) e Presidente del Consiglio Episcopale Latinoamericano (CELAM).
AP/…/… VIS 20030116 (50)

NOTA DOTTRINALE RELATIVA IMPEGNO CATTOLICI VITA POLITICA


CITTA' DEL VATICANO, 16 GEN. 2003 (VIS). Oggi la Congregazione per la Dottrina della Fede ha reso pubblico il testo della "Nota Dottrinale circa alcune questioni riguardanti l'impegno e il comportamento dei cattolici nella vita politica". La Nota è indirizzata ai Vescovi della Chiesa Cattolica e, in special modo, ai politici cattolici e a tutti i fedeli laici chiamati alla partecipazione della vita pubblica e politica nelle società democratiche.

La Nota, datata 24 novembre 2002, Solennità di Nostro Signore Gesù Cristo Re dell'Universo, è firmata dal Cardinale Joseph Ratzinger, Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede e dall'Arcivescovo Tarcisio Bertone, S.D.B., allora Segretario della medesima Congregazione. Il testo è stato pubblicato in lingua inglese, francese, spagnola, italiana, tedesca e portoghese e comprende quattro capitoli ed una conclusione.

Di seguito riportiamo alcuni estratti del Documento:

"I. UN INSEGNAMENTO COSTANTE. L'impegno del cristiano nel mondo in duemila anni di storia si è espresso seguendo percorsi diversi. Uno è stato attuato nella partecipazione all'azione politica. (…) La Chiesa venera tra i suoi Santi numerosi uomini e donne che hanno servito Dio mediante il loro generoso impegno nelle attività politiche e di governo. Tra di essi, S. Tommaso Moro, proclamato Patrono dei Governanti e dei Politici, seppe testimoniare fino al martirio la 'dignità inalienabile della coscienza'. (…) Affermò con la sua vita e con la sua morte che 'l'uomo non si può separare da Dio, né la politica dalla morale'. (…) Mediante l'adempimento dei comuni doveri civili, 'guidati dalla coscienza cristiana', in conformità ai valori che con essa sono congruenti, i fedeli laici svolgono anche il compito loro proprio di animare cristianamente l'ordine temporale. (…) La presente 'Nota' non ha la pretesa di riproporre l'intero insegnamento della Chiesa in materia, riassunto peraltro nelle sue linee essenziali nel 'Catechismo della Chiesa Cattolica', ma intende soltanto richiamare alcuni principi propri della coscienza cristiana che ispirano l'impegno sociale e politico dei cattolici nelle società democratiche".

"II. ALCUNI PUNTI NODALI NELL'ATTUALE DIBATTITO CULTURALE E POLITICO. È oggi verificabile un certo relativismo culturale che offre evidenti segni di sé nella teorizzazione e difesa del pluralismo etico che sancisce la decadenza e la dissoluzione della ragione e dei principi della legge morale naturale. A seguito di questa tendenza non è inusuale, purtroppo, riscontrare in dichiarazioni pubbliche affermazioni in cui si sostiene che tale pluralismo etico è la condizione per la democrazia".

"Questa concezione relativista del pluralismo nulla ha a che vedere con la legittima libertà dei cittadini cattolici di scegliere, tra le opinioni politiche compatibili con la fede e la legge morale naturale, quella che secondo il proprio criterio meglio si adegua alle esigenze del bene comune. La libertà politica non è né può essere fondata sull'idea relativista che tutte le concezioni sul bene dell'uomo hanno la stessa verità e lo stesso valore. (…) Se il cristiano è tenuto ad 'ammettere la legittima molteplicità e diversità delle opzioni temporali', egli è ugualmente chiamato a dissentire da una concezione del pluralismo in chiave di relativismo morale, nociva per la stessa vita democratica, la quale ha bisogno di fondamenti veri e solidi, vale a dire, di principi etici che per la loro natura e per il loro ruolo di fondamento della vita sociale non sono 'negoziabili'. (…) La struttura democratica su cui uno Stato moderno intende costruirsi sarebbe alquanto fragile se non ponesse come suo fondamento la centralità della persona. È il rispetto della persona, peraltro, a rendere possibile la partecipazione democratica".

"La conquista scientifica, infatti, ha permesso di raggiungere obiettivi che scuotono la coscienza e impongono di trovare soluzioni capaci di rispettare in maniera coerente e solida i principi etici. (…) I cattolici, in questo frangente, hanno il diritto e il dovere di intervenire per richiamare al senso più profondo della vita e alla responsabilità che tutti possiedono dinanzi ad essa. Giovanni Paolo II, continuando il costante insegnamento della Chiesa, ha più volte ribadito che quanti sono impegnati direttamente nelle rappresentanze legislative hanno il 'preciso obbligo di opporsi' ad ogni legge che risulti un attentato alla vita umana. Per essi, come per ogni cattolico, vige l'impossibilità di partecipare a campagne di opinione in favore di simili leggi né ad alcuno è consentito dare ad esse il suo appoggio con il proprio voto. (…) In questo contesto, è necessario aggiungere che la coscienza cristiana ben formata non permette a nessuno di favorire con il proprio voto l'attuazione di un programma politico o di una singola legge in cui i contenuti fondamentali della fede e della morale siano sovvertiti dalla presentazione di proposte alternative o contrarie a tali contenuti".

"Quando l'azione politica viene a confrontarsi con principi morali che non ammettono deroghe, eccezioni o compromesso alcuno, allora l'impegno dei cattolici si fa più evidente e carico di responsabilità. Dinanzi a queste 'esigenze etiche fondamentali e irrinunciabili' (…) è in gioco l'essenza dell'ordine morale, che riguarda il bene integrale della persona. persona. È questo il caso delle leggi civili in materia di 'aborto' e di 'eutanasia' (da non confondersi con la rinuncia allo 'accanimento terapeutico', la quale è, anche moralmente, legittima), che devono tutelare il diritto primario alla vita a partire dal suo concepimento fino al suo termine naturale. Allo stesso modo occorre ribadire il dovere di rispettare e proteggere i diritti dello 'embrione umano'. Analogamente, devono essere salvaguardate la tutela e la promozione della 'famiglia', fondata sul matrimonio monogamico tra persone di sesso diverso e protetta nella sua unità e stabilità, a fronte delle moderne leggi sul divorzio: ad essa non possono essere giuridicamente equiparate in alcun modo altre forme di convivenza, né queste possono ricevere in quanto tali un riconoscimento legale".

"Così pure la garanzia della libertà di 'educazione' ai genitori per i propri figli è un diritto inalienabile, riconosciuto tra l'altro nelle Dichiarazioni internazionali dei diritti umani. Alla stessa stregua, si deve pensare alla 'tutela sociale dei minori' e alla liberazione delle vittime dalle 'moderne forme di schiavitù' (si pensi ad esempio, alla droga e allo sfruttamento della prostituzione). Non può essere esente da questo elenco il diritto alla 'libertà religiosa' e lo sviluppo per una 'economia' che sia al servizio della persona e del bene comune, nel rispetto della giustizia sociale, del principio di solidarietà umana e di quello di sussidiarietà. (…) Come non vedere, infine, in questa esemplificazione il grande tema della 'pace'. (…) La pace è sempre 'frutto della giustizia ed effetto della carità'; esige il rifiuto radicale e assoluto della violenza e del terrorismo e richiede un impegno costante e vigile da parte di chi ha la responsabilità politica".

III. PRINCIPI DELLA DOTTRINA CATTOLICA SU LAICITÀ E PLURALISMO. Per la dottrina morale cattolica la laicità intesa come autonomia della sfera civile e politica da quella religiosa ed ecclesiastica - ma non da quella morale - è un valore acquisito e riconosciuto dalla Chiesa e appartiene al patrimonio di civiltà che è stato raggiunto. Giovanni Paolo II ha più volte messo in guardia contro i pericoli derivanti da qualsiasi confusione tra la sfera religiosa e la sfera politica. (…) Questione completamente diversa è il diritto-dovere dei cittadini cattolici, come di tutti gli altri cittadini, di cercare sinceramente la verità e di promuovere e difendere con mezzi leciti le verità morali riguardanti la vita sociale, la giustizia, la libertà, il rispetto della vita e degli altri diritti della persona. Il fatto che alcune di queste verità siano anche insegnate dalla Chiesa non diminuisce la legittimità civile e la 'laicità' dell'impegno di coloro che in esse si riconoscono, indipendentemente dal ruolo che la ricerca razionale e la conferma procedente dalla fede abbiano svolto nel loro riconoscimento da parte di ogni singolo cittadino. (…) Sarebbe un errore confondere la giusta 'autonomia' che i cattolici in politica debbono assumere con la rivendicazione di un principio che prescinde dall'insegnamento morale e sociale della Chiesa".

"Vivere ed agire politicamente in conformità alla propria coscienza non è un succube adagiarsi su posizioni estranee all'impegno politico o su una forma di confessionalismo, ma l'espressione con cui i cristiani offrono il loro coerente apporto perché attraverso la politica si instauri un ordinamento sociale più giusto e coerente con la dignità della persona umana. (…) Coloro che in nome del rispetto della coscienza individuale volessero vedere nel dovere morale dei cristiani di essere coerenti con la propria coscienza un segno per squalificarli politicamente, negando loro la legittimità di agire in politica coerentemente alle proprie convinzioni riguardanti il bene comune, incorrerebbero in una forma di intollerante laicismo".

IV. CONSIDERAZIONI SU ASPETTI PARTICOLARI. È avvenuto in recenti circostanze che anche all'interno di alcune associazioni o organizzazioni di ispirazione cattolica, siano emersi orientamenti a sostegno di forze e movimenti politici che su questioni etiche fondamentali hanno espresso posizioni contrarie all'insegnamento morale e sociale della Chiesa. Tali scelte e condivisioni, (…) non sono compatibili con l'appartenenza ad associazioni o organizzazioni che si definiscono cattoliche. (…) È insufficiente e riduttivo pensare che l'impegno sociale dei cattolici possa limitarsi a una semplice trasformazione delle strutture, perché se alla base non vi è una cultura in grado di accogliere, giustificare e progettare le istanze che derivano dalla fede e dalla morale, le trasformazioni poggeranno sempre su fragili fondamenta. (…) In una società dove la verità non viene prospettata e non si cerca di raggiungerla, viene debilitata anche ogni forma di esercizio autentico di libertà, aprendo la via ad un libertinismo e individualismo, dannosi alla tutela del bene della persona e della società intera".

"A questo proposito è bene ricordare una verità che non sempre oggi viene percepita o formulata esattamente nell'opinione pubblica corrente: il diritto alla libertà di coscienza e in special modo alla libertà religiosa, proclamato dalla Dichiarazione 'Dignitatis humanae' del Concilio Vaticano II, si fonda sulla dignità ontologica della persona umana, e non su di una inesistente uguaglianza tra le religioni e tra i sistemi culturali umani. (…) L'affermazione della libertà di coscienza e della libertà religiosa non contraddice quindi affatto la condanna dell'indifferentismo e del relativismo religioso da parte della dottrina cattolica, anzi con essa è pienamente coerente".

"V. CONCLUSIONE. Gli orientamenti contenuti nella presente 'Nota' intendono illuminare uno dei più importanti aspetti dell'unità di vita del cristiano: la coerenza tra fede e vita, tra vangelo e cultura, richiamata dal Concilio Vaticano II".
CDF/CATTOLICI:POLITICA/RATZINGER VIS 20030116 (1730)

SALUTO AUTORITÀ REGIONE LAZIO, COMUNE E PROVINCIA DI ROMA


CITTA' DEL VATICANO, 16 GEN. 2003 (VIS). Questa mattina il Santo Padre Giovanni Paolo II ha ricevuto gli Amministratori della Regione Lazio, del Comune e della Provincia di Roma, per il tradizionale scambio di auguri all'inizio del nuovo anno. Nella prima mattinata, il Santo Padre ha ricevuto il Sindaco di Roma, Onorevole Walter Veltroni, il Presidente della Provincia di Roma, Onorevole Silvano Moffa ed il Presidente della Giunta regionale del Lazio, Onorevole Francesco Storace.

Nel suo discorso il Santo Padre ha detto: "Proprio quando crescono i pericoli di scontro e di conflitto fra le diverse Nazioni e culture, emerge più nitida e più urgente quella missione di amore, e quindi di pace, di reciproca comprensione e riconciliazione che è propria del cristianesimo e che pertanto corrisponde alla vocazione storica di Roma, centro dalla cattolicità".

Giovanni Paolo II ha ricordato alcuni problemi che minacciano non soltanto Roma e il Lazio, ma molte altre Nazioni, quali la "crisi di tante famiglie", la "scarsità delle nascite" e il "conseguente invecchiamento della popolazione". Sottolineando la necessità di una collaborazione fra la Chiesa e le istituzioni civili relativamente a questi problemi, il Santo Padre ha affermato che: "Occorre infatti far maturare una rinnovata consapevolezza dell'importanza e della sacralità dei legami familiari, come pure della gioia che accompagna la nascita e l'educazione dei figli. (…) Ma è ugualmente indispensabile che la famiglia fondata sul matrimonio sia oggetto privilegiato delle politiche sociali. (…) Parimenti importante è la nostra reciproca collaborazione riguardo alla formazione delle giovani generazioni".

Successivamente il Santo Padre ha ribadito l'attenzione che i pubblici amministratori devono dedicare al settore economico, in particolare alle possibilità di lavoro e di occupazione, dicendo in merito che: "L'alto numero di immigrati che, anche a Roma e nel Lazio, hanno potuto in questi ultimi mesi regolarizzare la loro posizione lavorativa conferma d'altronde che esiste un dinamismo della nostra società bisognoso di essere meglio compreso e valorizzato".

Infine il Papa ha concluso il suo discorso sottolineando il dovere della società di dedicarsi ai suoi membri più deboli, in particolare agli anziani, affermando che: "Un aspetto fondamentale della solidarietà verso coloro che si trovano in situazioni di sofferenza è costituito dall'impegno per la cura della salute"
AC/AUTORITÀ LOCALI/… VIS 20030116 (380)

mercoledì 15 gennaio 2003

ALTRI ATTI PONTIFICI


CITTA' DEL VATICANO, 15 GEN. 2003 (VIS). Il Santo Padre:

- Ha eretto l'Eparchia di Idukki dei Siro Malabaresi (India), con territorio dismembrato dall'Eparchia di Kothamangalam dei Siro-Malabaresi, rendendola suffraganea della Chiesa Metropolitana di Ernakulam-Angamaly dei Siro-Malabaresi. Ha nominato il Sacerdote Mathew Anikuzhikattil, Primo Vescovo di Idukki dei Siro Malabaresi. Il Vescovo eletto è nato a Kunchithanny (India) nel 1942 ed è stato ordinato sacerdote nel 1971. Finora è stato Rettore del Seminario Minore dell'Eparchia di Kothamangalam dei Siro-Malabaresi.

- Ha eretto l'Eparchia di Muvattupuzha, dei Siro-Malankaresi (popolazione: 6.600.000; cattolici: 18.120; sacerdoti: 37; religiosi: 97), India, con territorio dismembrato dall'Eparchia di Tiruvalla dei Siro-Malankaresi, rendendola suffraganea della Chiesa Metropolitana di Trivandrum dei Siro-Malankaresi. Ha nominato il Vescovo Thomas Mar Koorilos Chakkalapadickal, sinora Vescovo Ausiliare dell'Eparchia di Tiruvalla dei Siro-Malankaresi, primo Vescovo dell'Eparchia di Muvattupuzha dei Siro-Malankaresi.

- Ha nominato il Padre José Soares Filho, O.F.M.Cap., finora Economo Generale dell'Ordine dei Frati Minori Cappuccini a Roma, Vescovo Coadiutore di Carolina (superficie: 18.252; popolazione: 148.000; cattolici: 115.000; sacerdoti: 8; religiosi: 13; diaconi permanenti: 1), Brasile. Il Vescovo eletto è nato nel 1956 a Itapetim (Brasile). Ha emesso la professione solenne nell'Ordine dei Frati Minori Cappuccini nel 1990 ed ha ricevuto l'ordinazione sacerdotale nel 1991.

- Ha accettato la rinuncia all'ufficio di Ausiliare della Diocesi di Eger (Ungheria), presentata dal Vescovo Endre Kovács, O.Cist., per raggiunti limiti d'età.
ECE:NER:NEC:RE/…/… VIS 20030115 (230)

CARDINALE TRUJILLO LEGATO INCONTRO MONDIALE FAMIGLIE


CITTA' DEL VATICANO, 15 GEN. 2003 (VIS). Oggi è stato reso pubblico il testo della Lettera Pontificia con la quale il Santo Padre Giovanni Paolo II nomina il Cardinale Alfonso López Trujillo, Presidente del Pontificio Consiglio per la Famiglia, Suo Legato per le celebrazioni del IV Incontro Mondiale delle Famiglie, in programma a Manila (Filippine), dal 23 al 26 gennaio.

La Lettera Pontificia, redatta in lingua latina, porta la data del 27 dicembre 2002. Oggi sono stati resi pubblici anche i nomi dei componenti la Missione che accompagnerà il Cardinale Legato Pontificio nelle Filippine: il Monsignor Hernando M. Coronel, Segretario Generale della Conferenza Episcopale delle Filippine ed il Sacerdote Gregory Ramon D. Gaston, dell'Arcidiocesi di Manila.
GPII-LETTERA/LEGATO PONTIFICIO/LOPEZ TRUJILLO VIS 20030115 (130)

UDIENZA GENERALE: CATECHESI SUL SALMO 118


CITTA' DEL VATICANO, 15 GEN. 2003 (VIS). Nel corso dell'Udienza Generale di questa mattina, tenutasi nell'Aula Paolo VI, il Santo Padre Giovanni Paolo II ha continuato la catechesi sui Salmi, oggi dedicata ai versetti 145-152 del Salmo 118, il Salmo più lungo di tutto il salterio.

Il Papa ha detto che il Salmo 118, "composto di 22 stanze, corrispondenti alle 22 lettere dell'alfabeto ebraico, è una grande celebrazione della Parola di Dio, fonte di saggezza, di vita e di verità" ed ha aggiunto che "Nel Salmo 118, le parole della preghiera e la Parola del Signore formano insieme una costellazione che è come la stella polare della fede e della fiducia del salmista. La sua preghiera costituisce un dialogo che comincia prima all'alba e prosegue per tutto il giorno, in particolare nelle difficoltà dell'esistenza".

"Ci affideremo per la nostra meditazione" - ha proseguito il Pontefice "a un grande Padre della Chiesa, Sant'Ambrogio", che nel suo Commento al Salmo 118, "invita il credente ad anticipare l'alba, ad andare incontro al sole della giustizia: 'Cristo sarà la prima luce a splendere nel segreto del tuo cuore. È Lui che farà risplendere per te la luce mattutina se mediterai la Sua Parola'. Accogliamo questo invito a cominciare ogni giorno pregando il Signore, affinché Egli si avvicini a noi e ci guidi".

"Raccogliamo anche noi l'appello di Sant'Ambrogio" - ha concluso il Santo Padre - "e ogni mattina apriamo lo sguardo sulla vita quotidiana, sulle sue gioie e sui suoi incubi, invocando Dio perché ci stia vicino e ci guidi con la Sua parola, che infonde serenità e grazia".

Successivamente il Papa ha letto le sintesi della catechesi odierna in lingua francese, inglese, tedesca, spagnola, portoghese e polacca e, nelle stesse lingue, ha rivolto parole di saluto ai gruppi di pellegrini presenti.
AG/SALMO 118/… VIS 20030115 (310)

martedì 14 gennaio 2003

UDIENZE

CITTA' DEL VATICANO, 14 GEN. 2003 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto oggi in udienze separate:

- Sei Presuli della Conferenza Episcopale del Brasile (Regione Sul I), in Visita "ad Limina Apostolorum":

- Il Cardinale Aloísio Lorscheider, O.F.M., Arcivescovo di Aparecida.

- Il Cardinale Cláudio Hummes, O.F.M., Arcivescovo di São Paulo, con gli Ausiliari Vescovo Odilo Pedro Scherer e Vescovo Benedito Beni dos Santos.

- L'Arcivescovo Aloysio José Leal Penna, S.I., di Botucatu.

- Il Vescovo Luiz Demétrio Valentini, di Jales.

- Il Cardinale Crescenzio Sepe, Prefetto della Congregazione per l'Evangelizzazione dei Popoli.
AL:AP/…/… VIS 20030114 (100)

IN BREVE


IL SANTO PADRE GIOVANNI PAOLO II HA INVIATO UNA LETTERA al Cardinale Angelo Sodano, Segretario di Stato, nella ricorrenza del 25° anniversario della sua Ordinazione Episcopale, il 15 gennaio. Il Papa ricorda gli anni di servizio del Cardinale nel Corpo Diplomatico della Santa Sede ed esprime la sua gratitudine per la sua collaborazione come Segretario di Stato. Il Cardinale Sodano celebrerà una Messa di ringraziamento nella Basilica di Santa Maria Maggiore, alle 17:00 di sabato 18 gennaio.

L'ARCIVESCOVO PAUL JOSEF CORDES, PRESIDENTE DEL PONTIFICIO CONSIGLIO "COR UNUM" si è recato ieri in visita in Viêt Nam dove rimarrà fino al 20 gennaio, per incontrare la Chiesa locale e sostenere le opere diocesane socio-caritative. Questa visita risponde all'invito dell'Arcivescovo Pham Minh Mân, di Hô Chi Minh Ville. Istituito nel 1970, il Pontificio Consiglio "Cor Unum", definito "Dicastero della Carità del Santo Padre", ha intrattenuto vari contatti con la Chiesa vietnamita, facendo giungere costantemente aiuti concreti a quelle comunità che hanno attraversato periodi di gravi sofferenze.
…/IN BREVE/… VIS 20030114 (180)

lunedì 13 gennaio 2003

UDIENZE

CITTA' DEL VATICANO, 11 GEN. 2003 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto in udienze separate:

- Due Presuli della Conferenza Episcopale del Brasile (Regione Sul I), in Visita "ad Limina Apostolorum":

- Il Vescovo Nelson José Westrupp, S.C.I., di São José dos Campos.

- Il Vescovo Bruno Gamberini, di Bragança Paulista.

- Il Cardinale Giovanni Battista Re, Prefetto della Congregazione per i Vescovi.
AL:AP/…/… VIS 20030113 (70)

CENTENARIO PONTIFICIO COLLEGIO PORTOGHESE


CITTA' DEL VATICANO, 11 GEN. 2003 (VIS). Questa mattina, nella Sala Clementina, il Santo Padre Giovanni Paolo II ha ricevuto la Comunità del Pontificio Collegio Portoghese di Roma, in occasione del centenario di fondazione.

Il Papa ha rivolto parole di saluto e ringraziamento ai responsabili del Pontificio Collegio "per il servizio e la formazione, la diligenza e la competenza dimostrata; e agli alunni per la serietà e l'entusiasmo nel corrispondere alle aspettative delle rispettive diocesi".

Il Santo Padre ha sottolineato la "grande utilità del Collegio portoghese nell'accogliere degnamente i sacerdoti, che hanno l'opportunità di continuare la loro formazione teologica e pastorale, avvalendosi di tutte le risorse offerte dalla Città Eterna".

"A titolo di omaggio" - ha proseguito il Pontefice - "non posso mancare di ricordare che in questi 100 anni di esistenza sono passati nel Collegio 867 alunni, la gran parte dei sacerdoti sono divenuti pastori insigni e impegnati - fra di essi, si contano tre Cardinali e 64 Vescovi - che in questo Istituto hanno ricevuto una formazione di alto livello".

Auspicando che tutti sappiano "apportare il proprio contributo per approfondire e consolidare l'unità della Chiesa, della quale Roma è segno e centro" - il Santo Padre Giovanni Paolo II ha esortato i presbiteri a "progredire senza stancarsi nella formazione cristiana e sacerdotale, apostolica e culturale che la Chiesa aspetta da voi".

"Questa Istituzione" - ha concluso il Santo Padre - "deve continuare ad essere, come nel passato, vivaio di apostoli, punto di unione fra la Roma cattolica e i vostri Paesi, testimonianza viva dell'impegno e della fedeltà degli stessi alla sede di Pietro".
AC/PONTIFICIO COLLEGIO PORTOGHESE/… VIS 20030113 (280)

SÌ VITA, DIRITTO, SOLIDARIETA: NO MORTE, EGOISMO GUERRA


CITTA' DEL VATICANO, 13 GEN. 2003 (VIS). Questa mattina, il Santo Padre Giovanni Paolo II ha pronunciato il tradizionale discorso d'inizio del nuovo anno ai Membri del Corpo Diplomatico accreditato presso la Santa Sede, e rivolgendosi ai Rappresentanti Diplomatici di 174 Nazioni ha affermato: "Attraverso di voi e grazie a voi, mi giungono le speranze e le aspirazioni, i successi e gli insuccessi dei vostri Paesi".

Il discorso del Santo Padre è stato pronunciato in lingua francese ed è anche stato reso pubblico in lingua inglese, italiana e spagnola. Di seguito ne riportiamo alcuni estratti:

"Sono impressionato dal sentimento di paura che dimora sovente nel cuore dei nostri contemporanei. Il terrorismo subdolo che può colpire in qualsiasi istante e ovunque; il problema non risolto del Medio Oriente, con la Terra Santa e l'Iraq; gli scossoni che scompigliano il Sud America, particolarmente l'Argentina, la Colombia e il Venezuela; i conflitti che impediscono a numerosi Paesi africani di dedicarsi al proprio sviluppo; le malattie che propagano il contagio e la morte; il problema grave della fame, in modo speciale in Africa; i comportamenti irresponsabili che contribuiscono all'impoverimento delle risorse del pianeta: ecco altrettanti flagelli che minacciano la sopravvivenza dell'umanità, la serenità delle persone e la sicurezza delle società".

"Ma tutto può cambiare. Dipende da ciascuno di noi. (…) Dipende chiaramente anche dai responsabili politici chiamati a servire il bene comune. Non vi sorprenda il fatto che, di fronte ad una platea di diplomatici, io proponga al riguardo alcuni imperativi, ai quali mi sembra necessario ottemperare, se si vuole evitare che popoli interi, forse addirittura l'umanità stessa, precipitino nell'abisso".

"Anzitutto un 'SÌ ALLA VITA'! Rispettare la vita e le vite: tutto comincia da qui, poiché il più fondamentale diritto umano è il diritto alla vita. L'aborto, l'eutanasia o la clonazione umana, ad esempio, rischiano di ridurre la persona umana ad un semplice oggetto: in qualche modo, la vita e la morte a comando! Quando sono prive di ogni criterio morale, le ricerche scientifiche che manipolano le sorgenti della vita, sono una negazione dell'essere e della dignità della persona. Anche la stessa guerra attenta alla vita umana, perché reca con sé sofferenza e morte. La lotta per la pace è sempre una lotta per la vita!"

"Poi, il RISPETTO DEL DIRITTO. La vita in società - in particolare la vita internazionale - suppone dei principi comuni intangibili, il cui scopo è di garantire la sicurezza e la libertà dei cittadini e delle Nazioni. Tali regole di condotta sono alla base della stabilità nazionale e internazionale. Oggi, i responsabili politici hanno a disposizione testi appropriati e pertinenti istituzioni. Basta metterli in pratica. Il mondo sarebbe totalmente diverso se si cominciasse ad applicare, in maniera sincera, gli accordi sottoscritti!"

"Infine il DOVERE DELLA SOLIDARIETÀ. In un mondo inondato da informazioni, ma che paradossalmente comunica con tanta difficoltà, e dove le condizioni di esistenza sono scandalosamente ineguali, è importante non lasciare nulla di intentato perché tutti si sentano responsabili della crescita e della felicità di tutti. Ne va del nostro avvenire".

"Si impongono pertanto alcune scelte affinché l'uomo abbia ancora un avvenire: i popoli della terra e i loro dirigenti devono avere talvolta il coraggio di dire 'no'.

"'NO ALLA MORTE'! Cioè, 'no' a tutto ciò che attenta all'incomparabile dignità di ogni essere umano, a cominciare da quella dei bambini non ancora nati. Se la vita è davvero un tesoro, bisogna saperlo conservare e farlo fruttificare senza snaturarlo. 'No' a tutto ciò che indebolisce la famiglia, cellula fondamentale della società".

"'NO ALL'EGOISMO'! Cioè, 'no' a tutto ciò che spinge l'uomo a rifugiarsi nel bozzolo di una classe sociale privilegiata o di una cultura di comodo che esclude l'altro. Il modo di vivere di quanti usufruiscono del benessere, il loro modo di consumare, debbono essere rivisti alla luce delle ripercussioni che hanno sugli altri Paesi. (…) Egoismo è anche l'indifferenza delle Nazioni opulente nei confronti dei Paesi abbandonati a se stessi. Tutti i popoli hanno il diritto di ricevere una parte equa dei beni di questo mondo, e della conoscenza scientifica e tecnologica dei Paesi più capaci. Come, ad esempio, non pensare all'accesso per tutti ai medicinali generici, necessari per sostenere la lotta contro le epidemie attuali? Questo accesso è spesso impedito da considerazioni economiche a corto termine".

"'NO ALLA GUERRA'! La guerra non è mai una fatalità; essa è sempre una sconfitta dell'umanità. Il diritto internazionale, il dialogo leale, la solidarietà fra Stati, l'esercizio nobile della diplomazia, sono mezzi degni dell'uomo e delle Nazioni per risolvere i loro contenziosi. Dico questo pensando a coloro che ripongono ancora la loro fiducia nell'arma nucleare e ai troppi conflitti che tengono ancora in ostaggio nostri fratelli in umanità. (…) Mi accontenterò oggi di aggiungere, davanti al costante aggravarsi della crisi mediorientale, che la sua soluzione non potrà mai essere imposta ricorrendo al terrorismo o ai conflitti armati, ritenendo addirittura che vittorie militari possano essere la soluzione. E che dire delle minacce di una guerra che potrebbe abbattersi sulle popolazioni dell'Iraq, terra dei profeti, popolazioni già estenuate da più di dodici anni di embargo? Mai la guerra può essere considerata un mezzo come un altro, da utilizzare per regolare i contenziosi fra le Nazioni".

"L'Europa di oggi, contemporaneamente unita e allargata. Essa ha saputo abbattere i muri che la sfiguravano. Si è impegnata nell'elaborazione e nella costruzione di una realtà capace di coniugare unità e diversità, sovranità nazionale e azione comune, progresso economico e giustizia sociale. Questa Europa nuova porta in sé i valori che hanno fecondato, per due millenni, un'arte di pensare e di vivere di cui il mondo intero ha beneficiato. Fra questi valori, il cristianesimo occupa un posto privilegiato avendo dato origine a un umanesimo che ha impregnato la sua storia e le sue istituzioni. Ricordando tale patrimonio, la Santa Sede e l'insieme delle Chiese cristiane hanno insistito presso i redattori del futuro Trattato costituzionale dell'Unione Europea affinché in esso figuri un riferimento alle Chiese e alle istituzioni religiose. Infatti, sembra augurabile che, nel pieno rispetto della laicità, siano riconosciuti tre elementi complementari: la libertà religiosa nella sua dimensione non solo individuale e cultuale, ma pure sociale e comunitaria; l'opportunità di un dialogo e di una consultazione strutturati fra i Governi e le comunità dei credenti; il rispetto dello statuto giuridico di cui le Chiese e le istituzioni religiose già godono negli Stati membri dell'Unione. Un'Europa che rinnegasse il proprio passato, che negasse il fatto religioso e non tenesse in conto alcuna dimensione spirituale, risulterebbe fortemente sminuita di fronte al progetto ambizioso che mobilita le sue energie: costruire l'Europa di tutti!"

"Anche l'Africa ci offre oggi l'occasione di rallegrarci: l'Angola ha cominciato l'opera di ricostruzione; il Burundi ha intrapreso il cammino che potrebbe condurre alla pace, ed attende dalla comunità internazionale comprensione e aiuti finanziari; la Repubblica Democratica del Congo si è impegnata seriamente in un dialogo nazionale che dovrebbe condurre alla democrazia. Il Sudan ha ugualmente dato prova di buona volontà, anche se il cammino verso la pace è lungo e arduo. (…) Non si possono non deplorare i gravi avvenimenti che scuotono la Costa d'Avorio e la Repubblica Centroafricana, invitando gli abitanti dei rispettivi Paesi a deporre le armi, a rispettare le loro Costituzioni e a gettare le basi di un dialogo nazionale. Sarà, così, facile coinvolgere le varie componenti della comunità nazionale nell'elaborazione di un progetto di società in cui tutti possano ritrovarsi. Inoltre, sempre di più, è bene ricordarlo, gli Africani tentano di trovare le soluzioni più adatte ai loro problemi, grazie all'azione dell'Unione Africana e ad efficaci mediazioni regionali".

"Una constatazione si impone: ormai l'indipendenza degli Stati non può più essere concepita, se non nell'interdipendenza. (…) Per evitare di precipitare nel caos, mi sembra che si impongano due esigenze. Anzitutto recuperare in seno agli Stati e fra gli Stati il valore primordiale della legge naturale. Inoltre, l'azione senza sosta di uomini di Stato probi e disinteressati. In effetti, l'indispensabile competenza professionale dei responsabili politici non può essere legittimata che da un saldo riferimento a forti convinzioni etiche".

"Il benessere materiale e spirituale dell'umanità, la tutela delle libertà e dei diritti della persona umana, il servizio pubblico disinteressato, la vicinanza alle situazioni concrete, precedono qualsiasi programma politico e costituiscono un'esigenza etica che è quanto di meglio possa assicurare la pace interna delle Nazioni e la pace fra gli Stati".

"È evidente che per un credente a simili motivazioni si aggiungono quelle che offre la fede in Dio creatore e padre di tutti gli uomini (…) Tenendo conto di ciò, lo Stato ha tutto l'interesse a vigilare perché la libertà religiosa, diritto naturale - individuale e sociale - sia effettivamente garantita a tutti. Come ho già avuto occasione di affermare, quando i credenti si sentono rispettati nella propria fede, e vedono le proprie comunità giuridicamente riconosciute, collaborano con tanta più convinzione al progetto comune della società civile di cui sono membri".

"Il dialogo ecumenico fra cristiani, e i contatti rispettosi con le altre religioni, in particolare con l'Islam, costituiscono il miglior antidoto alle derive settarie, al fanatismo o al terrorismo religioso. Per quanto concerne la Chiesa cattolica, non citerò che un caso per me motivo di grande sofferenza: la sorte riservata alle comunità cattoliche nella Federazione Russa, che da diversi mesi vedono alcuni dei loro pastori impediti di raggiungerle, per ragioni amministrative. La Santa Sede si attende dalle autorità governative decisioni concrete che mettano fine a questa crisi, decisioni che siano conformi agli impegni internazionali sottoscritti dalla Russia moderna e democratica. I cattolici russi vogliono vivere come i loro fratelli del resto del mondo, con la stessa libertà e la medesima dignità".

Attualmente sono 174 le Nazioni che intrattengono rapporti diplomatici pieni con la Santa Sede. Nel 2002 sono stati stabiliti rapporti diplomatici con la Repubblica di Timor Est (20 maggio) e con lo Stato del Quatar (18 novembre). A queste Nazioni sono da aggiungere l'Unione Europea e il Sovrano Militare Ordine di Malta e due Missioni a carattere speciale: la Missione della Federazione Russa e l'Ufficio dell'Organizzazione per le Liberazione della Palestina (OLP).
AC/CORPO DIPLOMATICO/… VIS 20030113 (1680)

BATTESIMO DEL SIGNORE ESPRIME SOLIDARIETÀ ALL'UMANITÀ


CITTA' DEL VATICANO, 12 GEN. 2003 (VIS). Oggi, Festa del Battesimo del Signore, conclusa la Santa Messa con l'amministrazione del Battesimo ad un gruppo di bambini nella Cappella Sistina, a mezzogiorno, il Santo Padre Giovanni Paolo II si è affacciato alla finestra del suo studio nel Palazzo Apostolico Vaticano per recitare l'Angelus con i fedeli ed i pellegrini convenuti in Piazza San Pietro.

Il Santo Padre ha ricordato che: "Confuso tra le folle penitenti, Gesù aveva chiesto a Giovanni Battista di essere battezzato lasciando sconcertato lo stesso Precursore. Ma proprio tale gesto rivela la singolarità del messianismo di Gesù: esso consiste nel compiere la volontà del Padre, facendosi 'vittima di espiazione per i nostri peccati'. L'umile solidarietà con i peccatori lo condurrà alla morte sulla Croce".

"Immergersi nella morte e nella risurrezione di Cristo" - ha proseguito il Pontefice - "libera radicalmente l'uomo dal peccato e dalla morte e realizza una nuova nascita secondo lo Spirito, per una vita che non avrà mai fine. Ecco il Battesimo che il Risorto affida agli Apostoli inviandoli nel mondo intero. Questo stesso Battesimo stamani, secondo la consuetudine, ho avuto la gioia di amministrare ad alcuni neonati".

"Il Battesimo dei bambini" - ha affermato il Santo Padre - "tanto caro alla tradizione cristiana, fa comprendere con immediata eloquenza la vera natura della salvezza. Essa è grazia, cioè dono gratuito del Signore. (…) Per questo è bene che i genitori cristiani siano solleciti nel portare i loro figli al fonte battesimale, affinché ricevano, in forza della fede della Chiesa, il grande dono della vita divina".
ANG/BATTESIMO/… VIS 20030113 (270)

ACCOMPAGNATE BAMBINI BATTEZZATI CAMMINO SANTITÀ


CITTA' DEL VATICANO, 12 GEN. 2003 (VIS). Alle ore 10:00 di oggi, Festa del Battesimo del Signore, il Santo Padre Giovanni Paolo II ha presieduto nella Cappella Sistina la Celebrazione Eucaristica nel corso della quale ha amministrato il Sacramento del Battesimo a ventidue bambini, provenienti dall'Italia, dalla Polonia e dal Libano.

Nell'omelia il Santo Padre ha detto: "Con il Battesimo ogni cristiano incontra Cristo in maniera personale: viene inserito nel mistero della sua morte e della sua resurrezione, e riceve una vita nuova, che è la stessa vita di Dio. Quale grande dono e quale grande responsabilità!".

Rivolgendosi ai genitori, ai padrini e alle madrine dei neonati, Giovanni Paolo II ha detto: "Il Signore vi affida, quali custodi responsabili, le loro vite così preziose ai suoi occhi. Impegnatevi amorevolmente perché crescano 'in sapienza, età, e grazia'; aiutateli ad essere fedeli alla loro vocazione. Tra poco, anche a nome loro, rinnoverete la promessa di lottare contro il male e di aderire pienamente a Cristo. Che la vostra esistenza sia sempre segnata da questo impegno generoso!".

"Siate altresì coscienti" - ha concluso il Pontefice - "che il Signore chiede a voi una nuova e più profonda collaborazione: vi affida cioè il compito quotidiano di accompagnarli nel cammino della santità. Sforzatevi di essere voi stessi santi per guidare i vostri figli verso questa alta meta della vita cristiana. Non dimenticate che, per essere santi, 'c'è bisogno di un cristianesimo che si distingua innanzitutto nell'arte della preghiera'".
HML/BATTESIMO NEONATI/CAPPELLA SISTINA VIS 20030113 (250)

ALTRI ATTI PONTIFICI


CITTA' DEL VATICANO, 11 GEN. 2003 (VIS). Il Santo Padre ha nominato Membri del Pontificio Consiglio della Pastorale per i Migranti e gli Itineranti: l'Arcivescovo Leonardo Sandri, Sostituto della Segreteria di Stato per gli Affari Generali; l'Arcivescovo Robert Sarah, emerito di Conakry (Guinea) e Segretario della Congregazione per l'Evangelizzazione dei Popoli; l'Arcivescovo Csaba Ternyák, Segretario della Congregazione per il Clero; l'Arcivescovo Piergiorgio Silvano Nesti, emerito di Camerino-San Severino Marche (Italia) e Segretario della Congregazione per gli Istituto di Vita Consacrata e le Società di Vita Apostolica; l'Arcivescovo Giuseppe Pittau, Segretario della Congregazione per l'Educazione Cattolica.
NA/…/… VIS 20030113 (110)

TELEGRAMMA PER INCIDENTE AEREO IN PERÙ


CITTA' DEL VATICANO, 13 GEN. 2003 (VIS). Di seguito riportiamo il testo del telegramma inviato dal Cardinale Angelo Sodano, Segretario di Stato, a nome del Santo Padre Giovanni Paolo II, al Vescovo Emiliano Cisneros Martínez, O.A.R., di Chachapoyas (Perù), per l'incidente aereo del 9 gennaio scorso, verificatosi nei pressi della capitale del Paese:

"Sua Santità Giovanni Paolo II nell'apprendere con profondo cordoglio la triste notizia dell'incidente aereo avvenuto nei pressi della Capitale, che ha gettato numerose famiglie nel lutto, offre suffragi per l'eterno riposo delle vittime ed eleva le sue preghiere al Signore perché conceda consolazione e serenità spirituale a quanti piangono la perdita dei loro cari".

"Chiedo a Vostra Eccellenza di trasmettere le sentite condoglianze del Santo Padre alle famiglie delle vittime, esprimendo la sua paterna sollecitudine e i suoi sentimenti di vicinanza spirituale, e, nel contempo, il Santo Padre impartisce a tutti di cuore la confortante Benedizione Apostolica in segno di speranza nel Cristo Risorto".
TGR/INCIDENTE AEREO/PERÙ:CISNEROS VIS 20030113 (170)

venerdì 10 gennaio 2003

UDIENZE

CITTA' DEL VATICANO, 10 GEN. 2003 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto oggi in udienze separate:

- Il Cardinale Roger Etchégaray, Presidente emerito del Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace e del Pontificio Consiglio "Cor Unum".

- Il Cardinale Mario Francesco Pompedda, Prefetto del Supremo Tribunale della Segnatura Apostolica.

- Il Cardinale Jan Pieter Schotte, C.I.C.M., Segretario Generale del Sinodo dei Vescovi.
AP/…/… VIS 20030110 (70)

MESSAGGIO ANNIVERSARIO OPERA MISSIONARIA SANTA INFANZIA


CITTA' DEL VATICANO, 10 GEN. 2003 (VIS). Oggi è stato reso pubblico il testo di un Messaggio del Santo Padre Giovanni Paolo II, datato 6 gennaio 2003, Solennità dell'Epifania, giorno in cui ricorreva il 160° anniversario di fondazione della Pontificia Opera Missionaria della Santa Infanzia o Infanzia Missionaria, attualmente presente in 110 Nazioni.

Rivolgendosi ai ragazzi missionari, il Papa scrive: "Vi sforzate in tanti modi di condividere la sorte dei bambini costretti anzitempo al lavoro e di soccorrere l'indigenza di quelli poveri; solidarizzate con le ansie e con i drammi dei bambini coinvolti nelle guerre dei grandi, restando spesso vittime della violenza bellica; pregate ogni giorno perché il dono della fede, che voi avete ricevuto, sia partecipato a milioni di vostri piccoli amici che ancora non conoscono Gesù".

Ricordando i bambini dell'Opera della Santa Infanzia che passano di casa in casa a dare l'annuncio del Natale, il Santo Padre sottolinea che: "Quest'impegno di evangelizzazione e di solidarietà - voi ben lo sapete - non si limita ad alcune settimane e al solo periodo natalizio, ma si estende a tutta la vita. Ecco perché vi incoraggio a rispondere generosamente alle innumerevoli richieste di aiuto che pervengono dai Paesi poveri".

Successivamente il Santo Padre ricorda i numerosissimi bambini che, per liberare loro coetanei costretti a combattere hanno rinunciato ad un giocattolo o ad uno svago costoso per finanziare la costruzione di scuole in zone di missione, e precisa che "Sono più di tremila i progetti che i bambini missionari stanno finanziando con i loro contributi".

"Preghiamo" - esorta il Papa - "perché un numero sempre più grande di bambini metta a disposizione del Vangelo, non solo una stagione, ma tutta la propria esistenza. Chiediamo altresì a Dio che si estenda dappertutto l'azione benefica dell'Infanzia Missionaria".

Al termine del Messaggio, il Santo Padre invita i bambini che fanno parte della Pontificia Opera Missionaria della Santa Infanzia ad assumere "come primo impegno la recita di una Ave Maria al giorno" ed esorta i più grandi a recitare, almeno qualche volta, "un'intera decina di Rosario o addirittura l'intera Corona. È molto suggestivo il Rosario missionario: una decina, quella bianca è per la vecchia Europa (…); la decina gialla è per l'Asia (…); la decina verde è per l'Africa (…); la decina rossa è per l'America (…); la decina azzurra è per il Continente dell'Oceania".
MESS/OPERA SANTA INFANZIA/… VIS 20030110 (400)

EX-ALUNNI COLLEGIO NORDAMERICANO RICEVUTI DAL PAPA


CITTA' DEL VATICANO, 10 GEN. 2003 (VIS). Il Santo Padre Giovanni Paolo II ha ricevuto oggi in udienza i partecipanti al Convegno promosso dal Pontificio Collegio Americano del Nord di Roma per celebrare il 50° anniversario della dedicazione dell'edificio del Seminario al Gianicolo e dell'inaugurazione della Casa Santa Maria dell'Umiltà, centro di studi dei sacerdoti statunitensi a Roma.

"Che questo anniversario" - ha detto il Santo Padre rivolgendosi al Rettore, agli studenti e agli ex-alunni del Pontificio Collegio - "accresca il vostro impegno nel perseguire la missione del Collegio di formare i sacerdoti ad una profonda consapevolezza dell'universalità della Chiesa e alla completa dedizione per la diffusione del Regno di Dio sia in patria che nel resto del mondo".

"L'incontro di quest'anno" - ha proseguito il Pontefice - "vi riporta a Roma e nel Collegio, in questi luoghi a voi cari, dove con l'idealismo e la generosità della giovinezza, anche voi un tempo vi dedicaste alla ricerca della conoscenza, della saggezza e della santità per il servizio al Popolo di Dio. In un momento di difficoltà e di sofferenza per i cattolici negli Stati Uniti d'America, assicuro ad ognuno di voi la mia solidarietà e le mie preghiere. È mia fervente speranza che queste giornate di riflessione, di preghiera e di fraternità sacerdotale vi fortifichino nella nobile vocazione di essere discepoli di Gesù Cristo, testimoni della verità del suo Vangelo e pastori totalmente impegnati nel rinnovamento della sua Chiesa nella fede, nella speranza e nell'amore".
AC/…/COLLEGIO NORDAMERICANO VIS 20030110 (250)

ALTRI ATTI PONTIFICI


CITTA' DEL VATICANO, 10 GEN. 2003 (VIS). Il Santo Padre ha nominato:

- Il Vescovo Flavio Calle Zapata, finora Vescovo di Sonsón-Rionegro (Colombia), Arcivescovo Metropolita di Ibagué (superficie: 5.734; popolazione: 539.284; cattolici: 485.355; sacerdoti: 100; religiosi: 173), Colombia.

- Il Vescovo Rafael Arcadio Bernal Supelano, C.SS.R., finora Vescovo di Arauca (Colombia), Vescovo di Libano-Honda (superficie: 3.477; popolazione: 250.000; cattolici: 230.000; sacerdoti: 44; religiosi: 76), Colombia.

- Il Vescovo Allen Henry Vigneron, finora Ausiliare di Detroit (Michigan, Stati Uniti d'America), Vescovo Coadiutore di Oakland (superficie: 3.798; popolazione: 2.348.723; cattolici: 429.477; sacerdoti: 289; religiosi: 557; diaconi permanenti: 90), California, Stati Uniti d'America.
NER:NEC/…/CALLE:BERNAL:VIGNERON VIS 20030110 (110)

giovedì 9 gennaio 2003

UDIENZE

CITTA' DEL VATICANO, 9 GEN. 2003 (VIS). Questa mattina il Santo Padre ha ricevuto in udienze separate:

- Il Cardinale Francisco Javier Errázuriz Ossa, Arcivescovo di Santiago de Chile (Cile).

- L'Arcivescovo Diego Causero, Nunzio Apostolico nella Repubblica Araba di Siria.

- L'Arcivescovo Basil Myron Schott, O.F.M., di Pittsburg dei Bizantini (Stati Uniti d'America).

- L'Arcivescovo Nicholas Cheong Jin-suk, di Seoul (Corea).

- Il Vescovo Luis Armando Bambarén Gastelumendi, S.I., di Chimbote (Perù) e Presidente della Conferenza Episcopale del Perù.
AP/…/… VIS 20030109 (80)

ALTRI ATTI PONTIFICI


CITTA' DEL VATICANO, 9 GEN. 2003 (VIS). Il Santo Padre ha nominato:

- Il Reverendo Jean-Paul James, finora Rettore del Seminario Maggiore di "Saint-Yves" a Rennes (Francia), Vescovo di Beauvais (superficie: 5.855; popolazione: 765.011; cattolici: 700.000; sacerdoti: 195; religiosi: 305; diaconi permanenti: 19), Francia. Il Vescovo eletto è nato nel 1952 a Rennes (Francia) ed è stato ordinato sacerdote nel 1985.

- Il Vescovo Jesús García Burillo, finora Ausiliare di Orihuela-Alicante (Spagna), Vescovo di Avila (superficie: 8.047; popolazione: 166.259; cattolici: 162.020; sacerdoti: 241; religiosi: 622), Spagna.

- Il Vescovo Carlos López Hernández, finora Vescovo di Plasencia (Spagna), Vescovo di Salamanca (superficie: 7.876; popolazione: 287.000; cattolici: 280.000; sacerdoti: 295; religiosi: 971; diaconi permanenti: 3), Spagna.
NER/…/JAMES:GARCÍA:LÓPEZ VIS 20030109 (120)

mercoledì 8 gennaio 2003

IN MEMORIAM

CITTA' DEL VATICANO, 8 GEN. 2003 (VIS). Il 16 dicembre scorso è deceduto, all'età di 69 anni, il Vescovo Licinio Rangel, Amministratore Apostolico dell'Amministrazione Apostolica Personale "San Giovanni Maria Vianney" di Campos (Brasile).
…/DECEDUTI/… VIS 20030108 (40)

ALTRI ATTI PONTIFICI


CITTA' DEL VATICANO, 8 GEN. 2003 (VIS). Il Santo Padre:

- Ha eretto la nuova Diocesi di Piedras Negras (superficie: 56.608; popolazione: 549.040; sacerdoti: 46; religiosi: 76), Messico, con terreno dismembrato dalla Diocesi di Saltillo, rendendola suffraganea della Chiesa metropolitana di Monterrey. Ha nominato il Reverendo Alonso Gerardo Garza Treviño, finora Economo dell'Arcidiocesi di Monterrey e Parroco del Sacro Cuore, primo Vescovo di Piedras Negras. Il Vescovo eletto è nato nel 1947 a Monterrey (Messico) ed è stato ordinato sacerdote nel 1972.

- Ha nominato il Padre Pedro Sbalchiero Neto, M.S., Vescovo Coadiutore di Vacaria (superficie: 15.932; popolazione: 197.500; cattolici: 180.000; sacerdoti: 63; religiosi: 212; diaconi permanenti: 1), Brasile. Il Vescovo eletto è nato nel 1953 a Sananduva (Brasile) ed è stato ordinato sacerdote nel 1980. Finora è stato Vicario Provinciale della Congregazione dei Missionari di Nostra Signora di "La Salette" in Brasile e Parroco della Parrocchia "São Domingos Sávio" in São Paulo.
ECE:NER:NEC/…/GARZA:NETO VIS 20030108 (160)

UDIENZA GENERALE: FEDELTÀ SIGNORE NON CI ABBANDONA MAI


CITTA' DEL VATICANO, 8 GEN. 2003 (VIS). Il Salmo 99: "La gioia di coloro che entrano nel tempio" è stato il tema della catechesi del Santo Padre Giovanni Paolo II per la prima Udienza Generale del 2003, tenutasi nell'Aula Paolo VI.

Sottolineando che il Salmo 99 "costituisce un gioioso invito a lodare il Signore, pastore del suo popolo", il Papa ha affermato che "sette imperativi (…) acclamate, servite, presentatevi, riconoscete, varcate le porte, lodatelo, benedite" "spingono la comunità fedele a celebrare, nel culto, il Dio dell'amore e dell'alleanza". Inoltre "Nel Salmo s'incrociano alcune parole caratteristiche per esaltare il legame di alleanza che intercorre tra Dio e Israele. Emerge innanzitutto l'affermazione di una piena appartenenza a Dio".

Giovanni Paolo II ha affermato che "Il primo appello consiste nell'acclamazione festosa che coinvolge tutta la terra nel canto di lode al Creatore". I verbi "servire", "presentarsi" e "varcare le porte" del tempio, sono verbi che "descrivono i vari gesti che i fedeli compiono quando entrano nel santuario di Sion per partecipare alla preghiera comunitaria".

"Il verbo 'riconoscere'," - ha proseguito il Pontefice - "esprime il contenuto della professione di fede nell'unico Dio. Dobbiamo, infatti, proclamare che il 'il Signore è Dio', combattendo ogni idolatria e ogni superbia e potenza umana a Lui contrapposta. Il termine degli altri verbi, cioè 'lodare' e 'benedire', è ugualmente 'il nome' del Signore, ossia la sua persona, la sua presenza efficace e salvatrice".

Il Papa ha concluso la catechesi ricordando che il Salmo termina con una "solenne esaltazione di Dio, che è una sorta di professione di fede: il Signore è buono e la sua fedeltà non ci abbandona mai, perché Egli è sempre pronto a sostenerci col suo amore misericordioso. Con questa fiducia l'orante si abbandona all'abbraccio del suo Dio".
AG/SALMO 99/… VIS 20030108 (310)

martedì 7 gennaio 2003

EUROPA: SALVAGUARDIA ESERCIZIO LIBERTÀ RELIGIOSA


CITTA' DEL VATICANO, 4 GEN. 2003 (VIS). Il Direttore della Sala Stampa della Santa Sede, Dr. Joaquín Navarro-Valls, ha rilasciato, ieri pomeriggio, la seguente dichiarazione:

"Oggi, venerdì 3 gennaio, il Presidente del Parlamento Europeo Patrick Cox è stato ricevuto dal Papa Giovanni Paolo II e, successivamente, ha incontrato l'Eminentissimo Cardinale Angelo Sodano, Segretario di Stato di Sua Santità".

"La visita del Presidente Cox è stata un'occasione propizia per uno scambio di vedute sull'Europa. In particolare, circa l'adesione dei nuovi paesi all'Unione, da parte della Santa Sede si è sottolineato che ciò costituirà un arricchimento per gli Europei ed una speranza per gli altri popoli".

"Nel corso dei colloqui si è parlato anche del progetto del futuro trattato costituzionale e dell'interesse delle comunità dei credenti nei Paesi europei, dove del resto sono la maggioranza, di vedere rispettati la loro identità ed il contributo specifico che offrono alla vita della società, nonché lo statuto di cui beneficiano in virtù delle legislazioni nazionali. La Santa Sede ha sottolineato come con ciò non si ricerca in alcun modo uno statuto giuridico privilegiato, ma piuttosto la salvaguardia dell'effettivo esercizio della libertà religiosa, nel pieno rispetto della laicità delle istituzioni civili e comunitarie, come pure delle organizzazioni non confessionali".
OP/PRESIDENTE PARLAMENTO EUROPEO/NAVARRO VIS 20030107 (220)

I NUOVI VESCOVI: OFFRITE CHIARA TESTIMONIANZA SANTITÀ


CITTA' DEL VATICANO, 6 GEN. 2003 (VIS). Oggi, Solennità dell'Epifania del Signore, il Santo Padre Giovanni Paolo II ha presieduto, nella Patriarcale Basilica Vaticana, la cerimonia nel corso della quale ha conferito l'ordinazione episcopale a dodici presbiteri provenienti da diverse nazioni.

Nell'omelia, il Santo Padre ha ricordato che nella Liturgia di oggi "I Magi, che giungono dall'Oriente a Gerusalemme, sono guidati da un astro celeste e rappresentano le primizie dei popoli attirati dalla luce di Cristo".

"La fede in Cristo, luce del mondo" - ha detto il Papa rivolgendosi ai nuovi Vescovi - "ha guidato i vostri passi dalla giovinezza fino all'offerta di voi stessi nella consacrazione presbiterale. (…) Ora Cristo vi chiede di rinnovare questa oblazione, per assumere nella Chiesa il ministero episcopale. (…) Ricevete la pienezza del dono; vi viene chiesta al tempo stesso la pienezza dell'impegno".

Successivamente, il Papa ha salutato ad uno ad uno i dodici nuovi Vescovi dicendo: "Saluto voi, cari Monsignor Paul Tschang In-nam, Monsignor Celestino Migliore, Monsignor Pierre Nguyên Van Tôt, Monsignor Pedro López Quintana, che sarete miei Rappresentanti in Paesi dell'Asia e dell'Africa e presso l'Organizzazione delle Nazioni Unite. (…) Nel rispetto delle istituzioni e delle culture, invitate le Nazioni, alle quali siete mandati, ad aprirsi al Vangelo. Solo Cristo può garantire un profondo rinnovamento delle coscienze e dei popoli".

Salutando il Monsignor Angelo Amato, Segretario della Congregazione per la Dottrina delle Fede ed il Monsignor Brian Farrell, Segretario del Pontificio Consiglio per la Promozione dell'Unità dei Cristiani, il Papa ha detto: "Fedeltà alla Tradizione cattolica ed impegno nel dialogo ecumenico: su questo binario proceda sempre sicuro il vostro servizio".

Infine il Santo Padre, salutando il Monsignor Calogero La Piana, Vescovo di Mazara del Vallo (Italia), il Monsignor René-Marie Ehuzu, Vescovo di Abomey (Benin), il Monsignor Ján Babjak, Vescovo dell'Eparchia di Presov (Slovacchia), il Monsignor Andraos Abouna, Ausiliare del Patriarca di Babilonia dei Caldei (Iraq), il Monsignor Milan Sasik, Amministratore Apostolico "ad nutum Sanctae Sedis" dell'Eparchia di Mukacheve (Ucraina) ed il Monsignor Giuseppe Nazzaro, Vicario Apostolico di Alep dei Latini (Siria), ha detto: "Le amate comunità ecclesiali che vi accoglieranno, e che saluto con affetto, possano trovare in voi Pastori diligenti e generosi. Sull'esempio e con l'aiuto del Buon Pastore, guidate sempre i credenti ai pascoli della vita eterna".

Il Papa ha concluso l'omelia ribadendo che il divino Maestro chiede ai Vescovi di "vivere e testimoniare il suo amore. (…) Fate risplendere la bellezza del Vangelo, compendio di divina carità, agli occhi del gregge a voi affidato. Offrite all'intero popolo cristiano una chiara testimonianza di santità. Siate sempre epifania di Cristo e del suo amore misericordioso, e nulla vi impedisca di portare a compimento questa missione"
GPII-ORDINAZIONI EPISCOPALI/…/… VIS 20030107 (460)

NETTURBINI DI ROMA VISITANO PRESEPIO DEL PAPA IN VATICANO


CITTA' DEL VATICANO, 5 GEN. 2003 (VIS). Il Santo Padre Giovanni Paolo II che dall'inizio del Pontificato si reca ogni anno in visita al "Presepio dei Netturbini" di Roma, allestito nella sede dell'Azienda Municipale Ambiente in Via di Porta Cavalleggeri, ha invitato quest'anno gli stessi Netturbini a visitare il Suo presepio nel Palazzo Apostolico Vaticano.

Nel corso dell'incontro nella Sala Clementina, il Santo Padre ha detto che questa volta, non essendo venuto di persona a vedere il Presepio dei Netturbini, si è accontentato "di ammirarlo, in un certo senso, attraverso la fotografia che di esso mi avete portato, insieme con un piccolo presepio costruito con gli stessi materiali. Ho voluto però, a conclusione delle Festività natalizie, invitarvi io, quasi per ricambiare la cortesia che mi avete sempre usata".

Il Papa ha quindi ringraziato tutto il personale dell'Ama: "per l'importante servizio che giorno e notte la vostra Azienda rende alla Città e ai suoi abitanti. Iddio vi aiuti a svolgerlo con impegno e dedizione".
…/PRESEPIO NETTURBINI/… VIS 20030107 (180)

ANGELUS: "I DONI DEL SIGNORE NON TRAMONTANO MAI"


CITTA' DEL VATICANO, 5 GEN. 2003 (VIS). Nell'Angelus di oggi, il Santo Padre Giovanni Paolo II ha ricordato ai fedeli e ai pellegrini riuniti in Piazza San Pietro che "La liturgia dell'odierna domenica ci ripropone, nel prologo del Vangelo di San Giovanni, il mistero sublime dell'incarnazione del Verbo eterno, venuto ad abitare in mezzo a noi".

"Queste parole" - ha detto il Pontefice - "pur risuonando nel cuore della Chiesa da oltre duemila anni, conservano tutta la loro novità e attualità. (…) Il Bambino nato a Betlemme è veramente il 'coetaneo' di ogni persona, che viene sulla faccia della terra. È, pertanto, anche nostro 'contemporaneo'. I doni del Signore non tramontano mai. Ecco il lieto annuncio del Natale: la luce divina, (…) brilla anche oggi per noi".

"Il dramma è che Cristo" - ha proseguito il Papa - "luce del mondo da molti non è conosciuto, da altri non è accolto, anzi è rifiutato. Nella nostra società è purtroppo diffusa una cultura imbevuta di egoismo e chiusa alla conoscenza e all'amore di Dio. È una cultura che, rifiutando di fatto un saldo riferimento alla trascendenza divina, genera smarrimento e insoddisfazione, indifferenza e solitudine, odio e violenza. Quanto urgente è allora testimoniare con gioia l'unico messaggio di salvezza, antico e sempre nuovo, del Vangelo della vita e della luce, della speranza e dell'amore!".
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ALTRI ATTI PONTIFICI


CITTA' DEL VATICANO, 7 GEN. 2003 (VIS). Il Santo Padre ha nominato:

- Il Vescovo Nechan Karakéhéyan, di Ispahan degli Armeni (Iran), Amministratore Apostolico dell'Ordinariato per i cattolici di rito armeno residenti in Grecia.

- Membri della Congregazione per l'Evangelizzazione dei Popoli: il Cardinale Mario Francesco Pompedda, Prefetto del Supremo Tribunale della Segnatura Apostolica; l'Arcivescovo Luigi Dossena, Nunzio Apostolico; l'Arcivescovo Renato Raffaele Martino, Presidente del Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace; l'Arcivescovo Attilio Nicora, Vescovo emerito di Verona e Presidente dell'Amministrazione del Patrimonio della Sede Apostolica; il Sacerdote Daniel Lagni, Direttore Nazionale delle Pontificie Opere Missionarie (Brasile); il Padre Gianbattista Zanchi, Superiore Generale del Pontificio Istituto Missioni Estere, Roma.

- Membri del Pontificio Consiglio per i Testi Legislativi: il Cardinale Joachim Meisner, Arcivescovo di Köln (Germania); il Cardinale Adam Joseph Maida, Arcivescovo di Detroit (Stati Uniti d'America); l'Arcivescovo Attilio Nicora, Vescovo emerito di Verona Presidente dell'Amministrazione del Patrimonio della Sede Apostolica; l'Arcivescovo Lluís Martínez Sistach, di Tarragona (Spagna); l'Arcivescovo Tarcisio Bertone, di Genova (Italia).

Sabato 4 gennaio è stato reso noto che il Santo Padre:

- Ha eretto la Diocesi di Nyahururu (superficie: 8.065; popolazione: 672.918; cattolici: 181.632; sacerdoti: 29; religiosi: 77), Kenya, con territorio dismembrato dall'Arcidiocesi di Nyeri, rendendola suffraganea della medesima Chiesa Metropolitana.

- Ha nominato il Reverendo Luigi Paiaro, missionario "fidei donum" di Padova, primo Vescovo di Nyahururu. Il Vescovo eletto è nato nel 1934 a Voltabarozza (Padova) ed ha ricevuto l'ordinazione sacerdotale nel 1959. Finora è stato Vicario Episcopale di Nyahururu.

- Ha nominato il Reverendo Abba Kindane Yebio, Vescovo dell'Eparchia di Keren, (superficie: 25.949; popolazione: 949.000; cattolici: 51.291; sacerdoti: 32; religiosi: 69), Eritrea. Il Vescovo eletto è nato nel 1958 a Shinnara (Eritrea), ha ricevuto l'ordinazione sacerdotale nel 1985 e finora è stato Amministratore della medesima Eparchia.

- Ha nominato il Monsignore Alan Stephen Hopes ed il Reverendo Bernard Longley, Vescovi Ausiliari dell'Arcidiocesi di Westminster (superficie: 3.634; popolazione: 4.435.000; cattolici: 501.900; sacerdoti: 771; religiosi: 1.914; diaconi permanenti: 4), Inghilterra, Gran Bretagna. Il Vescovo eletto Hopes è nato a Oxford (Gran Bretagna), nel 1944, è stato "ordinato sacerdote" nella Chiesa Anglicana nel 1968, nel 1992 è stato ricevuto nella Chiesa cattolica e nel 1995 ha ricevuto l'ordinazione sacerdotale. Dal 2001 è stato Vicario Generale della medesima Arcidiocesi. Il Vescovo eletto Longley è nato a Manchester (Gran Bretagna), nel 1955 ed è stato ordinato sacerdote nel 1981. Finora è stato Assistente del Segretario Generale della Conferenza Episcopale per le questioni di Ecumenismo e Dialogo Inter-Religioso.
NA:ECE:NER:NEA/…/… VIS 20030107 (410)

UDIENZE

CITTA' DEL VATICANO, 7 GEN. 2003 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto questa mattina in udienze separate:

- I seguenti Arcivescovi e Vescovi, ordinati ieri, con i rispettivi familiari:

- L'Arcivescovo Paul Tschang In-nam, Nunzio Apostolico in Bangladesh.

- L'Arcivescovo Celestino Migliore, Osservatore Permanente presso l'Organizzazione delle Nazioni Unite.

- L'Arcivescovo Pierre Nguyên Van Tot, Nunzio Apostolico in Benin e in Togo.

- L'Arcivescovo Pedro López Quintana, Nunzio Apostolico.

- L'Arcivescovo Angelo Amato, Segretario della Congregazione per la Dottrina della Fede.

- Il Vescovo Calogero La Piana, di Mazaro del Vallo (Italia).

- Il Vescovo René-Marie Ehuzu, di Abomey (Benin).

- Il Vescovo Ján Babjak, di Presov dei cattolici di rito bizantino (Repubblica Slovacca).

- Il Vescovo Andraos Abouna, Ausiliare di Babilonia dei Caldei (Iraq).

- Il Vescovo Milan Sasik, Amministratore Apostolico "ad nutum Sanctae Sedis" di Mukacheve (Ucraina).

- Il Vescovo Giuseppe Nazzaro, Vicario Apostolico di Alep dei Latini (Siria).

- Il Vescovo Brian Farrell, Segretario del Pontificio Consiglio per la Promozione dell'Unità dei Cristiani.

Sabato 4 gennaio il Santo Padre ha ricevuto in udienze separate:

- L'Arcivescovo Eugenio Sbarbaro, Nunzio Apostolico nella Repubblica Federale di Jugoslavia.

- Il Vescovo Javier Echevarría Rodríguez, Prelato della Prelatura personale dell'Opus Dei.
AP/…/… VIS 20030107 (210)

L'EPIFANIA SOTTOLINEA LA VOCAZIONE MISSIONARIA DELLA CHIESA


CITTA' DEL VATICANO, 6 GEN. 2003 (VIS). Al termine della Cappella Papale nella Basilica Vaticana per l'Ordinazione di dodici nuovi Vescovi, il Santo Padre Giovanni Paolo II si è affacciato alla finestra del suo studio per guidare la recita dell'Angelus con i fedeli convenuti in Piazza San Pietro in occasione della Solennità dell'Epifania del Signore.

Giovanni Paolo II ha affermato che nella Solennità di oggi, Epifania del Signore, "emerge la vocazione universale e missionaria della Chiesa. Essa è chiamata a diffondere nel mondo la luce della Buona Novella, fonte di vita e di rinnovamento per ogni persona e per l'umanità. È questo, in particolare, il compito degli Apostoli e dei loro successori, i Vescovi: perciò questa mattina, come in passato, ho voluto ordinare alcuni nuovi Vescovi".

Il Santo Padre ha invitato a pregare "per gli amati fratelli e sorelle delle Chiese Orientali che, seguendo il calendario giuliano, celebrano in questi giorni il Santo Natale. A tutte queste Comunità ecclesiali il Signore, nato per noi dalla Vergine Madre, rechi serenità e pace".

Al termine della recita della preghiera mariana il Papa ha ricordato che quest'anno ricorre il 160° anniversario di fondazione dell'Opera della Santa Infanzia, "presente oggi in più di cento nazioni. Essa propone ai bambini di pregare e offrire gesti di solidarietà concreta, anche con sacrificio personale, a vantaggio dei loro coetanei che ancora non conoscono Gesù e vivono in situazioni difficili. Ringrazio tutti questi 'piccoli missionari' per il loro contributo alla diffusione del Vangelo ed auguro che sappiano testimoniarlo ogni giorno con la loro vita".
ANG/EPIFANIA/… VIS 20030107 (270)

venerdì 3 gennaio 2003

ALTRI ATTI PONTIFICI


CITTA' DEL VATICANO, 3 GEN. 2003 (VIS). Il Santo Padre ha nominato il Monsignor Joseph Latino, finora Vicario Generale della Diocesi di Jackson e Parroco della Cattedrale di "Saint Francis de Sales" in Houma (Stati Uniti d'America), Vescovo di Jackson (superficie: 97.458; popolazione: 1.994.011; cattolici: 47.873; sacerdoti: 88; religiosi: 282; diaconi permanenti: 8), Stati Uniti d'America. Il Vescovo eletto è nato a New Orleans (Louisiana, Stati Uniti d'America), nel 1937 ed ha ricevuto l'ordinazione sacerdotale nel 1963. Succede al Vescovo William Russel Houck, del quale il Santo Padre ha accettato la rinuncia al governo pastorale della medesima Diocesi, presentata per raggiunti limiti d'età.
NER:RE/…/LATINO:HOUCK VIS 20030103 (110)

UDIENZE

CITTA' DEL VATICANO, 3 GEN. 2003 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto oggi in udienze separate:

- L'Onorevole Signor Pat Cox, Presidente del Parlamento Europeo, con la Consorte e Seguito.

- L'Arcivescovo Salvatore Pennacchio, Nunzio Apostolico in Rwanda.

- Il Cardinale Giovanni Battista Re, Prefetto della Congregazione per i Vescovi.
AP/…/… VIS 20030103 (60)

giovedì 2 gennaio 2003

L'UMANITÀ SPERIMENTI POTENZA DELL'AMORE E DELLA PACE DI DIO


CITTA' DEL VATICANO, 31 DIC. 2003 (VIS). Alle 18:00 di oggi, il Santo Padre Giovanni Paolo II ha presieduto, nella Patriarcale Basilica Vaticana, i Vespri della Solennità di Maria Santissima Madre di Dio e il "Te Deum" di ringraziamento in occasione della chiusura dell'anno civile.

Il Papa ha invitato a ringraziare "Dio dal profondo del cuore per tutti i benefici che ci ha elargito durante i passati dodici mesi".

Ricordando che "Il cammino della Chiesa di Roma è stato caratterizzato quest'anno da uno speciale impegno per le vocazioni sacerdotali e religiose", il Santo Padre ha auspicato che "La pastorale vocazionale sia una priorità per le parrocchie, chiamate ad essere scuole di santità e di preghiera, palestre di carità e di servizio ai fratelli, e specialmente per le famiglie che, quali cellule vitali, compongono la Comunità parrocchiale. Quando tra i coniugi regna l'amore, i figli crescono moralmente sani e sbocciano più facilmente le vocazioni al sacerdozio e alla vita consacrata".

Il Santo Padre ha invitato le famiglie di Roma, in quest'anno proclamato "Anno del Rosario", "alla recita quotidiana del Rosario, perché al vostro interno si crei il clima favorevole all'ascolto di Dio e al fedele compimento della sua volontà".

Riferendosi alla misericordia del Signore, alla quale ci appelliamo con il "Te Deum", il Papa ha esortato tutti a chiedere perdono al Signore per le mancanze personali e a sperare in Lui ed ha detto: "Possa ogni uomo e ogni donna di buona volontà incontrare e sperimentare la potenza del tuo amore e della tua pace. Possa la città di Roma e l'intera umanità accoglierti come suo unico Salvatore. È questo il mio augurio per tutti; un augurio che depongo nelle mani di Maria, Madre di Dio, 'Salus Populi Romani'".
HML/VESPRI:TE DEUM/… VIS 20030102 (300)

INTENZIONI DI PREGHIERA DEL PAPA PER IL MESE DI GENNAIO


CITTA' DEL VATICANO, 2 GEN. 2003 (VIS). L'intenzione Generale per l'Apostolato della Preghiera di Giovanni Paolo II per il mese di gennaio è la seguente: "Per le comunità cristiane, perché in questo particolare momento della nostra storia accolgano con sempre più grande disponibilità l'invito del Signore ad essere sale della terra e luce del mondo".

L'intenzione Missionaria è la seguente: "Per le comunità cristiane della Cina, perché docili alla Parola di Dio rafforzino i loro legami e cooperino con maggiore efficacia alla diffusione della Buona Novella".
GPII-INTENZIONI PREGHIERA/GENNAIO/… VIS 20030102 (100)
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