CITTA' DEL VATICANO, 16 GEN. 2003 (VIS). Questa mattina il Santo Padre Giovanni Paolo II ha ricevuto gli Amministratori della Regione Lazio, del Comune e della Provincia di Roma, per il tradizionale scambio di auguri all'inizio del nuovo anno. Nella prima mattinata, il Santo Padre ha ricevuto il Sindaco di Roma, Onorevole Walter Veltroni, il Presidente della Provincia di Roma, Onorevole Silvano Moffa ed il Presidente della Giunta regionale del Lazio, Onorevole Francesco Storace.
Nel suo discorso il Santo Padre ha detto: "Proprio quando crescono i pericoli di scontro e di conflitto fra le diverse Nazioni e culture, emerge più nitida e più urgente quella missione di amore, e quindi di pace, di reciproca comprensione e riconciliazione che è propria del cristianesimo e che pertanto corrisponde alla vocazione storica di Roma, centro dalla cattolicità".
Giovanni Paolo II ha ricordato alcuni problemi che minacciano non soltanto Roma e il Lazio, ma molte altre Nazioni, quali la "crisi di tante famiglie", la "scarsità delle nascite" e il "conseguente invecchiamento della popolazione". Sottolineando la necessità di una collaborazione fra la Chiesa e le istituzioni civili relativamente a questi problemi, il Santo Padre ha affermato che: "Occorre infatti far maturare una rinnovata consapevolezza dell'importanza e della sacralità dei legami familiari, come pure della gioia che accompagna la nascita e l'educazione dei figli. (…) Ma è ugualmente indispensabile che la famiglia fondata sul matrimonio sia oggetto privilegiato delle politiche sociali. (…) Parimenti importante è la nostra reciproca collaborazione riguardo alla formazione delle giovani generazioni".
Successivamente il Santo Padre ha ribadito l'attenzione che i pubblici amministratori devono dedicare al settore economico, in particolare alle possibilità di lavoro e di occupazione, dicendo in merito che: "L'alto numero di immigrati che, anche a Roma e nel Lazio, hanno potuto in questi ultimi mesi regolarizzare la loro posizione lavorativa conferma d'altronde che esiste un dinamismo della nostra società bisognoso di essere meglio compreso e valorizzato".
Infine il Papa ha concluso il suo discorso sottolineando il dovere della società di dedicarsi ai suoi membri più deboli, in particolare agli anziani, affermando che: "Un aspetto fondamentale della solidarietà verso coloro che si trovano in situazioni di sofferenza è costituito dall'impegno per la cura della salute"
AC/AUTORITÀ LOCALI/… VIS 20030116 (380)
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