Città
del Vaticano, 29 settembre 2014
(VIS). Il Pontificio Consiglio delle Comunicazioni Sociali, in una
Nota pubblicata questa mattina, annunciando il Tema della Giornata
Mondiale delle Comunicazioni Sociali: "Comunicare la famiglia:
ambiente privilegiato dell'incontro nella gratuità dell'amore",
precisa che il tema di quest'anno "si pone in continuità con
quello dello scorso anno e, allo stesso tempo, va contestualizzato
con quello che sarà il tema centrale dei prossimi due Sinodi: la
famiglia".
La
Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali, l’unica giornata
mondiale stabilita dal Concilio Vaticano II, viene celebrata in molti
paesi, su raccomandazione dei vescovi del mondo, la Domenica che
precede la Pentecoste (nel 2015, il 17 maggio). Il Messaggio del
Santo Padre per tale Giornata Mondiale viene tradizionalmente
pubblicato in occasione della ricorrenza di San Francesco di Sales,
patrono dei giornalisti (24 gennaio).
"La
cronaca quotidiana - si legge nella Nota - ci racconta anche la
fatica della famiglia. Il cambiamento culturale molte volte non aiuta
a far comprendere quanto la famiglia sia un bene".
La
Nota, citando le parole di Giovanni Paolo II, nella "Familiaris
Consortio", prosegue: “'Le relazioni tra i membri della
comunità familiare sono ispirate e guidate dalla legge della
'gratuità' che, rispettando e favorendo in tutti e in ciascuno la
dignità personale come unico titolo di valore, diventa accoglienza
cordiale, incontro e dialogo, disponibilità disinteressata, servizio
generoso, solidarietà profonda'".
"Come
dire allora oggi, all’uomo ferito e deluso, che l’amore fra un
uomo e una donna è una cosa molto buona? Come far sperimentare ai
figli che sono il dono più prezioso? Come riscaldare il cuore della
società ferita e provata per le tante delusioni d’amore e dir
loro: forza, ricominciamo? Come raccontare che la famiglia è il
primo e significativo ambiente in cui si sperimenta la bellezza della
vita, la gioia dell’amore, la gratuità del dono, la consolazione
del perdono offerto e ricevuto, e dove si inizia ad incontrare
l’altro".
"La
Chiesa oggi deve nuovamente imparare a raccontare quanto la famiglia
sia un dono grande, buono e bello. È chiamata a trovare il modo per
dire che la gratuità dell’amore, che si offrono gli sposi,
avvicina tutti gli uomini a Dio ed è compito esaltante. Perché?
Perché porta a guardare la realtà vera dell’uomo e apre le porte
al futuro, alla vita".
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