Città
del Vaticano, 2 giugno 2014
(VIS). Nel pomeriggio di ieri, i 52.000 partecipanti alla XXXVII
Convocazione Nazionale del Rinnovamento nello Spirito Santo,
provenienti da 55 Paesi, hanno applaudito l'ingresso di Papa
Francesco allo Stadio Olimpico di Roma. Le braccia alzate, il Papa si
è unito ai cori che cantavano in spagnolo: "Vive Gesù, il
Signore”; "Quando celebravo nella cattedrale a Buenos Aires
la Santa Messa con il Rinnovamento Carismatico, - ha ricordato il
Papa - cantavamo questo canto con tanta gioia e tanta forza".
L'evento è stato organizzato da Rinnovamento nello Spirito Santo in
collaborazione con ICCRS (International Charismatic Catholic Renewal
Services) e CFCCCF (Catholic Fraternity of Charismatic Covenant
Communities and Fellowship).
In
risposta alle testimonianze dei sacerdoti, giovani, famiglie, malati
e anziani presenti, il Papa ha invitato i primi di essere vicini al
Signore e vicini alla gente, i secondi a non custodire la propria
gioventù in una cassaforte, ma di scommetterla su cose grandi. Alle
famiglie il Papa ha ricordato che sono la Chiesa domestica, ai malati
che essi imitano Gesù nel momento difficile della sua croce e che
gli anziani sono la nostra saggezza, sono la saggezza della Chiesa.
Infine il Papa ha pregato Dio di concedere a tutti "quella santa
ubriachezza, quella dello Spirito, quella che ci fa parlare tutte le
lingue, le lingue della carità, sempre vicini ai fratelli e alle
sorelle che hanno bisogno di noi. "Insegnaci - ha detto a non
lottare fra di noi per avere un pezzo in più di potere; (...)
insegnaci ad amare più la Chiesa che il nostro partito, che le
nostre 'beghe' interne; insegnaci ad avere il cuore aperto per
ricevere lo Spirito".
"Il
Rinnovamento Carismatico - ha detto il Santo Padre nel suo discorso -
è una grande forza al servizio dell’annuncio del Vangelo, nella
gioia dello Spirito Santo. (...) Nei primi tempi si diceva che voi
carismatici portavate sempre con voi una Bibbia, il Nuovo
Testamento... (...) Tornate a questo primo amore, portare sempre in
tasca, nella borsa, la Parola di Dio!".
"Voi,
popolo di Dio - ha esortato il Papa - popolo del Rinnovamento
Carismatico, state attenti a non perdere la libertà che lo Spirito
Santo ci ha donato! Il pericolo per il Rinnovamento, (...) è quello
dell'eccessiva organizzazione (...). Sì, avete bisogno di
organizzazione, ma non perdete la grazia di lasciare a Dio di essere
Dio! (...) Un altro pericolo - ha ammonito il Papa - è quello di
diventare 'controllori' della grazia di Dio. (...) Amministratori
della grazia, decidendo chi può ricevere la preghiera di effusione o
il battesimo nello Spirito (...) Se alcuni fanno così, vi prego di
(...) non farlo più! Voi siete dispensatori della grazia di Dio, non
controllori! Non fate da dogana allo Spirito Santo!", ha
esclamato.
Nell'indicare
il percorso da seguire: evangelizzazione, ecumenismo spirituale, cura
dei poveri e dei bisognosi e accoglienza degli emarginati, "tutto
questo sulla base della adorazione! Il fondamento del rinnovamento è
adorare Dio!", il Santo Padre Francesco ha risposto alla domanda
su cosa si aspetta il Papa dal Rinnovamento.
"La
prima cosa - ha detto - è la conversione all'amore di Gesù che
cambia la vita e fa del cristiano un testimone dell'Amore di Dio.
(...) Aspetto da voi che condividiate con tutti, nella Chiesa, la
grazia del Battesimo nello Spirito Santo (...). Aspetto da voi
un’evangelizzazione con la Parola di Dio che annuncia che Gesù è
vivo e ama tutti gli uomini. Che diate una testimonianza di
ecumenismo spirituale con tutti quei fratelli e sorelle di altre
Chiese e comunità cristiane che credono in Gesù come Signore e
Salvatore. Che rimaniate uniti nell'amore che il Signore Gesù chiede
a noi per tutti gli uomini, e nella preghiera allo Spirito Santo per
arrivare a questa unità, necessaria per l'evangelizzazione nel nome
di Gesù. (...) Avvicinatevi ai poveri, ai bisognosi, per toccare
nella loro carne la carne ferita di Gesù. (...) Cercate l'unità nel
Rinnovamento, perché l'unità viene dallo Spirito Santo e nasce
dall'unità della Trinità. La divisione, da chi viene? Dal demonio!
La divisione viene dal demonio. Fuggite dalle lotte interne, per
favore!".
"Uscite
nelle strade a evangelizzare annunciando il Vangelo - ha esortato
infine il Pontefice - Ricordate che la Chiesa è nata 'in uscita',
quella mattina di Pentecoste. (...) Lasciatevi guidare dallo Spirito
Santo, con quella libertà; e per favore, non ingabbiate lo Spirito
Santo! Con libertà!".
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