Città
del Vaticano, 2 maggio 2014
(VIS). "Il calcio (...) è un atto sociale, e richiede una
responsabilità sociale, da parte dei calciatori, sul campo e fuori
dal campo, e da parte dei dirigenti nazionali e locali". Queste
le parole di Papa Francesco nel corso dell'Udienza alle Squadre di
Calcio della Fiorentina e del Napoli ed alla Delegazione della
Federcalcio e della Lega Serie A. Nel rievocare i "bei ricordi"
della sua gioventù quando, di domenica, con i suoi familiari, si
recava allo stadio, il Papa ha auspicato che "il calcio e ogni
altro sport molto popolare recuperi la dimensione della festa".
"Oggi
anche il calcio - ha proseguito il Pontefice - si muove in un grande
giro di affari, per la pubblicità, le televisioni, eccetera. Ma il
fattore economico non deve prevalere su quello sportivo, perché
rischia di inquinare tutto, sia a livello internazionale e nazionale
sia a livello locale. E quindi dall’alto bisogna reagire
positivamente, restituendo dignità sportiva agli eventi".
"E
in questo voi calciatori avete una grande responsabilità. Siete al
centro dell’attenzione, e tanti vostri ammiratori sono giovani e
giovanissimi; tenete conto di questo, pensate che il vostro modo di
comportarvi ha una risonanza, in bene e in male. Siate sempre veri
sportivi! Lo sport contiene in sé una forte valenza educativa - ha
concluso il Papa - per la crescita della persona: crescita personale,
nell’armonia di corpo e di spirito, e crescita sociale, nella
solidarietà, nella lealtà, nel rispetto. Che il calcio possa sempre
sviluppare questa potenzialità!".
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