Città
del Vaticano, 18 marzo 2014
(VIS). Questa mattina, presso la Sala Stampa della Santa Sede, ha
avuto luogo la conferenza stampa di presentazione della
partecipazione della Santa Sede come Ospite d'Onore al XXVII Salone
Internazionale del Libro di Torino, in programma dall'8 al 12 maggio
prossimo. Alla Conferenza Stampa sono intervenuti il Cardinale
Gianfranco Ravasi, Presidente del Pontificio Consiglio della Cultura;
l'On. Dottor Rolando Picchioni, Presidente della Fondazione per il
Libro, la Musica e la Cultura; Don Giuseppe Costa, S.D.B., Direttore
della Libreria Editrice Vaticana ed il Dottor Ernesto Ferrero,
Direttore editoriale del Salone.
Il
Cardinale Ravasi ha spiegato che la Santa Sede sarà presente con un
proprio Stand realizzato con libri sovrapposti in forma di cupola,
che include il progetto della nuova Basilica Vaticana di Donato
Bramante, del quale il prossimo 11 aprile ricorre il 500 anniversario
della morte.
Lo
Stand sarà collocato nel terzo padiglione del complesso del Lingotto
di Torino e presenterà eventi di carattere culturale e artistico fra
i quali: mercoledì 7 maggio, la vigilia dell'inaugurazione, un
concerto della Cappella Musicale Pontificia Sistina; venerdì 9
maggio, un dibattito culturale in cui il Cardinale Gianfranco Ravasi
si confronterà con una personalità non credente di rilievo; sabato
10 maggio è in programma l'intervento del Cardinale Pietro Parolin,
Segretario di Stato, che presenterà un nuovo libro dedicato al primo
anno di Pontificato di Papa Francesco.
Il
Salone Internazionale del Libro di Torino ha inaugurato nel 2001 la
tradizione di avere ogni anno un diverso Paese ospite d'onore. La
presenza quest'anno della Santa Sede - ha detto l'On. Dottor Rolando
Picchioni - "non soltanto costituisce una presenza fuori
dell'ordinario, ma, in un certo modo, ne ha anche plasmato lo spirito
intorno al quale si articolano i suoi più importanti dibattiti ed
eventi. (...) Il portato più rilevante è il carattere profondamente
internazionale e universale della sua stessa natura costitutiva e
spirituale, e la meravigliosa varietà in cui il messaggio e il
magistero della Chiesa si traduce in opere di pensiero, di
riflessione e di creazione letteraria e artistica".
"La
partecipazione del Vaticano - ha affermato il Dottor Ernesto Ferrero
- offre un contributo sostanziale alla riflessione che il Salone del
libro promuove da anni, interrogandosi sul significato attuale di
concetti come Tempo, Storia, Bellezza, Creatività, l'Io, l'Altro,
nel mezzo di mutazioni impetuose ma disordinate, non gestite, non
indirizzate. Ma è proprio questa funzione di governance che dobbiamo
chiedere ai libri".
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