Città
del Vaticano, 5 marzo 2014
(VIS). Papa Francesco ha fatto pervenire un Messaggio ai fedeli del
Brasile in occasione dell'annuale "Campagna di Fraternità"
di Quaresima, che quest'anno riflette su: "Fraternità e tratta
degli esseri umani" ricordando la vittoria della Pasqua: "Cristo
ci ha liberato perché restassimo liberi" (Gal 5,1).
"Durante
i prossimi quaranta giorni - scrive il Papa - cercheremo di essere
più coscienti della misericordia infinita che Dio ci ha donato e che
ci ha chiesto di donare agli altri, soprattutto ai più bisognosi:
'Sei libero! Vai e aiuta ad essere liberi anche i tuoi fratelli!'. In
questo senso, volendo mobilitare i cristiani e le persone di buona
volontà della società brasiliana contro una piaga sociale come
quella della tratta degli esseri umani, i nostri fratelli vescovi
brasiliani vi propongono quest’anno il tema 'Fraternità e tratta
degli esseri umani'”.
"Non
è possibile rimanere indifferenti quando si viene a sapere che
esistono degli esseri umani comprati e venduti come merci! -
ribadisce il Pontefice - Pensiamo alle adozioni di bambini destinati
all’espianto di organi, alle donne ingannate e obbligate a
prostituirsi, ai lavoratori sfruttati, senza diritti, né voce, ecc.
È questa la tratta degli
esseri umani. 'A questo punto c’è bisogno di un profondo esame di
coscienza: quante volte infatti tolleriamo che un essere umano venga
considerato come un oggetto, esposto per vendere un prodotto o per
soddisfare desideri immorali? La persona umana non si dovrebbe mai
vendere e comprare come una merce. Chi la usa e la sfrutta, anche
indirettamente, si rende complice di questa sopraffazione'. Se, poi,
passiamo al livello familiare ed entriamo in una casa, quante volte
anche lì regna la prepotenza! Genitori che schiavizzano i figli,
figli che schiavizzano i genitori; sposi che, dimentichi della loro
chiamata per questo dono, si sfruttano come se fossero dei prodotti
da consumare, dei prodotti usa e getta; anziani senza un posto nella
società e bambini e adolescenti senza voce. Quanti attacchi ai
valori basilari del tessuto familiare e della stessa convivenza
sociale! Si, c’è bisogno di un profondo esame di coscienza. Come
si può annunciare la gioia della Pasqua, senza essere solidali verso
coloro che in questa terra vedono negata la propria libertà?".
"Cari
brasiliani, siatene certi: se io offendo la dignità umana altrui è
perché prima ho svenduto la mia. E perché l’ho fatto? Per avere
potere, fama, beni materiali… E tutto ciò – e stupitevi! – in
cambio della mia dignità di figlio e figlia di Dio, salvata a prezzo
del sangue di Cristo sulla Croce e garantita dallo Spirito Santo che
grida dentro di noi: 'Abbà, Padre!'. La dignità umana è uguale
per tutti gli esseri umani: quando calpesto quella dell’altro,
calpesto anche la mia. È la
libertà per la quale Cristo ci ha liberati! (...) Auspico che i
cristiani e le persone di buona volontà possano impegnarsi perché
mai più un uomo o una donna, giovani o bambini, siano vittime della
tratta degli esseri umani. E la base più efficace per ristabilire la
dignità umana è annunciare il Vangelo di Cristo nella campagna e
nelle città, perché Gesù vuole spargere la vita in abbondanza
ovunque", conclude il Papa.
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