Città
del Vaticano, 7 marzo 2014
(VIS). Questa mattina, il Santo Padre ha ricevuto in udienza una
Delegazione del Consiglio Ecumenico delle Chiese, guidata dal
Segretario Generale, Reverendo Dottor Olav Fykse Tveit. Nel
sottolineare che questo incontro "segna un ulteriore,
importante, capitolo delle lunghe e proficue relazioni tra la Chiesa
Cattolica ed il Consiglio Ecumenico delle Chiese", il Santo
Padre ha espresso la sua riconoscenza per il servizio reso "alla
causa dell'unità tra i credenti in Cristo".
"Fin
dai suoi inizi - ha detto il Papa - il Consiglio Ecumenico delle
Chiese ha offerto un grande contributo nel formare la sensibilità di
tutti i cristiani circa il fatto che le nostre divisioni
rappresentano un pesante ostacolo alla testimonianza del Vangelo nel
mondo. Esse non vanno accettate con rassegnazione, come fossero
semplicemente una componente inevitabile dell’esperienza storica
della Chiesa. Se i cristiani ignorano la chiamata all’unità
rivolta loro dal Signore, essi rischiano di ignorare il Signore
stesso e la salvezza da Lui offerta attraverso il suo Corpo, la
Chiesa: 'In nessun altro c’è salvezza; non vi è infatti altro
nome…nel quale è stabilito che possiamo essere salvati'".
"La
via verso la comunione piena e visibile è un cammino che risulta
ancora oggi arduo e in salita. Lo Spirito però ci invita a non aver
timore, ad andare avanti con fiducia, a non accontentarci dei
progressi che pure abbiamo potuto sperimentare in questi decenni. In
questo cammino è fondamentale la preghiera. - ha concluso il
Pontefice - Solo con spirito di preghiera umile e insistente si
potrà avere la necessaria lungimiranza, il discernimento e le
motivazioni per offrire il nostro servizio alla famiglia umana, in
tutte le sue debolezze e le sue necessità, sia spirituali che
materiali".
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