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lunedì 11 novembre 2013

PREGHIERA E SOFFERENZA PERSONE MALATE: RISORSA SPIRITUALE E PATRIMONIO PER OGNI COMUNITÀ CRISTIANA

Città del Vaticano, 9 novembre 2013 (VIS). Questa mattina, nell'Aula Paolo VI, Il Papa ha ricevuto in udienza i settemila partecipanti al pellegrinaggio dell'Unione Nazionale Italiana trasporto ammalati a Lourdes e Santuari internazionali (UNITALSI), l'associazione che da 110 anni si dedica alle persone ammalate o in condizioni di fragilità. "Da 110 anni la vostra associazione - ha detto il Papa - si dedica alle persone ammalate con uno stile tipicamente evangelico. Infatti, la vostra opera non è assistenzialismo o filantropia, ma genuino annuncio del Vangelo della carità e ministero della consolazione".

"Penso ai tanti soci dell'UNITALSI (...): siete uomini e donne (...) che, mossi dall’amore per Cristo e sull’esempio del Buon Samaritano, di fronte alla sofferenza non voltate la faccia dall’altra parte. (...) I poveri, anche i poveri di salute - ha affermato il Papa - sono una ricchezza per la Chiesa; e voi dell’UNITALSI, insieme a tante altre realtà ecclesiali, avete ricevuto il dono e l’impegno di raccogliere questa ricchezza, per aiutare a valorizzarla, non solo per la Chiesa stessa ma per tutta la società".

"Il contesto culturale e sociale di oggi è piuttosto incline a nascondere la fragilità fisica, a ritenerla soltanto come un problema, che richiede rassegnazione e pietismo o alle volte scarto delle persone. L’UNITALSI è chiamata ad essere segno profetico e andare contro questa logica mondana, aiutando i sofferenti ad essere protagonisti nella società, nella Chiesa e anche nella stessa associazione. (...) Si tratta di valorizzare realmente la presenza e la testimonianza delle persone fragili e sofferenti, non solo come destinatari dell’opera evangelizzatrice, ma come soggetti attivi di questa stessa azione apostolica".

Papa Francesco ha invitato i malati presenti a non considerarsi "solo oggetto di solidarietà e di carità", ma a sentirsi "inseriti a pieno titolo nella vita e nella missione della Chiesa. Voi avete un vostro posto, un ruolo specifico (...) in ogni ambito ecclesiale. La vostra presenza (...) la vostra preghiera, l’offerta quotidiana delle vostre sofferenze in unione a quelle di Gesù crocifisso per la salvezza del mondo (...) sono una risorsa spirituale, un patrimonio per ogni comunità cristiana. Non vergognatevi di essere un tesoro prezioso della Chiesa!".

"L’esperienza più forte che l’UNITALSI vive nel corso dell’anno è quella del pellegrinaggio ai luoghi mariani, specialmente a Lourdes. Anche il vostro stile apostolico e la vostra spiritualità fanno riferimento alla Vergine Santa. Riscopritene le ragione più profonde! In particolare, imitate la maternità di Maria, la cura materna che Lei ha di ciascuno di noi". Il Papa ha ricordato a questo proposito il miracolo delle Nozze di Cana, e l'intervento di Maria presso suo Figlio perché l'acqua diventi vino, migliore di quello servito fino ad allora.

"Questo intervento di Maria presso il suo Figlio - ha concluso il Pontefice - mostra la cura della Madre verso gli uomini. È una cura attenta ai nostri bisogni più veri: Maria sa di che cosa abbiamo bisogno! Lei si prende cura di noi, intercedendo presso Gesù e chiedendo per ciascuno il dono del 'vino nuovo', cioè l’amore, la grazia che ci salva".

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