Città
del Vaticano, 13 novembre 2013
(VIS). Nella catechesi per l'Udienza Generale di oggi, con la
partecipazione di 45.000 fedeli, il Papa ha proseguito la sua
riflessione sugli articoli del Credo, soffermandosi sull'unico
riferimento esplicito a un Sacramento all'interno del Credo.
"Professo un solo battesimo per il perdono dei peccati".
"In effetti il Battesimo è la 'porta' della fede e della vita
cristiana. (...) La missione della Chiesa è evangelizzare e
rimettere i peccati attraverso il sacramento battesimale".
"L'espressione - ha spiegato il Pontefice - può essere divisa
in tre punti: 'professo'; 'un solo battesimo'; 'per la remissione dei
peccati'".
"'Professo'.
(...) Pronunciando queste parole - ha detto il Papa - noi affermiamo
la nostra vera identità di figli di Dio (...). Al tempo stesso, al
Battesimo è legata la nostra fede nella remissione dei peccati. Il
Sacramento della Penitenza o Confessione è, infatti, come un
'secondo battesimo', che rimanda sempre al primo per consolidarlo e
rinnovarlo. In questo senso il giorno del nostro Battesimo è il
punto di partenza di un cammino bellissimo, un cammino verso Dio che
dura tutta la vita, un cammino di conversione che è continuamente
sostenuto dal Sacramento della Penitenza. Pensate a questo: quando
noi andiamo a confessarci delle nostre debolezze, dei nostri peccati,
andiamo a chiedere il perdono di Gesù, ma andiamo pure a rinnovare
il Battesimo con questo perdono. E questo è bello, è come
festeggiare il giorno del Battesimo in ogni Confessione. Pertanto la
Confessione non è una seduta in una sala di tortura, ma è una
festa".
Nell'affermare
che Il Battesimo è l'atto di nascita del cristiano alla Chiesa, il
Papa ha chiesto ai partecipanti all'Udienza di alzare la mano se,
oltre il giorno del compleanno, ricordavano anche il giorno del
battesimo, e dato che in Piazza San Pietro si sono levate poche mani,
ha assegnato a tutti un compito da fare a casa: cercare il giorno in
cui erano nati alla Chiesa perché "Il primo compleanno è
quello della nascita alla vita e il secondo compleanno è quello
della nascita alla Chiesa".
Papa
Francesco è passato al secondo elemento: un solo battesimo,
ricordando che la parola "battesimo" significa
letteralmente "immersione". "Questo Sacramento - ha
sottolineato - costituisce una vera immersione spirituale nella morte
di Cristo, dalla quale si risorge con Lui come nuove creature. Si
tratta di un lavacro di rigenerazione e di illuminazione.
Rigenerazione perché attua quella nascita dall’acqua e dallo
Spirito senza la quale nessuno può entrare nel regno dei cieli.
Illuminazione perché, attraverso il Battesimo, la persona umana
viene ricolmata della grazia di Cristo, 'luce vera che illumina ogni
uomo' e scaccia le tenebre del peccato. (...) In forza di questo
dono il battezzato è chiamato a diventare egli stesso 'luce' - la
luce della fede che ha ricevuto - per i fratelli, specialmente per
quelli che sono nelle tenebre e non intravedono spiragli di chiarore
all’orizzonte della loro vita".
Infine,
il terzo elemento: "per la remissione dei peccati". "Nel
sacramento del Battesimo sono rimessi tutti i peccati, il peccato
originale e tutti i peccati personali, come pure tutte le pene del
peccato. Con il Battesimo si apre la porta ad una effettiva novità
di vita che non è oppressa dal peso di un passato negativo, ma
risente già della bellezza e della bontà del Regno dei cieli. Si
tratta di un intervento potente della misericordia di Dio nella
nostra vita, per salvarci. Questo intervento salvifico non toglie
alla nostra natura umana la sua debolezza - tutti siamo deboli e
tutti siamo peccatori-; e non ci toglie la responsabilità di
chiedere perdono ogni volta che sbagliamo!".
"Io
non mi posso battezzare più volte,- ha improvvisato il Papa al
termine della catechesi - ma posso confessarmi e rinnovare così la
grazia del Battesimo. È
come se io facessi un secondo Battesimo. Il Signore Gesù è tanto
buono e mai si stanca di perdonarci. Anche quando la porta che il
Battesimo ci ha aperto per entrare nella Chiesa si chiude un po', a
causa delle nostre debolezze e per i nostri peccati, la Confessione
la riapre, proprio perché è come un secondo Battesimo che ci
perdona tutto e ci illumina per andare avanti con la luce del
Signore. Andiamo avanti così, gioiosi, perché la vita va vissuta
con la gioia di Gesù Cristo; e questa è una grazia del Signore".
Al
termine della catechesi il Papa ha salutato fra gli altri con affetto
i familiari delle vittime di Nassirya (Iraq), a dieci anni
dall'attentato terroristico in cui persero la vita 12 carabinieri, 5
soldati e due civili italiani.
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