"Desidero
unirmi, con la vicinanza spirituale e la preghiera, alla
commemorazione del 70° anniversario della deportazione degli Ebrei
di Roma. Mentre ritorniamo con la memoria a quelle tragiche ore
dell’ottobre 1943, è nostro dovere tenere presente davanti ai
nostri occhi il destino di quei deportati, percepire la loro paura,
il loro dolore, la loro disperazione, per non dimenticarli, per
mantenerli vivi, nel nostro ricordo e nella nostra preghiera, assieme
alle loro famiglie, ai loro parenti e amici, che ne hanno pianto la
perdita e sono rimasti sgomenti di fronte alla barbarie a cui può
giungere l’essere umano".
"Fare
memoria di un evento però non significa semplicemente averne un
ricordo; significa anche e soprattutto sforzarci di comprendere qual
è il messaggio che esso rappresenta per il nostro oggi, così che la
memoria del passato possa insegnare al presente e divenire luce che
illumina la strada del futuro. Il Beato Giovanni Paolo II scriveva
che la memoria è chiamata a svolgere un ruolo necessario 'nel
processo di costruzione di un futuro nel quale l’indicibile
iniquità della Shoah non sia mai più possibile' e Benedetto XVI nel
Campo di concentramento di Auschwitz affermava che 'il passato non è
mai soltanto passato. Esso riguarda noi e ci indica le vie da non
prendere e quelle da prendere'".
"L’odierna
commemorazione potrebbe essere definita quindi come una 'memoria
futuri', un appello alle nuove generazioni a non appiattire la
propria esistenza, a non lasciarsi trascinare da ideologie, a non
giustificare mai il male che incontriamo, a non abbassare la guardia
contro l'antisemitismo e contro il razzismo, qualunque sia la loro
provenienza. Auspico che da iniziative come questa possano
intrecciarsi e alimentarsi reti di amicizia e di fraternità tra
Ebrei e Cattolici in questa nostra amata città di Roma".
"Dice
il Signore per bocca del profeta Geremia: 'Io conosco i progetti che
ho fatto a vostro riguardo, progetti di pace e non di sventura, per
concedervi un futuro pieno di speranza' . Il ricordo delle tragedie
del passato divenga per tutti impegno ad aderire con tutte le nostre
forze al futuro che Dio vuole preparare e costruire per noi e con
noi. Shalom!".
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