Città
del Vaticano, 8 ottobre 2013
(VIS). Dal 15 al 20 ottobre, con una serie di incontri e di
iniziative, i Musei Vaticani celebrano il trentesimo anniversario dei
"Patrons of the Arts". Moderni mecenati del nostro tempo, i
"Patrons of the Arts in the Vatican Museums" sono una
comunità internazionale di benefattori che da tre decenni "adottano"
e sostengono finanziariamente progetti di conservazione e restauro di
capolavori custoditi nei Musei Vaticani.
Era
il 1982 quando la Santa Sede promosse negli Stati Uniti la mostra
itinerante "The Vatican Collections: the Papacy and Art",
un grande evento espositivo che portò alla creazione de "Gli
Amici dei Musei Vaticani" e poi all'istituzione, sotto l'impulso
del Cardinale Rosalio José Castillo Lara, degli odierni "Patrons
of the Arts", coordinati dal Padre Mark Haydu.
"The
Patrons of the Arts" finanziano soprattutto la manutenzione
"straordinaria" delle collezioni pontificie e grazie al
loro contributo, in questi anni, hanno reso possibile il restauro
delle "Storie della Vita di Cristo e di Mosé" nella
Cappella Sistina, della Cappelle Paolina e Niccolina, degli
Appartamenti Papali del XV secolo di Papa Alessandro IV Borgia, della
Scala Santa, della Fontana della Galera nei Giardini Vaticani. "I
Patrons of the Arts" hanno inoltre finanziato il restauro di
progetti antichi, come la Necropoli di Santa Rosa e contemporanei,
come l'allestimento della Sala Matisse nei Musei Vaticani.
L'attenzione
dei "Patrons of the Arts" non si limita alle opere d'arte
famose, ma si rivolge anche a progetti "minori" che
permettono il restauro e una ricerca approfondita che porta talvolta
a grandi scoperte storico-scientifiche da condividere nel mondo
internazionale dell'arte. È
da evidenziare il risvolto occupazionale derivato dai progetti
conservativi "adottati" dai "Patrons of the Arts".
I numerosi cantieri di restauro avviati hanno infatti procurato
lavoro a numerosi giovani esperti di restauro e di conservazione del
patrimonio artistico.
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