Città
del Vaticano, 20 settembre 2013
(VIS). Questa mattina, presso la Sala Stampa della Santa Sede, ha
avuto luogo la Conferenza Stampa di presentazione del Convegno
Internazionale "I Diritti della Famiglia e le sfide del mondo
contemporaneo", organizzato dal Pontificio Consiglio per la
Famiglia, nel XXX anniversario della "Carta dei Diritti della
Famiglia", in corso dal 19 al 21 settembre, presso la sede del
Dicastero. Alla Conferenza Stampa sono intervenuti il Cardinale
Francesco Coccopalmerio, Presidente del Pontificio Consiglio per i
Testi Legislativi; l'Arcivescovo Vincenzo Paglia, Presidente del
Pontificio Consiglio per la Famiglia; la Dottoressa Helen M. Alvaré,
Professor of Law, presso la George Mason University di Washington e
il Professor Francesco D'Agostino, Presidente dell'Unione Giuristi
Cattolici Italiani (UGCI).
L'Arcivescovo
Paglia ha sottolineato che i diritti della famiglia "sono
strettamente connessi con i diritti dell'uomo: infatti, se la
famiglia è comunione di persone, la sua autorealizzazione dipende in
misura significativa dalla giusta applicazione dei diritti delle
persone che la compongono. Alcuni di questi diritti riguardano
immediatamente la famiglia, come il diritto dei genitori alla
procreazione responsabile e all'educazione della prole; altri diritti
invece riguardano il nucleo familiare solo in modo indiretto".
La
Carta dei Diritti della Famiglia, a trenta anni dalla sua
pubblicazione e nonostante sia un documento poco conosciuto è, ha
affermato l'Arcivescovo Paglia, "un appello profetico in favore
dell'istituzione familiare, la quale deve essere rispettata e difesa
da tutte le usurpazioni. (...) Questo Pontificio Consiglio ha voluto
indire questo incontro internazionale, assieme alla Associazione dei
Giuristi Cattolici Italiani, (...) per riprendere le ispirazioni di
quei principi. È vero che ci
troviamo in un nuovo contesto culturale che mette in questione
l’istituto familiare in maniera ancor più radicale che in passato.
Ma quei principi che la Carta raccoglie e ordina rimangono saldi in
tutta la loro validità".
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