Città
del Vaticano, 18 settembre 2013
(VIS). Il 16 settembre scorso, a Vienna (Austria), l'Arcivescovo
Dominique Mamberti, Segretario per i Rapporti con gli Stati, è
intervenuto alla L Conferenza Generale dell'Agenzia Internazionale
dell'Energia Atomica (AIEA).
Nel
ricordare che quest'anno ricorre il 50° anniversario dell'Enciclica
"Pacem in terris" del Beato Papa Giovanni XXIII,
l'Arcivescovo ha invitato i presenti a chiedersi se "davvero
viviamo in un mondo più sicuro rispetto a quello di cinquanta anni
fa".
"La
Santa Sede condivide il pensiero e i sentimenti della maggior parte
degli uomini e donne di buona volontà che aspirano alla totale
eliminazione delle armi nucleari. Vorremmo profittare di questa
occasione per rinnovare il nostro invito ai responsabili delle
nazioni a porre fine alla produzione di armamenti nucleari e a
servirsi dei materiali nucleari non più a fini militari ma per
attività pacifiche".
Il
Segretario per i Rapporti con gli Stati ha ribadito che il disarmo e
la non proliferazione nucleare sono essenziali da un punto di vista
umanitario esprimendo "la profonda preoccupazione della Santa
Sede per i recenti tragici sviluppi in Medio Oriente e ribadendo il
suo fermo sostegno all'impegno per istituire in Medio Oriente una
zona libera da armi nucleari e da tutte le altre armi di distruzione
di massa. Le zone libere da armi nucleari rappresentano il miglior
esempio di fiducia e sicurezza e dimostrano che la pace e la
sicurezza sono possibili senza il possesso di armi nucleari".
L'Arcivescovo
Mamberti ha concluso il suo intervento ricordando i recenti negoziati
relativi al programma nucleare dell'Iran ed ha ribadito la ferma
convinzione della Santa Sede che le presenti difficoltà possono e
devono essere superate attraverso i canali diplomatici, servendosi di
tutti i mezzi di cui la diplomazia dispone. La Santa Sede considera
necessario superare i diversi ostacoli che oggettivamente impediscono
la fiducia reciproca".
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